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Quattro gol anche al Trapani, adesso il gioco si fa serio

Il Pescara si ripresenta al campionato di serie B e ai suoi tifosi nello stesso, identico, modo, in cui li aveva lasciati prima della pausa natalizia. Forte e autorevole, soprattutto come una macchina da gol, soprattutto in trasferta. Anzi, la squadra ammirata contro il Trapani, lascia sperare che con il passar delle giornate il meccanismo possa funzionare sempre meglio.
Una partita, quella vinta contro i siciliani, senza sbavature, condotta in modo autorevole, da grande squadra. Forse per la prima volta in questo campionato il Pescara ha svelato le sue reali potenzialità: una squadra che può competere per la vittoria del campionato.

La cessione di Maniero non pregiudica niente, anzi…
In molti hanno criticato la società biancazzurra per la cessione dell’ex capitano Riccardo Maniero al Catania. Le critiche sono state molto dure sia in relazione all’aspetto finanziario sia in relazione all’aspetto tecnico. Da un punto di vista finanziario la società ha spiegato il motivo delle sue scelte e ognuno può formulare la propria idea e un giudizio autonomo, mentre da un punto di vista tecnico, si può affermare che la cessione di Maniero non indebolisce la squadra, anche se non dovesse arrivare nessun altro attaccante in squadra.
Per il tipo di gioco che predilige, e soprattutto ha nelle sue corde, l’allenatore dei biancazzurri, un brevilineo che affianchi Melchiorri è la soluzione ideale. E per quello che si è visto fino ad oggi, sul versante delle potenzialità di gioco espresse dalla squadra, Pasquato e Caprari possono garantire un rendimento superiore all’assetto precedente.

Adesso nessun colpo a sorpresa
Si stia attenti dunque in questo ultimo scorcio di mercato a non commettere errori realizzare colpi a sorpresa. La rosa del Pescara è di buon livello e non necessita di ulteriori ritocchi soprattutto nel reparto offensivo. Anzi, al contrario c’è bisogno di sfoltire la rosa per arrivare ad un numero adeguato di calciatori e creare così un gruppo ancor più coeso e unito. Baroni segua il suo istinto e faccia giocare la squadra così come ha in mente senza farsi condizionare dai numeri o dal calcio spettacolo. Non accetti consigli da nessuno e faccia emergere la grande qualità dei calciatori che ha a disposizione. In un calcio che guarda solo al risultato serve questo. Per i sognatori, e io so di appartenere a questa categoria, ci saranno tempi altri e in ogni caso ci si può sempre accomodare in divano e schiacciare il tasto play a film già visti che fa sempre piacere rivedere.

Brugman al rientro è già da podio

Le pagelle di Perugia-Pescara

19 Maniero 6,5

25 Pasquato 6,5

16 Brugman 6,375

7 Politano 6,25

32 Memushaj 6

18 Aresti 5,875

13 Zuparic 5,5

2 Pucino 5,5

17 Cosic 5,375

9 Melchiorri 5,375

8 Bjarnason 5

5 Pesoli 4,625

11 Zampano sv

10 Caprari sv

Marco Baroni 4,375

Pippo Maniero si riprende il Pescara

Le pagelle di Pescara-Avellino

19 Maniero 6,125

7 Politano 6,125

17 Cosic 6

5 Pesoli 6

37 Vitturini 6

6 Appelt 5,625

32 Memushaj 5,625

11 Zampano 5,625

15 Salamon 5,5

8 Bjarnasson 5,5

9 Melchiorri 5,5

18 Aresti sv

26 Da Silva sv

21 Bunoza sv

Marco Baroni 4,875

A “Pippo” la palma del migliore in campo

Le pagelle di Brescia-Pescara

19 Maniero 7,625

9 Melchiorri 7,125

18 Aresti 6,625

32 Memushaj 6,5

25 Pasquato 6,5

28 Lazzari 6,375

11 Zampano 6,375

6 Appelt 6,25

7 Politano 6,25

15 Salamon 6,125

13 Zuparic 6,125

33 Grillo 6

8 Bjarnason 4,875

5 Pesoli sv

Marco Baroni 6,75

Pippo Maniero segna tre gol e porta il pallone della gara a casa

Le pagelle di Pescara-Virtus Entella

19 Maniero_8

7 Politano_6,875

8 Bjarnason_6,625

13 Zuparic_6,625

25 Pasquato_6,5

6 Appelt_6,375

8 Aresti_6,25

11 Zampano_6,125

17 Cosic_6,125

31 Guana_6,125

2 Pucino_6

10 Caprari_5,625

28 Lazzari_sv

29 Pogba_sv

Marco Baroni_6,625

Pescara-Bologna_12 settembre 2014

Pippo Maniero trasforma il rigore in uno stadio semivuoto.

Il Pescara vince 4-2 e sale a più sette sulla zona rossa dei play out e a meno quattro dai play off

I biancazzurri regolano i conti con il Carpi con 4-2 che non ammette repliche
La vittoria casalinga contro il Carpi rientra nell’ordinaria amministrazione per la squadra di Pasquale Marino. Con questa vittoria, la quinta del campionato, il Pescara si allontana, forse, definitivamente dalla parte bassa della classifica per approdare nella zona che più gli compete. Più sette sulla zona play out e meno quattro dalla zona che conta, i play off.
La partita contro il Carpi non è stata però una partita indimenticabile da un punto di vista tecnico, soprattutto per la scarsa qualità della squadra allenata da Vecchi che ha schierato, dal primo minuto di gioco, ben sette difensori, incluso il portiere.
Soprattutto nel primo tempo le due squadre, pur non avendo prodotto il massimo dello sforzo fisico, hanno mostrato un gioco poco continuo e una distanza tra i reparti che non ha consentito di godere di un bello spettacolo. E per godere di un bello spettacolo c’è sempre bisogno di due squadre in campo e sabato scorso, con molta sincerità, si è vista una sola squadra in campo.

Senza strafare il Pescara conquista una vittoria importante per la classifica
Il Pescara di Marino dunque si aggiudica la quinta vittoria del campionato, recupera qualche infortunato e si appresta a giocare le ultime partite prima della lunga sosta invernale nelle migliori condizioni possibili. L’allenatore siciliano lascia in panchina Mascara e Cutolo e la squadra va.
Politano al rientro è autore di una bella rete, Ragusa si conferma il migliore dei suoi, mentre Pippo Maniero è sempre più il capocannoniere della squadra. Indicazioni nette che confermano ciò che abbiamo sempre sostenuto: fino a qualche settima fa non si schierava la migliore formazione possibile. Va dato atto a Marino di aver compreso l’errore, comprendere e ammettere i propri errori è sempre segno d’intelligenza, e di aver schierato la migliore formazione possibile. Anche gli esordi di Kabashi e Fornito, pur per pochi scampoli di partita, sembrano indicare una nuova direzione di marcia per la squadra biancazzurra.

Cinque partite per capire il futuro del campionato del Pescara
A questo punto del campionato mancano cinque partite prima della sosta invernale. Cinque partite per capire se il Pescara potrà essere una delle protagoniste e in corsa per la vittoria finale.
Siena e Lanciano in trasferta, Padova in casa, Modena in trasferta ed Empoli casa, diranno la verità sulla qualità dell’undici biancazzurro. Cinque partite per verificare il cammino positivo, soprattutto in termini di risultati, compiuto nelle ultime gare.
«Quattordici punti in sei partite non si conquistano per caso», ha detto Pasquale Marino nel dopo partita contro il Carpi, e ha perfettamente ragione. Anche in uno dei più brutti campionati di serie B che io ricordi, soprattutto per qualità tecnica, nessuno ti regala niente e se il Pescara è riuscito a conquistare molti punti nelle ultime sei partite il merito va ascritto tutto ai calciatori e all’allenatore.
Il pubblico di Pescara è però un pubblico molto esigente. È abituato al bel gioco, s’identifica quasi nel bel gioco e dunque sin dalla prossima partita gli sforzi devono essere concentrati oltre che sul risultato anche sulla qualità del gioco. Quella qualità ammirata all’inizio della stagione che già faceva sognare tifosi e addetti ai lavori.

Politano e Rossi non bastano per evitare la prima sconfitta casalinga

Le pagelle di Pescara-Bari

22 Pelizzoli_6
Al gol di Galano, realizzato al 12 del primo tempo, resta immobile fuori dai pali della porta come tutti i suoi compagni di reparto. Nel corso della gara con due buoni interventi nega la Bari la rete dello 0-2

14 Balzano_5
Il capitano non ci ha abituati a prestazioni in tono minore. Sbaglia molto in fase di appoggio, ma anche in fase di non possesso. Nel finale di gara s’infortuna e la sua presenza è a rischio per la prossima gara contro l’Avellino.

29 Rossi_6
Più appariscente e propositivo del compagno di reparto, Schiavi, al rientro in prima squadra. Si propone con continuità e sembra essere in una forma fisica migliore dei suoi compagni. Purtroppo la sua prestazione non incide sul risultato finale.

5 Capuano_5
In questa occasione non commette errori significativi. La voglia di riscatto è evidente e nella foga di far bene si procura anche un infortunio alla spalla che rende a rischio il suo impiego nella gara infrasettimanale di campionato.

21 Schiavi_5,5
Al 3’ minuto gi gioco si fa ammonire per un intervento falloso sulla linea di centrocampo. Non si lascia intimorire da questo episodio e alla fine della partita è il calciatore che recupera più palloni per la sua squadra e con 58 passaggi riusciti il più propositivo.

20 Nielsen_5.5
Corre per tutta la partita e, a differenza della contro il Varese, sbaglia poco in fase d’impostazione. Si perde nella confusione generale della squadra

10 Viviani_5
Con una punizione simile a quella di Varese stava per regalare il pareggio alla sua squadra, ma il palo gli dice di no. Ordinato e preciso non incide in maniera significativa sullo svolgimento della manovra. La confusione che regna in mezzo al campo dipende anche dalla sua prestazione.

7 Ragusa_5
Partita sottotono per il siciliano costretto a cambiare posizione più volte nel corso della partita. Quando riesce a trovare la giusta posizione, con un’azione delle sue, riesce a far male agli avversari.

11 Cutolo_5
Ha avuto la palla del pareggio sui piedi al 34’ del primo tempo, su una splendida azione personale di Politano, che fallisce clamorosamente. Mostra una condizione fisica inadeguata per poter reggere il ritmo del campionato di serie B. In questo momento non è utile alla squadra.

19 Maniero_5
Gioca solo un tempo per un infortunio che lo costringe ad abbandonare il campo all’inizio del secondo tempo. Fallisce una clamorosa occasione da gol. L’impegno c’è, come in tutte le partite fin’ora disputate, ma la prestazione è insufficiente.

7 Politano_6,5
Il migliore in campo senza ombra di dubbio. Salta regolarmente il diretto avversario creando quella superiorità numerica indispensabile per poter vincere le partite. Mostra una buona condizione fisica nonostante per trenta minuti del primo tempo sia costretto, in fase di non possesso, ad inseguire De Falco.

13 Vukusic_4,5
Entra all’inizio del secondo per sostituire Maniero e disputa una partita anonima e incolore. Incapace d’interagire con la squadra vaga per tutto il fronte d’attacco alla vana ricerca del pallone.

9 Piscitella_6
Al giovane attaccante scuola Roma servirebbero più minuti per dimostrare il suo valore. Entra in campo in una fase della partita in cui la confusione regna sovrana. S’impegna a fondo e crea, in un paio di occasioni, quella superiorità numerica che solo Politano è stato in grado di creare.

23 Cosic_5
Sostituisce Capuano e lo fa rimpiangere. Impacciato e impreciso anche negli appoggi più semplici compie un paio di errori che poteva avere conseguenze disastrose per il Pescara.

Pasquale Marino_5
La confusione di buona parte del primo tempo dei biancazzurri è l’errore più evidente che compie Pasquale Marino. Schiera la squadra in modo inusuale e costringe Politano, il migliore dei suoi, a inseguire il portatore di palla avversario. Gli infortuni del secondo tempo rendono obbligate le sostituzioni e anche per questo non riesce a cambiare il corso della partita.

Prima sconfitta stagionale per il Pescara di Pasquale Marino

Il Pescara fa la partita, ma vince il Varese
Non è stata una gran partita quella del Pescara a Varese, ma con altrettanta franchezza si può affermare che il Varese ha giocato peggio della squadra di Marino. Ha saputo capitalizzare più dei biancazzurri e proprio per questa ragione ha vinto la partita.
Nell’arco dell’incontro il Pescara ha esercitato una superiorità evidenziata anche dai numeri, 62% di possesso palla contro il 38% e quasi 12 minuti di supremazia territoriale contro i 6 del Varese, e questo dimostra la bontà della qualità del gioco che i ragazzi di Marino sono capaci di produrre. Qualità del gioco e delle giocate che si ferma al limite dell’area di rigore dove, spesso, s’infrangono le buone intenzioni e le trame di gioco ordite collettivamente. La manovra infatti è sempre ben organizzata, sia che giochi Brugman sia che giochi Viviani, come nel secondo tempo di Varese. Gli esterni bassi hanno memorizzato i movimenti e accompagnano sempre bene l’azione, ma quando si tratta di concretizzare tutto ciò che è stato costruito viene trasformato in altro. Non che il Pescara soffra di una crisi di realizzazione, ha segnato in tutte le partite, tre gol all’esordio e due gol per ogni gara successiva per un totale di 9 reti all’attivo, ma dovrebbe concretizzare di più la mole di gioco che sviluppa.

Non è una squadra per solisti e la difesa registra alcune importanti défaillance
Soprattutto non può essere una squadra per solisti e in questa fase della stagione non può sostenere contemporaneamente Mascara e Cutolo. Entrambi in fase di non possesso palla non sono in grado di dare il contributo che la squadra richiede e se a ciò si aggiunge che anche Maniero partecipa poco alla fase di recupero palla le difficoltà del momento sono facilmente spiegate. Si devono considerare inoltre anche gli errori individuali compiuti ripetutamente dai difensori che hanno compromesso le partite contro il Varese, il Crotone e il Trapani. Errori che non necessariamente si ripeteranno all’infinito.
Pelizzoli sta deludendo le aspettative così come Capuano che concede sempre qualche metro di troppo al diretto avversario. Pesa l’assenza contemporanea di Schiavi e Rossi, due dei migliori rinforzi arrivati con il mercato estivo, calciatori di esperienza e qualità superiore che in precampionato e all’esordio contro la Juve Stabia avevano destato un’ottima impressione. Per migliorare prestazione e risultati della squadra c’è bisogno del loro ritorno a pieno regime in squadra e del contributo positivo di Pelizzoli.

Bisogna avere pazienza e non pretendere tutto e subito
In un quadro certo non brillante emergono però molte note positive. La squadra sembra avere assimilato le idee di Marino, è capace di organizzare bene il proprio gioco ed ha quasi sempre in mano le redini del gioco. Manca, al momento, la capacità di chiudere la partita e gestire il risultato. È una questione di tempo, ma anche di scelte tecniche.
Il Politano visto prima dell’infortunio non può non essere titolare in questa squadra, così come Ragusa può dare un contributo molto più decisivo se opera come esterno alto. Politano a destra e Ragusa a sinistra possono rivelarsi un’arma importante per il Pescara e Mascara, voluto fortemente da Marino, può trovare una nuova collocazione al centro dell’attacco nelle partite in cui Maniero dovesse essere completamente assente dalla manovra. Così come rinunciare al Brugman d’inizio stagione sarebbe un errore. Quest’ultimo potrebbe occupare la casella lasciata libera a centrocampo da Ragusa e lasciare la cabina di regia a Viviani che ha mostrato, nei quarantacinque minuti in cui ha giocato a Varese, di poter essere un calciatore determinante e decisivo per questa squadra.

Nielsen il migliore, Pelizzoli e Brugman seguono a ruota…

Le pagelle di Pescara-Crotone

22 Pellizzoli_6,5
Riscatta la brutta prestazione di Trapani con una grande parata su Torromino al 57′ che salva porta e risultato. Se avesse intercettato anche il secondo rigore dell’attaccante calabrese, ci è andato molto vicino, avrebbe meritato la palma di migliore in campo.

14 Balzano_6
Il capitano dei biancazzurri è ormai una sicurezza assoluta. Affidabile sia in fase di possesso sia in fase di non possesso palla. I pericoli maggiori per gli avversari arrivano sempre dalla “catena” di destra che quando ritroverà, a pieno servizio, anche Matteo Politano diventerà l’arma in più della squadra.

6 Zauri_5
Poco propositivo in fase di possesso palla non consente alla squadra di salire in modo armonioso e per i biancazzurri, ormai abituati alla spinta continua di Rossi o di Frascatore, è uno dei problemi più evidenti in questa partita. Da un calciatore con il suo curriculum è lecito attendersi di più.

29 Bocchetti_5,5
Interviene in leggero ritardo in occasione dell’azione del secondo rigore e concede agli avversari la possibilità di pervenire al pareggio e questo episodio pesa, e non poco, sul giudizio finale.

5 Capuano_6
Disputa una buona partita mantenendo la calma soprattutto nei venti minuti del primo tempo in cui i calciatori del Crotone sembrano essere in numero superiore ai biancazzurri. La sua crescita è continua e diventa sempre più un punto fermo e inamovibile della squadra.

16 Brugman_7
Ancora una buona prova per l’uruguagio del Pescara. Nei primi dieci minuti quando la squadra ha in mano il pallino del gioco mette in evidenza tutti i suoi pregi. Sparisce dalla scena nei venti minuti successivi con tutta la squadra per riemergere all’inizio del secondo tempo. Al 62’ recupera un buon pallone e serve su un piatto d’argento la palla del 3-1 a Maniero che non ne approfitta. Quando riuscirà a prendere per mano la squadra anche nei momenti difficili sarà davvero un nuovo valore aggiunto.

20 Nielsen_7
Un grande senso della posizione e acume tattico gli consentono, insieme a un movimento pressoché continuo, di essere presente in ogni zona del campo. Risulta sempre tra i protagonisti migliori delle “catene” che si sviluppano sulla corsia di destra. Il gol che realizza, una vera e propria prodezza balistica, gli consegna la palma di migliore in campo.

46 Ragusa_6,5
Al pronti via, si era la 7’ del primo tempo, con un’azione delle sue sfiora il gol del vantaggio dando l’impressione di poter vincere la partita da solo. Poi una lunga pausa che coincide con il miglior momento del Crotone. Nel secondo tempo si guadagna un’ampia sufficienza con l’assist che consente a Nielsen di realizzare il gol del momentaneo vantaggio.

11 Cutolo_6
Una prestazione generosa sempre sul punto di decollare, ma che non decolla mai. Non offre, in fase di non possesso palla, la giusta copertura ai centrocampisti e consente al Crotone di giocare spesso in superiorità numerica. Da lui ci si aspetta un contributo qualitativamente e quantitativamente migliore che, certo, arriverà con una migliore condizione fisica.

19 Maniero_5,5
Si conferma cecchino implacabile e alla prima occasione utile realizza la rete che porta il Pescara sul risultato di parità. Sfiora il raddoppio all’ultimo giro di lancetta del primo tempo. Nel secondo tempo, quando la squadra cresce e prova a vincere la partita, sparisce dal campo e diventa protagonista assente della partita. Gli manca la continuità di rendimento nell’arco dei novanta minuti.

27 Mascara_5
L’impegno non manca, ma quella contro il Crotone non è una buona prestazione per l’ex nazionale siciliano. Procura il rigore del momentaneo vantaggio dei calabresi con un’intervento goffo e non riesce più a giocare con semplicità ed efficacia. Non trova la posizione in campo nei venti minuti del primo tempo in cui la squadra soffre il pressing e il gioco, palla a terra, del Crotone.

18 Rizzo_5,5
Entra in campo nel momento in cui il Pescara dovrebbe produrre il maggior sforzo per riagguantare la vittoria e offre un buon apporto alla squadra. Svolge il compito assegnato con ordinato e precisione. Non riesce però ad incidere sul risultato.

7 Politano_6
Marino gli concede pochi minuti che gli consentono di fare il suo esordio nel campionato di serie B. Pur toccando pochi palloni si fa apprezzare per la semplicità delle sue giocate e per la capacità, non comune, di vedere il gioco. Il suo rientro in squadra è importante perché offre all’allenatore alternative valide al tridente fin qui schierato.

Pasquale Marino_6
La squadra che sta costruendo cresce bene, migliorandosi, partita dopo partita. Da cancellare i venti minuti del primo tempo in cui il Crotone è sempre in superiorità numerica a centrocampo, ma nello stesso tempo è da apprezzare la tranquillità con la quale riesce a riemergere all’inizio della ripresa. Le molte assenze e la forma non ancora smagliante di alcuni dei protagonisti in campo consentono di essere tranquilli per il prosieguo del campionato.

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