Calcio Totale > Pagina articoli > Editoriale > Finalmente ritorna il campionato

Finalmente ritorna il campionato

È il caso di dirlo con molta franchezza, meno male che ritorna il calcio giocato. Le partite, i gol, gli errori, le critiche sulla formazione, le critiche all’allenatore. Meglio, molto meglio questo delle chiacchiere vuote e senza senso che si è soliti fare durante le pause del campionato. Soprattutto quando questo vuoto è riempito da radio-mercato, capace di amplificare quel vuoto piuttosto che riempirlo.
Nel tempo dei social media che stiamo vivendo poi il calciomercato diventa, spesso, un esercizio di stile fine a se stesso. Voci che si rincorrono senza nessuna verifica con i diretti interessanti mettono in circolo notizie che non hanno nessuna fondatezza, buone solo ad alimentare malcontento o eccitazione tra i tifosi che durano fino alla smentita di turno.

Le statistiche dicono che vince chi cambia meno
Ma è davvero positivo cambiare tanti calciatori durante le sessioni di calciomercato?
Le statistiche dicono di no. Chi cambia molto e spesso è destinato a fallire da un punto di vista sportivo. Rivoluzionare la propria rosa di calciatori è indice di una scarsa programmazione che incide sui risultati sportivi in maniera inequivocabile. Più si cambia più non si vince. E l’Italia in questa speciale classifica tra i campionati più importante del Vecchio Continente, occupa il primo posto, in negativo.
La girandola di calciatori penalizza soprattutto i giovani che non potendo restare a lungo nella stessa squadra, pagano il prezzo più alto. Il Italia solo il 9,6% dei calciatori proviene dal vivaio, mentre in Francia la media sale al 24,6%. Analizzando i «dall’analisi di 31 campionati europei risulta che la parte alta della classifica sia frequentata da club più stabili (dove la percentuale di nuovi giocatori si ferma al 38,5%) mentre i bassifondi sono appannaggio dei club più frenetici sul mercato (43,8% di nuovi acquisti)».

Cosa conviene fare?
La risposta è semplice: programmare e affidarsi a progetti di medio e se durante il tragitto i risultati non arrivano, in ogni caso, conviene cambiare il meno possibile.
Se analizziamo la storia sportiva più recente del Pescara troviamo conferma in ciò che si è sostenuto. Tutte le volte che la rosa è stata rivoluzionato i risultati non sono mai arrivati. Valeva per gli anni precedenti, vale anche per l’anno in corso. Dopo la rivoluzione, sportiva ovviamente, dell’estate scorsa bene farebbe la dirigenza dei biancazzurri a cambiare il meno possibile. La rosa costruita in estate è ampia e andrebbe, eventualmente, solo sfoltita. Ovvero si dovrebbero effettuare operazioni in uscita piuttosto che in entrata e insistere su un gruppo che, dopo le difficoltà iniziali, sta dimostrando di avere le qualità tecniche e umane per risalire la china.

Sull'autore: Oscar Buonamano

Non ancora commentato

Lascia un commento

Devi essere loggato in per inserire un commento.

© 2021 Calcio Totale / Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Pescara il 03/09/2014 al n° 11. Registro della Stampa del Tribunale di Pescara n° 11-2014.

contatti | Back to top.