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Sin nueve?

Non sembri provocatorio, ma se non dovesse arrivare l’attaccante, o gli attaccanti, che la società ha promesso a Massimo Oddo, si potrebbe ipotizzare per il prossimo futuro dei biancazzurri un nuovo modulo di gioco: sin nueve.
Ebbene si, dopo il falso nueve ci potrebbe essere il modulo che non prevede l’attaccante centrale, sin nueve, appunto.
Oddo del resto ha già dimostrato la sua duttilità tattica, adeguando il suo modo di giocare al materiale umano che ha avuto a disposizione in questo primo anno nel professionismo.
Il mercato chiude i battenti il 31 di agosto e dunque c’è la possibilità che il puzzle si completi e tutto rientri nella norma, ma ad oggi, la rosa della squadra messa a disposizione di Massimo Oddo non è completa. Non lo è in attacco così come non lo è in difesa. Occorrono un altro centrale difensivo e almeno un’altra punta. Diverso è il discorso per il centrocampo. Dovesse restare in biancazzurro Verre, il reparto, per il secondo anno consecutivo, potrebbe essere il punto di forza della squadra.

Contro il Napoli il debutto in serie A
Sarà la squadra dell’ex Lorenzo Insigne ad accogliere in serie A il Pescara. Una sfida difficile per i biancazzurri che incontrano all’Adriatico una squadra che viene da un buon precampionato e si annuncia in forma smagliante. Una sfida impegnativa contro i ragazzi allenati da un altro ex, Maurizio Sarri, che darà, fin dalla prima giornata, indicazioni concrete sul reale valore della compagine del presidente Daniele Sebastiani.
Sarà interessante vedere l’impatto con la serie A dei giovani allenati da Massimo Oddo. Capire se Caprari può incidere positivamente anche nella massima serie. Se Zampano, Verre e Memushaj sapranno ripetere il campionato dello scorso anno. Se Brugman è tornato ad essere il piccolo gioiello ammirato due anni fa in riva all’Adriatico: Soprattutto se Massimo Oddo saprà continuare ad essere il condottiero lucido e, allo stesso, imprevedibile che ha condotto i biancazzurri in serie A.
In attesa di conoscere le risposte alle prime domande dell’anno, godiamoci, godetevi, la serie A. Il Pescara è tra le prime venti società di calcio d’Italia. Un grande risultato ottenuto sul campo, l’unica cosa che conti davvero.

Buon calcio a tutti.

Lapadula su tutti, poi Caprari e Memushaj

10 Lapadula
17 Caprari
8 Memushaj

11 Zampano
23 Benali
40 Verre
34 Torreira
21 Mandragora
15 Campagnaro
39 Crescenzi
1 Fiorillo
26 Vitturini
9 Pasquato

6 Fornasier
13 Zuparic
5 Bruno
28 Mitrita
18 Aresti
41 Fiamozzi
7 Verde
24 Selasi
14 Mazzotta
32 Cappelluzzo
20 Acosta

9 Sansovini
42 Forte
25 Valoti
3 Bunoza
19 Cocco

Massimo Oddo

Continua lo stato di grazia di Torreira

34 Torreira 6,8
17 Caprari 6,6
26 Vitturini 6,5

23 Benali 6,3
8 Memushaj 6,2
1 Fiorillo 6
10 Lapadula 5,7
6 Fornasier 5,5
13 Zuparic 5,5
5 Bruno 5,5
16 Coda 5
14 Mazzotta 4,6
20 Acosta sv

Massimo Oddo 5,5

Gioco, gol e spettacolo

Il Pescara che ha battuto il Bari 3 a 1 è stato un gran bel Pescara. Per tutto il girone di andata abbiamo monitorato una squadra in costante crescita e ne abbiamo tessuto le lodi. Dopo la netta affermazione contro la squadra pugliese, si può affermare che il percorso di crescita sia compiuto. Certo si può sempre migliorare ma, dopo quello che la squadra ha fatto vedere, Oddo potrà lavorare solo sui dettagli perché la sua creatura ha ormai una precisa identità. Un’identità che si definisce sempre meglio partita dopo partita e che contribuisce a far cresce l’autostima.

Con il gioco, i gol e lo spettacolo tornano anche i tifosi
E finalmente contro il Bari anche lo stadio ha offerto un bellissimo colpo d’occhio. Spalti non più vuoti ma pieni di bandiere e calore, lo scenario migliore per giocare una partita di calcio. Meglio per i calciatori che sentono la vicinanza della città attraverso i tifosi presenti allo stadio, meglio per il gioco del calcio che, giova ricordarlo, senza i tifosi non esisterebbe o sarebbe destinato a diventare figlio di un Dio minore.

Lapadula, Caprari e le promesse di Sebastiani
I due Gianluca, Lapadula e Caprari, continuano a stupire e a segnare. Alfieri e rappresentanti di una squadra che sta superando anche le più rosee aspettative. Con i loro gol stanno spingendo sempre più in alto il Pescara, con i loro gol stanno attirando l’attenzione di tante squadre che già nel mercato di gennaio hanno avanzato proposte. Il presidente Sebastiani, intervenendo a Calcio Totale, aveva dichiarato che Lapadula e Caprari non avrebbero lasciato Pescara. È stato di parola, i due gioielli del Pescara resteranno in riva all’Adriatico almeno fino a giugno. Per farli restare anche il prossimo anno c’è però bisogno di altre cose. La prima di queste, la più importante, è vincere il campionato. E allora forza, sotto a chi tocca…

Buon calcio a tutti.

Lapadula si conferma il migliore della serie B

10 Lapadula 8

17 Caprari 6,9

23 Benali 6,9

15 Campagnaro 6,9
34 Torreira 6,8

13 Zuparic 6,5

11 Zampano 6,5

40 Verre 6,5

8 Memushaj 6,5

28 Mitrita 6,5

1 Fiorillo 6,4

15 Fornasier 6,2

7 Verde 6,2
Vitturini sv
Massimo Oddo 7,5

Lapadula esordio e palma del migliore in campo

10 Lapadula 7

17 Caprari 6,625

8 Memushaj 6,5

39 Crescenzi 6,5

40 Verre 6,5

11 Zampano 6,5

19 Cocco 6,3

34 Torreira 6,3

13 Zuparic 6,3

18 Aresti 6,125

23 Benali 6,125

6 Fornasier 6

21 Mandragora 6

25 Valoti 5,75

Massimo Oddo 6,875

Quattro gol anche al Trapani, adesso il gioco si fa serio

Il Pescara si ripresenta al campionato di serie B e ai suoi tifosi nello stesso, identico, modo, in cui li aveva lasciati prima della pausa natalizia. Forte e autorevole, soprattutto come una macchina da gol, soprattutto in trasferta. Anzi, la squadra ammirata contro il Trapani, lascia sperare che con il passar delle giornate il meccanismo possa funzionare sempre meglio.
Una partita, quella vinta contro i siciliani, senza sbavature, condotta in modo autorevole, da grande squadra. Forse per la prima volta in questo campionato il Pescara ha svelato le sue reali potenzialità: una squadra che può competere per la vittoria del campionato.

La cessione di Maniero non pregiudica niente, anzi…
In molti hanno criticato la società biancazzurra per la cessione dell’ex capitano Riccardo Maniero al Catania. Le critiche sono state molto dure sia in relazione all’aspetto finanziario sia in relazione all’aspetto tecnico. Da un punto di vista finanziario la società ha spiegato il motivo delle sue scelte e ognuno può formulare la propria idea e un giudizio autonomo, mentre da un punto di vista tecnico, si può affermare che la cessione di Maniero non indebolisce la squadra, anche se non dovesse arrivare nessun altro attaccante in squadra.
Per il tipo di gioco che predilige, e soprattutto ha nelle sue corde, l’allenatore dei biancazzurri, un brevilineo che affianchi Melchiorri è la soluzione ideale. E per quello che si è visto fino ad oggi, sul versante delle potenzialità di gioco espresse dalla squadra, Pasquato e Caprari possono garantire un rendimento superiore all’assetto precedente.

Adesso nessun colpo a sorpresa
Si stia attenti dunque in questo ultimo scorcio di mercato a non commettere errori realizzare colpi a sorpresa. La rosa del Pescara è di buon livello e non necessita di ulteriori ritocchi soprattutto nel reparto offensivo. Anzi, al contrario c’è bisogno di sfoltire la rosa per arrivare ad un numero adeguato di calciatori e creare così un gruppo ancor più coeso e unito. Baroni segua il suo istinto e faccia giocare la squadra così come ha in mente senza farsi condizionare dai numeri o dal calcio spettacolo. Non accetti consigli da nessuno e faccia emergere la grande qualità dei calciatori che ha a disposizione. In un calcio che guarda solo al risultato serve questo. Per i sognatori, e io so di appartenere a questa categoria, ci saranno tempi altri e in ogni caso ci si può sempre accomodare in divano e schiacciare il tasto play a film già visti che fa sempre piacere rivedere.

Brugman illumina la notte di Latina

Le pagelle di Latina-Pescara

22 Ivan Pelizzoli_6
Il sei in pagella scaturisce da due parate che salvano la porta biancazzurra e da due svarioni che potevano essere determinanti in senso negativo

3 Simone Salviato_6
Gioca sulla linea dei tre difensori e si disimpegna bene limitando, ovviamente, molto le sue cavalcate sulla corsia laterale. Attento e puntuale in tutti gli interventi si dimostra affidabile.

21 Raffaele Schiavi_5
Esce per infortunio e lascia il suo posto al giovane Cosic. Fino a quando resta in campo conferma quanto abbiamo, fin qui, scritto su di lui. Affidabile fuori dall’area di rigore, impacciato e insicuro all’interno dell’area piccola.

15 Antonio Bocchetti_5
Alcuni errori madornali gli valgono il 5 in pagella, per il resto una partita tranquilla anche perché il Latina non si è dimostrata una squadra pericolosa o in grado d’impensierire seriamente gli avversari

14 Antonio Balzano_6
Torna dopo l’infortunio e la squadra trae immediatamente benefici dal suo ritorno. Grinta, voglia di vincere e carisma gli valgono la sufficienza.

16 Gaston Brugman_8
Corre, lotta e conquista tanti palloni al limite dell’area del Pescara. Condivide con Mascara la cabina di regia della squadra illuminando il gioco con le sue invenzioni. A un minuto dalla fine della partita sfoderare il colpo del campione: parte da centrocampo, palla al piede, e segna un gol che resterà nella storia della squadra biancazzurra. Regale.

28 Andrea Bovo_5
Gioca una partita di quantità senza mai soffrire l’avversario, ma non offre un contributo qualitativamente interessante alla sua squadra.

29 Andrea Rossi_5
Colleziona l’ennesima presenza e ancora una volta lascia molto a desiderare, ovvero svolge il suo compitino senza infamia e senza lode.

8 Gianluca Caprari_6
Segna un gol di pregevolissima fattura dimostrando tutta la sua qualità. Impiegato con più continuità e in una squadra più offensiva potrebbe diventare una delle realtà più importanti del campionato.

32 Nando Sforzini_5
Alla sua terza partita consecutiva segna il passo ed è costretto a lasciare il campo dopo quaranticinque minuti. Come sempre corre e lotta su ogni pallone, ma questa volta non lascia il segno.

46 Giuseppe Mascara_6
Il nuovo allenatore ha detto chiaramente che si aspetta molto da lui e che lo ritiene recuperato alla causa. Gioca tutta la partita e in una posizione inusuale quasi come play aggiunto. La sua prestazione è buona.

23 Uros Cosic_5
Sostituisce Schiavi e, pur non giocando da diverso tempo, disputa una buona gara. Non sufficiente perché macchiata da alcuni errori che potevano avere conguenze pesanti per il Pescara.

19 Pippo Maniero_6
Il capocannoniere della squadra si riprende, anche se solo per quarantacinque minuti, la posizione di punta più avanzata della squadra e offre il suo contributo alla vittoria del Pescara.

27 Antonino Ragusa_sv

Serse Cosmi_6
La doppia esclusione di Politano e Ragusa dalla formazione iniziale lascia molto perplessi e potrebbe essere foriera di non poche polemiche, ma la vittoria, mai come in questa occasione, porta via con se tutto e il buon Serse si guadagna una sufficienza piena.

 

Due partite, quattro punti conquistati. Il campionato può ricominciare…

Il Pescara batte il Cesena e riapre il suo campionato
Dopo il pareggio di Avellino giunge la vittoria contro il Cesena e diventano quattro i punti conquistati in due giornate dalla squadra di Serse Cosmi. Una partita, quella vinta dai biancazzurri contro i romagnoli, che riporta tranquillità e ossigeno a una squadra che nel 2014 non aveva conquistato nessun punto.
L’allenatore umbro cambia modulo e schiera il Pescara con un 3-4-2-1 soprattutto per potere utilizzare contemporaneamente Caprari e Politano. La scelta si è rivelata vincente non solo per il risultato conquistato sul campo, bisogna in ogni caso ricordare che il Cesena si è presentato in Abruzzo largamente rimaneggiato schierando tra i pali il quarto portiere, ma per la tranquillità che hanno mostrato i due baby scuola Roma. Una partita giocata a un ritmo basso che ha consentito ai ragazzi di Cosmi di proseguire sulla strada di una ritrovata autostima, smarrita con le troppe sconfitte subite negli ultimi tempi.

A Cosmi la società aveva chiesto di rivitalizzare il Pescara e il tecnico umbro c’è riuscito
Forse sono troppo poche due partite per scrivere che Cosmi ha rivitalizzato davvero il Pescara, però se il Pescara può guardare con occhi diversi al futuro prossimo lo deve ai quattro punti conquistati contro Avellino e Cesena, due protagoniste assolute del campionato cadetto.
Cosmi è arrivato in punta di piedi, non ha parlato male del suo predecessore, anzi ne ha valorizzato il lavoro, e si è concentrato sul dialogo con i suoi nuovi calciatori. Ha cercato di capire le ragioni di ognuno e ha saputo rimotivare tutti. Il suo refrain è stato e, possiamo esserne certi, sarà: giochiamo le partite che mancano come se stessimo disputando un altro campionato, e alla fine tireremo le conclusioni. Il secondo punto che ha precisato, nel chiuso dello spogliatoio, è che tutti i calciatori devono sentirsi sullo stesso piano perché il sabato giocherà chi si sarà allenato meglio durante la settimana. Da questo punto di vista ha già vinto la sua battaglia perché la squadra sembra aver recepito bene il suo messaggio.

Le prossime tre gare possono dire molto, non tutto, sul futuro del Pescara
Spezia fuori casa, Palermo in casa e il Latina ancora in trasferta possono dire molto sul futuro dei biancazzurri. Dovesse uscire imbattuto da questo piccolo tour de force si potrebbe guardare al futuro con molto ottimismo. Il discorso vale a prescindere dai punti in palio perché non perdere contro la capolista e in altre due trasferte contro squadre che lottano per il tuo stesso obiettivo sancirebbe il ritorno del Pescara nella cerchia ristretta di chi compete per la serie A. L’obiettivo è molto ambizioso perché quando una squadra costruita per vincere non riesce a conquistare sul campo ciò che la critica gli assegna in linea teorica, nella maggior parte dei casi la stagione finisce con un fallimento. Fallimento che in alcuni casi assume le sembianze della retrocessione. È già successo e succederà ancora. Sarà dunque interessante seguire gli sviluppi del campionato della squadra di Serse Cosmi, anche perché l’allenatore umbro si gioca un fetta della sua credibilità presente e futura.

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