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Viaggio o miraggio?

Il Pescara conquista il suo primo punto nel campionato di serie A contro un Napoli che è sembrato ancora in rodaggio. Un primo tempo dominato dai biancazzurri che avrebbero potuto chiudere con un vantaggio più largo se i partenopei non avessero avuto in porta un “mostro” di bravura come Pepe Reina. Nel secondo tempo i tre cambi effettuati da Sarri, la condizione fisica non ancora ottimale e due errori difensivi consentono al Napoli di agguantare un pareggio che tiene sotto traccia mugugni e problemi che si sono appalesati nella partita d’esordio.

Massimo Oddo il valore aggiunto del Pescara
Il Pescara si presenta dunque nel migliori dei modi in serie A con un collettivo che è già più di una speranza per raggiungere “Quota 40”. Un gioco di squadra che viene da lontano e che, con un Brugman in più nel motore, potrebbe diventare ancor più letale per gli avversari. Il pezzo forte della squadra è però il suo allenatore: Massimo Oddo. Preparato, serio, solare. Un vero piacere averlo come interlocutore, un vero piacere poter assistere alla sua crescita professionale. Se la società gli completa la rosa, così come sta facendo, il suo Pescara potrebbe anche essere la rivelazione del campionato.

Fari puntati sul Sassuolo di Eusebio Di Francesco
Non è tempo però per adagiarsi sui primi allori, domenica si gioca contro una squadra molto forte e, per certi versi, più temibile degli azzurri partenopei. Il Sassuolo del “nostro” Eusebio Di Francesco è infatti una delle squadre più in forma del momento con un Berardi in gran spolvero che vuole dimostrare a tutti che la scelta di restare con i neroverdi è stata la migliore possibile per la sua carriera.
Un banco di prova severo per il Pescara. Una partita tutta da seguire, tra due squadre che fanno dell’organizzazione di gioco la loro arma migliore. Oddo contro Di Francesco, Pescara contro Sassuolo, chi vincerà?

Buon calcio a tutti.

Il Pescara di Massimo Oddo promosso in serie A

Serie A doveva essere e serie A è stata. E dunque dopo un anno dalla traversa di Bologna che negò al Campione del Mondo, Massimo Oddo, la gioia della serie A da una terra bella e profumata come la Sicilia arriva la notizia che tutti i tifosi del Pescara
attendevano: il prossimo anno si giocherà di domenica.
E si, il posto per i biancazzurri non è più tra i cadetti ma tra i grandi del calcio. Il calcio che conta. Quello che muove tanti soldi e che fa tremare le vene dei polsi.
La Juventus di Max Allegri, il Napoli di Lorenzo insigne, Il Sassuolo di Eusebio Di Francesco, e poi ancora la Roma, l’Inter, il Milan, la Fiorentina. Ci sarà da divertirsi. Da soffrire e da gioire.

Un grande gruppo con un allenatore super
Quando all’inizio del campionato il Pescara si è presentato ai nastri di partenza con una squadra molto rinnovata e un allenatore esordiente in molti hanno avuto da ridire sia in merito alla rosa sia in merito all’allenatore. Noi di Calcio Totale, dopo aver seguito tutta la preparazione estiva a Pizzoferrato, ci siamo espressi fin dalla prima partita, dopo la sconfitta di Livorno. Abbiamo sempre sostenuto, ci sono le registrazioni delle puntate a testimoniarlo, che la squadra era ottima e che l’allenatore era la persona giusta al momento giusto. Così come in questi giorni di play off non abbiamo amai avuto nessun dubbio: sarà serie A. E serie A è stata.

Massimo Oddo, il fuoriclasse del Pescara
Avremo modo di analizzare meglio e più in profondità le ragioni di questa bella affermazione del Pescara e di attribuire a i protagonisti i giusti riconoscimenti. Cominciando, ovviamente dal presidente, Daniele Sebastiani. Ma ora e qui voglio parlare di Massimo Oddo. È stato lui il valore aggiunto del Pescara dimostrando per tutto il campionato di essere uno dei miglior tecnici in circolazione. Già oggi, infatti, possiamo considerarlo come una perla che il Pescara ha saputo coltivare.
Ma aldilà e al di sopra del suo valore tecnico, che è come si usa dire in gergo calcistico “tanta roba”, è la cifra umana la qualità che lo aiuterà diventare un numero uno. L’abbraccio a Serse Cosmi a fine partita, ovvero l’abbraccio allo sconfitto è, per quello che mi riguarda, la fotografia più bella di tutto il campionato. Solo per questo merita un 10 pieno e un grazie, per la bellezza e l’umanità di quel gesto.

Buon calcio a tutti.

Eusebio Di Francesco rivuole la serie A (10 settembre 012)

UP
1. Eusebio Di Francesco
Porta il Sassuolo in vetta alla classifica della serie B con tre vittorie su tre e Pavoletti, ex Lanciano, in testa alla classifica dei cannonieri con cinque reti in tre partite. Adesso arriva il difficile, confermare l’ottimo inizio di campionato e provare a centrare l’ambizioso obiettivo della promozione in serie A.

2. Alex Zanardi
Conquista tre medaglie alle Paraolimpiadi di Londra. Due ori e un argento, dimostra che la forza di volontà é più forte di qualunque disavventura. Il degno portabandiera per l’Italia nella cerimonia di chiusura.

3. Ciro Immobile
Cambia la categoria ma il capocannoniere della serie B si conferma lo stesso, spietato, uomo gol dello scorso campionato. Gol all’esordio con il Genoa, assist che equivale a un gol nella seconda partita di campionato e ancora un gol in nazionale, under 21, nella goleada contro il Liechtenstein.

DOWN
1. Cesare Prandelli
Sbaglia formazione e modulo di gioco contro la Bulgaria. Il 5-3-2 affoga in una mediocrità assoluta contro una squadra modesta come quella bulgara. Giocatori fuori ruolo, Ogbonna schierato come esterno destro dei tre della difesa, giocatori che non trovano spazio nei loro club e che invece sono titolari in nazionale, Giaccherini. Infine calciatori con problemi fisici sottoposti a un inutile sforzo pericoloso, De Rossi, gli valgono un insufficienza piena.

2. Alexandre Pato
L’eterna promessa del calcio mondiale si blocca di nuovo per un infortunio muscolare. Dopo le olimpiadi sembrava avviato verso una stagione tranquilla sul versante infortuni e invece alla prima occasione si ferma di nuovo. Carlo Ancelotti che lo conosce bene e che voleva portarlo al PRS dice che guarirà perché non é mai successo che un calciatore potesse smettere per questo tipo d’infortuni. Ad oggi è una promessa non mantenuta.

3. Sebastian Giovinco
Non brilla nella partita della nazionale contro la Bulgaria, esordio del girone di qualificazione per i mondiali 2014. Alla sua età non é più una promessa ma non é diventato una certezza. Sempre assente dal cuore della manovra della squadra azzurra è destinato a non essere confermato nella partita contro Malta.

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