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Pescara-Crotone_3 marzo 2015

Marco Sansovini ancora protagonista. La felicità del “sindaco” dopo il gol della vittoria contro il Crotone.

Vittoria dove essere e vittoria è stata

Contro il Catania dell’arrogante Dario Marcolin il Pescara aveva a disposizione un solo risultato utile: la vittoria. E la vittoria è arrivata dopo una bella partita che soprattutto nel primo tempo, quando entrambe le squadre hanno partecipato al gioco, credo ha soddisfatto il pubblico presente allo stadio.
Una partita che il Pescara ha interpretato nella maniera migliore nonostante l’ingenuità di Pasquato che ha costretto, dopo la sua espulsione, i compagni a giocare in inferiorità numerica. Una partita tutta cuore e corsa, con qualche sprazzo di buon calcio. Una partita che ha riproposto con forza la candidatura di Selasi ad essere uno dei titolari della squadra e che ha riscoperto Zuparic come uno degli uomini più affidabili della squadra biancazzurra, indipendentemente dal ruolo in cui gioca.

Marco Sansovini come in una favola a lieto fine
Il protagonista vero della partita è stato però il “sindaco” Marco Sansovini. Il suo gol segnato a pochi attimi dalla fine della partita con un tiro all’incrocio dei pali sotto un cielo plumbeo che non prometteva niente di buono è destinato a restare negli annali del calcio pescarese. Un gol bellissimo, uno di quei gesti atletici capaci di avvicinare i bambini al calcio. In qualche modo l’essenza stessa del calcio. Tiro in corsa da fuori area, portiere in volo plastico che non riesce ad intercettare la palla che, si sarebbe detto qualche anno fa, “toglie le ragnatele dall’incrocio dei pali”.
Nemmeno il più bravo degli sceneggiatori di Hollywood sarebbe stato capace di scrivere un finale di partita così emozionante, ci ha pensato Sansovini e ai tifosi del Pescara va bene così.

Cercare la continuità delle prestazioni, solo così ci saranno anche i risultati
Da domani si ricomincia come molte volte è successo quest’anno. L’obiettivo è cercare la continuità delle prestazioni perché solo in questo modo arriveranno, come logica conseguenza, anche i risultati. Devono essere bravi i calciatori ad essere sempre concentrati e deve essere bravo Marco Baroni a non cambiare troppo spesso la formazione. L’abbondanza della rosa non deve indurre l’allenatore fiorentino a non scegliere, ma esattamente il contrario. L’abbondanza della rosa deve costringerlo a fare delle scelte e puntare, in modo più continuativo, sulla stessa formazione.
Da domani a sabato prossimo ci sono tre partite da giocare, di cui due in casa, la classifica potrebbe cominciare a sorridere al Pescara. Forza allora, vamos a ganar…

Pescara-Catania_21 febbraio 2015

Marco Sansovini ha appena segnato il gol che vale tre punti per il Pescara. La sua corsa è per i tifosi della Curva Nord.

Salamon il migliore, Sansovini mitico

Le pagelle di Pescara-Catania

15 Salamon 7,625

42 Sansovini 7,625

8 Bjarnason 7,125

1 Fiorillo 6,75

24 Selasi 6,75

7 Politano 6,75

11 Zampano 6,5

9 Melchiorri 6,5

13 Zuparic 6,375

29 Rossi 6,375

32 Memushaj 6,25

20 Gessa 6,25

25 Pasquato 4,75

16 Brugman sv

Marco Baroni 6,625

Il Pescara di Marco Baroni sconfitto anche a Latina

Quando Marco Sansovini fallisce il gol del possibile vantaggio contro il Latina, la partita è giunta al minuto 35:15 e il risultato è inchiodato sullo 0-0. Manca meno di un quarto d’ora alla fine dell’incontro e il Pescara, pur giocando male, è in partita. Poi, dopo qualche minuto, sale in cattedra Federico Viviani e la partita termina con il doppio vantaggio per i padroni di casa.
Giova ricordare che nel primo tempo Memushaj aveva anche sbagliato un calcio di rigore. Ma nonostante questi due episodi il Pescara perde, meritatamente la partita.
Qualcuno, e l’allenatore biancazzurro tra questi, ha citato questi due episodi come possibile e parziale giustificazione per la sconfitta del Pescara.
Noi di Calcio Totale però sappiamo bene che anche se il Pescara avesse vinto la partita contro il Latina il giudizio tecnico sulla gara non sarebbe mutato perché convinti che il risultato può essere casuale, la prestazione mai.

Scelte discutibili
Ciò che lascia molto perplessi, ancor più della scialba prova offerta contro il Latina, è l’ennesimo cambio, ingiustificato, di formazione di Marco Baroni. Non si comprende infatti perché l’allenatore fiorentino abbia schierato Caprari e Bruno. Il secondo è stato schierato al posto di Selasi, uno dei calciatori più in forma della squadra mentre il primo è stato preferito a Pettinari e Pasquato. Ovvero come scontentare tutti.
Scelte che non hanno nessuna logica e che riportano indietro il tempo del Pescara all’inizio del campionato quando, invano, Baroni cercava, come Diogene, gli uomini giusti per la sua formazione.

Vincere contro il Catania per allontanare la crisi
L’ennesima sconfitta rende la partita di domenica contro il Catania molto più importante e decisiva di quanto non lo fosse già. In caso di una nuova brutta prova della squadra accompagnata anche da un risultato negativo, la panchina di Baroni non sarebbe più così salda. Il presidente Sebastiani, per la prima volta quest’anno, è stato esplicito: bisogna cambiare registro.
Baroni è avvisato: ritrovi il gioco, i punti e un posto in squadra per Brugman, sembra essere il messaggio presidenziale. Altrimenti la sua permanenza a Pescara sarà molto breve.

Latina-Pescara_14 febbraio 2015

Il capitano del Pescara, Memushaj, guarda il pallone uscire fuori. Poteva essere il gol dell’1-0 per i biancazzurri.

Fiorillo salva il Pescara dalla goleada

Le pagelle di Latina-Pescara

1 Fiorillo 8,125

42 Sansovini 5,83

24 Selasi 5,75

15 Salamon 5,625

9 Melchiorri 5,625

93 Fornasier 5,5

8 Bjarnasson 5,375

7 Politano 5,25

10 Caprari 5

29 Rossi 5

2 Pucino 4,625

32 Memushaj 4,5

42 Bruno sv

25 Pasquato sv

Marco Baroni 4,375

Il Pescara mostra il suo vero volto?

Contro il Cittadella il Pescara era chiamato alla prova della maturità e, diciamolo senza infingimenti, la prova è andata male. Quasi una bocciatura perché la rete del pareggio, che comunque è un risultato al di sotto delle aspettative, è giunto a all’ultimo giro utile di lancette.
Per la società, che non ha mai ufficialmente dichiarato di ambire alla promozione in serie A, diretta o attraverso i play off, dunque niente di nuovo sotto al solo. Il programma di lavoro può procedere con, relativa, tranquillità. Per i tifosi, gli addetti ai lavori e la stampa specializzata, in questo caso mi sembra viaggino sulla stessa lunghezza d’onda, invece la situazione non è positiva.

Lo stadio semivuoto e la rosa è troppo ampia
La squadra non convince né da un punto di vista del gioco né sul versante dei risultati. Il mancato gradimento del gioco espresso dalla squadra di Baroni è evidente il sabato pomeriggio all’Adriatico. Gli spalti sono spesso semivuoti, segnale inequivocabile che il pubblico non gradisce lo spettacolo offerto dai biancazzurri.
L’aspetto positivo è che si può migliorare anche se la rosa troppo ampia a disposizione dell’allenatore rischi di diventare un elemento di disturbo più che un fattore positivo.
Pensiamo per esempio alla possibilità di scelta che ha Baroni nel settore offensivo. Melchiorri, Politano, Pettinari, Caprari, Pasquato, Sansovini, Lazzari e il giovane Di Rocco. Sette potenziali titolari su otto con due soli posti a disposizione. Troppi per non creare malumori e inutili, possibili, polemiche. Sarebbe stato più utile avere un organico meno ampio anche per costruire un gruppo più coeso.

Niente programmi a medio o lungo termine, l’orizzonte è sempre la prossima gara
Dopo l’ennesimo flop interno è evidente che sono vietate visioni di medio o lungo periodo, ma bisogna pensare e concentrarsi esclusivamente su ogni singola partita. Affermazione, quest’ultima, molto cara agli allenatori e ai calciatori stessi, non solo del Pescara, che in tutte le interviste ripetono sempre quest’unica dichiarazione.
Del resto sono pagati per allenare o giocare al calcio non per dissertare sui massimi sistemi. E nel sistema calcio, in particolare nel sistema italiano, meno ci si espone meglio è per i diretti interessati.
Proprio per queste ragioni, in qualche misura extracalcistiche, questo calcio non mi piace. Ma questa è un’altra storia, magari ne parleremo in futuro.
Buon calcio a tutti.

Pescara-Cittadella_6 febbraio 2015

Pettinari, il neo acquisto del Pescara, guarda negli occhi il portiere del Cittadella, Andrea Pierobon, che gli ha negato la gioia del gol all’esordio con la maglia biancazzurra.

Pasquato è sempre decisivo

Le pagelle di Pescara-Cittadella

25 Pasquato 6,8

8 Bjarnasson 6,5

93 Fornasier 6,5

9 Melchiorri 6

1 Fiorillo 6

15 Salamon 6

2 Pucino 5,6

19 Pettinari 5,5

11 Zampano 5,5

7 Politano 5,3

16 Brugman 5,3

32 Memushaj 5,1

10 Caprari 5,1

42 Sansovini sv

Marco Baroni 4,6

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