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Una sconfitta che brucia

La partita contro il Chievo Verona ha svelato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, le difficoltà del campionato di serie A. Una partita sostanzialmente equilibrata che si è risolta nel finale grazie a due errori della squadra biancazzurra. I veneti, attenti e concentrati per tutta la durata della gara, hanno saputo aspettare e approfittare degli errori dei ragazzi di Massimo Oddo e hanno portato a casa l’intera posta in palio.
Una compagine, quella del presidente Luca Campedelli, difficile da affrontare per il Pescara. Una squadra che non farà sconti a nessuno e che, potrebbe anche aspirare a qualcosa di più della semplice salvezza.

Contro la Sampdoria gara ancor più difficile
E dunque, anche dopo la sconfitta interna dell’ultimo turno, la partita contro la Sampdoria diventa ancor più complicata. Sia per la posta in palio, sia per il momento delicato che attraversa la squadra doriana che nell’ultimo turno di campionato ha acciuffato il pareggio all’ultimo giro di lancetta.
In questi momenti serve lucidità per riuscire ad imboccare la strada giusta. Serve conquistare tre punti, per la classifica e per il morale. Serve dimostrare a se stessi di poter stare in serie A. Serve, soprattutto, avere fiducia nei propri mezzi, serenità e sorridere alla vita.

Ricorso respinto
Nel frattempo una bella notizia giunge dai piani alti di chi gestisce il calcio: la Corte Sportiva D’Appello ha respinto il ricorso del Sassuolo e dunque resta lo 0-3 così precedentemente sancito. Il Pescara resta dunque con i suoi 6 punti in classifica e può tirare un sospiro di sollievo. Il Sassuolo ha commesso una leggerezza e paga per quella leggerezza. Le regole vanno rispettate e dunque tutto è bene quel finisce bene.

Buon calcio a tutti.

Genova val bene una messa

L’obiettivo della stagione per il Pescara è la permanenza in serie A. E dunque se questo è, il pareggio ottenuto contro il Genoa è un punto d’oro. Un punto che consente di vedere un po’ più vicina la fatidica quota 40.
Un partita ricca di accadimenti e un post partita in cui si sono dette molte cose. Fino alla squalifica di Francesco Zampano, che ha pochi riscontri nella storia della giustizia sportiva. Due espulsioni, due gol, un rigore fantasma e le dichiarazioni del presidente del Genoa che si è rifiutato di rispondere ai giornalisti di Pescara. Per tutte queste ragioni Genova val bene una messa.

Adesso sotto con il Chievo Verona
Archiviata la trasferta in terra ligure ci si concentra sulla prossima sfida che vedrà di scena all’Adriatico il Chievo Verona. La squadra veneta è partita benissimo in campionato e ha già conquistato dieci punti. Una squadra ostica e difficile da affrontare con una società alle spalle che ha saputo allestire in questi anni rose sempre molto competitive. Non una partita semplice dunque, ma difficile che il Pescara deve affrontare con il piglio giusto per non incorrere in delusioni.

Adesso servono i tre punti
Il campionato comincia ad entrare nel vivo e il risultato delle partite diventa sempre più importante. Senza giri di parole bisogna dire che per il Pescara è giunto il tempo di conquistare la prima vittoria di questa stagione. La salvezza passa anche per questa vittoria. Ci sono momenti in cui bisogna gettare il cuore oltre l’ostacolo e inseguire il risultato con tutte le forze a disposizione. Questo è uno di quei momenti, uno dei momenti che ogni calciatore vorrebbe vivere. Forza dunque e che lo spettacolo abbia inizio…

Buon calcio a tutti.

Un campionato lungo e difficile

Sapevamo che il campionato del Pescara in serie A sarebbe stato complicato e tale si sta rivelando. Pescara è con altre 19 città nel gotha del calcio italiano, un patrimonio che va tutelato e che richiede, proprio per questa ragione, il massimo dell’impegno da parte di tutti. Ognuno deve fare la sua parte, ma, soprattutto, non bisogna perdere la calma e la convinzione nei propri mezzi.
Attenzione però, «A ciascuno il suo» avrebbe chiosato Leonardo Sciascia. Ovvero ognuno deve fare la sua parte cercando di essere valore aggiunto. I tifosi facciano i tifosi, i giornalisti esercitino la critica, la squadra e il suo allenatore s’impegnino in campo e la società crei le giuste condizioni per raggiungere quello a cui tutti anelano.

Il campo ha espresso giudizi contrastanti
Nelle partite disputate fino ad oggi il Pescara ha quasi sempre espresso un buon calcio, in alcuni casi anche un ottimo calcio. I numeri dicono che in cinque partite ha conquistato due punti al netto dei tre assegnati a tavolino. Niente di grave, per il momento. I biancazzurri hanno l’obiettivo di arrivare quart’ultimi, devono mettere alle loro spalle tre squadre, un traguardo che può essere alla portata del Pescara. Bisogna continuare ad esprimere un buon calcio, cercando di concretizzare di più. È compito dell’allenatore cercare le soluzioni migliori, è compito dei calciatori applicarle in campo.

Nel frattempo impariamo a dialogare
Aspettando dunque i risultati, oltre al bel gioco che già ammiriamo, un consiglio di lettura, l’opera del sociologo Zygmunt Bauman, l’uomo che ha coniato il termine «società liquida».
«“Cos’è il dialogo?” Insegnare a imparare. L’opposto delle conversazioni ordinarie che dividono le persone: quelle nel giusto e quelle nell’errore. Entrare in dialogo significa superare la soglia dello specchio, insegnare a imparare ad arricchirsi della diversità dell’altro […] nel dialogo non ci sono perdenti, ma solo vincitori. Si tratta di una rivoluzione culturale rispetto al mondo in cui si invecchia e si muore prima ancora di crescere…»

Buon calcio a tutti.

Il risultato può essere occasionale, la prestazione no

Ancora una bella prestazione da parte del Pescara e ancora una sconfitta sul campo. Tre partite e un solo punto in cascina, esclusi, ovviamente, i tre punti a tavolino assegnati dal giudice sportivo. Un Pescara che cresce da un punto di vista della manovra collettiva; migliorano alcune individualità, Caprari, Bizzarri e Brugman su tutti, e peggiorano altre.
Nella sfida contro i nerazzurri, il Pescara gioca da squadra e mette in mostra geometrie che soddisfano il palato fino dei tifosi del Delfino. L’Inter al contrario non è ancora una squadra, soprattutto nessuno si muove senza palla e di conseguenza il gioco non risulta essere piacevole, ma, certamente, più efficace dei biancazzurri.
Letale, ancora una volta, Icardi, troppo forte per Gyomber, troppo forte per la difesa della squadra di Oddo. Peccato per il risultato finale che ha, oggettivamente, rovinato una bella serata di calcio. Un Pescara che dalla prossima gara deve cominciare anche a far punti. Punti che servono per muovere la classifica e rinforzare l’autostima del gruppo.

Contro la Lazio, una sfida che conta
E adesso sotto con la squadra allenata da Simone Inzaghi. L’impegno per la difesa biancazzurra sarà ancora una volta totale: Ciro Immobile e Keita gli uomini da tenere sotto controllo, da loro certamente arriveranno i pericoli maggiori. Attaccanti veloci e nello stesso tempo potenti che si completano. Un banco di prova impegnativo e importante per il Pescara che dovranno dimostrare di aver appreso la dura lezione della serie A. Ovvero la necessità di essere efficaci e di sfruttare tutte le occasioni che si presentano e, soprattutto, di essere molto concentrati in fase di non possesso. Una sfida nella sfida sarà rappresentata dai due allenatori, entrambi giovani ed entrambi ambiziosi. Ancora qualche ora e sapremo chi avrà avuto la meglio.

Buon calcio a tutti.

Massimo Oddo assegna un dieci al mercato del Pescara

Nella conferenza stampa di inizio settimana e che ha preceduto la ripresa degli allenamenti l’allenatore del Pescara chiamato a dare un voto al mercato dei biancazzurri si è detto molto soddisfatto. Rispondendo alle domande dei giornalisti che incalzavano sulla mancanza in rosa di una punta centrale e di un centrale di difesa ha risposto dicendo che Bahebeck è una punta centrale che si aggiunge a Manaj e che il reparto è completato da Gianluca Caprari. E, prima di andare via, ha detto: dieci. Il mercato del Pescara è da dieci. Ne abbiamo già parlato la scorsa settimana, io non sono d’accordo, ma repetita iuvant, mi fido di Oddo e se lui dice che la rosa è completa e competitiva io gli credo.

Contro l’Inter per senza paura
La partita contro i nerazzurri è importante per il Pescara, perché in caso di vittoria, grazie anche ai 3 punti assegnati, per il momento, a tavolino, i biancazzurri si proporrebbero come una delle rivelazioni d’inizio stagione assieme al Genoa allenato da Ivan Jurić e alla Sampdoria di Marco Giampaolo.
C’è molta curiosità in città. In molti aspettano di vedere all’opera Alberto Aquilani, calciatore con un passato di primo livello che lo ha visto protagonista assoluto con la maglia della Roma e della nazionale italiana e arrivato in riva all’Adriatico con grandi motivazioni. Così come si è tutti curiosi di capire il valore dell’attaccante proveniente dal Paris Saint Germain, ed ex compagno di squadra di Verratti.
Una partita dunque tutta da vedere per scoprire i nuovi acquisti del Pescara e verificare se la squadra allenata da Massimo Oddo saprà ripetere le belle prestazioni offerte contro Napoli e Sassuolo. E infine, capire anche a che punto è la nuova Inter dei cinesi.

Buon calcio a tutti.

Il gioco c’è, i gol e i punti arriveranno?

Le prime due partite del campionato di serie A del Pescara testimoniano di una squadra che gioca un gran calcio e che gode di un’ottima forma fisica. Un collettivo in cui tutti sono utili e che non oscura i talenti. Napoli e Sassuolo, due tra le migliori squadre del campionato, non solo non sono state superiori al Pescara, ma per lunghi tratti delle partite, i biancazzurri hanno espresso un calcio migliore.
Il punto debole della squadra, almeno fino ad oggi, è il seguente. Alla gran mole di gioco che è capace di sviluppare non corrisponde un altrettanto efficacia in termini realizzativi e, di conseguenza, di risultati. Ovvero sia il Napoli quanto il Sassuolo hanno capitalizzato di più e meglio ciò che hanno costruito e al netto della vittoria a tavolino i biancazzurri hanno raccolto un punto su sei.

Il giudizio sul mercato
Si è, finalmente, concluso il mercato estivo. La società ha effettuato molte operazioni, sia in entrata sia in uscita. La cessione più dolorosa, quanto inevitabile, è stata quella di Gianluca Lapadula. L’acquisto migliore quello di Valerio Verre.
La rosa allestita ha nel centrocampo il reparto con più possibilità di scelta e con gli uomini, qualitativamente, migliori. Il reparto difensivo è di buon livello e se le condizioni fisiche di Campagnaro e Coda saranno buone, garantisce affidabilità. Il reparto offensivo è quello più problematico, sia da un punto di vista numerico sia rispetto all’affidabilità. Sono poche le alternative a disposizione di Oddo e i nuovi arrivati sono tutti da scoprire al livello della serie A.
L’allenatore campione del mondo ha dichiarato che è soddisfatto del mercato e che il “problema” della punta, che in tanti hanno sollevato, non esiste.
Non condivido questa analisi, ma mi fido di Massimo Oddo, se dice che la rosa è buona per affrontare il campionato e centrare gli obiettivi prefissati, gli credo.
Non resta dunque che approfittare della sosta per favore l’inserimento degli ultimi arrivati e aspettare domenica 11 settembre e l’Inter dei cinesi.

Buon calcio a tutti.

Viaggio o miraggio?

Il Pescara conquista il suo primo punto nel campionato di serie A contro un Napoli che è sembrato ancora in rodaggio. Un primo tempo dominato dai biancazzurri che avrebbero potuto chiudere con un vantaggio più largo se i partenopei non avessero avuto in porta un “mostro” di bravura come Pepe Reina. Nel secondo tempo i tre cambi effettuati da Sarri, la condizione fisica non ancora ottimale e due errori difensivi consentono al Napoli di agguantare un pareggio che tiene sotto traccia mugugni e problemi che si sono appalesati nella partita d’esordio.

Massimo Oddo il valore aggiunto del Pescara
Il Pescara si presenta dunque nel migliori dei modi in serie A con un collettivo che è già più di una speranza per raggiungere “Quota 40”. Un gioco di squadra che viene da lontano e che, con un Brugman in più nel motore, potrebbe diventare ancor più letale per gli avversari. Il pezzo forte della squadra è però il suo allenatore: Massimo Oddo. Preparato, serio, solare. Un vero piacere averlo come interlocutore, un vero piacere poter assistere alla sua crescita professionale. Se la società gli completa la rosa, così come sta facendo, il suo Pescara potrebbe anche essere la rivelazione del campionato.

Fari puntati sul Sassuolo di Eusebio Di Francesco
Non è tempo però per adagiarsi sui primi allori, domenica si gioca contro una squadra molto forte e, per certi versi, più temibile degli azzurri partenopei. Il Sassuolo del “nostro” Eusebio Di Francesco è infatti una delle squadre più in forma del momento con un Berardi in gran spolvero che vuole dimostrare a tutti che la scelta di restare con i neroverdi è stata la migliore possibile per la sua carriera.
Un banco di prova severo per il Pescara. Una partita tutta da seguire, tra due squadre che fanno dell’organizzazione di gioco la loro arma migliore. Oddo contro Di Francesco, Pescara contro Sassuolo, chi vincerà?

Buon calcio a tutti.

Sin nueve?

Non sembri provocatorio, ma se non dovesse arrivare l’attaccante, o gli attaccanti, che la società ha promesso a Massimo Oddo, si potrebbe ipotizzare per il prossimo futuro dei biancazzurri un nuovo modulo di gioco: sin nueve.
Ebbene si, dopo il falso nueve ci potrebbe essere il modulo che non prevede l’attaccante centrale, sin nueve, appunto.
Oddo del resto ha già dimostrato la sua duttilità tattica, adeguando il suo modo di giocare al materiale umano che ha avuto a disposizione in questo primo anno nel professionismo.
Il mercato chiude i battenti il 31 di agosto e dunque c’è la possibilità che il puzzle si completi e tutto rientri nella norma, ma ad oggi, la rosa della squadra messa a disposizione di Massimo Oddo non è completa. Non lo è in attacco così come non lo è in difesa. Occorrono un altro centrale difensivo e almeno un’altra punta. Diverso è il discorso per il centrocampo. Dovesse restare in biancazzurro Verre, il reparto, per il secondo anno consecutivo, potrebbe essere il punto di forza della squadra.

Contro il Napoli il debutto in serie A
Sarà la squadra dell’ex Lorenzo Insigne ad accogliere in serie A il Pescara. Una sfida difficile per i biancazzurri che incontrano all’Adriatico una squadra che viene da un buon precampionato e si annuncia in forma smagliante. Una sfida impegnativa contro i ragazzi allenati da un altro ex, Maurizio Sarri, che darà, fin dalla prima giornata, indicazioni concrete sul reale valore della compagine del presidente Daniele Sebastiani.
Sarà interessante vedere l’impatto con la serie A dei giovani allenati da Massimo Oddo. Capire se Caprari può incidere positivamente anche nella massima serie. Se Zampano, Verre e Memushaj sapranno ripetere il campionato dello scorso anno. Se Brugman è tornato ad essere il piccolo gioiello ammirato due anni fa in riva all’Adriatico: Soprattutto se Massimo Oddo saprà continuare ad essere il condottiero lucido e, allo stesso, imprevedibile che ha condotto i biancazzurri in serie A.
In attesa di conoscere le risposte alle prime domande dell’anno, godiamoci, godetevi, la serie A. Il Pescara è tra le prime venti società di calcio d’Italia. Un grande risultato ottenuto sul campo, l’unica cosa che conti davvero.

Buon calcio a tutti.

L’obiettivo è restare in serie A

In vacanza per qualche giorno
La squadra di Daniele Sebastiani conquista meritatamente la seria A dopo averla sfiorata lo scorso anno. Due finali in due anni, due campionati di altissimo profilo che proiettano la squadra biancazzura tra le migliori del panorama italiano.
Quando si raggiungono questi risultati, non dimenticando la promozione in serie A del 2012, bisogna applaudire e basta, ogni altro commento rischia di essere superfluo.
Dunque bravo il presidente, bravo l’allenatore, brava la squadra e un bravi anche i tifosi che nelle ultime partite non ha fatto mancare il loro calore ai protagonisti in campo.

Adesso l’obiettivo è restare in serie A
Qualche giorno di riposo e si ricomincia dunque con una nuova avventura in serie A. L’obiettivo non può che essere la permanenza nella massima serie. Un traguardo che se raggiunto potrebbe aprire un ciclo interessante per la società e per i tifosi. Non sarà facile, ma è obbligatorio provarci con tutte le forze.
Sarà una sfida che vedrà quattro, al massimo cinque squadre lottare per due posti utili. Un mini campionato che vedrà impegnate le tre neopromosse, l’Empoli e al massimo un’altra squadra. Una lotta serrata nella quale non sarà possibile fare errori perché saranno poche le occasioni per fare punti e bisognerà arrivare preparati in quelle occasioni.

Massimo Oddo, la garanzia per il Pescara
L’allenatore campione del mondo, subito dopo la vittoria del campionato, ha detto che resterà a Pescara se la squadra non sarà smantellata e, anzi, sarà rafforzata. Questa affermazione, unitamente alle capacità dimostrate sul campo, rappresentano la garanzia per i tifosi biancazzurri. Alla sua prima esperienza in panchina nella massima serie, Massimo Oddo, non vorrà fare brutte figure. Al contrario vorrà dimostrare di essere un allenatore da top club e per farlo ha bisogno di un Pescara capace di coniugare il bel gioco con la conquista della promozione. Ci sono, dunque, tutte le premesse per assistere a un bel campionato di serie A.
Godiamoci ancora un po’ la conquista della promozione, prendiamoci una bella vacanza in modo da rivederci alla fine di agosto in perfetta forma campionato.

Buone vacanze e buon calcio a tutti.

Il Pescara di Massimo Oddo promosso in serie A

Serie A doveva essere e serie A è stata. E dunque dopo un anno dalla traversa di Bologna che negò al Campione del Mondo, Massimo Oddo, la gioia della serie A da una terra bella e profumata come la Sicilia arriva la notizia che tutti i tifosi del Pescara
attendevano: il prossimo anno si giocherà di domenica.
E si, il posto per i biancazzurri non è più tra i cadetti ma tra i grandi del calcio. Il calcio che conta. Quello che muove tanti soldi e che fa tremare le vene dei polsi.
La Juventus di Max Allegri, il Napoli di Lorenzo insigne, Il Sassuolo di Eusebio Di Francesco, e poi ancora la Roma, l’Inter, il Milan, la Fiorentina. Ci sarà da divertirsi. Da soffrire e da gioire.

Un grande gruppo con un allenatore super
Quando all’inizio del campionato il Pescara si è presentato ai nastri di partenza con una squadra molto rinnovata e un allenatore esordiente in molti hanno avuto da ridire sia in merito alla rosa sia in merito all’allenatore. Noi di Calcio Totale, dopo aver seguito tutta la preparazione estiva a Pizzoferrato, ci siamo espressi fin dalla prima partita, dopo la sconfitta di Livorno. Abbiamo sempre sostenuto, ci sono le registrazioni delle puntate a testimoniarlo, che la squadra era ottima e che l’allenatore era la persona giusta al momento giusto. Così come in questi giorni di play off non abbiamo amai avuto nessun dubbio: sarà serie A. E serie A è stata.

Massimo Oddo, il fuoriclasse del Pescara
Avremo modo di analizzare meglio e più in profondità le ragioni di questa bella affermazione del Pescara e di attribuire a i protagonisti i giusti riconoscimenti. Cominciando, ovviamente dal presidente, Daniele Sebastiani. Ma ora e qui voglio parlare di Massimo Oddo. È stato lui il valore aggiunto del Pescara dimostrando per tutto il campionato di essere uno dei miglior tecnici in circolazione. Già oggi, infatti, possiamo considerarlo come una perla che il Pescara ha saputo coltivare.
Ma aldilà e al di sopra del suo valore tecnico, che è come si usa dire in gergo calcistico “tanta roba”, è la cifra umana la qualità che lo aiuterà diventare un numero uno. L’abbraccio a Serse Cosmi a fine partita, ovvero l’abbraccio allo sconfitto è, per quello che mi riguarda, la fotografia più bella di tutto il campionato. Solo per questo merita un 10 pieno e un grazie, per la bellezza e l’umanità di quel gesto.

Buon calcio a tutti.

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