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Il rugby restituisce all’Italia il senso dello sport (4 febbraio 2013)

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1. L’Italia del rugby
Al “Sei Nazioni” l’Italia del rugby batte la Francia, vice campione del mondo, 23-18 e conquista di diritto il gradino più alto del podio. In molti sostengono che la squadra che ha battuto i transalpini sia la migliore nazionale di sempre, così come in tanti sono concordi nell’affermare che il trionfo di ieri è il trionfo di una squadra intera. Un inno allo sport, quello vero, fatto di sacrifici, sudore e lealtà.

2. Juan Fernando Quintero
Il giovane calciatore del Pescara si carica sulle spalle la sua nazionale, under 20, e vince il Sudamericano Sub20. Un campionato giocato sempre su altissimi livelli e impreziosito dal gran gol realizzato al 25 del primo tempo che porta in vantaggio la sua squadra contro il Paraguay. Dal Sudamerica dunque il nuovo che avanza è Juan Fernando Quintero. Sarà lui l’uomo che porterà la salvezza in riva all’Adriatico?

3. Mario Balotelli
Adriano Galliani si gode il suo ultimo acquisto: Mario Balotelli. Lo definisce un vero “top player”. Dimentica di raccontare che in Inghilterra, un campionato dove giocano i migliori calciatori in circolazione, lo show man acquistato dal Milan è stato quasi sempre in panchina e che è ritornato in Italia soprattutto perché non giocava quasi mai. Nel nostro campionato invece, soprattutto se continueranno ad assegnare rigori inesistenti al suo Milan, può recitare un ruolo importante. Intanto segna due gol al suo esordio buoni per la classifica e per il suo presidente.

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1. Franco Baldini e Walter Sabatini
«Combatteremo insieme le nostre battaglie» le parole false di Walter Sabatini all’indomani della riconferma di Zeman dopo Bologna-Roma. L’esonero del tecnico di Praga era iniziato all’indomani di Juventus-Roma quando colui che a Roma chiamano Capitan Futuro aveva insultato il suo allenatore e la società non era intervenuta. La gestione della Roma del duo Baldini-Sabatini, si avvicina sempre di più al modello cartoonistico tanto caro a James Pallotta, l’americano, a cui, certamente, non sfuggirà la forte analogia tra alcuni personaggi resi celebri dalla matita di Walter Disney e quelli che lui stesso sta creando.

2. La nazionale italiana di calcio
Leggendo i nomi dei calciatori italiani convocati da Cesare Prandelli per l’amichevole del 6 febbraio in Olanda si corre il rischio di essere al centro di uno scherzo di carnevale. E invece non è una scherzo ma proprio la lista ufficiale diramata dal commissario tecnico. Astori, Abate, Santon, Gastaldello, Peluso, Giaccherini, Candreva, Nocerino, Giovinco + 4 portieri. Si avete sentito bene 4 portieri. Queste convocazioni rappresentano la prova provata che il campionato italiano è un campionato modesto da un punto di vista tecnico, in cui i pochi talenti giovani vengono fatti marcire in panchina o venduti, giustamente, al miglior offerente all’estero.

3. Palermo
L’ultima vittoria risale al 25 novembre del 2012, da allora sei sconfitte e tre pareggi un bilancio che relega la squadra siciliana all’ultimo posto in classifica in coabitazione con il rinvigorito Siena di Beppe Iachini. Il presidente Zamparini, che in estate aveva manifestato l’intenzione di lasciare la presidenza della squadra per godersi i suoi soldi su qualche spiaggia nel sud del mondo, esonera Gasperini e l’amministratore delegato Pietro Lo Monaco e chiama al loro posto Malesani e Perinetti.

Paloschi finalmente come Superpippo (28 gennaio 2013)

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1. Alberto Paloschi
Il suo è un gol pesantissimo perché serve per sconfiggere una Lazio lanciatissima. Quando sta bene l’ex milanista, che avrebbe dovuto sostituire Pippo Inzaghi, sa essere decisivo. Con il gol di ieri sale a sette nella classifica cannonieri e, c’è da scommetterci, quest’anno finirà il campionato in doppia cifra.

2. Mauro Icardi
Mauro Icardi, nato il 19 febbraio 1993 a Rosario in Argentina, segna quattro gol e si conquista di diritto un posto nella classifica dei migliori della settimana. Il suo esordio dal primo minuto con la maglia blucerchiata è avvenuto il 20 maggio dello scorso anno nel giorno felice della promozione in serie A del Pescara, a distanza di pochi mesi presenta un conto salatissimo agli adriatici.

3. Pablo Barrientos
Dietro il successo sportivo del Catania, oltre ai dirigenti e, in parte all’allenatore, c’è un gruppo di calciatori di grande qualità, uno di questi è Pablo Barrientos. Argentino di Comodoro Rivadavia, quando era ragazzo e giocava nella nazionale Under-20, che fu anche di Maradona, portava il numero dieci. In quella stessa squadra giocava un certo Leo Messi. Il Catania è stato bravo ad acquistarlo mentre era infortunato e a creder in lui. Pagato 4 milioni di euro è l’acquisto più costoso della società etnei.

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1. Antonio Conte e Beppe Marotta
«Se questo è il calcio», «Un arbitro di Pompei non può arbitrare la Juve», le dichiarazioni dei due tesserati della Juventus nel post partita contro il Genoa. Pensieri non consoni a una squadra con la storia e il blasone della Juventus. Entrambi inadeguati per il ruolo che ricoprono. Due giornate di squalifica per l’allenatore e venti giorni per il direttore sportivo sono una sanzione ridicola per la gravità dei gesti compiuti.

2. Cristiano Bergodi
Il suo Pescara gioca la peggiore partita del suo campionato e perde per 6-0 contro una Sampdoria per nulla trascendentale. Una squadra apparsa, ancora una volta, inadeguata alla categoria, incapace di costruire, ieri come oggi, una sola azione da gol nell’arco di tutta la partita. La rosa si conferma, per quello che mi riguarda lo ripeto dall’inizio del campionato, come la peggiore di tutta la serie A.

3. Walter Sabatini e Franco Baldini
La conferenza stampa di questa mattina del direttore sportivo della Roma, nella quale dice testualmente: «C’è la possibilità di cambiare l’allenatore. Ora dobbiamo riflettere. Non stiamo vagliando candidature, comunque sempre ci si guarda intorno», spiega ogni oltre ragionevole dubbio perché la Roma con questi dirigenti non vincerà mai nulla. Prendessero lezioni da Galliani che con un Milan in piena zona retrocessione confermò la fiducia ad Allegri con il risultato che oggi il Milan ha due punti in più della Roma.

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