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Politano e Rossi non bastano per evitare la prima sconfitta casalinga

Le pagelle di Pescara-Bari

22 Pelizzoli_6
Al gol di Galano, realizzato al 12 del primo tempo, resta immobile fuori dai pali della porta come tutti i suoi compagni di reparto. Nel corso della gara con due buoni interventi nega la Bari la rete dello 0-2

14 Balzano_5
Il capitano non ci ha abituati a prestazioni in tono minore. Sbaglia molto in fase di appoggio, ma anche in fase di non possesso. Nel finale di gara s’infortuna e la sua presenza è a rischio per la prossima gara contro l’Avellino.

29 Rossi_6
Più appariscente e propositivo del compagno di reparto, Schiavi, al rientro in prima squadra. Si propone con continuità e sembra essere in una forma fisica migliore dei suoi compagni. Purtroppo la sua prestazione non incide sul risultato finale.

5 Capuano_5
In questa occasione non commette errori significativi. La voglia di riscatto è evidente e nella foga di far bene si procura anche un infortunio alla spalla che rende a rischio il suo impiego nella gara infrasettimanale di campionato.

21 Schiavi_5,5
Al 3’ minuto gi gioco si fa ammonire per un intervento falloso sulla linea di centrocampo. Non si lascia intimorire da questo episodio e alla fine della partita è il calciatore che recupera più palloni per la sua squadra e con 58 passaggi riusciti il più propositivo.

20 Nielsen_5.5
Corre per tutta la partita e, a differenza della contro il Varese, sbaglia poco in fase d’impostazione. Si perde nella confusione generale della squadra

10 Viviani_5
Con una punizione simile a quella di Varese stava per regalare il pareggio alla sua squadra, ma il palo gli dice di no. Ordinato e preciso non incide in maniera significativa sullo svolgimento della manovra. La confusione che regna in mezzo al campo dipende anche dalla sua prestazione.

7 Ragusa_5
Partita sottotono per il siciliano costretto a cambiare posizione più volte nel corso della partita. Quando riesce a trovare la giusta posizione, con un’azione delle sue, riesce a far male agli avversari.

11 Cutolo_5
Ha avuto la palla del pareggio sui piedi al 34’ del primo tempo, su una splendida azione personale di Politano, che fallisce clamorosamente. Mostra una condizione fisica inadeguata per poter reggere il ritmo del campionato di serie B. In questo momento non è utile alla squadra.

19 Maniero_5
Gioca solo un tempo per un infortunio che lo costringe ad abbandonare il campo all’inizio del secondo tempo. Fallisce una clamorosa occasione da gol. L’impegno c’è, come in tutte le partite fin’ora disputate, ma la prestazione è insufficiente.

7 Politano_6,5
Il migliore in campo senza ombra di dubbio. Salta regolarmente il diretto avversario creando quella superiorità numerica indispensabile per poter vincere le partite. Mostra una buona condizione fisica nonostante per trenta minuti del primo tempo sia costretto, in fase di non possesso, ad inseguire De Falco.

13 Vukusic_4,5
Entra all’inizio del secondo per sostituire Maniero e disputa una partita anonima e incolore. Incapace d’interagire con la squadra vaga per tutto il fronte d’attacco alla vana ricerca del pallone.

9 Piscitella_6
Al giovane attaccante scuola Roma servirebbero più minuti per dimostrare il suo valore. Entra in campo in una fase della partita in cui la confusione regna sovrana. S’impegna a fondo e crea, in un paio di occasioni, quella superiorità numerica che solo Politano è stato in grado di creare.

23 Cosic_5
Sostituisce Capuano e lo fa rimpiangere. Impacciato e impreciso anche negli appoggi più semplici compie un paio di errori che poteva avere conseguenze disastrose per il Pescara.

Pasquale Marino_5
La confusione di buona parte del primo tempo dei biancazzurri è l’errore più evidente che compie Pasquale Marino. Schiera la squadra in modo inusuale e costringe Politano, il migliore dei suoi, a inseguire il portatore di palla avversario. Gli infortuni del secondo tempo rendono obbligate le sostituzioni e anche per questo non riesce a cambiare il corso della partita.

Un Pescara confusionario perde l’imbattibilità casalinga

Confusione tattica
Chi si aspettava grandi cambiamenti dopo i due giorni di allenamento a porte chiuse, voluti da Pasquale Marino, è stato accontentato: il Pescara schierato in campo contro il Bari è, infatti, un’altra squadra.
Abbandonato il classico e canonico 4-3-3 la squadra si schiera, per la prima mezz’ora di gioco, con quattro difensori, Viviani e Nielsen sulla stessa linea a centrocampo, Cutolo esterno alto destro, Maniero al centro dell’attacco e Politano e Ragusa a pestarsi i piedi sul fronte di sinistra dell’attacco.
La novità più eclatante non è questa. Politano, al suo esordio dal primo minuto, in fase di non possesso segue, con una marcatura a uomo, il portatore di palla del Bari, l’ex Andrea De Falco. Quando poi nel secondo tempo gli infortuni intervengono a complicare e modificare la situazione in campo, la squadra ha giocato con un ancor più insolito 4-2-4, più un inno alla «viva il parroco» che un modo per provare a pareggiare la partita.

Preparazione fisica che lascia dubbi
Per tutto il primo tempo il Bari sovrastata il Pescara soprattutto da un punto di vista fisico. Il suo 4-3-3 è lineare e in fase di non possesso è sempre in superiorità numerica rispetto ai biancazzurri. Occupa bene ogni zona del campo e, anche se rischia di subire il pareggio in più di un’occasione, disputa una gara ordinata che gli consente di conquistare l’intera posta in palio. Al contrario il Pescara mostra una condizione fisica insufficiente che non gli consente di giocare senza palla e che evidenzia limiti perfino quando non deve rincorrere l’avversario, a difesa schierata. Anche per questa ragione il giro palla, a cui ci aveva abituato in questo inizio di campionato, non è veloce tantomeno efficace. Tutte le volte che la palla è sulla corsia destra, quella occupata da Cutolo per intenderci, la manovra subisce brusche frenate e non è mai fluida. Queste considerazioni e i diversi infortuni di natura muscolare, pongono legittimi interrogativi sulla preparazione fisica.

Quando le cose vanno male le valutazioni sono diverse: ecco le note positive.
Quando le cose vanno male le valutazioni (dei tifosi, dei giornalisti e dei tecnici) che normalmente tendono ad essere simili, spesso divergono. Ognuno ha il suo punto di vista e propone soluzioni diverse.
Per noi le note positive della partita, limitatamente ai biancazzurri ovviamente, sono le prestazioni di Rossi, Politano e Piscitella. Il primo, contestualmente all’utilizzo di Schiavi, si dimostra fondamentale per l’equilibrio della difesa e soprattutto garantisce una spinta offensiva alla quale la squadra non può rinunciare.
Politano, guarito dall’infortunio (era pronto anche per la partita contro il Varese), dimostra di essere il migliore per il ruolo di esterno alto per almeno due ragioni: crea sempre superiorità numerica e serve assist a ripetizione. La sua posizione naturale è sulla fascia destra e, considerando la condizione fisica e le prestazioni negative di Cutolo, dovrebbe occupare stabilmente quella posizione. A Piscitella invece Pasquale Marino ha concesso fino a ieri solo fugaci apparizioni a partita iniziata, siamo curiosi di vederlo all’opera fin dal primo minuto.
Infine la sconfitta subita contro il Bari sembra aver spento l’entusiasmo iniziale nei confronti della squadra e dell’allenatore. La squadra è in una fase d’involuzione tattica soprattutto perché era partita molto bene da un punto di vista del gioco e dei risultati. Adesso occorrerà tempo per riannodare fili che sembrano essersi spezzati. Il campionato è lungo e c’è tutto il tempo per migliorare la condizione fisica e recuperare anche gli infortunati. Occorre avere pazienza anche per capire quali possono essere le ambizioni di questa squadra.
Non è questo il momento di trarre conclusioni. Non ancora.

Prima sconfitta stagionale per il Pescara di Pasquale Marino

Il Pescara fa la partita, ma vince il Varese
Non è stata una gran partita quella del Pescara a Varese, ma con altrettanta franchezza si può affermare che il Varese ha giocato peggio della squadra di Marino. Ha saputo capitalizzare più dei biancazzurri e proprio per questa ragione ha vinto la partita.
Nell’arco dell’incontro il Pescara ha esercitato una superiorità evidenziata anche dai numeri, 62% di possesso palla contro il 38% e quasi 12 minuti di supremazia territoriale contro i 6 del Varese, e questo dimostra la bontà della qualità del gioco che i ragazzi di Marino sono capaci di produrre. Qualità del gioco e delle giocate che si ferma al limite dell’area di rigore dove, spesso, s’infrangono le buone intenzioni e le trame di gioco ordite collettivamente. La manovra infatti è sempre ben organizzata, sia che giochi Brugman sia che giochi Viviani, come nel secondo tempo di Varese. Gli esterni bassi hanno memorizzato i movimenti e accompagnano sempre bene l’azione, ma quando si tratta di concretizzare tutto ciò che è stato costruito viene trasformato in altro. Non che il Pescara soffra di una crisi di realizzazione, ha segnato in tutte le partite, tre gol all’esordio e due gol per ogni gara successiva per un totale di 9 reti all’attivo, ma dovrebbe concretizzare di più la mole di gioco che sviluppa.

Non è una squadra per solisti e la difesa registra alcune importanti défaillance
Soprattutto non può essere una squadra per solisti e in questa fase della stagione non può sostenere contemporaneamente Mascara e Cutolo. Entrambi in fase di non possesso palla non sono in grado di dare il contributo che la squadra richiede e se a ciò si aggiunge che anche Maniero partecipa poco alla fase di recupero palla le difficoltà del momento sono facilmente spiegate. Si devono considerare inoltre anche gli errori individuali compiuti ripetutamente dai difensori che hanno compromesso le partite contro il Varese, il Crotone e il Trapani. Errori che non necessariamente si ripeteranno all’infinito.
Pelizzoli sta deludendo le aspettative così come Capuano che concede sempre qualche metro di troppo al diretto avversario. Pesa l’assenza contemporanea di Schiavi e Rossi, due dei migliori rinforzi arrivati con il mercato estivo, calciatori di esperienza e qualità superiore che in precampionato e all’esordio contro la Juve Stabia avevano destato un’ottima impressione. Per migliorare prestazione e risultati della squadra c’è bisogno del loro ritorno a pieno regime in squadra e del contributo positivo di Pelizzoli.

Bisogna avere pazienza e non pretendere tutto e subito
In un quadro certo non brillante emergono però molte note positive. La squadra sembra avere assimilato le idee di Marino, è capace di organizzare bene il proprio gioco ed ha quasi sempre in mano le redini del gioco. Manca, al momento, la capacità di chiudere la partita e gestire il risultato. È una questione di tempo, ma anche di scelte tecniche.
Il Politano visto prima dell’infortunio non può non essere titolare in questa squadra, così come Ragusa può dare un contributo molto più decisivo se opera come esterno alto. Politano a destra e Ragusa a sinistra possono rivelarsi un’arma importante per il Pescara e Mascara, voluto fortemente da Marino, può trovare una nuova collocazione al centro dell’attacco nelle partite in cui Maniero dovesse essere completamente assente dalla manovra. Così come rinunciare al Brugman d’inizio stagione sarebbe un errore. Quest’ultimo potrebbe occupare la casella lasciata libera a centrocampo da Ragusa e lasciare la cabina di regia a Viviani che ha mostrato, nei quarantacinque minuti in cui ha giocato a Varese, di poter essere un calciatore determinante e decisivo per questa squadra.

Nielsen il migliore, Pelizzoli e Brugman seguono a ruota…

Le pagelle di Pescara-Crotone

22 Pellizzoli_6,5
Riscatta la brutta prestazione di Trapani con una grande parata su Torromino al 57′ che salva porta e risultato. Se avesse intercettato anche il secondo rigore dell’attaccante calabrese, ci è andato molto vicino, avrebbe meritato la palma di migliore in campo.

14 Balzano_6
Il capitano dei biancazzurri è ormai una sicurezza assoluta. Affidabile sia in fase di possesso sia in fase di non possesso palla. I pericoli maggiori per gli avversari arrivano sempre dalla “catena” di destra che quando ritroverà, a pieno servizio, anche Matteo Politano diventerà l’arma in più della squadra.

6 Zauri_5
Poco propositivo in fase di possesso palla non consente alla squadra di salire in modo armonioso e per i biancazzurri, ormai abituati alla spinta continua di Rossi o di Frascatore, è uno dei problemi più evidenti in questa partita. Da un calciatore con il suo curriculum è lecito attendersi di più.

29 Bocchetti_5,5
Interviene in leggero ritardo in occasione dell’azione del secondo rigore e concede agli avversari la possibilità di pervenire al pareggio e questo episodio pesa, e non poco, sul giudizio finale.

5 Capuano_6
Disputa una buona partita mantenendo la calma soprattutto nei venti minuti del primo tempo in cui i calciatori del Crotone sembrano essere in numero superiore ai biancazzurri. La sua crescita è continua e diventa sempre più un punto fermo e inamovibile della squadra.

16 Brugman_7
Ancora una buona prova per l’uruguagio del Pescara. Nei primi dieci minuti quando la squadra ha in mano il pallino del gioco mette in evidenza tutti i suoi pregi. Sparisce dalla scena nei venti minuti successivi con tutta la squadra per riemergere all’inizio del secondo tempo. Al 62’ recupera un buon pallone e serve su un piatto d’argento la palla del 3-1 a Maniero che non ne approfitta. Quando riuscirà a prendere per mano la squadra anche nei momenti difficili sarà davvero un nuovo valore aggiunto.

20 Nielsen_7
Un grande senso della posizione e acume tattico gli consentono, insieme a un movimento pressoché continuo, di essere presente in ogni zona del campo. Risulta sempre tra i protagonisti migliori delle “catene” che si sviluppano sulla corsia di destra. Il gol che realizza, una vera e propria prodezza balistica, gli consegna la palma di migliore in campo.

46 Ragusa_6,5
Al pronti via, si era la 7’ del primo tempo, con un’azione delle sue sfiora il gol del vantaggio dando l’impressione di poter vincere la partita da solo. Poi una lunga pausa che coincide con il miglior momento del Crotone. Nel secondo tempo si guadagna un’ampia sufficienza con l’assist che consente a Nielsen di realizzare il gol del momentaneo vantaggio.

11 Cutolo_6
Una prestazione generosa sempre sul punto di decollare, ma che non decolla mai. Non offre, in fase di non possesso palla, la giusta copertura ai centrocampisti e consente al Crotone di giocare spesso in superiorità numerica. Da lui ci si aspetta un contributo qualitativamente e quantitativamente migliore che, certo, arriverà con una migliore condizione fisica.

19 Maniero_5,5
Si conferma cecchino implacabile e alla prima occasione utile realizza la rete che porta il Pescara sul risultato di parità. Sfiora il raddoppio all’ultimo giro di lancetta del primo tempo. Nel secondo tempo, quando la squadra cresce e prova a vincere la partita, sparisce dal campo e diventa protagonista assente della partita. Gli manca la continuità di rendimento nell’arco dei novanta minuti.

27 Mascara_5
L’impegno non manca, ma quella contro il Crotone non è una buona prestazione per l’ex nazionale siciliano. Procura il rigore del momentaneo vantaggio dei calabresi con un’intervento goffo e non riesce più a giocare con semplicità ed efficacia. Non trova la posizione in campo nei venti minuti del primo tempo in cui la squadra soffre il pressing e il gioco, palla a terra, del Crotone.

18 Rizzo_5,5
Entra in campo nel momento in cui il Pescara dovrebbe produrre il maggior sforzo per riagguantare la vittoria e offre un buon apporto alla squadra. Svolge il compito assegnato con ordinato e precisione. Non riesce però ad incidere sul risultato.

7 Politano_6
Marino gli concede pochi minuti che gli consentono di fare il suo esordio nel campionato di serie B. Pur toccando pochi palloni si fa apprezzare per la semplicità delle sue giocate e per la capacità, non comune, di vedere il gioco. Il suo rientro in squadra è importante perché offre all’allenatore alternative valide al tridente fin qui schierato.

Pasquale Marino_6
La squadra che sta costruendo cresce bene, migliorandosi, partita dopo partita. Da cancellare i venti minuti del primo tempo in cui il Crotone è sempre in superiorità numerica a centrocampo, ma nello stesso tempo è da apprezzare la tranquillità con la quale riesce a riemergere all’inizio della ripresa. Le molte assenze e la forma non ancora smagliante di alcuni dei protagonisti in campo consentono di essere tranquilli per il prosieguo del campionato.

Antonino Ragusa e Cutolo i migliori in campo a Trapani

Le pagelle di Trapani-Pescara

22 Pellizzoli_4.5
Il portierone del Pescara incappa in una serata negativa e regala un gol e mezzo al Trapani. Già dopo pochi minuti un errore di valutazione in uscita regala un brivido alla difesa biancazzurra. In occasione del primo gol resta incollato sulla linea di porta non presidiando bene l’area piccola di sua competenza, mentre sul secondo commette un errore così clamoroso da far ritornare alla mente le non parate di Perin dello scorso, disastroso, campionato.

14 Balzano_6.5
Sempre propositivo, interpreta alla perfezione il ruolo di guastatore della fascia destra. Mostra già una buona forma fisica e commette un solo errore in fase di copertura in tutta la partita. Trasmette sicurezza a tutto il reparto.

21 Frascatore_5,5
Partita positiva in fase d’impostazione e di possesso palla, pasticciona in fase di copertura. Regala una palla al diretto avversario nel primo tempo e manca una diagonale che avrebbe potuto mandare in gol Mancosu. L’aspetto positiva è l’intesa crescente con Mascara capace di creare diverse occasioni pericolose per gli avversari.

29 Bocchetti_6
Salva molto bene su Mancosu al 13° del secondo tempo evitando una probabile realizzazione rimediando a un errore di Frascatore. Mostra in questa occasione una reattività fuori dal comune. Un errore grossolano di Pelizzoli lo costringe all’autorete del 2-2. Preciso e puntuale in ogni intervento è già una sicurezza per la difesa bincazzurra.

5 Capuano_5
Corresponsabile dell’autorete che vale il pareggio per il Trapani e in quest’occasione appare goffo e poco reattivo. Il Trapani non crea molte occasioni pericolose e dunque trascorre una serata tranquilla. L’errore che procura il gol dell’1-1 pesa sulla sua valutazione.

16 Brugman_7
Seconda partita consecutiva da titolare per il giovanissimo “uruguagio” che non tradisce la fiducia di Marino e sfodera un’altra prestazione superba. Forte sia in fase di costruzione sia in fase di non possesso palla. Nell’azione del secondo gol del Pescara risulta determinante la sua accelerazione e il cambio di passo. Quando la posizione in campo glielo consente e può agire da trequartista mostra il meglio di se. In crescita costante.

20 Nielsen_6,5
Una sicurezza per l’allenatore siciliano del Pescara e per i compagni di squadra. Ordinato, segue con diligenza le direttive tattiche assegnate e regala geometrie di cui beneficia tutta la squadra. Gli manca il guizzo che gli permetterebbe di fare il definitivo salto di qualità, ma il campionato è lungo e il biondo danese impara in fretta.

46 Ragusa_7,5
Segna un grandissimo gol dopo un’azione personale sulla sinistra che sta diventando il suo marchio di fabbrica. Si ripete al 19’ quando costringe il portiere avversario a deviare in calcio d’angolo. Altra grandissima azione al 37’, parte lungo l’out di sinistra e superando in velocità un paio di avversari impegna ancora il numero uno siciliano. Al 35’ del secondo tempo con un’azione travolgente sfiora il gol del 3-2. Dopo un precampionato da protagonista sta diventando, partita dopo partita, sempre più determinate. Il migliore in campo.

11 Cutolo_7
Non ancora in perfette condizioni fisiche s’impegna, lotta e corre per tutto il tempo che resta in campo. La classe lo sorregge laddove le gambe e la condizione non arrivano e si rivela un pericolo costante per la difesa siciliana. Lo splendido gol realizzato, che nelle movenze ha ricordato la performance dell’“apache” Carlitos Tevez, gli vale mezzo punto in più.

19 Maniero_5
Nel primo tempo tocca un solo pallone e nella ripresa oltre a partecipare all’azione che procura il gol del momentaneo vantaggio fa poco altro. Come sempre mostra un grande impegno nel rincorrere gli avversari, ma non incide sull’andamento della partita.

27 Mascara_6
Cresce la condizione fisica del pupillo di Marino e cresce, di pari passo, la sua incidenza nel gioco dei biancazzurri. Disputa una buona partita con alcuni spunti che avrebbero meritato miglior fortuna. Buona l’intesa sulla catena di sinistra con il giovane Frascatore. Poteva segnare un gol importante su un meraviglioso taglio da sinistra verso destra. Quell’errore gli costa mezzo punto.

18 Rizzo_ 5.5
Gioca pochi minuti e s’impegna molto e su ogni pallone. Trova presto la giusta posizione in campo, ma non incide in maniera significativa sulla gara.

9 Piscitella_sv
Entra quando la partita è finita. Non giudicabile.

Pasquale Marino_6.5
Questo Pescara è già il suo Pescara. Una squadra che gioca molto bene e sempre con palla a terra. L’azione si sviluppa in modo arioso e armonico e, soprattutto, richiede la partecipazione di tutti i calciatori al gioco. Ha costruito una squadra solida in ogni reparto che domina la partita su un campo dove non sarà facile per nessuno conquistare punti. L’unico appunto che gli si può muovere è quello di non aver concesso qualche minuto in più a Piscitella che si era comportato molto bene nell’amichevole infrasettimanale.

Maniero su tutti, poi Balzano, Brugman e Mascara

Le pagelle di Pescara-Juve Stabia

22 Pellizzoli_6.5
Garantisce sicurezza alla difesa e a tutta la squadra fin dalle prime battute. L’ottimo senso della posizione lo rende fortissimo tra i pali e padrone assoluto dell’area piccola. Al 67 regala al pubblico un grande gesto tecnico alzando sulla traversa uno dei pochi tiri in porta della Juvestabia.

14 Balzano_7
Sulla corsia destra, presidio assoluto del neo capitano biancazzurro, non si passa. Si presenta alla prima di campionato con una buona forma fisica e con la consueta volontà di fare bene. La catena di destra è già un punto fermo dello scacchiere che sta costruendo Pasquale Marino. Uomo assist per i primi due gol di Pippo Maniero, il campionato per lui non poteva cominciare meglio di così.

21 Schiavi_6
Esce per infortunio al 40’ del primo tempo e, dunque, la sua prima di campionato non può dirsi fortunata. Fino a quando è restato in campo ha svolto con maestrìa il suo compito.

29 Rossi_6
La sua prima all’Adriatico dura solo 35 minuti poi esce per infortunio e al suo posto entra il giovane Frascatore. Svolge con ordine i compiti assegnati dall’allenatore.

5 Capuano_6
In poco meno di un tempo cambia il 50% degli elementi della difesa e nessuno se ne accorge e gran parte del merito è suo. Una partita senza sbavature favorita da un attacco, quello della Juvestabia, che non punge.

16 Brugman_7
Nella sera dell’esordio e della prima vittoria stagionale il giovane “uruguagio” non fa rimpiangere l’assenza di Federico Viviani e anzi gioca la sua miglior partita di questo inizio di stagione. Ordinato e senza sbavature è a suo agio nel “giro palla” che caratterizza il nuovo Pescara. Alla mezzora del secondo tempo con una splendida azione personale segna il gol che chiude, definitivamente, la partita.

8 Bjarnason_6
Ordinaria amministrazione per il biondo Bjarnason che con Nielsen forma una coppia di centrocampo che fa del dinamismo l’arma migliore. L’inconsistenza del centrocampo avversario gli consente di trascorrere una serata molto tranquilla.

20 Nielsen_6
Vale lo stesso giudizio espresso per Bjarnason. Non serve una prestazione super per avere la meglio sul centrocampo delle “vespe giallo nere”. Svolge con buona applicazione i compiti assegnati.

46 Mascara_7
Arrivato a Pescara da pochi giorni impiega ancora meno per prendersi la fascia sinistra dello scacchiere di Marino e “costringere” Ragusa a giocare sulla fascia destra. Sempre presente e attivo nel gioco della squadra mostra fin dai primi minuti la stoffa del leader in campo. Non perde una sola palla e soprattutto legge la partita in maniera impeccabile. Tutti in piedi a battere le mani quando è sostituito da Aniello Cutolo a nove minuti della fine della partita.

19 Maniero_8
Segna due splendidi gol nel primo tempo e si candida autorevolmente a essere la punta centrale del Pescara di Pasquale Marino. L’incipit del suo campionato ricorda un altro inizio: quello di Ciro Immobile nell’anno dell’ultima promozione in serie A. S’impegna su tutti i palloni e sfiora la tripletta dopo aver recuperato un bel pallone a centrocampo. La sua esplosione d’inizio stagione è un’autentica epifania.

27 Ragusa_6.5
Per far posto a Mascara sulla corsia di sinistra, marino gli affida la fascia destra e Antonino Ragusa non tradisce le attese del suo allenatore. Forse meno brillante del solito disputa comunque una buona gara. All’80 parte palla al piede e salta tre avversari in quella che può essere considerata la sua azione tipo e fa molto male agli avversari. Uno degli elementi imprescindibili della squadra.

3 Frascatore_6
Entra dopo poco più di mezz’ora per sostituire Andrea Rossi e dopo alcune incertezze nei primi minuti di gioco si assesta su un buon livello di gioco. Per valutare bene le sue capacità bisognerà attendere avversari più consistenti.

15 Bocchetti_6
Sostituisce Raffaele Schiavi poco prima della fine del primo tempo e l’assetto della squadra non subisce nessun trauma. Affidale, esperto, sarà determinate nel corso del lungo campionato di serie B.

11 Cutolo_s.v.
Gioca solo pochi minuti per poter essere valutato.

Pasquale Marino_7
Miglior esordio non poteva esserci per Pasquale Marino. Il suo Pescara gioca un calcio propositivo che si basa sul collettivo. Difesa bassa, giro palla e sovrapposizione su entrambe le corsie sono le caratteristiche principali del laboratorio calcistico che sta prendendo forma in riva all’Adriatico. Nell’unica sostituzione che ha potuto decidere, le prime due sono state dettate da infortuni, concede una meritata passerella a Mascara.

© 2021 Calcio Totale / Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Pescara il 03/09/2014 al n° 11. Registro della Stampa del Tribunale di Pescara n° 11-2014.

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