Nel calcio la scaramanzia è una scienza quasi esatta, pensiamo per esempio al Marco Baroni che prima di ogni partita fa un giro di campo andando a saggiare il manto erboso in prossimità del calcio d’angolo, ma anche i numeri e la classifica lo sono. E dunque si può affermare, in barba alla scaramanzia, che il Pescara di questi ultimi tempi va. Tre vittorie consecutive, otto gol all’attivo e tre al passivo dicono che il Pescara è in forma e che da domani può iniziare un nuovo campionato per i biancazzurri. Un campionato che potrebbe riservare quelle gioie che negli ultimi due campionati non ci sono state e alimentare speranze che erano solo chimere.
Marco Baroni, ovvero della versatilità tattica
Contro il Vicenza dell’ex Pasquale Marino il Pescara non potrà schierare, per squalifica, Memushaj e Bjarnason, due calciatori diventati indispensabili per il nuovo equilibrio tattico della squadra e dunque Baroni, “sarà costretto” a cambiare, molto probabilmente, modulo di gioco. Contro l’allenatore che lo ha lanciato giocherà dal primo minuto Gaston Brugman, il miglior talento dei biancazzurri.
Quella di domani è dunque una partita importante per il futuro prossimo del Pescara, lo è anche di più per il talento uruguagio che potrebbe riprendersi una maglia da titolare, sua fino alla fine dello scorso campionato.
Marco Sansovini il protagonista della svolta
In attesa dunque di verifica per il Pescara e per Brugman, possiamo festeggiare degnamente Marco Sansovini, il protagonista della svolta del Pescara di oggi.
Sappiamo che non sarebbe mai voluto andare via da Pescara, lo ha fatto per scelte tecniche della società, ma ha saputo aspettare il suo momento e il suo momento, puntuale come i suoi gol, è arrivato.
Marco, mi permetto di chiamarlo solo con il nome di battesimo per l’affetto e la stima che nutro nei suoi confronti, è una bella persona e questo conta anche più delle sue, indubbie, capacità tecniche. È stato un protagonista assoluto della promozione con Zeman in panchina segnando tanti gol e accettando, da vero capitano, la panchina quando nel suo ruolo gli fu preferito Gianluca Caprari. Reagì da vero campione.
Il calcio, questo calcio malato, ha sempre più bisogno di persone come Marco Sansovini, grande uomo e grande calciatore. Gli inglesi scriverebbero God bless you.
Buon calcio a tutti.