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Il Pescara vince 4-2 e sale a più sette sulla zona rossa dei play out e a meno quattro dai play off

I biancazzurri regolano i conti con il Carpi con 4-2 che non ammette repliche
La vittoria casalinga contro il Carpi rientra nell’ordinaria amministrazione per la squadra di Pasquale Marino. Con questa vittoria, la quinta del campionato, il Pescara si allontana, forse, definitivamente dalla parte bassa della classifica per approdare nella zona che più gli compete. Più sette sulla zona play out e meno quattro dalla zona che conta, i play off.
La partita contro il Carpi non è stata però una partita indimenticabile da un punto di vista tecnico, soprattutto per la scarsa qualità della squadra allenata da Vecchi che ha schierato, dal primo minuto di gioco, ben sette difensori, incluso il portiere.
Soprattutto nel primo tempo le due squadre, pur non avendo prodotto il massimo dello sforzo fisico, hanno mostrato un gioco poco continuo e una distanza tra i reparti che non ha consentito di godere di un bello spettacolo. E per godere di un bello spettacolo c’è sempre bisogno di due squadre in campo e sabato scorso, con molta sincerità, si è vista una sola squadra in campo.

Senza strafare il Pescara conquista una vittoria importante per la classifica
Il Pescara di Marino dunque si aggiudica la quinta vittoria del campionato, recupera qualche infortunato e si appresta a giocare le ultime partite prima della lunga sosta invernale nelle migliori condizioni possibili. L’allenatore siciliano lascia in panchina Mascara e Cutolo e la squadra va.
Politano al rientro è autore di una bella rete, Ragusa si conferma il migliore dei suoi, mentre Pippo Maniero è sempre più il capocannoniere della squadra. Indicazioni nette che confermano ciò che abbiamo sempre sostenuto: fino a qualche settima fa non si schierava la migliore formazione possibile. Va dato atto a Marino di aver compreso l’errore, comprendere e ammettere i propri errori è sempre segno d’intelligenza, e di aver schierato la migliore formazione possibile. Anche gli esordi di Kabashi e Fornito, pur per pochi scampoli di partita, sembrano indicare una nuova direzione di marcia per la squadra biancazzurra.

Cinque partite per capire il futuro del campionato del Pescara
A questo punto del campionato mancano cinque partite prima della sosta invernale. Cinque partite per capire se il Pescara potrà essere una delle protagoniste e in corsa per la vittoria finale.
Siena e Lanciano in trasferta, Padova in casa, Modena in trasferta ed Empoli casa, diranno la verità sulla qualità dell’undici biancazzurro. Cinque partite per verificare il cammino positivo, soprattutto in termini di risultati, compiuto nelle ultime gare.
«Quattordici punti in sei partite non si conquistano per caso», ha detto Pasquale Marino nel dopo partita contro il Carpi, e ha perfettamente ragione. Anche in uno dei più brutti campionati di serie B che io ricordi, soprattutto per qualità tecnica, nessuno ti regala niente e se il Pescara è riuscito a conquistare molti punti nelle ultime sei partite il merito va ascritto tutto ai calciatori e all’allenatore.
Il pubblico di Pescara è però un pubblico molto esigente. È abituato al bel gioco, s’identifica quasi nel bel gioco e dunque sin dalla prossima partita gli sforzi devono essere concentrati oltre che sul risultato anche sulla qualità del gioco. Quella qualità ammirata all’inizio della stagione che già faceva sognare tifosi e addetti ai lavori.

Sull'autore: Oscar Buonamano

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