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Si salvano in pochi, Brugman il migliore ancora una volta

Le pagelle di Bari-Pescara

25 Emanuele Belardi_6
Non ha responsabilità sul gol del Bari, per il resto ordinaria amministrazione per un portiere abituato a grandi interventi.

6 Luciano Zauri _sv
Gioca uno scampolo di partita perché costretto ad uscire per un brutto infortunio.

21 Raffaele Schiavi_5
Nel momento più importante della partita, l’azione che porta al gol i padroni di casa, perde per strada il centravanti dei biancorossi pugliesi e regala la vittoria al Bari.

15 Antonio Bocchetti_6
Anche l’esperto Bocchetti riscatta la brutta prestazione offerta contro il Varese e sfodera una buona prestazione per quantità e qualità.

14 Antonio Balzano_6
Partita ampiamente sufficiente per il capitano che anche in occasione della sesta sconfitta consecutiva può uscire a testa alta dal campo.

28 Andrea Bovo_5
Disputa una partita anonima da tutti i punti di vista. Né incontrista tantomeno mezzala. Il risultato è che Brugman è costretto a giocare da solo in mezzo al campo.

16 Gaston Brugman_6,5
Il migliore in campo dei suoi per lucidità, quantità e qualità. Quando imbecca Antonino Ragusa, nell’azione che precede il vantaggio del Bari, sembra più Gianni Rivera che un giovane uruguagio.

29 Andrea Rossi_5
Ancora una volta impalpabile la sua presenza in campo. Non sembra essere in grado di dare una svolta alla sua stagione

7 Matteo Politano_5
Entra nel vivo del gioco, a modo suo, una sola volta al 9° del secondo tempo quando, palla al piede, percorre tutto il campo superando in dribbling un paio di avversari per poi sbagliare clamorosamente la conclusione a rete.

19 Pippo Maniero_5
Forse la peggior prestazione della stagione per Pippo Maniero. Impacciato e spesso in ritardo non offre il contributo necessario alla causa dei compagni.

27 Antonino Ragusa_5
Per la seconda volta consecutiva Ragusa non fornisce una prestazione adeguata alla sua qualità. Al 28° del secondo tempo imbeccato da Brugman s’invola verso la porta avversaria, ma calcia malamente tra le braccia del portiere.

33 Dario Zuparic_6
Una buona gara per il giovane Dario che veniva da alcune prestazioni largamente insufficienti. Salva la porta del Pescara in almeno due occasioni con interventi perfetti per tempismo ed efficacia

11 Aniello Cutolo_sv
Gioca troppo poco per poter essere giudicato.

32 Nando Sforzini_sv
Anche per Sforzini vale lo stesso discorso fatto per Cutolo.

Pasquale Marino_4,5
La sesta sconfitta consecutiva è fatale per Pasquale Marino che alla fine della partita viene esonerato e dunque lascia la panchina del Pescara. Una storia sportiva iniziata sotto i migliori auspici e finita nel peggiore dei modi e come, probabilmente, nessuno si sarebbe aspettato.

A Siena Pippo Maniero conferma che questa è la “sua” stagione

Le pagelle di Siena-Pescara

25 Emanuele Belardi_7
Compie un paio d’interventi, con il Pescara in vantaggio di un gol, che trasmettono tranquillità a tutta la squadra. Merita un voto alto anche per questo.

12 Luciano Zauri_7
29 Raffaele Schiavi_7
5 Marco Capuano_7
Sette in pagella per tutta la difesa, sempre attenta e reattiva e perché addomestica gli avversari, una delle squadre più attrezzate del campionato, concedendo solo un’occasione in tutta la partita.

14 Balzano Antonio_7,5
A Siena disputa un secondo tempo sontuoso costringendo gli avversari al fallo sistematico su di lui come fosse un attaccante di ruolo. Incontenibile sulla fascia destra sia in fase di contenimento sia in fase di attacco. Si conferma uno dei pezzi pregiati della squadra e un degno erede della fascia che è stata di Vincenzo Zucchini.

33 Dario Zuparic_7
16 Gaston Brugman_7
21 Andrea Rossi_7
Sette collettivo anche per il centrocampo. Zuparic in particolare colpisce per la tranquillità con cui gestisce la sua partita in un ruolo insolito. Brugman fa il Brugman e Rossi, a tratti, è imprendibile sulla corsia di sinistra.

7 Matteo Politano_7
Ė ufficiale c’è un nuovo marchio registrato: il gol alla Politano. Parte dalla fascia destra in velocità salta uno o due avversari e piazza la palla, rasoterra, sul primo palo. Consolida la sua posizione in squadra dimostrando, ancora una volta, di meritare la maglia di titolare. Decisivo.

19 Pippo Maniero_7,5
Un assist gol per Ragusa, un secondo per Politano e un gol che porta a nove il suo personale bottino stagionale. Si aspettava l’esplosione di Maniero da diversi anni e finalmente in questo campionato l’ex centravanti della primavera della Juventus sta dimostrando tutto il suo valore. Merita la palma di migliore in campo nella migliore prestazione stagionale della squadra. Oltre la generosità c’è di più.

27 Antonino Ragusa_7
Timbra il cartellino pure a Siena, segnando il suo sesto gol in campionato, e si concede due o tre discese delle sue, costringendo gli avversari al fallo sistematico. Alcune pause durante la gara non gl’impediscono di meritare l’ennesimo sette della stagione.

34 Sforzini Ferdinando_sv

46 Mascara_sv

Pasquale Marino_7,5
Il miglior Pescara della stagione soprattutto per autorevolezza e sicurezza nei propri mezzi. I meriti di questa trasformazione sono da attribuire ai calciatori e all’allenatore. Marino ha dimostrato di far tesoro dei propri errori e da qualche partita le sue scelte si stanno rivelando scelte vincenti. Al miglior Pescara della stagione corrisponde anche il miglior Marino della stagione.

La vittoria di Siena lancia, definitivamente, il Pescara nella zona alta della classifica

Una vittoria che vale più di tre punti
La facilità con la quale il Pescara ha espugnato Siena proietta i ragazzi di Marino in una dimensione che mai avevano avuto nel corso di questo campionato. Una vittoria ottenuta senza rischiare niente, tantomeno subire la pressione dei padroni di casa. Per questa ragione, il Pescara ridimensiona le ambizioni dei toscani e si riaccredita tra le favorite del campionato, così come tutti avevano pronosticato all’inizio del campionato. Una vittoria che aumenta l’autostima dei biancazzurri e l’orgoglio della tifoseria presente anche a Siena per incitare la propria squadra. Troppo preparato Pasquale Marino e troppo bravi i calciatori in rosa del Pescara per non recitare un ruolo di primo piano in questo campionato.

Adesso tutti concentrati sul derby: Virtus Lanciano-Pescara
Le emozioni però non finiscono qui per l’ambiente biancazzurro perché, dopo un paio di giorni di riposo, tutti saranno concentrati per il gran giorno del derby abruzzese a Lanciano. La sorpresa di questa prima parte del campionato, i rossoneri frentani, ospiteranno il Pescara in una partita che si preannuncia come uno degli eventi più attesi di questo fine 2013. Una partita di cui tutto l’Abruzzo deve essere fiero e orgoglioso, che dovrà essere una festa in campo e sugli spalti. Tutti si devono spendere per raggiungere questo obiettivo. Le due società, i calciatori in campo, i tifosi sugli spalti, la stampa. Tutti indistintamente devono dare il proprio contributo affinché domenica 15 dicembre sia un giorno da ricordare per le emozioni e per la bellezza della partita.

Pasquale Marino può far lievitare l’entusiasmo dei tifosi del Pescara Dopo le titubanze iniziali, qualche errore tecnico e di comunicazione, Marino si sta guadagnando sul campo, con i risultati e un’organizzazione di gioco sempre piacevole da vedere, la considerazione di tutto l’ambiente. Con l’arrivo della primavera e qualche acquisto azzeccato nel mercato di gennaio, il suo Pescara potrebbe diventare la squadra da battere nel girone di ritorno e centrare la promozione in serie A dopo un solo anno di purgatorio in B. Tutto l’ambiente sportivo pescarese attende questo epilogo. Non sarà facile, ma i biancazzurri hanno il dovere di provarci per la sua storia recente, per la qualità della rosa e per la bravura del suo allenatore.

Ragusa, Politano e Balzano ancora una volta i migliori in campo

Le pagelle di Pescara-Brescia

25 Belardi_5,5
Pur in una giornata, relativamente, tranquilla prende tre gol. Sui primi due resta immobile a guardare la palla che entra in porta, mentre sul terzo condivide la responsabilità con tutti gli uomini della difesa

6 Zauri_5
Una condotta di gara alla quale siamo, ormai, abituati. Non si propone quasi mai in fase d’impostazione svolgendo con sufficienza il suo lavoro in fase di copertura. Gli sono fatali i minuti finali della gara in cui segna per gli avversari il gol del 3-3

33 Zuparic_6,5
All’esordio assoluto in campionato dimostra con la sua partita che l’allenatore ha torto ogniqualvolta non punta sui giovani calciatori in rosa. Aveva davanti a sé Andrea Caracciolo, un attaccante che ha segnato quasi centocinquanta gol in carriera, e si è comportato anche lui come un veterano. Ottimo il suo esordio.

15 Bocchetti_5
Prova insufficiente per Bocchetti che in diverse occasioni e grazie a clamorosi errori di valutazione regala agli avversari metri e palloni. Non merita, in questo momento, la maglia da titolare.

14 Balzano_7
Quantità e qualità le caratteristiche del capitano che anche contro il Brescai sfodera una prova molto sopra la sufficienza. Corsa e applicazione fanno dell’esterno della squadra della promozione in A uno dei punti di riferimento assoluti di questa squadra.

16 Brugman_6
Disputa una buona partita, forse anche ottima fino a venti minuti dalla fine. Poi quando la squadra tira i remi in barca e si schiaccia nella propria metà campo, non riesce a gestire il possesso palla necessario per vincere la partita.

18 Rizzo_6,5
Migliora la condizione fisica e migliorano le prestazioni di Rizzo. La partita di ieri, una delle migliori da quando veste la maglia biancazzurra, è stata impreziosita dall’assist per Ragusa che gli vale mezzo punto in più in classifica.

29 Rossi_5
Altra prova incolore per il laterale voluto da Marino. Sembra sempre sul punto di decollare, ma le sue prestazioni sono sempre poco sotto la sufficienza. Non è di questo tipo di calciatore che ha bisogno il Pescara di oggi.

7 Politano_7
A segno per la seconda partita consecutiva con una rete identica a quella di Reggio Calabria. Entra di più e meglio nei meccanismi della squadra di cui è destinato a diventare un leader assoluto.

46 Mascara_5
Segna il gol del momentaneo pareggio in collaborazione con i calciatori in barriera del Brescia e qui finisce la sua partita. Inconsistente, gioca a nascondersi nell’area di rigore avversaria e non riesce mai ad essere pericoloso. È uno dei problemi di questo Pescara.

27 Ragusa_7,5
Il migliore in campo per manifesta superiorità. Fino a quando resta in partita, è costretto ad uscire per crampi e questo aspetto preoccupa non poco per la tenuta atletica complessiva della squadra, è l’uomo in più e ovunque per i biancazzurri. Il gol del momentaneo vantaggio che realizza è una perla di rara bellezza sia per il taglio che ispira l’assist di Rizzo sia per la conclusione al volo senza guardare la porta.

11 Cutolo_4,5
Marino si ostina a regalare minuti a un calciatore che in questo momento è palesemente un peso per la squadra. Inconsistente e per certi versi, irritante, la sua prova.

10 Viviani_sv

19 Maniero_sv

Pasquale Marino_5
Con la squadra in vantaggio per 3-1 a quindici minuti dalla fine della partita e con un uomo in più, non riesce a condurre in porto la seconda vittoria casalinga per la sua squadra. Fanno riflettere i suoi cambi sia per la scarsa considerazione che ha di alcuni calciatori mai utilizzati sia per la scelta tattica che li ispira.

Viviani e Brugman, i due play, sono i migliori in campo

Le pagelle di Varese-Pescara

22 Pelizzoli_4,5
Le sconfitte non hanno quasi mai un solo responsabile, ma Ivan Pelizzoli pare si stia seriamente impegnando per metter in discussione quest’affermazione. L’errore sul gol del 2-2 è clamoroso e si aggiunge agli errori compiuti nelle partite precedenti. Anche sul terzo gol non è esente da responsabilità.

14 Balzano_6
Il suo contributo c’è sempre anche se soffre il rendimento altalenante della squadra. Molto meglio in fase di possesso palla che in fase di non possesso, con 61 passaggi riusciti vince la particolare classifica di giornata.

21 Frascatore_5
Non disputa una gara che gli consente di raggiungere la sufficienza. Poco incisivo in fase offensiva è spesso in ritardo in fase di non possesso. Sul secondo gol del Varese condivide la responsabilità con Pelizzoli, sul terzo con Capuano e Pelizzoli.

29 Cosic_5,5
Pur essendo il difensore che recupera il maggior numero di palloni, 27, non disputa una buona gara. Poco propositivo in fase offensiva è spesso in ritardo sul diretto avversario.

5 Capuano_4,5
Disputa la peggiore partita del campionato. Sbaglia posizione nel caso del primo gol del Varese e si fa superare in velocità in occasione del terzo gol. La sensazione è che perderà la maglia da titolare.

16 Brugman_6,5
Disputa una buona gara e mostra un sensibile miglioramento in fase di non possesso. Fa girare bene la palla e non disdegna “digressioni” allo spartito assegnato dall’allenatore. Un infortunio lo toglie dal campo all’inizio del secondo tempo.

20 Nielsen_5
Disputa la sua peggiore partita della stagione sbagliando una grande quantità di appoggi anche semplici. Facilità di corsa e dinamismo gli consentono di mettersi comunque in evidenza, ma la qualità lascia a desiderare. Spesso fuori posizione lascia senza copertura la difesa in più di un’occasione.

46 Ragusa_5
Qualche lampo isolato non basta per evitare la prima insufficienza piena della stagione ad Antonino Ragusa. In alcune occasioni sembra correre a vuoto e non in sincronia con il resto della squadra.

11 Cutolo_5
L’impegno c’è, ma la prova da un punto di vista qualitativo è deludente. Quando gioca con la squadra la manovra diviene più fluida e lineare, ma le pause e la voglia di giocare da solo prendono spesso il sopravvento. Non è questo il Cutolo che può essere utile al Pescara.

19 Maniero_5,5
Il suo gol lo realizza anche a Varese e con 4 reti diviene anche il capocannoniere del torneo. Il suo contributo non è però decisivo e in questa occasione nemmeno determinante. Deve partecipare di più e meglio alla manovra della squadra.

27 Mascara_4,5
Con Pelizzoli e Capuano condivide la palma di peggiore in campo. La qualità del calciatore non è in discussione, ma la scarsa propensione alla corsa ne fanno un calciatore qualunque che spesso diviene un peso insopportabile per la squadra. Forse il suo futuro in questa squadra è in un ruolo diverso da quello che ricopre attualmente.

10 Viviani_6.5
Entra all’inizio del secondo tempo e prende in mano le redini del gioco con grande autorevolezza. Compie qualche errore di troppo, ma si fa perdonare con una media alta di passaggi riusciti e tiri in porta. Il gol su punizione è un capolavoro di tecnica, potenza e astuzia e gli valgono il riconoscimento di migliore in campo.

9 Piscitella_sv

13 Vukusic_sv

Pasquale Marino_5
Nella sconfitta di Varese oltre agli errori individuali di Pelizzoli, Capuano e Frascatore c’è spazio anche per qualche piccola distrazione del tecnico siciliano. Al di là delle assenze, che pure sono significative, non convince la posizione in campo di Ragusa e l’utilizzo continuo e contemporaneo di Mascara e Cutolo. La squadra è disposta bene in campo e la costruzione del gioco in continua crescita, ma la squadra torna a casa con zero punti.

Lorenzo Insigne, l’oro di Napoli

UP
1. Lorenzo, il primo violino, Insigne
Quando Napoli-Cagliari si stava chiudendo sul risultato di parità irrompe sulla scena il più forte calciatore italiano, quest’anno relegato spesso in panchina da un allenatore che non sa riconoscere il talento, e la partita cambia. Lorenzo, il primo violino, Insigne segna un gol dei suoi, un gol alla Insigne, e rafforza il secondo posto in classifica del Napoli. Devastante.

2. Antonio Balzano, Damiano Zanon, Marco Capuano, Romulo Togni, Gianluca Caprari e il capitano, Emmanuel Cascione.
Nella partita contro la Roma i ragazzi di Zeman, ieri l’ossatura della squadra in campo, hanno disputato una bella partita dal primo all’ultimo minuto ed è, forse, la prima volta che succede in questo anno negativo per il Pescara. Mi piace pensare che hanno giocato oltre che per la maglia biancazzurra anche per il maestro.

3. Marco Sau
Ieri sul terreno del San Paolo di Napoli si affrontavano come avversari due delle ultime e più belle scoperte di Zednek Zeman: Lorenzo Insigne e Marco Sau. Insieme nel Foggia di due anni fa in Lega Pro, il primo è un idolo assoluto del San Paolo mentre il secondo, finalmente, profeta in patria. Il gol del momentaneo pareggio è un autentico inno al bel calcio. Piccolo gioiello.

DOWN
1. Aurelio De Laurentiis
«Dedicò la vittoria a Cellino, Astori e Nainggolan» è il tweet che digitato subito dopo il triplice fischio finale di Napoli-Cagliari il presidente del club partenopeo. Una caduta di stile e di comportamento che svela, semmai ce ne fosse bisogno, che per vincere davvero servono tante cose. Certo grandi calciatori, un buon allenatore, tanti soldi, ma soprattutto cultura. È quest’ultima, ahimè, non si può acquistare con i soldi, occorre fatica e tempo. Tanto tempo.

2. Aurelio Andreazzoli
Andreazzoli, il tattico di Spalletti che ha sostituito Zeman sulla panchina giallorossa, con la partita disputata ieri contro il Pescara è riuscito nell’intento che si era prefisso: far dimenticare Zeman. La sua squadra disputa una partita mediocre nella quale si ergono a totem il portiere olandese, che regala l’assist vincente a Caprari, e colui che voleva fare il capitano nel futuro, che disputa la peggior partita della stagione. I fischi, impietosi, al termine della gara, sono il giusto premio per tutti. Incapace.

3. Mariano Gonzalo Andujar
L’aggressione violenta di Andujar, al termine del derby siciliano Catania-Palermo, nei confronti di un avversario già a terra è un episodio da condannare e punire in maniera esemplare. Non è accettabile infatti che dei professionisti si abbandonino a manifestazioni di questo genere. Più che una partita calcio sembrava un incontro di pugilato e questo è contro ogni regola del calcio. Inqualificabile.

Il bassaiolo di Mulazzano

Giovannino Stroppa dopo le prime sei giornate di campionato ha centrato due obiettivi: sette punti in classifica con sette squadre lasciate dietro a inseguire e la possibilità di avere un nuovo sold out per la prossima sfida interna contro la Lazio.
Risultati non scontati soprattutto dopo un inizio di campionato molto negativo sia in termini di risultato sia in termini di gioco. Il giovane allenatore, voluto da Delli Carri e Sebastiani, merita dunque la copertina e gli onori della cronaca per questo momento positivo della squadra biancazzurra. Stroppa ha avuto il merito di saper modificare in corso d’opera il suo pensiero, in particolare l’utilizzo dei due mediani in mezzo al campo che aveva portato la squadra alla brutta prestazione contro il Torino, sicuramente la peggiore di questo inizio di campionato, e ri-adottare un modulo di gioco che aveva frettolosamente accantonato nelle prime giornate di campionato.
La partita contro il Bologna segna la svolta della stagione sia perché la squadra conquista i primi punti del campionato sia perché si definisce l’assetto tattico della squadra in maniera definitiva. Quattro difensori in linea, tre uomini a centrocampo e tre dalla cintola in su. Un 4-3-3 atipico, ma certo non un’invenzione dell’ultimo momento. Soprattutto la scelta di schierare tre uomini a centrocampo si rivela la scelta più giusta per la squadra e la presenza in campo di Nielsen consente di rivedere, in parte, il Cascione dello scorso anno.
In difesa dopo l’ottima prestazione di Terlizzi a Cagliari, con il rientro di Cosic e di Romagnoli a tempo pieno e le buone prove offerte da Bocchetti c’è da essere più tranquilli. Anche Balzano e Zanon dopo un approccio non proprio positivo con la nuova categoria stanno ritrovando l’antico smalto. Dove si deve ancora migliorare molto e nel reparto offensivo.
Weiss pur essendo un anarchico, calcisticamente parlando ovviamente, ha garantito il salto di qualità e i gol che consentono al Pescara di godersi una posizione di classifica forse insperata e per questo motivo meriterebbe di partire nell’undici titolare. Il suo ingresso nei tre della linea d’attacco garantisce una forza d’urto maggiore di quella attuale. Caprari, per me il migliore della rosa, sta mostrando di non soffrire troppo il salto di categoria e Vukusic, per quello che siamo riusciti a vedere, sembra avere i numeri per far bene soprattutto quando migliorerà l’intesa con lo slovacco Weiss. Resta dunque da definire la posizione in campo del Piccolo Principe”, Juan Fernando Quintero. Con lui e Caprari nella linea dei tre d’attacco la squadra sembra non avere la forza fisica sufficiente per imporre il proprio gioco e dunque è molto probabile che Stroppa debba trovare per il giovane colombiano una nuova posizione in campo. Migliorando nella fase difensiva e acquisendo nozioni tattiche potrebbe essere il metronomo del centrocampo occupando il vuoto che ha lasciato Marco Verratti nel gioco e nel cuore dei pescaresi. Come Marco non nasce per giocare in quel ruolo ma come Marco può imparare. Credo che Giovannino Stroppa ci stia pensando e se dovesse trasformare Quintero da un calciatore bello da vedere in un calciatore utile al gioco collettivo della squadra il Pescara potrebbe davvero diventare una delle sorprese del campionato. E il bassaiolo di Mulazzano dare ragione ai pochi che lo hanno sostenuto fin dal suo arrivo a Pescara.

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