Le pagelle di Reggina-Pescara
25 Belardi_6,5
Salva la porta del Pescara in due occasioni con interventi non banali. Subisce due gol sui quali ha poche responsabilità. Sull’autorete di Schiavi praticamente nessuna, sul secondo gol della Reggina, forse, avrebbe potuto presidiare meglio l’area piccola.
23 Cosic_5
Impalpabile. Fino a quando resta in campo il suo contributo si rivela insufficiente. Soprattutto non si riesce a capire quali siano le sue qualità migliori.
21 Schiavi_5
Incappa in una serata nera da un punto di vista degli episodi. Prima l’autorete, causata da un’entrata in ritardo sulla palla, mentre in occasione del secondo gol della Reggina non riesce a “marcare” da dietro e come si dovrebbe il nuovo entrato Gerardi che, libero in mezzo all’area di rigore insacca di testa alle spalle di Belardi. Sfiora il gol del pareggio con un bell’intervento in elevazione.
6 Zauri_7
Sfodera la migliore prestazione da quando veste la maglia del Pescara. Preciso e puntuale in fase di non possesso, si segnala in particolare per due grandi interventi difensivi. Nel primo tempo con una diagonale difensiva gli consente di deviare in angolo un insidioso traversone proveniente dalla sinistra e nel secondo tempo con un prodigioso salvataggio sulla linea di porta. Deve partecipare di più all’azione di costruzione della manovra offensiva.
14 Balzano_7
Ancora una buona prestazione per il capitano. Dalla sua zona nascono sempre i pericoli maggiori per gli avversari. Sia che giochi nella difesa a quattro sia che giochi nel centrocampo a cinque è l’uomo ovunque del Pescara.
16 Brugman_6,5
Preciso e ordinato come sempre in questo inizio di campionato. L’uruguagio è ormai una certezza del centrocampo biancazzurro. Unisce qualità e quantità per tutta la durata della partita. In constante miglioramento anche la fase di non possesso palla.
18 Rizzo_6
Quando il calcio era in bianco e nero la partita di Rizzo si sarebbe commentata così: «svolge un lavoro oscuro ed è una sicurezza per i compagni». Non si possono muovere appunti al mediano del Pescara, ma, oggettivamente, è lecito attendersi di più.
29 Rossi_5
Aveva iniziato il campionato molto bene e invece da quando è rientrato dall’infortunio le sue prestazioni non raggiungono mai la sufficienza. Pur essendo sempre presente nelle azioni che si sviluppano sulla catena di sinistra, non offre il contributo che è lecito aspettarsi da un calciatore con la sua qualità ed esperienza.
7 Politano_7
Gioca, segna e si diverte. Non partecipa con continuità al gioco della sua squadra, ma questo dipende dai pochi minuti che gli ha concesso finora l’allenatore. Dimostra in ogni caso che la squadra ha bisogno di lui e lui della squadra. Molto dotato tecnicamente quando avvertirà la fiducia incondizionata dell’allenatore e dei compagni di squadra diventerà l’arma in più del Pescara.
19 Maniero_7
La corsa per abbracciare Pasquale Marino dopo il gol del pareggio gli vale mezzo voto in più. Resta il calciatore che per lunghi tratti della partita è assente, ma è un ragazzo dotato tecnicamente e, soprattutto, in grado di costruire e cementare un gruppo. Bravo Marino a concedergli una nuova possibilità.
27 Ragusa_6,5
Segna un gol ai suoi ex compagni di squadra e per rispetto non esulta, ma si vede dai suoi occhi che è contento. Il gol realizzato è la summa dei suoi pregi. Scaltrezza, grande abilità e potenza. Se riuscirà a giocare nella stessa posizione, esterno alto di sinistra, almeno per qualche partita può tornare ad essere il calciatore ammirato da tutti all’inizio della stagione.
15 Bocchetti_5
Entra all’inizio della ripresa per sostituire Cosic, ma il suo contributo alla causa non è molto diverso dal compagno che sostituisce. Si lascia scappare Di Michele, non certo un giovane di primo pelo, in più di un’occasione. Non sembra essere in grado di dare di più.
46 Mascara_sv
11 Cutolo_sv
Pasquale Marino_6,5
Passeggia nervoso davanti alla sua panchina per quasi tutta la durata dell’incontro e non si rilassa nemmeno quando tutta la squadra, in occasione del primo gol e accompagnata da Maniero, gli regala una testimonianza d’affetto che emoziona. Ha il merito di cambiare l’undici titolare e il risultato gli da ragione.