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Dimenticare il 4-3-3

“Dimenticare Venezia” è il titolo di un film del 1979 di Franco Brusati. Un film che vinse il “David di Donatello” e che ebbe una nomination all’Oscar nella categoria “miglior film straniero”. In quel film vicende drammatiche, la morte della sorella del protagonista, inducono il protagonista stesso a mettere in discussione tutte le sue certezze. La partita Pescara-Frosinone si potrebbe, metaforicamente, intitolare “Dimenticare il 4-3-3”. E si, perché da quando Marco Baroni, per necessità o per scelta questo non lo sapremo mai, ha optato per un più classico e scolastico 4-4-2 il Pescara va. Due vittorie consecutive ottenute a Brescia e in casa contro la capolista, il Frosinone con sei gol all’attivo e uno solo al passivo. Soprattutto vittorie meritate concedendo poco o nulla agli avversari.

Incrementare la striscia positiva e scalare posizioni in classifica Se il Pescara dovesse confermare anche nella prossima gara contro il Modena i progressi fatti registrare nelle ultime due partite disputate, sia nel risultato quanto nell’equilibrio che il nuovo assetto tattico garantisce, potremmo essere di fronte alla prima, vera, svolta del campionato. Occorre incrementare la striscia positiva di risultati per poter risalire e scalare posizioni in classifica. Il recupero di tutti gli infortunati e il rientro dei calciatori convocati in nazionale dovrebbe garantire, al nuovo schema tattico, interpreti migliori e dunque anche un miglioramento sotto l’aspetto del gioco. Certo è che il Pescara visto contro il Brescia, ma soprattutto quello ammirato contro il Frosinone è, forse, il miglior Pescara dopo l’ultima promozione in serie A.

Melchiorri e Maniero la miniera d’oro dei biancazzurri
Con il nuovo modulo di gioco viene valorizzato al massimo il contributo di Melchiorri e Maniero che rappresentano il vero valore aggiunto di questa squadra. Lavorando sulla nuova cololocazione in campo dei due attaccanti e con un centrocampo con maggiore qualità, Memushaj e Lazzari, il Pescara potrebbe disputare un buon campionato aspettando l’arrivo dell’inverno e il ritorno di Gaston Brugman che potrebbe aiutare la squadra per il salto di qualità definitivo. Nel frattempo, dopo tante giuste critiche, è giunto anche il tempo di fare un applauso a Marco Baroni, che ha saputo accantonare il progetto tecnico iniziale, irrealizzabile per le attuali forze del Pescara, e fare di necessità virtù.

Sull'autore: Oscar Buonamano

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