Le pagelle di Pescara-Spezia
25 Belardi_6
Immaginava certamente un esordio diverso davanti ai suoi nuovi tifosi, ma la squadra in questo momento non c’è e non è in grado di giocare con continuità per tutti i novanta minuti della partita. Svolge con sufficienza il suo compito.
14 Balzano_5,5
Su di lui ci si può contare sempre, il capitano non delude mai. La sua spinta è meno forte e incisiva del solito e non dipende da lui anche perché la corsia di destra è spesso intasata e occupata da chi si ostina a giocherellare con il pallone tra i piedi.
21 Schiavi_5
Una partita “senza infamia e senza lode”. Il Pescara si aspettava da lui un salto di qualità per il reparto difensivo che stenta a vedersi. Nel secondo tempo sparisce dal campo insieme a tutti i suoi compagni.
15 Bocchetti_5
Gioca un solo tempo e non incide sulla partita. Esce per un infortunio muscolare alla fine del primo tempo e, francamente, nessuno si accorge della sua assenza.
29 Rossi_5
Discreto il primo tempo sparisce nella ripresa con tutta la squadra. Per lui vale lo stesso giudizio espresso per Schiavi: è stato acquistato per fare un salto di qualità alla difesa. Ad oggi i risultati sono deludenti.
20 Nielsen_6,5
Il migliore in campo dei suoi. Grande corsa, l’unico che sa attaccare gli spazi. Corre anche per qualche suo compagno e questo non è positivo. Rispetto al calciatore di due anni fa, abituato a svolgere il compitino, è molto migliorato, ma ha ancora margini di miglioramento.
16 Brugman_6
Con Nielsen e Belardi il migliore dei biancazzurri. Rientra dopo l’infortunio e la squadra, fino a quando è stata in campo, gira attorno a lui. Sa essere il catalizzatore di tutte le azioni dei biancazzurri e cerca anche la soluzione personale quando vede che i suoi compagni non lo seguono più.
18 Rizzo_5,5
Generoso, non molla mai anche se evidenzia, ancora una volta, i suoi limiti tecnici. In un centrocampo con più qualità potrebbe rendere di più e meglio.
11 Cutolo_5
Segna il gol del momentaneo vantaggio e, fino a quando il fisico regge, è il punto di riferimento della squadra dalla metà campo in su. Non svolge lavoro senza palla e questo penalizza la squadra oltre misura. Nel secondo tempo, come sempre, sparisce dalla scena. Insufficiente nonostante il gol.
19 Maniero_4,5
Ancora una prestazione impalpabile per Pippo Maniero. Non riesce ad entrare nei meccanismi della squadra e la squadra non lo aiuta ad inserirsi. Dovrebbe accomodarsi in panchina e lasciare spazio a Padovan (o in alternativa a Mascara), ma per l’allenatore il giovane ex Juventus non è pronto, soprattutto è troppo giovane.
7 Ragusa_5
Ormai è solo uno sbiadito ricordo del bel calciatore d’inizio stagione. Forse il continuo cambiare ruolo a cui è costretto gli ha fatto dimenticare i movimenti e le belle giocate d’inizio stagione. Lo stop di una giornata potrebbe essergli utile per ritrovare concentrazione e una condizione fisica migliore.
23 Cosic_4,5
Lo scorso anno sembrava destinato a diventare uno dei punti fermi della difesa dei biancazzurri, oggi langue in panchina e quando subentra non riesce a dare un contributo decisivo. Ieri era particolarmente nervoso, specchio di una situazione che comincia a diventare preoccupante.
7 Politano_5
Entra in campo quando il Pescara è già negli spogliatoi sia mentalmente sia fisicamente. Non riesce a dare nessun contributo perché nessuno, in quelle condizioni, potrebbe fare meglio.
31 Padovan_sv
Ancora pochi scampoli di partita per il giovane Padovan. Non riesce nemmeno ad avere il tempo per guadagnarsi un voto in pagella.
Pasquale Marino_4,5
«Cosa è successo nel secondo tempo?», la prima domanda rivolta a Pasquale Marino nel dopo partita. «Vorrei saperlo anch’io» è stata la risposta dell’allenatore. Poi la sua analisi della partita si sposta sugli aspetti psicologici e sulla mancanza di giocatori di esperienza in panchina. Una lettura della partita che, ancora una volta, non convince e che non promette nulla di positivo per il futuro del Pescara.