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Prestazione negativa, cinque politico per tutti. 4 a Serse Cosmi

Le pagelle di Ternana-Pescara

Questa settimana per le pagelle di Calcio Totale ci sono solo i voti. La prestazione è stata talmente brutta che non merita di essere giudicata anche con giudizi.

22 Pelizzoli_5

6 Zauri_5

33 Zuparic_5

5 Capuano_5

3 Salviato_5

16 Brugman_5

20 Nielsen_5

29 Rossi_5

46 Mascara_5

8 Caprari_5

27 Ragusa_5

33 Sforzini_5

18 Rizzo_sv

7 Politano_sv

Serse Cosmi_4

Questa settimana solo voti, niente giudizi per la più brutta prestazione della stagione.

Le pagelle di Brescia-Pescara

Questa settimana per le pagelle di Calcio Totale ci sono solo i voti. La prestazione è stata talmente brutta che non merita di essere giudicata anche con giudizi.

25 Emanuele Belardi_6

7 Matteo Politano_5,5

19 Pippo Maniero_5,5

16 Gaston Brugman_5

33 Dario Zuparic_5

6 Luciano Zauri_5

14 Antonio Balzano_5

27 Antonino Ragusa_5

1 Tomas Svedkauskas_5

23 Uros Cosic_5

15 Antonio Bocchetti_5

46 Giuseppe Mascara_5

8 Gianluca Caprari_5

33 Fernando Sforzini_4,5

Serse Cosmi_4,5

A Brescia è stato toccando il fondo. Adesso si deve risalire

I perché della prestazione più brutta della stagione
La prestazione negativa di Brescia ha ragioni profonde che non possono essere liquidate con un semplicistico «fattore psicologico» o peggio ancora ricorrendo alla «precaria condizione fisica». Queste due argomentazioni sono certamente delle concause, ma non rappresentano il problema maggiore. Ciò che ha inciso maggiormente nella prestazione negativa della squadra (ma anche la partita contro la Reggina non era stata molto diversa soprattutto la prima mezz’ora della gara), risiede nel nuovo assetto tattico della squadra dal quale discende anche la scelta degli uomini. Scelta che ha determinato nuovi equilibri e gerarchie nel gruppo e che, per questa ragione, accomuna Serse Cosmi a Pasquale Marino.

Il tema tattico
Cosmi fa giocare il Pescara con un possesso palla prolungato, con almeno tre uomini sempre molto vicini tra loro, per poi aprire improvvisamente il gioco sulle fasce e favorire il cross per Sforzini. Un modo di giocare che abbiamo ribattezzato “Tiki Taka alla umbra”. Per il resto la squadra è molto corta, con distanze minime tra i reparti, spesso a presidio della propria metà campo. Queste le intenzioni sulla carta.
Quando il gioco riesce la squadra ne trae benificio e disputa anche buone partite, si pensi per esempio alla gara contro il Latina, ma quando il possesso palla non è effettuato in modo continuativo e gli esterni di centrocampo non accompagnano l’azione, il gioco diventa monotono e prevedibile. Per ciò che si è visto fino alla partita di Brescia, la squadra di Serse Cosmi gioca solo in questo modo e dunque se il play non è in giornata il giro palla risulta inefficace e la squadra soffre.

La scelta degli uomini
Il gioco di Cosmi dunque non prevede un uso sistemico del rettangolo di gioco in tutta la sua ampiezza e da questa scelta tattica discende perciò la scelta degli uomini da schierare. Infortuni e squalifiche a parte ovviamente.
Questo è il motivo per cui Antonino Ragusa non agisce più nella porzione di campo dove ha reso meglio e invece lo abbiamo visto spesso fare il quinto di centrocampo con compiti più difensivi che offensivi. Stesso discorso vale per Matteo Politano, non utilizzato con continuità e in una posizione in cui, oggettivamente, rende di meno. Infine la scelta di utilizzare Mascara come doppio play ha portato, nella partita contro il Brescia soprattutto, all’utilizzo di Brugman come mezzala. L’unica certezza del Pescara edizione 2013/2014, Brugman play alla Verratti, spazzata via dal nuovo credo tattico.
È evidente che quando s’interviene su una squadra in crisi, il Pescara affidato a Cosmi veniva da sei sconfitte consecutive, mettendo in discussione le uniche note positive (Brugman, Politano e Ragusa) è difficile che la squadra possa, nel medio periodo, trarre dei benefici.
Il calcio non è materia prevalentemente filosofica, gioca sempre chi è più bravo e chi è più in forma, indipendentemente dai moduli o dalle concezioni tattiche.
Forza dunque Serse, resetta tutto e manda in campo i migliori facendo giocare ognuno nel ruolo in cui rende di più, senza se senza ma.

Mascara, Zauri e Brugman meritano la sufficienza

Le pagelle di Pescara-Reggina

25 Emanuele Belardi_5,5
Il nuovo titolare da forfait all’ultimo minuto e Belardi ritrova quella maglia da titolare che aveva conquistato parando un rigore a Cesena. Il suo ritorno in campo però non si rivela particolarmente fortunato per la squadra.

6 Luciano Zauri_6
Il migliore della difesa biancazzurra, la sua esperienza evita alla squadra una figura ancora più imbarazzante. Chiude bene su ogni pallone e salva la sua porta in diverse occasioni.

3 Simone Salviato_5,5
Meno incisivo del solito anche perché gioca, in un ruolo non suo, come centrale di difesa. Sfiora la sufficienza.

15 Antonio Bocchetti_5
Non disputa una buona partita, soprattutto non sembra essere in grado di dirigere la difesa in assenza del compagno di reparto Raffaele Schiavi.

14 Antonio Balzano_5
Tempi duri anche per il capitano che non disputa una buona gara. Soprattutto sbaglia un’occasione da gol clamorosa che avrebbe potuto indirizzare la partita in modo diverso.

33 Dario Zuparic_5,5
Meno Zuparic del solito, si perde nella prova incolore della squadra e non riesce ad emergere.

16 Gaston Brugman_6
Le sue giocate restano le migliori della gara anche se questa volta non servono per conquistare l’intera posta in palio.

29 Andrea Rossi_sv
S’infortuna troppo presto per poter esprimere un giudizio. L’inizio della sua partita è però in linea con il rendimento di tutta la stagione, anonimo.

8 Gianluca Caprari_5
Anche il gioiellino scuola Roma si perde nel torpore primaverile dello stadio Adriatico. Non incide sulla partita e il tecnico umbro è costretto, suo malgrado, a sostituirlo.

32 Nando Sforzini_4,5
Decisamente sottotono l’attaccante che sembrava essersi sbloccato. Una partita che non lascia nessun segno. Incolore e a tratti irritante.

46 Giuseppe Mascara_6
Conferma di essere in un buon momento di forma anche se la sua prestazione non è sullo stesso livello delle precedenti apparizioni.

27 Antonino Ragusa_5
Entra per sostituire l’infortunato Andrea Rossi, ma si capisce fin dalle prime azioni che non è più l’Antonino Ragusa del girone di andata. Di chi è la responsabilità? La sua o del nuovo allenatore che non gli consente di giocare come preferisce?

11 Aniello Cutolo_4,5
Inadeguato, ma soprattutto irritante quando, cercando l’uno contro uno, non riesce mai a superare l’avversario. Una stagione deludente che lascia l’amaro in bocca a chi aveva salutato il suo arrivo con applausi.

19 Pippo Maniero_sv

Serse Cosmi_5
Con il tecnico umbro in panchina non c’è mai da annoiarsi. Si sbraccia, urla e gesticola per tutta la durata della partita, ma tutto questo non serve a modificare lo status quo. La squadra non gioca bene e non riesce a superara una squadra penultima in classifica.

Deludende prova della squadra di Serse Cosmi che resta in corsa per i play off

Il Pescara si scioglie al primo tepore primaverile
Chi si aspettava un Pescara finalmente maturo e consapevole della propria forza e dunque in grado di archiviare la partita contro la Reggina con relativa tranquillità, si sbagliava. E si sbagliava di grosso perché il Pescaravisto all’Adriatico contro i calabresi è stata la brutta copia della squadra tonica ed efficacie ammirata contro il Latina solo qualche giorno prima. Contro gli amaranto, capitanati da un “sempreverde” Di Michele e da un sorprendente Sbaffo che, soprattutto nel primo tempo, giostrando tra le linee, ha messo in continua difficoltà i biancazzurri, il Pescaraè stato molto deludente. Sia come qualità di gioco sia come qualità dei singoli. Una squadra senza anima e incapace di produrre emozioni. La gestione tecnica della squadra, sia quella di Marino sia quella di Cosmi, ha creato e continua a creare confusione facendo ruotare, come giostre impazzite e senza comando alcuno, quasi tutti gli uomini a disposizione.

Non convincono le esclusioni di Politano e Ragusa
Se con la gestione di Marino segnalavamo il mancato utilizzo del gruppo di giovani promesse che la società aveva messo a disposizione del tecnico (Viviani, Frascatore, Piscitella e nel primo periodo perfino Politano), con la gestione Cosmi assistiamo a un continuo ruotare di uomini e assetti tattici.
Ovviamente ogni mini rivoluzione tecnica lascia per strada feriti metaforici s’intende. Nel caso dell’ultimo mini rimpasto le vittime sacrificali sembrano essereAntonino Ragusae Matteo Politano, due tra i più talentuosi calciatori della squadra adriatica.
Diciamolo in maniera chiara, senza se e senza ma, non siamo d’accordo con le scelte di Comsi se queste scelte prevedono il sacrificio di questi due talenti. La squadra, al contrario andrebbe costruita proprio a partire da Politano e Ragusa che con Brugman e Balzano dovrebbero costituire l’ossatura della compagine biancazzurra.

Una stagione da dimenticare che potrebbe riservare la sorpresa sui titoli di coda
Giunti a questo punto del campionato si può affermare che il campionato del Pescara si sta rivelando deludente sia rispetto all’attuale classifica sia rispetto alla qualità del gioco mostrato fino ad oggi. Deludente soprattutto perché le aspettative erano molto alte. Due allenatori di categoria certamente superiore e una rosa tra le migliori della serie B autorizzavano a sperare in un campionato diverso da quello al quale abbiamo assistito, ma i titoli di coda potrebbero riservare anche una sorpresa positiva.
In un campionato con un livello tecnico bassissimo, com’è l’attuale campionato di serie B,il Pescarapotrebbe infatti recitare almeno un ruolo da coprotagonista. Mettendo da parte le ambizioni di giocare un calcio di buon livello, ma concentrandosi esclusivamente sul risultato, si può provare a rendere positiva una stagione che altrimenti si rivelerebbe negativa. La squadra biancazzurra ha nel suo organico calciatori in grado di poter decidere e vincere singole sfide, si punti su questo aspetto. Decida l’allenatore se tenere tutti sulla corda o di puntare su un gruppo di titolari, ma lo faccia in fretta perché le partite da disputare diventano sempre di meno e la fine del campionato, inesorabilmente, si avvicina.

Brugman illumina la notte di Latina

Le pagelle di Latina-Pescara

22 Ivan Pelizzoli_6
Il sei in pagella scaturisce da due parate che salvano la porta biancazzurra e da due svarioni che potevano essere determinanti in senso negativo

3 Simone Salviato_6
Gioca sulla linea dei tre difensori e si disimpegna bene limitando, ovviamente, molto le sue cavalcate sulla corsia laterale. Attento e puntuale in tutti gli interventi si dimostra affidabile.

21 Raffaele Schiavi_5
Esce per infortunio e lascia il suo posto al giovane Cosic. Fino a quando resta in campo conferma quanto abbiamo, fin qui, scritto su di lui. Affidabile fuori dall’area di rigore, impacciato e insicuro all’interno dell’area piccola.

15 Antonio Bocchetti_5
Alcuni errori madornali gli valgono il 5 in pagella, per il resto una partita tranquilla anche perché il Latina non si è dimostrata una squadra pericolosa o in grado d’impensierire seriamente gli avversari

14 Antonio Balzano_6
Torna dopo l’infortunio e la squadra trae immediatamente benefici dal suo ritorno. Grinta, voglia di vincere e carisma gli valgono la sufficienza.

16 Gaston Brugman_8
Corre, lotta e conquista tanti palloni al limite dell’area del Pescara. Condivide con Mascara la cabina di regia della squadra illuminando il gioco con le sue invenzioni. A un minuto dalla fine della partita sfoderare il colpo del campione: parte da centrocampo, palla al piede, e segna un gol che resterà nella storia della squadra biancazzurra. Regale.

28 Andrea Bovo_5
Gioca una partita di quantità senza mai soffrire l’avversario, ma non offre un contributo qualitativamente interessante alla sua squadra.

29 Andrea Rossi_5
Colleziona l’ennesima presenza e ancora una volta lascia molto a desiderare, ovvero svolge il suo compitino senza infamia e senza lode.

8 Gianluca Caprari_6
Segna un gol di pregevolissima fattura dimostrando tutta la sua qualità. Impiegato con più continuità e in una squadra più offensiva potrebbe diventare una delle realtà più importanti del campionato.

32 Nando Sforzini_5
Alla sua terza partita consecutiva segna il passo ed è costretto a lasciare il campo dopo quaranticinque minuti. Come sempre corre e lotta su ogni pallone, ma questa volta non lascia il segno.

46 Giuseppe Mascara_6
Il nuovo allenatore ha detto chiaramente che si aspetta molto da lui e che lo ritiene recuperato alla causa. Gioca tutta la partita e in una posizione inusuale quasi come play aggiunto. La sua prestazione è buona.

23 Uros Cosic_5
Sostituisce Schiavi e, pur non giocando da diverso tempo, disputa una buona gara. Non sufficiente perché macchiata da alcuni errori che potevano avere conguenze pesanti per il Pescara.

19 Pippo Maniero_6
Il capocannoniere della squadra si riprende, anche se solo per quarantacinque minuti, la posizione di punta più avanzata della squadra e offre il suo contributo alla vittoria del Pescara.

27 Antonino Ragusa_sv

Serse Cosmi_6
La doppia esclusione di Politano e Ragusa dalla formazione iniziale lascia molto perplessi e potrebbe essere foriera di non poche polemiche, ma la vittoria, mai come in questa occasione, porta via con se tutto e il buon Serse si guadagna una sufficienza piena.

 

Tra alti e bassi il Pescara riaggancia la zona play off

La vittoria contro il Latina riaccende i sogni del Pescara
Dopo la sconfitta interna contro la capolista Palermo che aveva fatto arrabbiare molto Serse Cosmi giunge, inaspettata, un’altra vittoria esterna contro una diretta concorrente per la volata finale. Una vittoria che allontana i venti di una nuova crisi di risultati, rilancia l’undici biancazzurro in chiave promozione e ripaga della delusione per la sconfitta patita contro la capolista Palermo. I rosanero si erano dimostrati nettamente superiori al Pescara sia nei confronti individuali sia nel gioco di squadra. E anche il confronto tattico tra gli allenatore aveva fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte di Beppe Iachini a scapito di Serse Cosmi. Troppo forti dunque gli isolani che ormai veleggiano tranquilli verso un immediato e diretto ritorno in serie A.
Nessuna delle concorrenti infatti è in grado di sbarrare il passo alla squadra di Zamparini che dopo le titubanze iniziali, dovute in gran parte all’inesperienza dell’allenatore prescelto, hanno trovato una nuova identità grazie al tecnico marchigiano che si appresta a vivere la seconda promozione consecutiva in serie A.

Cosmi cambia la formazione e il Pescara torna alla vittoria
L’allenatore umbro mischia le carte in suo possesso, accantona Politano e Ragusa per fare spazio a Caprari e Mascara, e vince per la seconda volta consecutiva in trasferta.
Cosmi s’inventa Beppe Mascara doppio play in affiancamento a Brugman e sorprende tifosi, commentari e, probabilmente, anche l’allenatore del Latina. Una mossa tattica che ha dato i suoi frutti perché ha reso meno statico e scontato il gioco della squadra. Il tiki taka alla umbra che avevamo visto nelle prime partite è stato sostituito da un giro palla, sempre abbastanza lento, ma che ha cercato nell’utilizzo di tutta l’ampiezza del rettangolo di gioco soluzioni alternative per la ricerca della porta avversaria. Lo stesso Capari ha spesso ripiegato, sovrapponendosi spesso ai portatori di palla, ma al momento giusto si è fatto trovare pronto all’interno dell’area di rigore per finalizzare l’azione. Un passo in avanti dunque sul piano del gioco che necessità adesso di una continuità di rendimento.

Ragusa la vittima sacrificale
Chi ha pagato maggiormente lo scotto di questa mini rivoluzione tecnico-tattica è stato Antonino Ragusa, ovvero il migliore, insieme a Brugman, di tutta la truppa nel girone di andata. E fino a quando il Pescara cercherà la via del gol attraverso una fitta rete di passaggi che non prevede l’utilizzo sistematico di tutta l’ampiezza del rettangolo di gioco Ragusa sarà sempre più penalizzato. Più in generale mi pare che le novità tattiche introdotte da Cosmi, se saranno confermate, non prevedano l’utilizzo del forte esterno siciliano. Il calcio, si sa, è uno sport collettivo e vince sempre la squadra e mai il singolo. Sono prioritarie le esigenze del gruppo rispetto a quelle dei singoli, ma lasciare in panchina un talento come Ragusa, così come il talento cristallino di Matteo Politano, è una scelta che potrebbe rivelarsi perdente sul medio e lungo periodo.

Brugman, Zauri e poco altro…

Le pagelle di Pescara-Palermo

22 Ivan Pelizzoli_5
Poco impegnato per tutta la partita, quando è chiamato in causa compie due errori dai quali scaturiscono entrambi i gol dei rosanero. Disastrosa la gestione della palla con i piedi.

6 Luciano Zauri_6
In una giornata in cui la coppia Pelizzoli/Schiavi confeziona i due gol per il Palermo, l’esperto Zauri svolge come sempre il suo compito con razionale e lucida determinazione.

21 Raffaele Schiavi_5
Ancora una volta insufficiente la sua prova. In occasione del primo gol dei rosanero regala, letteralmente, la palla agli avversari. Decisivo per la sconfitta della sua squadra.

15 Antonio Bocchetti_5,5
In questa occasione anche Bocchetti non sfodera una delle sue migliori prestazioni e contribuisce a rendere meno sicura la difesa biancazzurra.

3 Simone Salviato_5,5
Partita sottotono anche per l’ex Novara che in una prova complessivamente scialba trova il cross che propizierà il momentaneo pareggio del Pescara.

33 Dario Zuparic_5
Soffre e si adegua alla brutta prova collettiva della squadra. Lascia il posto a Rizzo che si rivelerà inconsistente quanto lui.

16 Gaston Brugman_6,5
Come sempre la “luce” si accende solo quando la palla passa tra i piedi dell’uruguagio che prova a svegliare la squadra dal torpore di cui è preda, ma non ci riesce. Restano le sue buone giocate che, in questa occasione, non bastano a salvare la squadra dall’ennesima sconfitta.

29 Andrea Rossi_5
Cosmi lo preferisce al capitano, Antonio Balzano convocato ma spedito in panchina, e la mossa si rivela perdente. Solita partita senza acuti e senza grosse sbavature.

7 Matteo Politano_5
Soffre insieme alla squadra per tutto il primo tempo e quando poteva far valere la sua maggior freschezza fisica e l’età, l’allenatore gli preferisce Cutolo.

32 Nando Sforzini_6
Partita generosa per il centravanti di Serse Cosmi che è costretto a retrocedere fino al limite dell’area biancazzurra per giocare qualche pallone che non sia la solita sponda a cui è chiamato dai suoi compagni.

27 Antonino Ragusa_5
Soffre, ogni oltre misura, il nuovo modulo di gioco di Cosmi che non prevede l’utilizzo del campo in tutta la sua pienezza. Costretto a fare il terzino nella risaia di Avellino e a rincorrere avversari in Liguria, anche contro il Palermo lo spartito prevede per lui sono ruoli da coprotagonista. Sarà il calciatore più penalizzato dall’arrivo del nuovo allenatore.

18 Giuseppe Rizzo_sv

46 Giuseppe Mascara_6
Il suo impatto sulla partita si rivela quasi decisivo e non solo per il bel gol che sigla il momentaneo pareggio della sua squadra. Si muove con rinnovata vigoria fisica e sembra essere un calciatore recuperato alla causa biancazzurra.

11 Aniello Cutolo_5
Chiamato a sostituire il più giovane e scattante Politano non offre il contributo che ci si aspetta da lui. Qualche sporadico tiro in porta che finisce molto lontano dall’obiettivo e nulla più.

Serse Cosmi_5
Prima sconfitta per Serse Cosmi sulla panchina del Pescara contro una squadra, il Palermo, che si è dimostrata migliore sotto tutti i punti di vista. L’allenatore umbro di suo ci mette l’esclusione di Balzano e un gioco che penalizza il migliore, insieme a Brugman, calciatore del Pescara, Antonino Ragusa.

È già il Pescara di Serse Cosmi

I biancazzurri vincono in Liguria e si ri-candidano per la promozione in serie A
Diciamo la verità in pochi credevano in questo exploit del Pescara. Tutti speravano che la “cura” Cosmi producesse effetti positivi, ma in pochi avrebbero scommesso su un riscatto così immediato, soprattutto così limpido. Il Pescara di queste ultime tre giornate è infatti una squadra completamente diversa dalla precedente, gioca un calcio diverso. La prima prediligeva un giro palla che trovava il suo sbocco naturale sulle fasce esterne, disegnava triangoli che si ripetevano, sempre uguali, in ogni zona del campo, la seconda invece ha abbandonato le corsie esterne e il giro palla della prima edizione per proporre una sorta di Tiki Taka alla umbra.
Le azioni più pericolose della squadra di Serse Cosmi si sviluppano infatti con una trama di passaggi più fitta e ripetuta e con almeno tre calciatori biancazzurri molto vicini tra loro che fanno girare la palla almeno due volte sulla stessa porzione di campo per poi affidarsi al lancio lungo per la torre, Nando Sforzini.

Sette punti su nove. Quattro gol realizzati e uno solo subito
Grazie a questi accorgimenti tattici e a un lavoro non meno importante sulla psicologia del gruppo, questo nuovo Pescara conquista sette punti sui nove disponibili, soprattutto ha subito un solo gol in tre partite. Una squadra rinata dopo un lungo periodo in cui ha sofferto anche contro squadre di caratura tecnica molto inferiore. Cosmi, come ha più volte ribadito in queste sue prime settimane in riva all’Adriatico, ha trovato una squadra ben impostata da un punto di vista fisico e con nozioni tattiche importanti per la serie B, ha saputo far tesoro di questo e contemporaneamente ha imposto una svolta radicale, soprattutto da un punto di vista tattico, che si sta rivelando vincente. Il nuovo Pescara è diventato più opportunista, riesce a concretizzare quasi tutte le palle gol che costruisce e, pur concedendo la supremazia territoriale agli avversari, concede poche occasioni da gol.

Pescara-Palermo per capire quanto valgono i biancazzurri
E adesso tutti con il fiato sospeso aspettando Pescara-Palermo, la partita più importante dell’anno che giunge nel momento migliore per i biancazzurri. L’appuntamento è tra quelli da segnare in rosso sul calendario soprattutto per un campionato che si sta rivelando essere molto scadente da un punto di vista tecnico. Il Pescara ha l’occasione giusta per dimostrare di essere, così come sostengono in molti, una delle squadre più accreditate per il salto di categoria. Il big match contro i rosanero di Beppe Iachini farà capire il reale valore delle due squadre e il Pescara dovrà provare a vincere la partita per voltare definitivamente pagina e dare un nuovo e positivo significato al suo campionato.
Ci sono dunque tutti gli ingredienti per assistere a una bella partita di calcio e godersi, finalmente, lo stadio Adriatico pieno in ogni ordine di posto.

Finalmente Sforzini…sul podio dei migliori anche Salviato e il solito Brugman

Le pagelle di Spezia-Pescara

22 Ivan Pelizzoli_7
Lo Spezia, pur esercitando una pressione notevole e per tutta la durata della gara, si rende pericoloso in due occasioni, in entrambe il portiere biancazzurro si mostra sicuro ed efficace.

6 Luciano Zauri_6,5
Fronteggia un avversario molto più giovane di lui e in una condizione precaria per via dell’infortunio subito quindici giorni fa. Disputa una buona gara con un paio di interventi, nettamente, sopra la media.

21 Raffaele Schiavi_5
Nelle occasioni in cui lo Spezia si rende pericoloso, ma anche in altre in cui l’azione dei liguri non ha avuto esito positivo, si fa trovare impreparato. Tonico e reattivo nell’uno contro uno, meno incisivo e determinante sulle palle alte e più in generale sulle situazioni di gioco con palla da fermo.

15 Antonio Bocchetti_5
Insieme al suo compagno di reparto, Schiavi, non disputa una partita impeccabile. È vero che il Pescara non prende gol per la seconda partita consecutiva, ma ciò è accaduto per puro caso perché in almeno due occasioni la difesa biancazzurra appare non all’altezza del compito.

3 Simone Salviato_7
Il migliore in campo per corsa, applicazione tattica e qualità. Vederlo correre sulla fascia e crossare riconcilia con il gioco del calcio sempre più avaro di interpretazioni tecnico tattiche adeguate. Indubbiamente uno dei migliori acquisti del Pescara in questa stagione.

33 Dario Zuparic_7
Ancora un’ottima prestazione per Dario Zuparic. Alla quantità in questa occasione abbina anche molta qualità. Da un paio di suoi spunti nascono interessanti azioni di ripartenza per il Pescara. La sua crescita appare continua e positiva.

16 Gaston Brugman_7
Anche nella terra dei cantautori si conferma essere la luce del centrocampo del Pescara e l’ispiratore di tutte le manovre offensive della squadra. La maturità tattica acquisita unita a una capacità di essere sempre un riferimento per i compagni lo rende il protagonista assoluto della stagione dei biancazzurri.

29 Andrea Rossi_5,5
Anche nella giornata positiva del Pescara, Rossi non “morde”. Svolge in maniera ordinata il compito che gli viene assegnato, ma non va mai oltre. Si propone con meno continuità del suo compagno di reparto e, in alcune occasioni compie errori grossolani per un calciatore esperto come lui.

7 Matteo Politano_6.5
Quando Cosmi lo richiama in panchina mostra di non gradire molto la sostituzione pur mantenendo un atteggiamento positivo. Disputa una buona partita sia da un punto di vista tattico sia da un punto di vista della vigoria fisica. Può essere una delle frecce più pericolose nell’arco di Serse Cosmi in questo finale di campionato.

32 Nando Sforzini_7
Merita la copertina per il bel gol realizzato e che consegna tre punti importantissimi al Pescara. Corre e lotta su ogni pallone fino a quando resta in campo. È ormai un calciatore recuperato da un punto di vista fisico, ma soprattutto è perfetto per il gioco che ha in mente il nuovo allenatore.

27 Antonino Ragusa_6
Al rientro dopo il turno di squalifica si riprende la maglia da titolare che gli appartiene. Non disputa una partita indimenticabile, ma lotta su ogni pallone e si rivela, una volta di più, prezioso da un punto di vista tattico.

28 Andrea Bovo_6
Serse Cosmi gli concede uno spezzone di partita nella terra in cui si è affermato come calciatore. Rimpiazza Matteo Politano e svolge con diligenza il ruolo che gli affida l’allenatore.

46 Giuseppe Mascara_sv

19 Pippo Maniero_sv

Serse Cosmi_7
Sette punti su nove disponibili conquistati e una squadra tonica e più cosciente delle proprie possibilità sono il bilancio delle prime settimane del lavoro di Serse Cosmi a Pescara. C’è ancora molto da lavorare, come sottolinea lo stesso tecnico umbro, ma Cosmi sta dimostrando di essere un allenatore in grado di cambiare l’assetto tattico di una squadra ottenendo risultati importanti.

© 2021 Calcio Totale / Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Pescara il 03/09/2014 al n° 11. Registro della Stampa del Tribunale di Pescara n° 11-2014.

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