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Melchiorri il migliore, nonostante l’errore clamoroso sotto rete

9 Melchiorri 6,6

15 Salamon 6,3

16 Brugman 6,2

19 Pettinari 6,1

7 Politano 6

13 Zuparic 6

11 Zampano 6

20 Gessa 6

42 Sansovini 5,6

6 Fornasier 5,5

29 Rossi 5,5

1 Fiorillo 5,3

2 Pucino 5

25 Pasquato sv

Marco Baroni 4,875

Il Pescara di Marco Baroni delude e non va oltre lo 0-0 nella gara contro il Bari

Ci si aspettava una vittoria, ma vittoria non è stata. Contro il Bari, che si è dimostrata essere una buona squadra, il Pescara non riesce a vincere anche perché riesce nell’impresa di non tirare mai in porta. In verità ci sono stati due tiri, uno di Caprari, una sorta di passaggio al portiere e un tentativo di Bjarnason che il portiere avversario devia in calcio d’angolo con la palla che sarebbe, in ogni caso, andata fuori dallo specchio della porta. C’è stato, infine, un clamoroso fallo di rigore ai danni di Melchiorri che l’arbitro non ha fischiato. Poco, troppo poco, per pretendere di vincere una partita che sarebbe stato molto importante vincere.

La sindrome dell’Adriatico
I numeri dicono che il Pescara raccoglie più in trasferta che in casa. Fino ad oggi i biancazzurri hanno disputato sedici gare in casa e sedici in trasferta. Ventisei i punti conquistati in trasferta, frutto di sette vittorie e quattro pareggi. Ventidue i punti conquistati in casa con cinque vittorie e sette pareggi. Le partite perse sono quattro all’Adriatico e cinque quelle in trasferta. Interpretando i numeri si può affermare che il Pescara di Marco Baroni rende di più quando non è costretto a “fare” la partita, quando cioè il pallino del gioco è in mano all’avversario. In quelle condizioni i suoi calciatori, molti dei quali dotati di un tecnica superiore alla media, rendono al meglio. Se accanto ad una valutazione quantitativa esprimiamo anche una valutazione qualitativa non possiamo non dire che la squadra soffre quando deve impostare il gioco e dettare i ritmi di gioco. Una squadra dunque camaleontica che si adatta all’avversario, pronta a sfruttare le debolezze altrui, incapace però di nobilitare ed esaltare le proprie virtù.

A La Spezia per vincere
Se dunque i numeri non mentono il Pescara potrebbe recuperare i punti non conquistati in casa contro il Bari nella trasferta di domani in terra ligure. Sarebbe una vittoria molto importante conquistata contro una diretta concorrente. E dunque, numeri a parte, se il Pescara vuole continuare a coltivare sogni di gloria deve cogliere un risultato positivo contro lo Spezia perché, arrivati a questo punto della stagione, ogni partita è determinante. “Step by step” dicono gl’inglesi, passo dopo passo. Fra poche ore scopriremo se possiamo continuare a contare i passi che ci dividono dalla serie A oppure dobbiamo cominciare a pensare al prossimo campionato di serie B.
Buon campionato a tutti.

Salamon si conferma il migliore dei biancazzurri, Bjarnason sempre sul podio

15 Salamon 6,875

9 Melchiorri 6,625

8 Bjarnasson 6,25

19 Pettinari 6,25

32 Memushaj 6,125

16 Brugman 6

1 Fiorillo 6

13 Zuparic 5,875

2 Pucino 5,75

29 Rossi 5,75

42 Sansovini 5,625

7 Pasquato 5,25

10 Caprari 5

Marco Baroni 5,625

Sansosivini non si ferma più

Le pagelle di Carpi-Pescara

42 Sansovini 7,5
9 Melchiorri 7,375
8 Bjarnason
7,375
15 Salamon 7
11 Zampano6,875
7 Politano 6,75
16 Brugman 6,625
42 Memushaj 6,625
1 Fiorillo 6,5
29 Rossi 6
13 Zuparic 4,875
25 Pasquato 4,875
20 Gessa sv

Marco Baroni 7,25

Il Pescara vince a Carpi e non può più giocare a nascondino

Nelle ultime cinque giornate di campionato i biancazzurri allenati da Marco Baroni hanno ottenuto quattro vittorie e un pareggio, ovvero tredici punti su quindici.
L’ultimo di questi risultati positivi è stata la vittoria, netta, in casa della capolista Carpi. Se è vero che il risultato non dice sempre tutta la verità, non si può non tenere conto di questo andamento ed è per questo motivo che si può affermare, senza tema di mentita, che il Pescara non può più giocare a nascondino.
La posizione in classifica e il livello, soprattutto quantitativo, delle prestazioni, dice che i biancazzurri sono in piena corsa per la promozione in serie A.
Baroni, che è persona scaramantica assai, non pronuncia nemmeno la fatidica prima lettera dell’alfabeto, ma ormai non ci si può più nascondersi.

Melchiorri e Sansovini possono garantire i gol per la serie A
La partenza di Pippo Maniero per Catania aveva turbato tutto l’ambiente biancazzurro. I tifosi, ma anche parte della stampa specializzato non aveva approvato tale scelta. L’arrivo di Sansovini non aveva scaldato i cuori in riva all’Adriatico, se non per l’affetto e la riconoscenza che tutto l’ambiente biancazzurro nutre nei confronti del bomber romano di casa a Pescara. Ma con il passar delle giornate lo scambio indiretto, Maniero al Catania e Sansovini al Pescara si sta rivelando come una vera e propria manna. L’intesa tra il capitano della squadra di Zeman e Federico Melchiorri è quasi perfetta e i gol, di entrambi, sono la testimonianza migliore. La nuova coppia d’attacco si propone dunque come l’opzione migliore per scardinare le difese avversarie e tentare la scalata alla serie A.

Adesso si fa sul serio
Mancano undici partite al termine del campionato, sei in casa e cinque in trasferta. Tutti si aspettano il definitivo salto di qualità da parte della squadra di Daniele Sebastiani, Danilo Iannascoli & company. Un salto di qualità soprattutto nella continuità di risultati positivi perché da venerdì in poi, giorno dell’anticipo contro il Bari, ogni passo falso potrebbe essere determinante e pesare in maniera irrimediabile sul risultato finale.
In società ci credono, il pubblico ci crede, la stampa specializzata sta accompagnando la crescita della squadra, la squadra è convinta dei propri mezzi. Ci sono tutti i presupposti per fare bene e dunque bisogna provarci.
L’unico che tiene a freno le parole è l’allenatore, ma è evidente che la sua è scaramanzia allo stato puro. Avanti tutta dunque, la serie A è dietro l’angolo bisogna solo andare a prenderla.
Buon campionato a tutti.

Dopo tre vittorie un pareggio che sa di beffa

Tutti volevano la quarta vittoria consecutiva, ma vittoria non è stata.
All’ultimo giro di lancette dell’orologio il Vicenza dell’ex Pasquale Marino pareggia il conto dei gol e si porta sul 2-2.
Una partita che il Pescara, per quello che si è visto in campo, avrebbe potuto vincere e che invece a pareggiato. Partita dai due volti, primo tempo avaro di emozioni e giocato sotto ritmo, secondo tempo pieno di gol e giocato a un ritmo più accettabile.
I Biancazzurri mostrano ancora una volta quell’incompiutezza che li accompagna dall’inizio del campionato. Ovvero danno sempre la sensazione di poter essere una buona squadra, ma non rendono mai vera fino in fondo questa sensazione.

Sansovini capitano
Contro il Vicenza la fascia di capitano del Pescara è stata indossata da Marco Sansovini, Memushaj era squalificato, e questa è stata la nota più lieta della giornata. Un Sansovini che in questa occasione non si è rivelato infallibile sotto porta, ma che ha dato anche in questa occasione il suo contributo. Questo piccolo evento ha coronato al meglio il ritorno del capitano della squadra di Zeman in riva all’Adriatico. Lo volevano i tifosi, lo voleva lo spogliatoio, lo voleva l’allenatore. Non si può pretendere che “il sindaco” risolva tutte le partite, ma le sue positive prestazioni fanno presagire un buon finale di campionato e rappresentano un buon viatico per tutta la squadra.

Domani la partita verità contro la capolista
La sfida contro il Carpi capolista è una di quelle partita che tutti calciatori vorrebbero giocare. Una sfida che può determinare la svolta decisiva per il campionato del Pescara. Una sfida da vincere per scrollarsi di dosso quel senso d’incompiutezza di cui parlavo in apertura, ma soprattutto perché una vittoria darebbe un senso e un verso diverso al campionato della squadra di Marco Baroni.
In molti pensano che l’obiettivo minimo di questa squadra sia il raggiungimento dei play offa e non potrebbe essere diversamente leggendo i nomi dei calciatori in organico, a questo punto del campionato spetta a Baroni dimostrare di essere un allenatore in grado di trasformare un gruppo dalle buone qualità tecniche in una squadra vincente. Gli ingredienti sembrano esserci tutti ma occorre una scatto in avanti deciso e senza tentennamenti e la partita di domani giunge, forse, nel momento migliore.

Il ritorno al gol di Brugman è la nota migliore della giornata

Le pagelle di Pescara-Vicenza

9 Melchiorri 6,875

16 Brugman 6,625

15 Salamon 6,625

25 Pasquato 6,5

13 Zuparic 6,25

11 Zampano 6,125

1 Fiorillo 6

7 Politano 6

29 Rossi 5,875

42 Sansovini 5,5

10 Caprari 5,375

2 Pucino 4,875

20 Gessa sv

Marco Baroni 6,375

Il Pescara va

Nel calcio la scaramanzia è una scienza quasi esatta, pensiamo per esempio al Marco Baroni che prima di ogni partita fa un giro di campo andando a saggiare il manto erboso in prossimità del calcio d’angolo, ma anche i numeri e la classifica lo sono. E dunque si può affermare, in barba alla scaramanzia, che il Pescara di questi ultimi tempi va. Tre vittorie consecutive, otto gol all’attivo e tre al passivo dicono che il Pescara è in forma e che da domani può iniziare un nuovo campionato per i biancazzurri. Un campionato che potrebbe riservare quelle gioie che negli ultimi due campionati non ci sono state e alimentare speranze che erano solo chimere.

Marco Baroni, ovvero della versatilità tattica
Contro il Vicenza dell’ex Pasquale Marino il Pescara non potrà schierare, per squalifica, Memushaj e Bjarnason, due calciatori diventati indispensabili per il nuovo equilibrio tattico della squadra e dunque Baroni, “sarà costretto” a cambiare, molto probabilmente, modulo di gioco. Contro l’allenatore che lo ha lanciato giocherà dal primo minuto Gaston Brugman, il miglior talento dei biancazzurri.
Quella di domani è dunque una partita importante per il futuro prossimo del Pescara, lo è anche di più per il talento uruguagio che potrebbe riprendersi una maglia da titolare, sua fino alla fine dello scorso campionato.

Marco Sansovini il protagonista della svolta
In attesa dunque di verifica per il Pescara e per Brugman, possiamo festeggiare degnamente Marco Sansovini, il protagonista della svolta del Pescara di oggi.
Sappiamo che non sarebbe mai voluto andare via da Pescara, lo ha fatto per scelte tecniche della società, ma ha saputo aspettare il suo momento e il suo momento, puntuale come i suoi gol, è arrivato.
Marco, mi permetto di chiamarlo solo con il nome di battesimo per l’affetto e la stima che nutro nei suoi confronti, è una bella persona e questo conta anche più delle sue, indubbie, capacità tecniche. È stato un protagonista assoluto della promozione con Zeman in panchina segnando tanti gol e accettando, da vero capitano, la panchina quando nel suo ruolo gli fu preferito Gianluca Caprari. Reagì da vero campione.
Il calcio, questo calcio malato, ha sempre più bisogno di persone come Marco Sansovini, grande uomo e grande calciatore. Gli inglesi scriverebbero God bless you.
Buon calcio a tutti.

Sansovini si conferma e regala un’altra, importante, vittoria ai biancazzurri

Le pagelle di Pescara-Crotone

42 Sansovini 7,625

9 Melchiorri 7

15 Salamon 6,75

1 Fiorillo 6,5

8 Bjarnasson 6,5

13 Zuparic 6,5

32 Memushaj 6,375

16 Brugman 6,375

10 Caprari 6,33

7 Politano 6,125

11 Zampano 6

29 Rossi 6

24 Selasi 5,75

20 Gessa sv

Marco Baroni 6,5

Pescara-Crotone_3 marzo 2015

Marco Sansovini ancora protagonista. La felicità del “sindaco” dopo il gol della vittoria contro il Crotone.

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