Marco Sansovini ancora protagonista. La felicità del “sindaco” dopo il gol della vittoria contro il Crotone.
Questa fase embrionale del campionato può dare, al momento, solo qualche traccia sull’indole e la natura delle varie squadre. Ad esempio che il Perugia cercherà di fare la prepotente, anche perché una matricola lo è solo in teoria visto che a Bari è scesa in campo con 10/11esimi diversi dallo scorso anno, che la Virtus Lanciano sembra molto più prolifico rispetto al passato avendo al momento il miglior attacco, sì in condominio, però sarebbe in solitaria senza gol clamorosamente non assegnato alla prima giornata e visto da tutte le moviole. Oppure che il Catania è piuttosto svagato in retroguardia avendo la peggiore difesa e subendone tre a partita, al contrario del Latina che è l’unica 22 formazioni con la porta ancora inviolata. Anche stavolta non è stata superata la differenza reti di due gol di scarto nelle singole partite, in pratica un sostanziale equilibrio senza goleade. Queste indicazioni potrebbero anche essere smentite a breve, quella che invece dovrebbe essere confermata è l’indole aggressiva del Giudice sportivo che ha scelto la linea della tolleranza zero per il gioco violento. Una gomitata è una vigliaccata, perciò e giusto andarci giù duro con con squalifiche esemplari tra le quali spicca quella di 5 giornate a Terlizzi, senza dimenticare le 3 a Caputo e Cosenza e le 2 a Zappino. mini. Questo mi ha dato lo spunto per una piccola ricerca che ci aiuti a conoscere meglio il campionato che stiamo disputando concentrando le attenzioni su due situazioni che da spettatori viviamo sistematicamente in ogni gara alla quale assistiamo senza renderci perfettamente conto della quantità. Sto parlando di falli e fuorigioco: quanti ce ne sono in ogni partita? Una curiosità legittima da soddisfare. Ebbene, per sintetizzare quella che spesso resta un’idea vaga abbiamo preparato delle tabelle riepilogative. Magari ne faremo altre in periodi più caldi della stagione per compararle, intanto cristallizziamo questi dati.
Il numero dei falli ha un’ampia oscillazione, si va dagli appena 12 del Crotone ai 25, più del doppio, del Frosinone. In genere c’è equilibrio numerico nel corso di una partita, in pratica le due squadre si “menano” quasi nella stessa misura, anche se poi conta anche la ruvidezza degli interventi. Infatti, la giornata è stata particolarmente nervosa con 7 espulsi, 5 alla prima), due squadre, cioè Bari e Frosinone, hanno chiuso in 9 uomini.
Per i fuorigioco provocati, cioè quando una squadra si muove per mettere in off side gli avversari, si nota che non se ne fa più un uso sfrenato come negli anni ’90 quando veniva praticato quasi in maniera compulsiva, molti sono fuorigioco di rientro, addirittura in una partita, quella tra Cittadella e Avellino, questa tattica di difesa, che presuppone coraggio e tempismo perfetto, non è stata mai utilizzata.
Il Crotone infligge la quarta sconfitta consecutiva ai biancazzurri
La squadra di Massimo Drago ammirata contro il Pescara di Pasquale Marino è sembrata, a tratti, la squadra vincente di Zeman. Squadra corta che ripartiva velocissima con triangolazioni belle da vedere e molto efficaci contro le quali nulla hanno potuto Schiavi & company. Troppo veloci i calabresi, in grado di giocare un calcio che non lascia tempo agli avversari di organizzare una difesa adeguata, soprattutto in grado di arginare le incursioni degli esterni. L’azione del secondo gol dei calabresi è stata l’esatta fotografia del match. Da una parte una squadra che cerca la porta avversaria e il gol attraverso un gioco studiato a memoria e con una velocità di esecuzione contro la quale gli avversari hanno poco da opporre. Dall’altra parte una squadra ferma sulle gambe e non in grado di organizzare alcuna resistenza. Soprattutto incapace di mettere pressione ai portatori di palla rossoblu.
È solo una questione di modulo?
In tanti sostengono che una delle ragioni della crisi di gioco e di risultati sia imputabile al modulo di gioco. Ovvero non si è soddisfatti del 3-4-3 e si vorrebbe un passaggio al più “pescarese” 4-3-3.
C’è da dire, ad onor del vero, che sono pochi, pochissimi, gli allenatori che riescono a far giocare le proprie squadre in maniera riconoscibile e sempre uguale, e che invece la tendenza attuale degli allenatori è utilizzare più moduli di gioco, tutti prevalentemente difensivi. Indipendentemente dal modulo utilizzato, infatti, quasi tutti gli allenatori in fase di non possesso preferiscono difendersi con cinque calciatori.
Pasquale Marino è un allenatore in sintonia con questa tendenza, ovvero utilizza il modulo che ritiene più opportuno in relazione ai calciatori che ha disposizione.
Non credo sia dunque un problema di modulo di gioco.
Un gruppo che non è ancora diventato una squadra
Il Pescara sta dimostrando di non essere una squadra. È un buon gruppo che non riesce a dare una svolta positiva e definitiva al suo campionato. Fino ad oggi ha alternato buone prestazioni a pessime prestazioni. Non ha mai entusiasmato, ha spesso dato la sensazione di essere sul punto di far valere tutto il suo potenziale, ma in realtà non è mai successo.
Il Pescara è una squadra che gioca un buon calcio, ma a ritmi troppo bassi. Soprattutto una squadra priva di furore agonistico, certamente non conscia delle proprie potenzialità.
Difficile dunque individuare, in maniera univoca, le responsabilità di queste brutte prestazioni. Ovvero poter dire la responsabilità è tutta dell’allenatore, la responsabilità è tutta dei calciatori. La responsabilità è della società.
L’unica certezza è che se il Pescara dovesse continuare a giocare così come ha fatto a Crotone l’epilogo del campionato non riserverà niente di positivo.
Le pagelle di Crotone-Pescara
25 Emanuele Belardi_5
Quando un portiere subisce tre gol c’è ben poco da giudicare. Non serve nemmeno analizzare i gol per capire se si sarebbero potuti evitare. Effettua un paio d’interventi che evitano un passivo ancora più pesante e questo giustifica il suo 5 in pagella.
23 Uros Cosic _5
Affonda con tutti suoi compagni di reparto e di squadra. All’inizio della partita sembra in grado di riscattare le sue ultime brutte prestazioni, ma con il passare dei minuti la sua gara annega nella mediocrità collettiva.
21 Raffaele Schiavi_4,5
Una partita piena di errori che culmina con l’espulsione che poteva arrivare molto prima per un fallo che l’arbitro punisce con una punizione per il Crotone, ma non con l’ammonizione per il centrale biancazzurro. Salterà la prossima partita e questa è la seconda brutta notizia.
33 Dario Zuparic_4,5
Una partita piena di errori e ingenuità. Si era messo in evidenza nel girone di andata come compagno di reparto di Brugman limitandosi a quello che una volta i commentatori chiamavano «lavoro oscuro». Chiamato a compiere un lavoro in chiaro ha fallito clamorosamente la prova.
14 Antonio Balzano_5
Questa volta la generosità non basta ad evitare anche per il capitano un’insufficienza grave. Corre e si propone, ma la squadra non c’è e non è in grado di reagire allo strapotere tecnico tattico del Crotone.
16 Gaston Brugman_5,5
Meno peggio dei suoi compagni. Lucido nella fase d’impostazione e sempre più efficace in fase d’interdizione. Uno dei pochi da salvare in una giornata da dimenticare al più presto.
28 Andrea Bovo_5
Gioca molti palloni, ma non riesce a dare una scossa all’apatia di cui è vittima la squadra. Nel primo tempo si propone con più continuità, nel secondo tempo affonda sotto le ripartenze velocissime dei calabresi che sembrano essere di una categoria superiore rispetto ai biancazzurri.
21 Andrea Rossi_5
Partita incolore per un calciatore che dovrebbe assicurare alla squadra una spinta continua sulla fascia sinistra. Affonda con tutta la ciurma.
7 Matteo Politano_5
Segno meno anche per il talentino scuola Roma. Un solo acuto in tutta la partita è poco per lasciare il segno e portare buoni risultati alla squadra.
19 Pippo Maniero_5
Non incide perché poco servito o servito male. Si propone in un paio di occasioni attaccando lo spazio, ma i suoi compagni non lo seguono. Non sembra essere più in grado di portare in alto la squadra con i suoi gol
27 Antonino Ragusa_6
Nella giornata negativa del Pescara si salva solo lui, ancora una volta il migliore dei biancazzurri. Soprattutto nel primo tempo gioca molti palloni ed esercita un pressing sul portatore di palla avversario che spesso ha successo. Predica nel deserto.
8 Gianluca Caprari_5
Entra a partita in corso, ma non riesca a cambiare le sorti dell’incontro. Impalpabile, si perde nella mediocrità complessiva della squadra.
32 Nando Sforzini_sv
Ancora qualche minuto per l’attaccante arrivato lo scorso anno per portare in salvo il Pescara. Non sembra essere in grado di poter giocare in una squadra con le ambizioni del Pescara.
3 Simone Salviato_sv
Un paio d’interventi alla «viva il parroco» non ci mettono in grado poter esprimere un giudizio.
Pasquale Marino_4,5
Il Crotone del suo ex compagno di squadra Massimo Drago infligge una lezione di calcio al suo Pescara e l’allenatore siciliano non è in grado d’invertire la rotta. Mette in campo una squadra svogliata che non lotta, ma soprattutto viene surclassata sul piano della corsa. Perde la partita sia da un punto di vista tattico sia da un punto di vista atletico.
Secondo pareggio consecutivo per la squadra biancazzurra
Parte di slancio il Pescara nella seconda gara interna della stagione all’Adriatico contro il Crotone allenato da Massimo Drago e nei primi dieci minuti sembra aver già trovato il bandolo della matassa. L’illusione dura poco però perché per venti minuti c’è solo una squadra in campo e questa è il Crotone. Il Pescara è costantemente in inferiorità numerica a centrocampo ed è costretta a giocare sempre dietro la linea del pallone. Cutolo e Mascara così come Ragusa e Nielsen non riescono a trovare le giuste distanze e subiscono l’azione manovrata dei calabresi.
Cambia completamente la partita, per la terza volta all’inizio della gara, al pronti via del secondo tempo. Le distanze tra reparto e reparto adesso sono giuste e l’iniziativa ritorna nei piedi di Brugman che fa girare bene la palla e tutta la squadra.
Per tutto il secondo tempo il Pescara sembra legittimare la vittoria che sta conquistando sul campo, ma un’entrata in ritardo di Bocchetti regala il rigore del 2-2 a Torromino.
Si potrebbe recriminare per un rigore non assegnato per fallo su Nielsen, ma questo tipo di recriminazioni non appartengono al codice genetico di questa squadra. E questo è un bene.
Continua e costante crescita del gioco espresso dai ragazzi di Marino
Se si escludono venti minuti del primo tempo la partita del Pescara contro il Crotone può essere considerata in maniera positiva. C’è una continua ed evidente crescita del gioco che la squadra è in grado di sviluppare e gli automatismi, soprattutto sulla corsia di destra, l’ormai nota e famosa “catena”, consentono ai ragazzi di Marino di esprimere un gioco sempre armonioso e con alcune variazioni tattiche interessanti.
Quasi tutti i calciatori interpretano bene la parte loro assegnata anche se qualche distinguo, pur minino, va fatto e le pagelle di questa settimana risentono di questa riflessione. Il danese Nielsen guadagna la palma di miglior in campo grazie anche alla realizzazione di un bel gol che regala il momentaneo vantaggio ai biancazzurri. Migliora, partita dopo partita, il rendimento di Brugman che in occasione dell’ultima partita, si è distinto anche per alcune giocate in fase di non possesso palla, in quello che sembrava essere il suo tallone d’Achille. Pronto riscatto anche per Pelizzoli, dopo la prova negativa di Trapani, che con uno strepitoso intervento impedisce al Crotone di realizzare almeno un’altra rete.
Esordio stagionale per Matteo Politano
Ha fatto il suo esordio in serie B, anche se solo per pochi minuti, Matteo Politano che tanti consensi aveva riscosso per le sue prestazioni durante le partite del precampionato. Nei primi giorni di ritiro c’era chi azzardava paragoni con Lorenzo Insigne. Non è questo il tempo dei paragoni. Politano è un giovane calciatore, nato nel 1993, e ha il diritto di crescere e maturare con calma e senza pressioni. Ha grandi doti tecniche e una buona corsa, ma soprattutto rende tutte le giocate molto semplici. In questo senso sembra davvero un predestinato. Adesso che è disponibile, Marino avrà più possibilità di scelta e, certo, tutta la squadra ne trarrà beneficio.
Le pagelle di Pescara-Crotone
22 Pellizzoli_6,5
Riscatta la brutta prestazione di Trapani con una grande parata su Torromino al 57′ che salva porta e risultato. Se avesse intercettato anche il secondo rigore dell’attaccante calabrese, ci è andato molto vicino, avrebbe meritato la palma di migliore in campo.
14 Balzano_6
Il capitano dei biancazzurri è ormai una sicurezza assoluta. Affidabile sia in fase di possesso sia in fase di non possesso palla. I pericoli maggiori per gli avversari arrivano sempre dalla “catena” di destra che quando ritroverà, a pieno servizio, anche Matteo Politano diventerà l’arma in più della squadra.
6 Zauri_5
Poco propositivo in fase di possesso palla non consente alla squadra di salire in modo armonioso e per i biancazzurri, ormai abituati alla spinta continua di Rossi o di Frascatore, è uno dei problemi più evidenti in questa partita. Da un calciatore con il suo curriculum è lecito attendersi di più.
29 Bocchetti_5,5
Interviene in leggero ritardo in occasione dell’azione del secondo rigore e concede agli avversari la possibilità di pervenire al pareggio e questo episodio pesa, e non poco, sul giudizio finale.
5 Capuano_6
Disputa una buona partita mantenendo la calma soprattutto nei venti minuti del primo tempo in cui i calciatori del Crotone sembrano essere in numero superiore ai biancazzurri. La sua crescita è continua e diventa sempre più un punto fermo e inamovibile della squadra.
16 Brugman_7
Ancora una buona prova per l’uruguagio del Pescara. Nei primi dieci minuti quando la squadra ha in mano il pallino del gioco mette in evidenza tutti i suoi pregi. Sparisce dalla scena nei venti minuti successivi con tutta la squadra per riemergere all’inizio del secondo tempo. Al 62’ recupera un buon pallone e serve su un piatto d’argento la palla del 3-1 a Maniero che non ne approfitta. Quando riuscirà a prendere per mano la squadra anche nei momenti difficili sarà davvero un nuovo valore aggiunto.
20 Nielsen_7
Un grande senso della posizione e acume tattico gli consentono, insieme a un movimento pressoché continuo, di essere presente in ogni zona del campo. Risulta sempre tra i protagonisti migliori delle “catene” che si sviluppano sulla corsia di destra. Il gol che realizza, una vera e propria prodezza balistica, gli consegna la palma di migliore in campo.
46 Ragusa_6,5
Al pronti via, si era la 7’ del primo tempo, con un’azione delle sue sfiora il gol del vantaggio dando l’impressione di poter vincere la partita da solo. Poi una lunga pausa che coincide con il miglior momento del Crotone. Nel secondo tempo si guadagna un’ampia sufficienza con l’assist che consente a Nielsen di realizzare il gol del momentaneo vantaggio.
11 Cutolo_6
Una prestazione generosa sempre sul punto di decollare, ma che non decolla mai. Non offre, in fase di non possesso palla, la giusta copertura ai centrocampisti e consente al Crotone di giocare spesso in superiorità numerica. Da lui ci si aspetta un contributo qualitativamente e quantitativamente migliore che, certo, arriverà con una migliore condizione fisica.
19 Maniero_5,5
Si conferma cecchino implacabile e alla prima occasione utile realizza la rete che porta il Pescara sul risultato di parità. Sfiora il raddoppio all’ultimo giro di lancetta del primo tempo. Nel secondo tempo, quando la squadra cresce e prova a vincere la partita, sparisce dal campo e diventa protagonista assente della partita. Gli manca la continuità di rendimento nell’arco dei novanta minuti.
27 Mascara_5
L’impegno non manca, ma quella contro il Crotone non è una buona prestazione per l’ex nazionale siciliano. Procura il rigore del momentaneo vantaggio dei calabresi con un’intervento goffo e non riesce più a giocare con semplicità ed efficacia. Non trova la posizione in campo nei venti minuti del primo tempo in cui la squadra soffre il pressing e il gioco, palla a terra, del Crotone.
18 Rizzo_5,5
Entra in campo nel momento in cui il Pescara dovrebbe produrre il maggior sforzo per riagguantare la vittoria e offre un buon apporto alla squadra. Svolge il compito assegnato con ordinato e precisione. Non riesce però ad incidere sul risultato.
7 Politano_6
Marino gli concede pochi minuti che gli consentono di fare il suo esordio nel campionato di serie B. Pur toccando pochi palloni si fa apprezzare per la semplicità delle sue giocate e per la capacità, non comune, di vedere il gioco. Il suo rientro in squadra è importante perché offre all’allenatore alternative valide al tridente fin qui schierato.
Pasquale Marino_6
La squadra che sta costruendo cresce bene, migliorandosi, partita dopo partita. Da cancellare i venti minuti del primo tempo in cui il Crotone è sempre in superiorità numerica a centrocampo, ma nello stesso tempo è da apprezzare la tranquillità con la quale riesce a riemergere all’inizio della ripresa. Le molte assenze e la forma non ancora smagliante di alcuni dei protagonisti in campo consentono di essere tranquilli per il prosieguo del campionato.
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