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Maniero su tutti, poi Balzano, Brugman e Mascara

Le pagelle di Pescara-Juve Stabia

22 Pellizzoli_6.5
Garantisce sicurezza alla difesa e a tutta la squadra fin dalle prime battute. L’ottimo senso della posizione lo rende fortissimo tra i pali e padrone assoluto dell’area piccola. Al 67 regala al pubblico un grande gesto tecnico alzando sulla traversa uno dei pochi tiri in porta della Juvestabia.

14 Balzano_7
Sulla corsia destra, presidio assoluto del neo capitano biancazzurro, non si passa. Si presenta alla prima di campionato con una buona forma fisica e con la consueta volontà di fare bene. La catena di destra è già un punto fermo dello scacchiere che sta costruendo Pasquale Marino. Uomo assist per i primi due gol di Pippo Maniero, il campionato per lui non poteva cominciare meglio di così.

21 Schiavi_6
Esce per infortunio al 40’ del primo tempo e, dunque, la sua prima di campionato non può dirsi fortunata. Fino a quando è restato in campo ha svolto con maestrìa il suo compito.

29 Rossi_6
La sua prima all’Adriatico dura solo 35 minuti poi esce per infortunio e al suo posto entra il giovane Frascatore. Svolge con ordine i compiti assegnati dall’allenatore.

5 Capuano_6
In poco meno di un tempo cambia il 50% degli elementi della difesa e nessuno se ne accorge e gran parte del merito è suo. Una partita senza sbavature favorita da un attacco, quello della Juvestabia, che non punge.

16 Brugman_7
Nella sera dell’esordio e della prima vittoria stagionale il giovane “uruguagio” non fa rimpiangere l’assenza di Federico Viviani e anzi gioca la sua miglior partita di questo inizio di stagione. Ordinato e senza sbavature è a suo agio nel “giro palla” che caratterizza il nuovo Pescara. Alla mezzora del secondo tempo con una splendida azione personale segna il gol che chiude, definitivamente, la partita.

8 Bjarnason_6
Ordinaria amministrazione per il biondo Bjarnason che con Nielsen forma una coppia di centrocampo che fa del dinamismo l’arma migliore. L’inconsistenza del centrocampo avversario gli consente di trascorrere una serata molto tranquilla.

20 Nielsen_6
Vale lo stesso giudizio espresso per Bjarnason. Non serve una prestazione super per avere la meglio sul centrocampo delle “vespe giallo nere”. Svolge con buona applicazione i compiti assegnati.

46 Mascara_7
Arrivato a Pescara da pochi giorni impiega ancora meno per prendersi la fascia sinistra dello scacchiere di Marino e “costringere” Ragusa a giocare sulla fascia destra. Sempre presente e attivo nel gioco della squadra mostra fin dai primi minuti la stoffa del leader in campo. Non perde una sola palla e soprattutto legge la partita in maniera impeccabile. Tutti in piedi a battere le mani quando è sostituito da Aniello Cutolo a nove minuti della fine della partita.

19 Maniero_8
Segna due splendidi gol nel primo tempo e si candida autorevolmente a essere la punta centrale del Pescara di Pasquale Marino. L’incipit del suo campionato ricorda un altro inizio: quello di Ciro Immobile nell’anno dell’ultima promozione in serie A. S’impegna su tutti i palloni e sfiora la tripletta dopo aver recuperato un bel pallone a centrocampo. La sua esplosione d’inizio stagione è un’autentica epifania.

27 Ragusa_6.5
Per far posto a Mascara sulla corsia di sinistra, marino gli affida la fascia destra e Antonino Ragusa non tradisce le attese del suo allenatore. Forse meno brillante del solito disputa comunque una buona gara. All’80 parte palla al piede e salta tre avversari in quella che può essere considerata la sua azione tipo e fa molto male agli avversari. Uno degli elementi imprescindibili della squadra.

3 Frascatore_6
Entra dopo poco più di mezz’ora per sostituire Andrea Rossi e dopo alcune incertezze nei primi minuti di gioco si assesta su un buon livello di gioco. Per valutare bene le sue capacità bisognerà attendere avversari più consistenti.

15 Bocchetti_6
Sostituisce Raffaele Schiavi poco prima della fine del primo tempo e l’assetto della squadra non subisce nessun trauma. Affidale, esperto, sarà determinate nel corso del lungo campionato di serie B.

11 Cutolo_s.v.
Gioca solo pochi minuti per poter essere valutato.

Pasquale Marino_7
Miglior esordio non poteva esserci per Pasquale Marino. Il suo Pescara gioca un calcio propositivo che si basa sul collettivo. Difesa bassa, giro palla e sovrapposizione su entrambe le corsie sono le caratteristiche principali del laboratorio calcistico che sta prendendo forma in riva all’Adriatico. Nell’unica sostituzione che ha potuto decidere, le prime due sono state dettate da infortuni, concede una meritata passerella a Mascara.

Il Pescara ha già un’identità e vince la prima partita di campionato

Buona la prima. Il Pescara ha già un’identità e batte 3-0 la Juve Stabia
Miglior esordio non poteva esserci per il nuovo Pescara di Pasquale Marino che il Pescara vince la prima sfida del campionato battendo 3-0 la Juve Stabia.
Una buona prestazione della squadra biancazzurra che ha nell’organizzazione del gioco la sua leadership. Un gioco corale che, nonostante la condizione fisica non sia ottimale, è già molto godibile.
Difesa bassa, giro palla e sovrapposizioni sulle fasce le caratteristiche che, per il momento, la squadra ha messo in mostra. L’azione parte sempre da piedi dei difensori centrali con una trama di gioco predilige la manovra avvolgente alle verticalizzazioni e la triangolazione al lancio lungo.
In questo senso la squadra ha già un’identità e una fisionomia molto riconoscibili e utilizzando un termine molto inflazionato nel gergo calcistico, si può dire che “giochi a memoria”.
Il Pescara finisce la partita in crescendo mostrando una buona concentrazione. E proprio nel finale di partita il risultato poteva diventare anche più largo a favore della squadra adriatica.

Maniero conquista anche Pasquale Marino
Protagonista assoluto della partita è stato Pippo Maniero che realizza una doppietta personale nella gara d’esordio.
La storia calcistica del giovane attaccante di scuola Juve sembra uscire da un romanzo d’appendice. Nella stagione dei record di due anni, che vide a fine stagione la promozione della squadra in serie A, tutti lo consideravano il centravanti titolare della squadra e invece così non fu. Non giocò la prima partita a Verona lasciando il posto a Ciro Immobile che da quel giorno diventò titolare inamovibile. Quest’anno la situazione sembra essersi ribaltata.
Nei primi giorni di ritiro infatti il titolare sembrava essere Nando Sforzini e invece, grazie anche all’indisposizione fisica del compagno di squadra, Pippo a suon di gol sta costruendo un futuro che può divetare roseo per lui e per la sua squadra. Il feeling con il pubblico dell’Adriatico c’è sempre stato e i gol, 4 in tre partite, non possono che rafforzare un legame già molto forte e sentito in città.

Mascara è già leader in campo, standing ovation per lui
Non ha impiegato molto tempo per ottenere una maglia da titolare Peppe Mascara che fa il suo esordio all’Adriatico pochi giorni dopo il suo arrivo in città, complice anche l’imprevista indisponibilità di Politano.
Si prende la fascia sinistra del versante offensivo, appannaggio di Antonino Ragusa per gran parte della fase di precampionato, e dimostra fin dalle prime battute che l’insistenza con cui l’ha richiesto mister Marino aveva solide fondamenta.
Leader in campo fin dal primo minuto. I compagni lo cercano anche in fase di non possesso palla e lui si fa trovare sempre pronto. Svolge in maniera disciplinata i compiti che gli assegna l’allenatore anche se negli ultimi cinque minuti in cui è in campo è capace di trovare una nuova posizione che gli consente di confezionare alcuni assist che avrebbero potuto avere miglior sorte.
Marino gli concede la passerella finale con un cambio che arriva a nove minuti dalla fine della partita e che trascina il pubblico alla prima standing ovation della stagione. Così come l’allenatore che l’ha voluto a Pescara anche lui sembra essere un lusso per la serie B.

12.500 spettatori nella partita d’esordio
Che il nuovo Pescara allestito dal presidente Sebastiani, l’amministratore delegato Iannascoli e i soci della Pescara calcio piacesse ai tifosi biancazzurri era ormai chiaro a tutti, ma che alla prima partita della stagione, contro una squadra non certo blasonata come la Juve Stabia, fossero presenti in 13.000 nessuno lo avrebbe ipotizzato.
Una grande testimonianza di affetto e di gradimento dunque da parte dei tifosi per una squadra allestita per disputare un campionato di alto livello. L’obiettivo dichiarato è quello di far dimenticare in fretta il bruttissimo campionato dello scorso anno anche se i tifosi, dopo le prime uscite stagionali, cominciano a sognare in grande e si preparano a vivere una nuova stagione da protagonisti come fu quella di due anni fa.

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