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Eusebio Di Francesco rivuole la serie A (10 settembre 012)

UP
1. Eusebio Di Francesco
Porta il Sassuolo in vetta alla classifica della serie B con tre vittorie su tre e Pavoletti, ex Lanciano, in testa alla classifica dei cannonieri con cinque reti in tre partite. Adesso arriva il difficile, confermare l’ottimo inizio di campionato e provare a centrare l’ambizioso obiettivo della promozione in serie A.

2. Alex Zanardi
Conquista tre medaglie alle Paraolimpiadi di Londra. Due ori e un argento, dimostra che la forza di volontà é più forte di qualunque disavventura. Il degno portabandiera per l’Italia nella cerimonia di chiusura.

3. Ciro Immobile
Cambia la categoria ma il capocannoniere della serie B si conferma lo stesso, spietato, uomo gol dello scorso campionato. Gol all’esordio con il Genoa, assist che equivale a un gol nella seconda partita di campionato e ancora un gol in nazionale, under 21, nella goleada contro il Liechtenstein.

DOWN
1. Cesare Prandelli
Sbaglia formazione e modulo di gioco contro la Bulgaria. Il 5-3-2 affoga in una mediocrità assoluta contro una squadra modesta come quella bulgara. Giocatori fuori ruolo, Ogbonna schierato come esterno destro dei tre della difesa, giocatori che non trovano spazio nei loro club e che invece sono titolari in nazionale, Giaccherini. Infine calciatori con problemi fisici sottoposti a un inutile sforzo pericoloso, De Rossi, gli valgono un insufficienza piena.

2. Alexandre Pato
L’eterna promessa del calcio mondiale si blocca di nuovo per un infortunio muscolare. Dopo le olimpiadi sembrava avviato verso una stagione tranquilla sul versante infortuni e invece alla prima occasione si ferma di nuovo. Carlo Ancelotti che lo conosce bene e che voleva portarlo al PRS dice che guarirà perché non é mai successo che un calciatore potesse smettere per questo tipo d’infortuni. Ad oggi è una promessa non mantenuta.

3. Sebastian Giovinco
Non brilla nella partita della nazionale contro la Bulgaria, esordio del girone di qualificazione per i mondiali 2014. Alla sua età non é più una promessa ma non é diventato una certezza. Sempre assente dal cuore della manovra della squadra azzurra è destinato a non essere confermato nella partita contro Malta.

Pazzini prova a far dimenticare Inzaghi (3 settembre 2012)

UP
1. Giampaolo Pazzini
Tre gol all’esordio con una nuova maglia non capitano a tutti i calciatori. Ruba la copertina a Giovinco, Klose e Berghessio, che sono stati gli altri grandi protagonisti di giornata. Tre gol che fotografano il Pazzini calciatore. Opportunista, furbo e funzionale a un gioco molto sparagnino. Perfetto per questo Milan.

2. Francesco Totti
A 36 anni e con più di 500 partite in serie A, ha dimostrato a San Siro di essere ancora il numero uno in Italia. Ha giocato alla Cruijff, non dando mai punti di riferimento ai calciatori dell’Inter. Corre come un ragazzino di venti anni, proprio come i cinque undicesimi della squadra che è scesa in campo ieri sera e ha vinto per 3-1 contro l’Inter. Piris, Florenzi, Tachtsidis, Destro e Lamela sono infatti tutti nati tra il 1991 e 1992.

3. Lorenzo Insigne
Prima convocazione nella nazionale maggiore per Lorenzo, il primo violino, Insigne. Uno dei più forti calciatori italiani che lo scorso anno abbiamo avuto la fortuna di godercelo tutte le settimane. Inizia una nuova storia professionale con Cesare Prandelli che lo porterà fino ai mondiali del 2014 in Brasile.

DOWN
1. Pescara
Due partite, zero punti, sei gol subito e zero realizzati. Questi sono i numeri delle prime due giornate di campionato per il Pescara di Giovannino Stroppa. C’é bisogno di un’inversione di tendenza immediata altrimenti saranno dolori.

2. Giuseppe Marotta
Il comportamento della Juventus nel “caso” Berbatov é stato patetico. Marotta ha dichiarato che la Juventus non si é intromessa nell’affare ma che ha fatto un sondaggio quando l’affare era sfumato. Ma se il giocatore era in aereo, con il biglietto pagato dalla Fiorentina, come ha fatto Marotta a sapere che c’erano problemi legati al contratto. Meglio avrebbe fatto a tacere.

3. Palermo
Come il Pescara, quasi peggio del Pescara, anche la squadra di Sannino nelle prime due giornate ha collezionato zero punti, rimediando due sconfitte e sei gol al passivo. Mai la squadra di Zamparini era partita così male. Conoscendo Zamparini é lecito pensare che Sannino si debba preoccupare perché il presidente del Palermo non é un uomo di attese.

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