La sconfitta senza se e senza ma di Crotone mette fine, definitivamente, al sogno di avere una squadra in grado di competere con le migliori del campionato per la promozione in serie A. Non perché non ne abbia le potenzialità, ma piuttosto per la sua fragilità intrinseca, propria delle caratteristiche tecnico tattiche dei suoi componenti. Una fragilità che si svela in tutta la sua ingenuità ogni qualvolta gli avversari fanno capolinea nella zona difesa da Fiorillo. La sensazione che ogni azione avversaria possa tramutarsi in gol è la condizione di fragilità che non consente, oggi, alla squadra di poter aspirare a risultati importanti.
Tutti sulla stessa barca
Anche Massimo Oddo ha preso atto che la squadra non è in grado di difendere a zona sui calci da fermo. La maggior parte delle ultime sconfitte sono maturate infatti quando la squadra era con la difesa schierata, incapace di contrastare l’avversario. A questa incapacità si sono aggiunti gli errori individuali di alcuni calciatori e del portiere. Era, questa, una realtà sotto gli occhi di chiunque, si poteva e si doveva intervenire prima.
Inizia un nuovo campionato
La serie negativa, cinque sconfitte e tre pareggi nelle ultime otto giornate, venti gol subiti e dodici realizzati, ha di fatto inficiato tutto quello di buono che si era fatto fino alla partita contro il Crotone. Da domani inizia un nuovo campionato. Un mini torneo di dieci partite in cui tutto è in discussione e in divenire. L’esito del campionato in corso, il futuro dei calciatori e dell’allenatore. Si perché il credito di cui hanno goduto la squadra e il suo allenatore si è esaurito, spetta a loro, da domani, far ricredere tutti sul loro reale valore.
Buon calcio a tutti.