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Deludende prova della squadra di Serse Cosmi che resta in corsa per i play off

Il Pescara si scioglie al primo tepore primaverile
Chi si aspettava un Pescara finalmente maturo e consapevole della propria forza e dunque in grado di archiviare la partita contro la Reggina con relativa tranquillità, si sbagliava. E si sbagliava di grosso perché il Pescaravisto all’Adriatico contro i calabresi è stata la brutta copia della squadra tonica ed efficacie ammirata contro il Latina solo qualche giorno prima. Contro gli amaranto, capitanati da un “sempreverde” Di Michele e da un sorprendente Sbaffo che, soprattutto nel primo tempo, giostrando tra le linee, ha messo in continua difficoltà i biancazzurri, il Pescaraè stato molto deludente. Sia come qualità di gioco sia come qualità dei singoli. Una squadra senza anima e incapace di produrre emozioni. La gestione tecnica della squadra, sia quella di Marino sia quella di Cosmi, ha creato e continua a creare confusione facendo ruotare, come giostre impazzite e senza comando alcuno, quasi tutti gli uomini a disposizione.

Non convincono le esclusioni di Politano e Ragusa
Se con la gestione di Marino segnalavamo il mancato utilizzo del gruppo di giovani promesse che la società aveva messo a disposizione del tecnico (Viviani, Frascatore, Piscitella e nel primo periodo perfino Politano), con la gestione Cosmi assistiamo a un continuo ruotare di uomini e assetti tattici.
Ovviamente ogni mini rivoluzione tecnica lascia per strada feriti metaforici s’intende. Nel caso dell’ultimo mini rimpasto le vittime sacrificali sembrano essereAntonino Ragusae Matteo Politano, due tra i più talentuosi calciatori della squadra adriatica.
Diciamolo in maniera chiara, senza se e senza ma, non siamo d’accordo con le scelte di Comsi se queste scelte prevedono il sacrificio di questi due talenti. La squadra, al contrario andrebbe costruita proprio a partire da Politano e Ragusa che con Brugman e Balzano dovrebbero costituire l’ossatura della compagine biancazzurra.

Una stagione da dimenticare che potrebbe riservare la sorpresa sui titoli di coda
Giunti a questo punto del campionato si può affermare che il campionato del Pescara si sta rivelando deludente sia rispetto all’attuale classifica sia rispetto alla qualità del gioco mostrato fino ad oggi. Deludente soprattutto perché le aspettative erano molto alte. Due allenatori di categoria certamente superiore e una rosa tra le migliori della serie B autorizzavano a sperare in un campionato diverso da quello al quale abbiamo assistito, ma i titoli di coda potrebbero riservare anche una sorpresa positiva.
In un campionato con un livello tecnico bassissimo, com’è l’attuale campionato di serie B,il Pescarapotrebbe infatti recitare almeno un ruolo da coprotagonista. Mettendo da parte le ambizioni di giocare un calcio di buon livello, ma concentrandosi esclusivamente sul risultato, si può provare a rendere positiva una stagione che altrimenti si rivelerebbe negativa. La squadra biancazzurra ha nel suo organico calciatori in grado di poter decidere e vincere singole sfide, si punti su questo aspetto. Decida l’allenatore se tenere tutti sulla corda o di puntare su un gruppo di titolari, ma lo faccia in fretta perché le partite da disputare diventano sempre di meno e la fine del campionato, inesorabilmente, si avvicina.

Non bastano due reti al Pescara per espugnare Trapani

Un bel Pescara pareggia sul campo del Trapani
Un gran bel Pescara impone il suo gioco sul campo della matricola Trapani e pareggia una partita che avrebbe certamente meritato di vincere.
Due bellissimi gol segnati, due autoreti, un gol, ingiustamente annullato a Maniero e un rigore sacrosanto non assegnato testimoniano la supremazia espressa in campo dalla compagine biancazzurra.
Facilità di corsa, grande senso tattico e calciatori che sanno bene ciò che devono fare sia in fase di possesso sia in fase di non possesso.
Il grande dinamismo e il continuo movimento dei calciatori del Pescara crea spesso superiorità numerica soprattutto a centrocampo e questo concede indubbi vantaggi alla manovra della squadra.
Quando la condizione fisica supporterà meglio i calciatori c’è da attendersi un ulteriore passo in avanti sia rispetto alla qualità delle giocate sia all’intensità della manovra.
Nelle prime due partite disputate dimostra di poter svolgere un ruolo da protagonista per tutto il campionato.

Antonino Ragusa il protagonista della partita
Potrebbe essere l’anno della definitiva consacrazione di Antonino Ragusa che dall’inizio della preparazione si sta rivelando come uno dei migliori calciatori a disposizione di Marino. Quando parte palla al piede e punta l’avversario è imprendibile ed è dotato di un tiro potente e preciso. Svolge bene sia il ruolo di terzo del centrocampo sia quello di esterno alto del tridente offensivo. Una duttilità che lo rende già indispensabile per l’economia di gioco della squadra. Gioca bene sia in fase di possesso palla sia in fase di non possesso ed è dotato di una buona corsa. Sarà sicuramente uno dei protagonisti principali della stagione biancazzurra.

Addio per Cascione, Bjarnason
Si discute molto in queste ore sul mercato in uscita del Pescara e sulle cessioni di Cascione e Bjarnason.
Il primo, Cascione, fin dal primo giorno del ritiro precampionato aveva manifestato la ferma volontà di andare via dal capoluogo adriatico. A nulla sono valse le parole del direttore generale e dell’allenatore che in più occasioni avevano manifestato l’intenzione di volere trattenere a Pescara l’ex capitano della squadra biancoceleste. Ma Cascione ha scelto di voler andare via per andare a giocare con il Cesena in serie B. Credo che dovremmo augurargli un buon proseguimento della sua carriera e ringraziarlo per il contributo che ha dato alla causa del Pescara.
Diverso è il discorso relativo a Bjarnason. Il calciatore aveva rifiutato due proposte che non riteneva adeguate alle sue aspettative ed ha invece accettato l’offerta della Sampdoria. In questo caso bisogna essere «più realisti del re». Se una società importante di serie A, perché la Sampdoria è una società importante, ti fa una proposta e tu giochi in serie B, è molto difficile che tu possa rifiutare. Una cessione che poteva essere preventivata e che c’è stata.
Non drammatizzerei sui possibili risvolti negativi, anche perché Bjarnasson non è mai stato determinate con la maglia del Pescara e, dubito, che lo sarebbe stato in questo campionato.

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