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Contro il Padova la vittoria di un collettivo

Le pagelle di Pescara-Padova

25 Emanuele Belardi_7
Inoperoso per tutta la partita viene chiamato in causa da un intervento perfido di Rocchi, appena entrato in campo, e risponde da campione salvando porta e risultato. Anche con un portiere così si costruiscono grandi stagioni

12 Luciano Zauri_6
Svolge il suo compito con mestiere trasmettendo a tutto il reparto la tranquillità necessaria per non rischiare mai nulla.

29 Raffaele Schiavi_7
Sbaglia un solo intervento in tutta la partita, ma in quell’occasione rimedia Belardi. Nel primo tempo compie un intervento che equivale a un gol segnato. Sempre più sicuro di sé rappresenta uno dei punti di forza della squadra.

5 Marco Capuano_7
La migliore prestazione dell’anno e una delle migliori in assoluto per Marco Capuano. L’infortunio è ormai solo un brutto ricordo e il suo rendimento in campo di oggi dimostra quanto fosse frenato dai fastidi muscolari. Preciso, attento e sempre in anticipo sull’avversario, è ritornato sui livelli della stagione magica della promozione in serie A.

14 Balzano Antonio_6,5
Il capitano è diventato il maestro delle sovrapposizioni. Un moto perpetuo sulla corsia di destra non lascia un attimo di respiro al suo dirimpettaio. Conferma, anche contro i patavini, la sua ottima stagione.

33 Dario Zuparic_6,5
All’inizio del campionato sembrava destinato a recitare un ruolo da comprimario e invece il giovane Dario, complice il doppio infortunio di Nielsen e Rizzo si è ritrovato protagonista in un ruolo non suo, ma che sta svolgendo con grande applicazione e perizia.

16 Gaston Brugman_7
Ancora una volta il migliore in campo in una partita che il Pescara poteva e doveva vincere con più tranquillità. Bravo sia in fase di possesso palla sia in fase di non possesso è destinato a diventare un calciatore vero e soprattutto da grande squadra.

21 Andrea Rossi_7
Primo tempo in sordina mentre nel secondo inserisce il turbo e tutto diventa più difficile per il Padova. La sua crescita, al pari di quella di Schiavi, ha reso il Pescara una macchina ben organizzata e in grado di disputare un buon campionato.

7 Matteo Politano_6
Disputa una partita molto attenta e di grande dispendio di energie fisiche. Presente soprattutto in fase di non possesso palla si rende protagonista di un’azione “alla Politano” che grazie alla complicità di un difensore patavino s’infrange sul palo.

19 Pippo Maniero_6
«Ma Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia», canta Francesco De Gregori e noi con lui. Forza Pippo.

27 Antonino Ragusa_6,5
La solita partita di sostanza e di qualità alla quale ha abituato i tifosi biancazzurri. Quando parte, palla al piede, è incontenibile. Uno punto fermo della squadra e una delle frecce più pericolose nell’arco di Pasquale Marino.

46 Mascara_sv

11 Cutolo_7
Il gol realizzato contro il Padova è la sua prima gioia della stagione. Un gol importante che fa classifica e che gli regala un sette in pagella. La prestazione non è giudicabile perché gioca pochi minuti per poter esprimere un giudizio compiuto

Pasquale Marino_7,5
Il voto più alto della stagione per mister Marino anche se la partita non è stata la migliore della stagione. La squadra ha ormai una sua precisa fisionomia tecnico tattica e un equilibrio che, considerando i tanti giovani schierati in campo, è il miglior risultato che l’allenatore siciliano potesse sperare. Il recupero di Piscitella, Rizzo, Nielsen e Viviani, unitamente a un rinforzo di gennaio potrebbe trasformare il Pescara nella squadra da battere. Bravo e concreto.

Il Pescara vola al quinto posto in classifica, a tre punti dalla promozione diretta

Quarta vittoria consecutiva e tra due partite c’è l’Empoli
Il campionato del Pescara comincia a diventare molto interessante. La quarta vittoria consecutiva colloca infatti la squadra biancazzurra al quinto posto in classifica a tre punti dalla promozione diretta. Una posizione impensabile fino a qualche settimana fa, che i ragazzi di Pasquale Marino hanno raggiunto grazie a una serie di prestazioni positive che lasciano ben sperare anche per il futuro immediato. Al giro di boa del campionato e alla lunga sosta invernale mancano due partite di campionato. Due partite che possono anche migliorare la già buona posizione di classifica. Prima il Modena in trasferta, una squadra che ha subito gli stessi gol del Pescara, 22, e ne ha segnati sette di meno. E poi l’ultima partita tra le mura amiche contro l’attuale capolista, l’Empoli, che ha subito otto reti in meno del Pescara e ne ha segante 29 contro le 30 di Brugman & compagnia.

Contro il Padova grande prova di maturità tecnico-tattica
La gara contro il Padova, che il Pescara avrebbe dovuto e potuto vincere con meno difficoltà, ha svelato una squadra ormai cinica e matura per il salto di qualità. Nemmeno il rigore sbagliato da Maniero, o parato da Mazzoni, ha cambiato l’assetto tattico e mentale dei ragazzi di Marino. Una partita giocata sempre alla ricerca del risultato, con interessanti trame di gioco e buoni spunti individuali.
Una squadra ormai consapevole dei propri mezzi e sicura nell’amministrare il risultato, mai in balìa dell’avversario. Un giusto mix tra esperienza, Belardi, Zauri, Schiavi, Rossi, e gioventù, Capuano, Brugman, Zuparic, Politano ma anche Balzano, Maniero e Ragusa. Una squadra dunque in grado di poter durare tanto tempo soprattutto se in primavera dovessero arrivare i risultati che in tanti aspettano.

Il mercato di gennaio deve servire per rafforzare una squadra già competitiva
Per realizzare un’impresa che non sempre riesce, tornare in serie A dopo solo un anno di B, occorre però che si colmi la lacuna, numerica, del centrocampo. Serve un calciatore in mezzo al campo, meglio sarebbe prenderne due, perché gli infortuni congiunti di Nielsen, Rizzo e Viviani hanno dimostrato che per quel settore occorre rinfoltire la rosa. Sarebbe un peccato infatti se nel momento topico del campionato dovesse verificarsi nuovamente un’emergenza come quella di queste ultime giornate risolta brillantemente da Marino con l’inserimento di Zuparic in un ruolo non suo. Bisognerà evitare lo sciagurato mercato invernale dello scorso anno che portò a Pescara calciatori che non diedero nessun contributo positivo.
Dai propri errori s’impara e certo Daniele Sebastiani, Danilo Iannascoli e tutto lo staff biancazzurro faranno tesoro degli errori dello scorso anno.
Nel frattempo Buon Natale a tutti.

Con la vittoria di Lanciano il Pescara aggancia la zona play off

La terza vittoria consecutiva ricolloca il Pescara nella sua dimensione reale
Dopo la vittoria contro il Siena giunge anche la vittoria contro la Virtus Lanciano. Sei punti che rendono i biancazzurri di Pasquale Marino la squadra del momento della cadetteria. Due partite diverse tra loro. La prima vinta con grande facilità e mettendo in mostra un buon gioco con diverse occasioni da gol, la seconda ha mostrato invece un volto nuovo di questa squadra. Un squadra cinica che sta imparando a distribuire le forze fisiche a seconda dell’andamento della partita e degli avversari. La partita contro i rossoneri di Baroni non è stata bella, ma il Pescara ha dimostrato di saper ben gestire il vantaggio, di accelerare quando era il caso di accelerare e di tirare i remi in barca quando ha verificato che la spinta offensiva degli avversari era inconsistente.

La sfida di venerdì contro il Padova può spinger ancora più in alto il Pescara
In questa fase del campionato e aspettando il mercato di gennaio può anche andar bene così. La squadra sta recuperando punti preziosi in classifica che aveva perso per strada e sta, contemporaneamente, accorgendosi della propria forza. Forza non ancora completamente espressa per almeno due ragioni: gli infortuni che non hanno consentito di schierare per molte partite l’undici titolare e una rosa che si è rivelata insufficiente a centrocampo.
La prima questione dipende da diversi fattori, non ultima la malasorte mentre la seconda è frutto di scelte che vanno corrette.

La bellezza di avere il pubblico amico anche in trasferta
La sfida contro la Virtus Lanciano, pur disputandosi su un campo con una capienza limitata, ha mostrato la bellezza del tifo sugli spalti. Il calcio è uno sport popolare che vive e prospera solo e soltanto se c’è il tifo sugli spalti. Se ci sono persone in carne ed ossa che testimoniano con il loro calore la vicinanza a una squadra. In questo caso lo spettacolo può dirsi tale, altrimenti è monco. Le partite senza pubblico e senza tifosi semplicemente non sono partite, tantomeno il calcio può essere riservato solo per chi acquista il pacchetto delle pay tv.
I colori, le voci e la passione delle due curve di Lanciano hanno arricchito uno spettacolo altrimenti poco gradevole e rappresentano un patrimonio da non disperdere. Per queste ragioni l’applauso più lungo e più bello per la partita di domenica scorsa lo dedicherei al pubblico.

Gaston Brugman sugli scudi: è l’uruguagio il migliore a Lanciano

Le pagelle di Virtus Lanciano-Pescara

25 Emanuele Belardi_6
Impegnato una sola volta in 99 minuti di gara, tiro di Piccolo, si oppone con sicurezza trasferendo alla squadra la tranquillità necessaria per gestire il risultato. Affidabile

6 Luciano Zauri_7
Il migliore della gara con Brugman. I frentani non sono velocissimi e lui a quei ritmi va a nozze mettendo in campo la sua esperienza e una buona preparazione fisica che comincia a dare i suoi frutti.

29 Raffaele Schiavi_6,5
Da quando è rientrato dall’infortunio la difesa dei biancazzurri ha registrato un netto miglioramento. Sicuro e affidabile non lascia nulla al caso: esce sempre a testa alta e palla al piede come si conviene a ogni buon calciatore.

5 Marco Capuano_6,5
Il suo miglioramento è evidente e i postumi dell’infortunio sono ormai solo un lontano ricordo. Ha giocato una partita sempre in anticipo sul suo avversario diretto e non ha sbagliato nessun intervento.

14 Balzano Antonio_6
Partita sufficiente ma sotto lo standard a cui ci ha abituati il capitano in questo campionato. Soprattutto nel secondo tempo, quando la squadra arretra il suo baricentro, non offre la solita spinta in fase offensiva.

33 Dario Zuparic_6,5
Un’altra buona prova per Dario Zuparic. Seconda partita nell’inedito ruolo di centrocampista e seconda prestazione sopra la sufficienza. Svolge con ordine e disciplina tattica i compiti che gli assegna l’allenatore.

16 Gaston Brugman_7
Il migliore in campo senza se e senza ma. Alla sua già buona visione di gioco e regolarità ha aggiunto, partita dopo partita, la capacità di recuperare palloni e contro la Virtus Lanciano si distingue proprio per questa ragione. Elegante e sicuro nel tenere le redini del gioco biancazzurro si sta proponendo come uno dei migliori calciatori del campionato di serie B.

21 Andrea Rossi_6
Vale il giudizio espresso per Balzano. Disputa una buona partita soprattutto in fase di contenimento non proponendo le consuete azioni offensive a cui ha abituato il pubblico pescarese.

7 Matteo Politano_6,5
Ogni volta che tocca la palla il gioco s’infiamma e cresce la qualità tecnica dell’incontro. Calciatore di categoria superiore dimostra anche a Lanciano che con lui in campo il Pescara è più forte.

19 Pippo Maniero_6,5
Decimo gol per Pippo Maniero. Trasforma con tranquillità il rigore che consente alla squadra di raggiungere la zona play off. Questa stagione sta diventando, decisamente, la stagione della sua definitiva consacrazione.

27 Antonino Ragusa_6
Procura il rigore con il quale la squadra vince la partita e corre fino alla fine della gara. Inesauribile in ogni zona del campo. Non punge molto in fase offensiva, ma il suo contributo è determinate come sempre in questa stagione.

46 Mascara_sv

11 Cutolo_sv

Pasquale Marino_6,5
La rincorsa del Pescara alla zona che conta del campionato continua anche a Lanciano con un gioco pragmatico capace di capitalizzare l’unica occasione da gol di tutta la partita. Gran parte del merito di questa striscia positiva di risultati va ascritta al tecnico che ha saputo modificare l’assetto tattico della squadra e gli interpreti da mandare in campo. Conil tempoe qualche acquisto nel mercato di gennaio, ritornerà con i punti anche il bel gioco.

A Siena Pippo Maniero conferma che questa è la “sua” stagione

Le pagelle di Siena-Pescara

25 Emanuele Belardi_7
Compie un paio d’interventi, con il Pescara in vantaggio di un gol, che trasmettono tranquillità a tutta la squadra. Merita un voto alto anche per questo.

12 Luciano Zauri_7
29 Raffaele Schiavi_7
5 Marco Capuano_7
Sette in pagella per tutta la difesa, sempre attenta e reattiva e perché addomestica gli avversari, una delle squadre più attrezzate del campionato, concedendo solo un’occasione in tutta la partita.

14 Balzano Antonio_7,5
A Siena disputa un secondo tempo sontuoso costringendo gli avversari al fallo sistematico su di lui come fosse un attaccante di ruolo. Incontenibile sulla fascia destra sia in fase di contenimento sia in fase di attacco. Si conferma uno dei pezzi pregiati della squadra e un degno erede della fascia che è stata di Vincenzo Zucchini.

33 Dario Zuparic_7
16 Gaston Brugman_7
21 Andrea Rossi_7
Sette collettivo anche per il centrocampo. Zuparic in particolare colpisce per la tranquillità con cui gestisce la sua partita in un ruolo insolito. Brugman fa il Brugman e Rossi, a tratti, è imprendibile sulla corsia di sinistra.

7 Matteo Politano_7
Ė ufficiale c’è un nuovo marchio registrato: il gol alla Politano. Parte dalla fascia destra in velocità salta uno o due avversari e piazza la palla, rasoterra, sul primo palo. Consolida la sua posizione in squadra dimostrando, ancora una volta, di meritare la maglia di titolare. Decisivo.

19 Pippo Maniero_7,5
Un assist gol per Ragusa, un secondo per Politano e un gol che porta a nove il suo personale bottino stagionale. Si aspettava l’esplosione di Maniero da diversi anni e finalmente in questo campionato l’ex centravanti della primavera della Juventus sta dimostrando tutto il suo valore. Merita la palma di migliore in campo nella migliore prestazione stagionale della squadra. Oltre la generosità c’è di più.

27 Antonino Ragusa_7
Timbra il cartellino pure a Siena, segnando il suo sesto gol in campionato, e si concede due o tre discese delle sue, costringendo gli avversari al fallo sistematico. Alcune pause durante la gara non gl’impediscono di meritare l’ennesimo sette della stagione.

34 Sforzini Ferdinando_sv

46 Mascara_sv

Pasquale Marino_7,5
Il miglior Pescara della stagione soprattutto per autorevolezza e sicurezza nei propri mezzi. I meriti di questa trasformazione sono da attribuire ai calciatori e all’allenatore. Marino ha dimostrato di far tesoro dei propri errori e da qualche partita le sue scelte si stanno rivelando scelte vincenti. Al miglior Pescara della stagione corrisponde anche il miglior Marino della stagione.

La vittoria di Siena lancia, definitivamente, il Pescara nella zona alta della classifica

Una vittoria che vale più di tre punti
La facilità con la quale il Pescara ha espugnato Siena proietta i ragazzi di Marino in una dimensione che mai avevano avuto nel corso di questo campionato. Una vittoria ottenuta senza rischiare niente, tantomeno subire la pressione dei padroni di casa. Per questa ragione, il Pescara ridimensiona le ambizioni dei toscani e si riaccredita tra le favorite del campionato, così come tutti avevano pronosticato all’inizio del campionato. Una vittoria che aumenta l’autostima dei biancazzurri e l’orgoglio della tifoseria presente anche a Siena per incitare la propria squadra. Troppo preparato Pasquale Marino e troppo bravi i calciatori in rosa del Pescara per non recitare un ruolo di primo piano in questo campionato.

Adesso tutti concentrati sul derby: Virtus Lanciano-Pescara
Le emozioni però non finiscono qui per l’ambiente biancazzurro perché, dopo un paio di giorni di riposo, tutti saranno concentrati per il gran giorno del derby abruzzese a Lanciano. La sorpresa di questa prima parte del campionato, i rossoneri frentani, ospiteranno il Pescara in una partita che si preannuncia come uno degli eventi più attesi di questo fine 2013. Una partita di cui tutto l’Abruzzo deve essere fiero e orgoglioso, che dovrà essere una festa in campo e sugli spalti. Tutti si devono spendere per raggiungere questo obiettivo. Le due società, i calciatori in campo, i tifosi sugli spalti, la stampa. Tutti indistintamente devono dare il proprio contributo affinché domenica 15 dicembre sia un giorno da ricordare per le emozioni e per la bellezza della partita.

Pasquale Marino può far lievitare l’entusiasmo dei tifosi del Pescara Dopo le titubanze iniziali, qualche errore tecnico e di comunicazione, Marino si sta guadagnando sul campo, con i risultati e un’organizzazione di gioco sempre piacevole da vedere, la considerazione di tutto l’ambiente. Con l’arrivo della primavera e qualche acquisto azzeccato nel mercato di gennaio, il suo Pescara potrebbe diventare la squadra da battere nel girone di ritorno e centrare la promozione in serie A dopo un solo anno di purgatorio in B. Tutto l’ambiente sportivo pescarese attende questo epilogo. Non sarà facile, ma i biancazzurri hanno il dovere di provarci per la sua storia recente, per la qualità della rosa e per la bravura del suo allenatore.

Il Pescara vince 4-2 e sale a più sette sulla zona rossa dei play out e a meno quattro dai play off

I biancazzurri regolano i conti con il Carpi con 4-2 che non ammette repliche
La vittoria casalinga contro il Carpi rientra nell’ordinaria amministrazione per la squadra di Pasquale Marino. Con questa vittoria, la quinta del campionato, il Pescara si allontana, forse, definitivamente dalla parte bassa della classifica per approdare nella zona che più gli compete. Più sette sulla zona play out e meno quattro dalla zona che conta, i play off.
La partita contro il Carpi non è stata però una partita indimenticabile da un punto di vista tecnico, soprattutto per la scarsa qualità della squadra allenata da Vecchi che ha schierato, dal primo minuto di gioco, ben sette difensori, incluso il portiere.
Soprattutto nel primo tempo le due squadre, pur non avendo prodotto il massimo dello sforzo fisico, hanno mostrato un gioco poco continuo e una distanza tra i reparti che non ha consentito di godere di un bello spettacolo. E per godere di un bello spettacolo c’è sempre bisogno di due squadre in campo e sabato scorso, con molta sincerità, si è vista una sola squadra in campo.

Senza strafare il Pescara conquista una vittoria importante per la classifica
Il Pescara di Marino dunque si aggiudica la quinta vittoria del campionato, recupera qualche infortunato e si appresta a giocare le ultime partite prima della lunga sosta invernale nelle migliori condizioni possibili. L’allenatore siciliano lascia in panchina Mascara e Cutolo e la squadra va.
Politano al rientro è autore di una bella rete, Ragusa si conferma il migliore dei suoi, mentre Pippo Maniero è sempre più il capocannoniere della squadra. Indicazioni nette che confermano ciò che abbiamo sempre sostenuto: fino a qualche settima fa non si schierava la migliore formazione possibile. Va dato atto a Marino di aver compreso l’errore, comprendere e ammettere i propri errori è sempre segno d’intelligenza, e di aver schierato la migliore formazione possibile. Anche gli esordi di Kabashi e Fornito, pur per pochi scampoli di partita, sembrano indicare una nuova direzione di marcia per la squadra biancazzurra.

Cinque partite per capire il futuro del campionato del Pescara
A questo punto del campionato mancano cinque partite prima della sosta invernale. Cinque partite per capire se il Pescara potrà essere una delle protagoniste e in corsa per la vittoria finale.
Siena e Lanciano in trasferta, Padova in casa, Modena in trasferta ed Empoli casa, diranno la verità sulla qualità dell’undici biancazzurro. Cinque partite per verificare il cammino positivo, soprattutto in termini di risultati, compiuto nelle ultime gare.
«Quattordici punti in sei partite non si conquistano per caso», ha detto Pasquale Marino nel dopo partita contro il Carpi, e ha perfettamente ragione. Anche in uno dei più brutti campionati di serie B che io ricordi, soprattutto per qualità tecnica, nessuno ti regala niente e se il Pescara è riuscito a conquistare molti punti nelle ultime sei partite il merito va ascritto tutto ai calciatori e all’allenatore.
Il pubblico di Pescara è però un pubblico molto esigente. È abituato al bel gioco, s’identifica quasi nel bel gioco e dunque sin dalla prossima partita gli sforzi devono essere concentrati oltre che sul risultato anche sulla qualità del gioco. Quella qualità ammirata all’inizio della stagione che già faceva sognare tifosi e addetti ai lavori.

Per la seconda partita consecutiva il migliore in campo è il portiere

Le pagelle di Novara-Pescara

1 Pigliacelli_7
Per la seconda volta consecutiva il portiere del Pescara è il migliore in campo della sua squadra. Nella partita precedente fu Belardi, a Novara è stato il turno di Pigliacelli che così riscatta qualche indecisione avuta fino a oggi. Almeno tre interventi risolutivi e numerose uscite in presa alta, oltre al suo bel lancio con i piedi, consentono alla sua squadra di tornare imbattuta da Novara.

6 Zauri_6
Un intervento provvidenziale nel primo tempo a portiere battuto gli vale, da solo la sufficienza in pagella, per il resto ordinaria amministrazione e una partita alla quale, ormai, ci ha abituati. Attento in difesa, assente in fase d’impostazione

23 Cosic_6,5
Partita attenta con qualche errore in fase di anticipo nel momento cruciale della gara. La sua crescita è costante e con il passare dei minuti acquisisce quella sicurezza nei propri mezzi indispensabile per potersi affermare in campionato professionistico. Deve giocare con più continuità per migliorare ancora.

5 Capuano_6
Al rientro dopo l’infortunio disputa una buona gara senza eccessi e senza errori. Ci mette impegno e grinta, qualità che ha sempre mostrato e che sono insite nel suo modo di giocare. Certamente positivo il suo rientro in squadra come titolare.

14 Balzano_6
Affoga nel grigiore generale anche se un paio da un paio di suoi spunti nascono le azioni più interessanti della partita. Qualche errore di troppo in fase di contenimento, recuperata da una costante ricerca della giocata in fase di proposizione dell’azione offensiva.

16 Brugman_6,5
Ancora una volta bravo l’uruguagio che, a tratti, si dimostra un calciatore di categoria superiore. Alcuni suoi spunti illuminano una partita altrimenti brutta e noiosa. Compie un paio di errori in fase di contenimento che non gli consentono di guadagnare mezzo voto in più

18 Rizzo_5,5
Partita anonima e senza spunti. Quando la squadra non gira non è certo lui l’uomo che può cambiare volto alla partita. Si batte bene e fino in fondo, ma soffre la mancanza di almeno un altro uomo di centrocampo a condividere le sue fatiche.

3 Frascatore_5
Rientro non positivo per Frascatore che disputa una partita insufficiente. Impreciso negli appoggi si lascia sfuggire quasi sempre il suo avversario diretto. Essendo più portato ad offendere che a difendere non era certo la partita di ieri quella più indicata per fare bella figura.

46 Mascara_4,5
Ancora una prestazione molto sotto la sufficienza per uno degli uomini voluti dall’allenatore siciliano. Schierato da esterno, non attacca mai lo spazio senza palla, non pressa e sbaglia anche gli appoggi più semplici. Si nota solo per due punizioni che appoggia al limite dell’area di rigore avversaria. Totalmente al di fuori del coro.

19 Maniero_6
Corre, lotta e subisce tanti falli il capocannoniere della squadra. Purtroppo solo una conclusione in porta, di testa e che finisce fuori, per una partita altrimenti giocata con molta passione e spirito di sacrificio. Sarebbe interessante vederlo all’opera in una squadra che crea azioni offensive a ripetizione.

27 Ragusa_6
Questa volta solo qualche buon spunto e nulla più. Non riesce a prendere per mano la squadra e tirarla fuori dall’anonimato. Soffre, come Brugman e Rizzo, la mancanza in campo di almeno un altro centrocampista in grado di collegare meglio e con più continuità la fase di possesso con la fase di non possesso.

15 Bocchetti_sv

7 Politano_6
Gioca pochi minuti e merita la sufficienza per la qualità delle sue giocate e per la vitalità mostrata che tiene in apprensione l’intera difesa piemontese. All’annuncio delle formazioni ci si stupisce per la sua assenza. Un calciatore determinate per questa squadra.

31_Padovan_sv

Pasquale Marino_5,5
Schierare Mascara dal primo minuto è come esterno alto è una scelta sbagliata a prescindere direbbe Totò. Una scelta che il campo, purtroppo per Marino, conferma sbagliatissima. Una delle conseguenze di questa scelta è Politano in panchina, un errore che penalizza l’intera squadra. Ancora panchina anche per Federico Viviani che, a questo punto della stagione, se chiedesse di essere ceduto a gennaio, non avrebbe certo tutti i torti.

«Il risultato è casuale, la prestazione no»

A Novara il Pescara conquista un buon pari disputando una partita noiosa
Il pareggio conquistato in Piemonte consente ai biancazzurri di allungare la serie positiva di risultati con una brutta prestazione che rischia di allontanare sempre più il pubblico dal calcio. Bisogna scriverlo o anche solo dirlo, senza reticenze. Queste prestazioni allontanano chiunque dal gioco del calcio, tranne coloro a cui interessa solo il perché delle cose e mai il come. Lo spettacolo offerto dalle due squadre in campo, anche il Novara infatti non ha brillato per qualità del gioco espresso, spiega il perché delle sparute presenze umane in uno stadio che si presentava, desolatamente, vuoto.
Il calcio è bello ed è coinvolgente quando appassiona. Quando i protagonisti disegnano sul campo geometrie euclidee. Quando gli allenatori osano. Quando in campo si afferma la voglia di vincere e non quella di non perdere. Quando la sfrontatezza della gioventù annichilisce il mero ragionamento che si basa sul calcolo e sulle opportunità. Quando i tifosi sognano di poter vincere contro qualunque avversario. Se il calcio non è questo, semplicemente non è.

Due squadre timorose che non volevano perdere
A Novara invece si sono affrontate due squadre che non volevano perdere. Entrambe schieravano cinque difensori puri più il portiere ovviamente: sei/undicesimi votati al “primo non prenderle”. Due schieramenti, 3-4-3 per il Pescara e 3-5-2 per il Novara, studiati per tenere la propria squadra dietro la linea del pallone pronta a ripartire in contropiede. Una versione aggiornata del catenaccio e contropiede all’italiana che, per paura del significato autentico delle parole, in molti oggi chiamano ripartenze.
Il Novara, forse anche per una manifesta superiorità numerica a centrocampo, ha provato, soprattutto nel primo tempo, a proporre trame offensive che non hanno avuto un buon esito sia per la buona prova di Pigliacelli sia per un difetto di fondo: erano il frutto di giocate singole più che di un gioco corale e di squadra.
Il Pescara invece dopo un primo tempo non pessimo, nel quale comunque non ha mai tirato in porta, ha disputato un secondo tempo da dimenticare. Nessuna pressione in fase non possesso e, come nel primo tempo, nessun tiro in porta. Eppure il Pescara, così come il Novara, ha in rosa calciatori di grande qualità tecnica certamente in grado di creare e proporre gioco offensivo.

Obiettivi futuri: vittoria contro il Carpi e riconquistare gli amanti del calcio
La sfida casalinga contro il Carpi offre a Marino la possibilità di proseguire nella serie positiva e di accorciare ulteriormente la distanza che separa il Pescara dalla zona play off. Ci sono tutte le premesse per ottenere un risultato positivo e prendere slancio per affrontare la trasferta di Siena e, soprattutto, l’attesissimo derby contro i rossoneri del Lanciano. Tre partite che possono determinare una svolta positiva nel cammino dei biancazzurri prima di affrontare le sfide che separano dalla lunga sosta invernale. Sfide nelle quali oltre al risultato c’è bisogno, necessariamente, di coniugare l’utile al dilettevole. Ovvero conquistare punti e giocare bene al calcio, perché i tifosi potrebbero stufarsi di seguire una squadra che non diverte, non osa e in ultima analisi conquista pochi punti. Non dimentichi Marino che il calcio, anche questo calcio spesso ostaggio del business e di qualche mascalzone, è, per la maggioranza degli sportivi, uno sport e un gioco, e proprio per questo deve soprattutto soddisfare le esigenze degli sportivi. Se si dovessero ripetere prestazioni come quella di Novara il “giocattolo” rischia di rompersi e di diventare un passatempo per pochi. Invece, tutti, abbiamo bisogno di divertirci e di sorridere. E cosa più di un gol o di una bella giocata possono esaudire questo desiderio?

Belardi e Ragusa i migliori in campo: sempre loro

Le pagelle di Pescara-Ternana

25 Belardi_8
Salva la porta biancazzurra al ’6 e al ’26 del primo tempo e si ripete con altrettanta bravura al ’39. Esce, ed è sostituito da Pigliacelli, al ’15 del secondo tempo per un fallo subito in precedenza da un attaccante umbro. Rappresenta in questa fase del campionato, con Antonino Ragusa, il valore aggiunto del Pescara. Indispensabile

6 Zauri_6
Buona partita per il difensore abruzzese che risolve diverse situazioni di gioco complicate per il Pescara con calma e buona tecnica. Riscatta, in parte, le ultime prestazioni che non erano state all’altezza del suo blasone.

23 Cosic_5
Incerto in occasione del gol del momentaneo pareggio della Ternana non offre un contributo determinante alla squadra. Non sempre attento in fase di copertura, inesistente in fase d’impostazione.

15 Bocchetti_5,5
Nel primo tempo soffre oltre ogni misura le accelerazioni degli umbri sulla sua corsia mostrando limiti difficilmente colmabili. Nel secondo tempo si riscatta con il salvataggio in extremis dopo un’uscita a vuoto di Pigliacelli, salvando partita e risultato.

14 Balzano_6
Non è la sua miglior partita. Gioca molto frenato e sempre dietro la linea del pallone. Si adegua al ritmo della squadra che, soprattutto nel secondo tempo si abbassa molto e gioca spesso con cinque calciatori sulla linea difensiva.

16 Brugman_6,5
Partita ordinata con un paio di spunti, questa volta in fase di non possesso che testimoniano la continua crescita qualitativa dell’uruguagio. Propone un paio di azioni che i compagni non riescono a concludere a rete. Splendida una diagonale difensiva che evita pericoli per la porta biancazzurra. Ampiamente sopra la sufficienza.

18 Rizzo_6
C’è e il suo contributo è sempre importante nel centrocampo biancazzurro. In fase di non possesso è il calciatore più importante dello scacchiere di Pasquale Marino e, partita dopo partita, cresce anche in fase d’impostazione.

29 Rossi_6,5
Un primo tempo ottimo in cui mette il piede in tutte le azioni più pericolose della sua squadra. Nel secondo tempo sparisce con tutta la squadra abbassandosi, al pari di Balzano sull’altra corsia, troppo e concedendo ampi spazi di manovra all’avversario.

11 Cutolo_4
Nel primo tempo tocca solo due palloni, al ’26 e al ’43. Nel secondo tempo, fino a quando è rimasto in campo, prova a mettere più grinta in campo, ma il risultato è lo stesso. Si conferma un peso insostenibile per la squadra.

46 Mascara_4,5
Al ’9 del primo tempo scambia il rettangolo verde per il tendone del circo e segna in modo irreversibile la sua prestazione. Al ’29 in uno dei pochi palloni che tocca nel primo tempo sbaglia clamorosamente un appoggio semplicissimo così sul finire del tempo fallisce addirittura uno stop a seguire. Pregevole l’assist a Ragusa, indispensabile per il gol vittoria di Pippo Maniero. Marino gli concede di giocare tutta la partita, ma non si riesce a comprendere il perché.

27 Ragusa_7,5
Questa volta lo scettro del migliore in campo spetta a Belardi, ma Antonino Ragusa disputa una grande partita. Segna un bel gol e da solo, con le sue perfide incursioni, è capace di far ammonire ben cinque calciatori della Ternana. Si conferma il calciatore più importante della rosa biancazzurra.

1 Pigliacelli_5
Entra per sostituire il miglior in campo del Pescara, Belardi, e dopo tre minuti, con la complicità dei compagni di reparto, subisce gol. Nel finale di gara una sua uscita a vuoto per poco non consente alla Ternana di pareggiare i conti per la seconda volta. Non è stata certa una partita fortunata per lui.

19 Maniero_7
Dopo il gol della vittoria, segnato con splendida coordinazione, corre verso la tribuna per salutare e dedicare il gol a Ciro Immobile. Si dimostra cecchino infallibile e nei pochi minuti che gli concede l’allenatore dimostra che quel posto, al centro dell’attacco, può e deve essere il suo, soprattutto se chi glielo insidia si chiama Mascara.

5 Capuano_sv

Pasquale Marino_6
Il suo Pescara conquista una vittoria che vale molto più dei tre punti conquistati sul campo. In questa occasione, con gli uomini contati per defezioni di diversa natura, infortuni e nazionale, non ha molta scelta e manda in campo, probabilmente, la miglior formazione possibile ad eccezione di Cutolo. La squadra dimostra di essere fragile soprattutto quando deve gestire il risultato, su questo dovrà lavorare molto il tecnico di Marsala.

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