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Vittoria dove essere e vittoria è stata

Contro il Catania dell’arrogante Dario Marcolin il Pescara aveva a disposizione un solo risultato utile: la vittoria. E la vittoria è arrivata dopo una bella partita che soprattutto nel primo tempo, quando entrambe le squadre hanno partecipato al gioco, credo ha soddisfatto il pubblico presente allo stadio.
Una partita che il Pescara ha interpretato nella maniera migliore nonostante l’ingenuità di Pasquato che ha costretto, dopo la sua espulsione, i compagni a giocare in inferiorità numerica. Una partita tutta cuore e corsa, con qualche sprazzo di buon calcio. Una partita che ha riproposto con forza la candidatura di Selasi ad essere uno dei titolari della squadra e che ha riscoperto Zuparic come uno degli uomini più affidabili della squadra biancazzurra, indipendentemente dal ruolo in cui gioca.

Marco Sansovini come in una favola a lieto fine
Il protagonista vero della partita è stato però il “sindaco” Marco Sansovini. Il suo gol segnato a pochi attimi dalla fine della partita con un tiro all’incrocio dei pali sotto un cielo plumbeo che non prometteva niente di buono è destinato a restare negli annali del calcio pescarese. Un gol bellissimo, uno di quei gesti atletici capaci di avvicinare i bambini al calcio. In qualche modo l’essenza stessa del calcio. Tiro in corsa da fuori area, portiere in volo plastico che non riesce ad intercettare la palla che, si sarebbe detto qualche anno fa, “toglie le ragnatele dall’incrocio dei pali”.
Nemmeno il più bravo degli sceneggiatori di Hollywood sarebbe stato capace di scrivere un finale di partita così emozionante, ci ha pensato Sansovini e ai tifosi del Pescara va bene così.

Cercare la continuità delle prestazioni, solo così ci saranno anche i risultati
Da domani si ricomincia come molte volte è successo quest’anno. L’obiettivo è cercare la continuità delle prestazioni perché solo in questo modo arriveranno, come logica conseguenza, anche i risultati. Devono essere bravi i calciatori ad essere sempre concentrati e deve essere bravo Marco Baroni a non cambiare troppo spesso la formazione. L’abbondanza della rosa non deve indurre l’allenatore fiorentino a non scegliere, ma esattamente il contrario. L’abbondanza della rosa deve costringerlo a fare delle scelte e puntare, in modo più continuativo, sulla stessa formazione.
Da domani a sabato prossimo ci sono tre partite da giocare, di cui due in casa, la classifica potrebbe cominciare a sorridere al Pescara. Forza allora, vamos a ganar…

Salamon il migliore, Sansovini mitico

Le pagelle di Pescara-Catania

15 Salamon 7,625

42 Sansovini 7,625

8 Bjarnason 7,125

1 Fiorillo 6,75

24 Selasi 6,75

7 Politano 6,75

11 Zampano 6,5

9 Melchiorri 6,5

13 Zuparic 6,375

29 Rossi 6,375

32 Memushaj 6,25

20 Gessa 6,25

25 Pasquato 4,75

16 Brugman sv

Marco Baroni 6,625

Il Pescara di Marco Baroni sconfitto anche a Latina

Quando Marco Sansovini fallisce il gol del possibile vantaggio contro il Latina, la partita è giunta al minuto 35:15 e il risultato è inchiodato sullo 0-0. Manca meno di un quarto d’ora alla fine dell’incontro e il Pescara, pur giocando male, è in partita. Poi, dopo qualche minuto, sale in cattedra Federico Viviani e la partita termina con il doppio vantaggio per i padroni di casa.
Giova ricordare che nel primo tempo Memushaj aveva anche sbagliato un calcio di rigore. Ma nonostante questi due episodi il Pescara perde, meritatamente la partita.
Qualcuno, e l’allenatore biancazzurro tra questi, ha citato questi due episodi come possibile e parziale giustificazione per la sconfitta del Pescara.
Noi di Calcio Totale però sappiamo bene che anche se il Pescara avesse vinto la partita contro il Latina il giudizio tecnico sulla gara non sarebbe mutato perché convinti che il risultato può essere casuale, la prestazione mai.

Scelte discutibili
Ciò che lascia molto perplessi, ancor più della scialba prova offerta contro il Latina, è l’ennesimo cambio, ingiustificato, di formazione di Marco Baroni. Non si comprende infatti perché l’allenatore fiorentino abbia schierato Caprari e Bruno. Il secondo è stato schierato al posto di Selasi, uno dei calciatori più in forma della squadra mentre il primo è stato preferito a Pettinari e Pasquato. Ovvero come scontentare tutti.
Scelte che non hanno nessuna logica e che riportano indietro il tempo del Pescara all’inizio del campionato quando, invano, Baroni cercava, come Diogene, gli uomini giusti per la sua formazione.

Vincere contro il Catania per allontanare la crisi
L’ennesima sconfitta rende la partita di domenica contro il Catania molto più importante e decisiva di quanto non lo fosse già. In caso di una nuova brutta prova della squadra accompagnata anche da un risultato negativo, la panchina di Baroni non sarebbe più così salda. Il presidente Sebastiani, per la prima volta quest’anno, è stato esplicito: bisogna cambiare registro.
Baroni è avvisato: ritrovi il gioco, i punti e un posto in squadra per Brugman, sembra essere il messaggio presidenziale. Altrimenti la sua permanenza a Pescara sarà molto breve.

Fiorillo salva il Pescara dalla goleada

Le pagelle di Latina-Pescara

1 Fiorillo 8,125

42 Sansovini 5,83

24 Selasi 5,75

15 Salamon 5,625

9 Melchiorri 5,625

93 Fornasier 5,5

8 Bjarnasson 5,375

7 Politano 5,25

10 Caprari 5

29 Rossi 5

2 Pucino 4,625

32 Memushaj 4,5

42 Bruno sv

25 Pasquato sv

Marco Baroni 4,375

Il Pescara mostra il suo vero volto?

Contro il Cittadella il Pescara era chiamato alla prova della maturità e, diciamolo senza infingimenti, la prova è andata male. Quasi una bocciatura perché la rete del pareggio, che comunque è un risultato al di sotto delle aspettative, è giunto a all’ultimo giro utile di lancette.
Per la società, che non ha mai ufficialmente dichiarato di ambire alla promozione in serie A, diretta o attraverso i play off, dunque niente di nuovo sotto al solo. Il programma di lavoro può procedere con, relativa, tranquillità. Per i tifosi, gli addetti ai lavori e la stampa specializzata, in questo caso mi sembra viaggino sulla stessa lunghezza d’onda, invece la situazione non è positiva.

Lo stadio semivuoto e la rosa è troppo ampia
La squadra non convince né da un punto di vista del gioco né sul versante dei risultati. Il mancato gradimento del gioco espresso dalla squadra di Baroni è evidente il sabato pomeriggio all’Adriatico. Gli spalti sono spesso semivuoti, segnale inequivocabile che il pubblico non gradisce lo spettacolo offerto dai biancazzurri.
L’aspetto positivo è che si può migliorare anche se la rosa troppo ampia a disposizione dell’allenatore rischi di diventare un elemento di disturbo più che un fattore positivo.
Pensiamo per esempio alla possibilità di scelta che ha Baroni nel settore offensivo. Melchiorri, Politano, Pettinari, Caprari, Pasquato, Sansovini, Lazzari e il giovane Di Rocco. Sette potenziali titolari su otto con due soli posti a disposizione. Troppi per non creare malumori e inutili, possibili, polemiche. Sarebbe stato più utile avere un organico meno ampio anche per costruire un gruppo più coeso.

Niente programmi a medio o lungo termine, l’orizzonte è sempre la prossima gara
Dopo l’ennesimo flop interno è evidente che sono vietate visioni di medio o lungo periodo, ma bisogna pensare e concentrarsi esclusivamente su ogni singola partita. Affermazione, quest’ultima, molto cara agli allenatori e ai calciatori stessi, non solo del Pescara, che in tutte le interviste ripetono sempre quest’unica dichiarazione.
Del resto sono pagati per allenare o giocare al calcio non per dissertare sui massimi sistemi. E nel sistema calcio, in particolare nel sistema italiano, meno ci si espone meglio è per i diretti interessati.
Proprio per queste ragioni, in qualche misura extracalcistiche, questo calcio non mi piace. Ma questa è un’altra storia, magari ne parleremo in futuro.
Buon calcio a tutti.

Un pareggio che lascia l’amaro in bocca

Il Pescara fuori dalle mura amiche ritrova se stesso e punti che fanno classifica. A Bologna, contro la squadra con la migliore rosa del campionato, i biancazzurri giocano una buona partita e conquistano un pareggio che gli consente di conquistare il nono posto della classifica con 32 punti, a ridosso della zona play off.
Un pareggio che lascia l’amaro in bocca perché si ha la sensazione che, soprattutto nella fase finale della gara, si sia sciupata una buona occasione per rosicchiare punti a una big del campionato. È mancata un po’ di spregiudicatezza ai ragazzi di Baroni per provare a vincere una partita che avrebbero potuto vincere.

Finalmente non si parlerà più di mercato
Si chiude la sessione invernale del calcio mercato e il Pescara che aveva, soprattutto, l’esigenza di sfoltire la rosa, si trova con lo stesso numero di calciatori agli ordini di mister Baroni. Sono partiti Maniero, Appelt Pires, Nielsen, Cosic, Da Silva, Sowe e Pogba, si registra inoltre la cessione a titolo definitivo di Marco Capuano al Cagliari, e sono arrivati in riva all’Adriatico, Abecasis, Pettinari, Bruno, Gessa, Fornasier, Vrodlojak, Rossi e, soprattutto Marco Sansovini. La squadra era competitiva prima del mercato e lo resta anche adesso, nonostante la cessione di Pippo Maniero. Tocca adesso a Marco Baroni dimostrare di essere un allenatore all’altezza delle aspettative di una piazza esigente come quella di Pescara.

In attesa di capire cosa può ottenere il Pescara da questo campionato
Ciò che non è ancor chiaro dopo il girone di andata è il reale valore della squadra, ovvero capire quale possa essere l’obiettivo massimo per questa stagione. In molti, e noi tra questi, pensano che l’obiettivo minimo non possa che essere la disputa dei play off. Lo dicono anche i calciatori, non ultimo il “sindaco” Marco Sansovini, lo pensano i tifosi e gli addetti ai lavori. Anche l’attuale classifica conferma che l’obiettivo sia alla portata del Pescara. Certo è che per ottenerlo bisogna tornare a vincere le partite casalinghe e osare di più. La qualità tecnica della rosa e la buona intesa raggiunta dalla squadra fanno ben sperare in questo senso. Non resta dunque che attendere le prossime gare, partendo dalla sfida di domani contro il Cittadella di Claudio Foscarini.

Salamon, leader indiscusso della difesa. Fornasier sul podio

Le pagelle di Bologna-Pescara

15 Salamon 7

6 Fornasier 6,625

24 Selasi 6,625

1 Fiorillo 6,375

10 Caprari 6,33

7 Politano 6,25

32 Memushaj 6,25

9 Melchiorri 6,25

2 Pucino 6,125

8 Bjarnasson 5,875

25 Pasquato 5,875

29 Rossi 5,75

16 Brugman sv

13 Zuparic sv

Marco Baroni 6

Manca la prova di maturità e la continuità

Ciò che manca al Pescara edizione 2014/2015 è la continuità dei risultati e una prova di maturità che solo il campo può consegnare. E la partita persa in casa contro la Ternana è la prova evidente di questa affermazione.
In molti si aspettavano una vittoria per tante ragioni. Un avversario privo di molti titolari, la volontà della squadra, manifestata a parole da tanti protagonisti, di dare una svolta definitiva al campionato, la superiorità, presunta, della squadra biancazzura rispetto ai rossoverdi umbri. Così non è stato e il Pescara ha perso una buona occasione per affermarsi come una delle protagoniste, positive, del campionato.

Buon primo tempo, ma è mancato il colpo del ko
Eppure la partita contro la Ternana era iniziata bene, un buon primo tempo lasciava sperare in un finale diverso, ma così non è stato. La squadra non è stata capace di chiudere la partite nella prima frazione di gioco quando avrebbe meritato il pareggio. Fa tutto il Pescara. Solito errore in difesa e vantaggio degli umbri al primo giro di orologio. La squadra recupera subito lo svantaggio con un Bjarnason sempre più convincente, ma non riesce a sancire la superiorità manifestata sia in termini di gioco sia in termini territoriali. Nel secondo tempo infatti cresce la Ternana e si spegne sempre più velocemente il Pescara con il passare dei minuti.

La sconfitta non è un dramma, ma non si può nemmeno gioire
La Ternana vince una partita che poteva anche perdere, ma non “ruba” niente all’Adriatico. Il Pescara invece resta al palo e rimanda a momenti altri gioie per i suoi tifosi. Già dalla partita di domani, la sfida contro il Bologna è anche per questo motivo molto stimolante, questo può succedere. Una squadra che ha già dimostrato di rendere di più e meglio in trasferta potrebbe riprendere la marcia verso la conquista di posizioni più consone alla qualità della rosa a disposizione di baroni, che non sarà la migliore della categoria, ma certo è tra le prime della cadetteria.
Certo il Bologna non è un avversario facile da affrontare, i nuovi acquisti e una compagine societaria di alto profilo, basti pensare a Fenucci e Corvino rispettivamente Amministratore delegato e Direttore sportivo, fanno del Bologna una delle squadre più accreditate per la promozione in serie B.
Bologna rievoca ricordi felici per i tifosi del Pescara, chissà che non si possa, già da domani, aggiornare l’album dei successi in terra bolognese.

Politano il migliore e Bjarnason conferma il suo buon momento di forma

Le pagelle di Pescara-Ternana

7 Politano 6,66

8 Bjarnasson 6,5

15 Salamon 6,16

26 Da Silva 6,16

32 Memushaj 6

24 Selasi 6

2 Pucino 6

13 Zuparic 6

25 Pasquato 6

29 Rossi 6

9 Melchiorri 5,33

11 Zampano 5,16

18 Aresti 5

16 Brugman sv
Marco Baroni 5,16

Quattro gol anche al Trapani, adesso il gioco si fa serio

Il Pescara si ripresenta al campionato di serie B e ai suoi tifosi nello stesso, identico, modo, in cui li aveva lasciati prima della pausa natalizia. Forte e autorevole, soprattutto come una macchina da gol, soprattutto in trasferta. Anzi, la squadra ammirata contro il Trapani, lascia sperare che con il passar delle giornate il meccanismo possa funzionare sempre meglio.
Una partita, quella vinta contro i siciliani, senza sbavature, condotta in modo autorevole, da grande squadra. Forse per la prima volta in questo campionato il Pescara ha svelato le sue reali potenzialità: una squadra che può competere per la vittoria del campionato.

La cessione di Maniero non pregiudica niente, anzi…
In molti hanno criticato la società biancazzurra per la cessione dell’ex capitano Riccardo Maniero al Catania. Le critiche sono state molto dure sia in relazione all’aspetto finanziario sia in relazione all’aspetto tecnico. Da un punto di vista finanziario la società ha spiegato il motivo delle sue scelte e ognuno può formulare la propria idea e un giudizio autonomo, mentre da un punto di vista tecnico, si può affermare che la cessione di Maniero non indebolisce la squadra, anche se non dovesse arrivare nessun altro attaccante in squadra.
Per il tipo di gioco che predilige, e soprattutto ha nelle sue corde, l’allenatore dei biancazzurri, un brevilineo che affianchi Melchiorri è la soluzione ideale. E per quello che si è visto fino ad oggi, sul versante delle potenzialità di gioco espresse dalla squadra, Pasquato e Caprari possono garantire un rendimento superiore all’assetto precedente.

Adesso nessun colpo a sorpresa
Si stia attenti dunque in questo ultimo scorcio di mercato a non commettere errori realizzare colpi a sorpresa. La rosa del Pescara è di buon livello e non necessita di ulteriori ritocchi soprattutto nel reparto offensivo. Anzi, al contrario c’è bisogno di sfoltire la rosa per arrivare ad un numero adeguato di calciatori e creare così un gruppo ancor più coeso e unito. Baroni segua il suo istinto e faccia giocare la squadra così come ha in mente senza farsi condizionare dai numeri o dal calcio spettacolo. Non accetti consigli da nessuno e faccia emergere la grande qualità dei calciatori che ha a disposizione. In un calcio che guarda solo al risultato serve questo. Per i sognatori, e io so di appartenere a questa categoria, ci saranno tempi altri e in ogni caso ci si può sempre accomodare in divano e schiacciare il tasto play a film già visti che fa sempre piacere rivedere.

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