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Pescara-Carpi_26 ottobre 2014

Al termine dell’umiliante 0-5 subito contro il Carpi, il calciatori del Pescara chiedono scusa per la loro prestazione ai tifosi biancazzurri.

Vicenza-Pescara_17 ottobre 2014

In una partita da dimenticare l’unico aspetto positivo e da salvare è il gemellaggio tra le tifoserie del Pescara e del Vicenza. Un rapporto che sfida il tempo e diventa sempre più stretto.

Una squadra che non c’è

Alla ricerca della squadra perduta
La sconfitta di Vicenza c’informa molto sulla condizione attuale della squadra di Marco Baroni. Tre le problematiche più evidenti che la quarta sconfitta della stagione mette in rilievo: Il Pescara di Marco Baroni non gioca da squadra; Il gioco si basa quasi esclusivamente sulle giocate e la qualità dei singoli; Gli errori individuali si mescolano e confondono con gli errori collettivi.

Quattro mesi di lavoro, ma i frutti non si vedono
Dopo quattro mesi di lavoro il gruppo agli ordini di Baroni non è diventato una squadra. Quattro mesi sono infatti un tempo sufficiente per poter valutare e quindi esprimere un giudizio compiuto ed equilibrato sul lavoro sin qui svolto, e il giudizio non può che essere negativo. Sia in relazione ai risultati conseguiti sul campo sia in relazione alla qualità del gioco espresso. Risultati e qualità del gioco che ovviamente camminano affiancati. La squadra non ha un’identità tattica se non nello schierarsi, formalmente, con una disposizione che prevede 4 difensori, 3 centrocampisti e 3 attaccanti. In assenza di un gioco corale e di una strategia collettiva il gruppo si affida alle giocate dei singoli. Melchiorri, Pasquato e, soprattutto, in questa prima fase della stagione, Matteo Politano. A tutto questo si aggiungo evidenti errori tecnici, Pesoli e Cosic solo per citare due casi, che spesso condizionano anche il risultato della partita.

Serve un’inversione di tendenza, e serve in tempi rapidissimi
Le domande che aleggiano tra i tifosi e gli addetti ai lavori sono semplici: è una questione tecnico-tattica o una questione di mentalità? Ovvero il responsabile è l’allenatore, la cifra tecnica della squadra o è soltanto una questione di tempo? Domande che a Pescara ci poniamo da almeno da tre campionati. Ognuno ha la sua, personale risposta o spiegazione dei fatti. Nel calcio però, come nella vita di tutti i giorni del resto, c’è un metro oggettivo per valutare l’andamento delle cose: leggere i risultati ottenuti e ponderare questi con una valutazioni di merito che vada anche oltre i numeri. La classifica dice che il Pescara ha conquistato 9 punti in 9 partite, pochi, troppo pochi per la società, per i tifosi per la stessa squadra. Punti ottenuti non esprimendo un buon calcio, soprattutto mostrando un’estrema fragilità e una conduzione tecnica che non sembra irreprensibile. Tocca a Marco Baroni portare il Pescara fuori da questa situazione, se ci riesce in breve tempo bene, altrimenti bisogna prenderne atto e cambiare guida tecnica.

8ª Giornata_12 ottobre 2014

Il campionato cambia padrone nella giornata del record stagionale di gol. Dopo una breve fuga il Perugia viene riassorbito dal gruppone. Ora comandano in 2, Avellino e Frosinone che è una neopromossa come la squadra di Camplone, ma fa relativamente testo perché ormai le distanze tra le prime sono azzerate e si ricomincia daccapo. Cominciano ad emergere il veri valori dei vari organici. Al Perugia, nel big match con il Frosinone, ad esempio sono state fatali le tante assenze, anche se la sconfitta è scaturita da una papera del portiere. 1ª sconfitta casalinga dopo un anno, l’ultima contro il Pisa il 13 ottobre 2013, sempre 0-1.

Da registrare il risveglio delle grandi. Il Bari fa il colpaccio a Catania (che è l’unica quotata rimasta ancora in crisi), il Bologna (che ha praticamente cambiato proprietà) vince la sua terza trasferta consecutiva, Il Pescara 4 gol a Crotone così come la Virtus Lanciano, che va inserita nelle grandi perché l’anno scorso di questi tempi era prima da solo in classifica, ne dà 4 al Vicenza, infine l’esplosione del Livorno, cappotto al Trapani. Attenzione alle gare di domenica (ore 18.00), Bari–Avellino, dopo il famoso morso di Comi qualche mese fa durante la partita di Coppa Italia, promette scintille, allora vinsero gli ospiti. Partita che vale la vetta, altra da seguire Virtus Lanciano-Perugia.
La strana vita del Trapani e La Spezia. La compagine siciliana non sta male in classifica, eppure ha subito due sconfitte clamorose da 5 gol a Varese e 6 a Livorno. Strano perché si tratta di un impianto collaudato da tempo e sempre con lo stesso allenatore. Lo Spezia accusa un minimo di frustrazione perché avrebbe tutto per volare. Società solida, pubblico caldo, ambiente che trascina, organico importante, eppure proprio non riesce a fare il salto di qualità.

Un plauso ai giocatori della Ternana che, approfittando del rinvio gara contro la Virtus Entella, sono andati a portare la loro solidarietà agli operai della acciaierie cittadine che rischiano il licenziamento. Solo un gesto simbolico, tra l’altro sono dei ragazzotti privilegiati che sembravano imbarazzati e sorridevano davanti alle telecamere di fronte a uno spaccato di vita reale, loro così abituati ad atteggiarsi in campo o nelle sale stampa, però meglio di niente. Ci sono state anche tante iniziative di solidarietà dopo l’alluvione di Genova, però saltano i nervi al pensiero che 4 amministratori del Comune erano stati premiati per la gestione del protocollo di sicurezza.
Intanto l’esperienza conta, la necessità aguzza l’ingegno di Ivo Iaconi che, con l’infortunio di Corvia, rispolvera Ruben Oliveira in attacco e lui gli dà ragione dopo 2 minuti innescando l’azione del gol di Caracciolo.

Un po’ di numeri. Tanti gol, record stagionale 32 e manca ancora una partita, Virtus Entella-Ternana. Il Lanciano squadra più prolifica 16 gol, di media 2 a partita, seguita dal Pescara con 15. Trapani difesa più perforata con 17 gol subiti. Squadra che ha più dimestichezza con i rigori è il Catania, ne ha avuto 5 a favore, tutti realizzati da Rosina, e 4 contro, 3 realizzati. Bari, Ternana, Vicenza ed Entella 0 (zero) rigori a favore, Livorno e Modena 0 (zero) rigori contro. Il Varese, invece, 5 contro tutti realizzati, mentre l’Avellino 2 contro e nessuno segnato.
L’attaccante della Pro Vercelli, Ettore Marchi, ha realizzato i suoi 4 gol tutti davanti ai propri tifosi

Marco Baroni e la regola del quattro

Il Pescara e la regola del quattro
La squadra di Marco Baroni impone al campionato di serie B la regola del quattro. Quattro i gol segnati alla Virtus Entella che sono valsi la prima vittoria del campionato e quattro i gol realizzati a Crotone che sono valsi la prima vittoria in trasferta del campionato.
Due partite, le ultime, che cancellano due zero in classifica che cominciavano ad essere preoccupanti.
Un Pescara dunque che sembra aver imboccato la strada giusta per risalire la china, certamente un Pescara in grado di capitalizzare tutto ciò che costruisce.

Marco Baroni ha rischiato e, per il momento, ha vinto
Le scelte dell’allenatore dei biancazzurri, soprattutto quelle relative alle ultime due partite, scelte che sembravano ai più azzardate, si sono rivelate vincenti. Aresti per Fiorillo e Melchiorri per Maniero si sono rivelate, oggettivamente, due scelte azzeccate.
Aresti schierato contro la Virtus Entella è stata una sorpresa per tutti. Nessuno si aspettava l’accantonamento di Fiorillo, eppure Baroni si gioca la carta del portiere di riserva che si rivela vincente. Altrettanto spregiudicata è stata la scelta di mettere in panchina l’autore di una tripletta, Pippo Maniero, per far posto a Melchiorri al centro dell’attacco. Anche in questo caso la straordinaria prestazione dell’attaccante marchigiano premia l’ardire del tecnico fiorentino.

Federico Melchiorri come Marco van Basten
Lo avevamo detto alcune settimane fa che Melchiorri in alcuni movimenti richiamava alla mente il fuoriclasse del Milan e della nazionale olandese Marco van Basten. I gol realizzati nella partita esterna contro il Crotone giungono a suggellare questo giudizio. La velocità, l’eleganza nel dribbling in velocità, la precisione delle conclusioni, ma soprattutto l’apparente semplicità con cui ha realizzato la doppietta che ha chiuso i conti con il Crotone ne fanno il calciatore del momento. Può diventare l’asso nella manica di Marco Baroni e la fortuna del Pescara edizione 2014/2015.
Di certo le sue giocate valgono, da sole, il prezzo del biglietto ed è grazie a giocate come queste che, partita dopo partita, si rinnova il mito del calcio.

Federico Melchiorri alla Van Basten e il Pescara vola

Le pagelle di Crotone-Pescara

9 Melchiorri 8,5

8 Aresti 7,25

28 Lazzari 7

25 Pasquato 7

6 Appelt 6,625

17 Cosic 6,25

31 Guana 6,25

2 Pucino 6,125

11 Zampano 6,125

33 Grillo 6,125

7 Politano 5,375

15 Salamon sv

32 Memushai sv

20 Nielsen sv
Marco Baroni 7

Crotone-Pescara_12 ottobre 2014

Federico Melchiorri è stato l’autentico mattatore della giornata. Due reti da incorniciare con una prestazione che difficilmente dimenticherà.

Pippo Maniero segna tre gol e porta il pallone della gara a casa

Le pagelle di Pescara-Virtus Entella

19 Maniero_8

7 Politano_6,875

8 Bjarnason_6,625

13 Zuparic_6,625

25 Pasquato_6,5

6 Appelt_6,375

8 Aresti_6,25

11 Zampano_6,125

17 Cosic_6,125

31 Guana_6,125

2 Pucino_6

10 Caprari_5,625

28 Lazzari_sv

29 Pogba_sv

Marco Baroni_6,625

Pescara-Virtus Entella_4 ottobre 2014

Contro la Virtus Entella dell’ex capitano dei biancazzurri, Marco Sansovini, giunge la prima vittoria del campionato per i ragazzi di Marco Baroni che finalmente possono festeggiare con la i tifosi dello stadio Adriatico.

C’è la prima vittoria, per il gioco bisogna aspettare

Arriva la prima vittoria del campionato
La partita contro la Virtus Entella dell’ex capitano del Pescara, Marco Sansovini, porta in dote ai biancazzurri la prima vittoria del campionato.
Una brutta partita che solo il risultato, un 4-0 che non ammette repliche, riesce a nascondere. Soprattutto nel primo tempo la squadra di Marco Baroni non è stata capace di sviluppare trame di gioco tali da far pensare a una squadra in salute e capace di uscire dal momento no che attraversa dall’inizio del campionato.
C’erano, oggettivamente, molte ragioni che facevano presagire una gara scialba. In primo luogo la tensione dei calciatori chiamati a vincere la prima partita del campionato davanti ai propri tifosi e la consapevolezza di non poter sbagliare. Da un punto di vista del risultato l’obiettivo è stato raggiunto.

Il gioco latita così come la condizione fisica
Non essere soddisfatti di una partita che termina con il risultato di 4-0 non è facile, ma può accadere. Le lacune tecnico tattiche della squadra di Baroni sono essenzialmente tre: nessun movimento da parte dei calciatori senza palla, poche verticalizzazioni e, soprattutto in fase di non possesso, troppa distanza tra i reparti.
Lacune che riguardano sia l’assemblaggio della squadra sia la qualità dei singoli calciatori. Gli allenamenti e l’applicazione diranno se gli attuali limiti si possono superare o se sono limiti strutturali della squadra che attengono più alla costruzione della compagine biancazzurra che ad altro.

Due settimane per capire il valore della squadra
Adesso, nello spazio di due settimane, quattro sfide che possono cambiare, in maniera determinate, la classifica del Pescara. Crotone, Vicenza e Bari fuori casa e il Carpi dell’ex Simone Romagnoli in casa. Occorre guadagnare punti altrimenti la classifica potrebbe diventare preoccupante, ma occorre anche migliorare la qualità e l’intensità del gioco. È il tempo per mostrare le qualità della squadra e dei singoli. È il tempo per Marco Baroni di dimostrare di essere un allenatore in grado di allenare il Pescara, la squadra che ha avuto in panchina Carletto Mazzone, Giovanni Galeone e Zdenek Zeman.

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