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Pescara-Bologna_12 settembre 2014

Pippo Maniero trasforma il rigore in uno stadio semivuoto.

Un pareggio che lascia l’amaro in bocca

Il Pescara coglie il secondo pareggio consecutivo a Terni in una partita dai due volti. Negativo quello del primo tempo, positivo, molto positivo quello del secondo
Il Pescara torna da Terni con un pareggio che, per l’andamento della partita, può considerarsi giusto. Un primo tempo tutto a favore degli umbri che giocano in modo più aggressivo e sono sempre i primi ad arrivare su ogni pallone.
Il Pescara soffre il ritmo degli avversari e non è in grado di rispondere con un organizzazione di gioco adeguata. Forse paga il cambio di tre calciatori, Pesoli per Cosic, Lazzari per Bjarnason e Pasquato per Caprari, rispetto all’undici che era sceso in campo contro il Trapani. Un primo tempo di sofferenza dunque che, grazie al gol di Ceravolo, si conclude con il vantaggio di 1-0 per i padroni di casa. Nella ripresa la musica cambia e il Pescara prende in mano le redini del gioco recuperando lo svantaggio grazie a un gol di Pasquato e sfiorando in più di un’occasione la rete del vantaggio. Un buon secondo tempo che riscatta la prova opaca della prima frazione di gioco. La sensazione è che spingendo un po’ di più sull’acceleratore la partita avrebbe potuto avere un esito diverso e più positivo per i biancazzurri.

I nuovi acquisti dimostrano, sul campo, di poter essere utili alla squadra
La nota, sicuramente, positiva della partita di terni è l’impatto che hanno avuto i nuovi acquisti sulla squadra. Cristian Pasquato si è presentato ai tifosi del Pescara con un gol da cineteca su calcio di punizione e ha cercato, fino a quando ha avuto carburante nelle gambe, sempre la giocata. L’unico appunto è che il gol del vantaggio della Ternana nasce da un suo errore nella metà campo degli umbri. Guana e Salamon, subentrati a gara in corsa, confermano quanto di buono si era detto nei loro confronti. Guana, dall’alto della sua esperienza, ha dato l’impressione di potersi inserire immediatamente nel gioco della squadra. Salamon ha sorpreso tutti, molto positivamente, per la grinta e la grande maestrìa mostrata nei pochi minuti in cui ha giocato. Grande visione di gioco e tempestività negli interventi difensivi, le caratteristiche evidenziate nella sua prima apparizione con la maglia del Pescara.

E adesso aspettiamo il Bologna che può essere considerato un primo test, attendibile, di verifica
La prossima giornata, l’anticipo di venerdì, vedrà di scena all’Adriatico il Bologna di Diego Lopez, ex allenatore del Cagliari e neo allenatore rossoblu. I felsinei non sono partiti bene, ma rappresentano pur sempre una delle favorite del torneo. Sarà dunque un primo test importante per il Pescara per verificare lo stato di forma e misurare le proprie ambizioni con quelle di una squadra indicata da molti come una delle possibili protagoniste del campionato cadetto.

Pasquato in gol all’esordio

La pagelle di Ternana-Pescara

25 Pasquato_6,875

7 Politano_6,5

15 Salamon_6,5

31 Guana_6,125

2 Pucino_6

13 Zuparic_6

11 Zampano_6

1 Fiorillo_5,875

19 Maniero_5,875

6 Appelt_5,75

20 Nielsen_5,75

33 Grillo_5,75

28 Lazzari_5,375

5 Pesoli_4,75

Marco Baroni_6

Ternana-Pescara_7 settembre 2014

Pasquato abbracciato dai suoi compagni, festeggia la sua prima rete con la maglia del Pescara.

Bjarnason sul gradino più alto del podio

Le pagelle di Pescara-Trapani

8 Bjarnason_7,125

2 Pucino_6,75

13 Zuparic_6.625

17 Cosic_6,5

9 Melchiorri_6,375

10 Caprari_6,25

6 Appelt_6,25

7 Politano_6,125

20 Nielsen_5,875

33 Grillo_5,75

19 Maniero_5,625

1 Fiorillo_sv

14 Sowe_sv

11 Zampano_sv

 Marco Baroni_6,625

1ª giornata_30 agosto 2014

La prima giornata ha dimostrato quanto il campionato sia equilibrato, che non significato modesto, come troppo frettolosamente viene etichettato negli ultimi anni. Un’altra premessa è che questo è il periodo ideale per studiare le potenzialità delle squadre perché non c’è la contaminazione psicologico delle preoccupazioni o pressioni di classifica, quelle arriveranno più avanti e condizioneranno la stagione di alcuni. Per questa prima volta, ma lo schema non è rigido, abbiamo pensato di individuare tre squadre per ogni voce: sorprese, conferme e delusioni.

Sorprese. Pescara: la prima vera sorpresa della prima giornata è il Pescara per l’autorità con cui ha sottomesso il Trapani, cioè una squadra che sa il fatto suo, senza soluzione di continuità. Difficile vedere una supremazia così netta tra due squadre di pari categoria. Ps: ho letto un titolo su un sito: buon pari della Virtus Lanciano, delude il Pescara che non va oltre lo 0-0. Capita, quando non si vede la partita… In Italia conta solo il risultato.
Virtus Lanciano: al di là del risultato pirotecnico, del gol annullato, del palo eccetera eccetera, conta l’anima di questa squadra che prosegue sulla linea dei giovani e non potrebbe farlo se non avesse un avesse una filosofia realmente radicata. Ricordo chi ha segnato: Gatto, Pinato e Cerri, 22, 19 e 18 anni, gli ultimi due all’esordio.
Ternana: espugnare il campo del Crotone delle meraviglie non era facile. Ok, la squadra è cambiata, ma se il fenomeno era Drago… In realtà c’è il rischio che l’allenatore sia un pochino sopravvalutato

Conferme. Bari: consistenza assoluta, io l’ho seguita in ritiro a Castel di Sangro e non tempo smentite se affermo tra le più attrezzate categoria: organico assortito, ambiente euforico, tecnico scrupoloso, alla fine il fattore ambientale può fare la differenza. Vincere in casa della neopromossa Virtus Entella, dove ci sono due vecchie nostre conoscenza come Pelizzoli e Sansovini, e peraltro in maniera così convincente non era affatto facile.
Avellino: non si scherza, stesso impianto, un anno di esperienza in più e carattere indomito. Aveva un uomo in più, d’accordo, però quante volte capita che la situazione si rovesci, invece fino all’ultimo minuto, fino a riuscirci per forza.
Perugia: sì, perché con la tradizione e il mercato importante che ha fatto non si può mettere alla stregua delle altre neopromosse (a proposito, quest’anno le vedo molto meno predisposte a stupire rispetto a quelle della passata stagione). Camplone è una certezza

Delusioni. Catania: detto che per le retrocesse è sempre molto difficile calarsi nella nuova realtà (e il Pescara lo sa bene), forse l’incognita è l’allenatore. Maurizio Pellegrino si è guadagnato la riconferma sull’onda di un finale orgoglioso, ma frutto dell’emotività e del senso di appartenenza. Ripartire per vincere presuppone ben altra esperienza e capacità.
Bologna: ha strappato Buchel al Pescara e con Casarini ha ricomposto il centro campo del Lanciano dello scorso anno, tra l’altro con un Matusalem in più che non è l’ultimo arrivato. Forse i due sono stati sopravvalutati, oppure il 4-3-3 con è nelle corde di quell’organico, forse un po’ troppo compassato.
Crotone: anche se ha cambiato tanto, anche se non ha giocato male, una sconfitta del genere è un brutto passo falso che può incidere sulla crescita. Me lo aspettavo più combattivo, invece si è fatto espugnare il campo con troppa facilità.

Ultime osservazioni: gol non pochissimi, ma ridotta la differenza, pochi gol di scarto, cioè solo 1 per partita, con due paradossi: l’unico 0-0 è dove ci sono state più occasioni (a Pescara), 2 gol di scarto solo a favore di quelle che hanno vinto in trasferta. Almeno per una volta è tornato il romanticismo del fattore campo.

Buona la prima

Il campionato del Pescara inizia con un pareggio casalingo contro il Trapani del bravo Roberto Boscaglia
Un inizio positivo soprattutto per il gioco espresso e uno spirito di squadra che fa ben sperare per il futuro. Dopo la gara, vittoriosa, contro il Chievo Verona in Coppa Italia, i biancazzurri di Marco Baroni si ripetono contro il Trapani di Mancosu sfoderando una buona gara sia da un punto di vista tecnico tattica sia da un punto di vista atletico. Il risultato di 0-0 non fotografa esattamente l’andamento della gara perché il Pescara ha “fatto” la partita creando diverse occasioni da gol. Non ha trovato la via del gol, ma ha imboccato la via del gioco. Baroni sembra dunque avviato su una buona strada. Sta trasformando il gruppo che la società gli ha messo a disposizione in una squadra che cerca il gol attraverso al via del bel gioco. Un obiettivo quest’ultimo, mai scontato, sempre agognato da tutti.

Trame di gioco interessanti e buona condizione atletica
I due aspetti più positivi messi in mostra dall’undici biancazzurro sono la condizione atletica e le buone trame di gioco. Pur essendo solo alla prima giornata di campionato la squadra gode di una buona condizione fisica e mentale, testimonianza di un buon lavoro svolto nella lunga fase di preparazione precampionato. Soprattutto la squadra cerca la via del gol sempre e soltanto attraverso il gioco palla a terra. Ovvero non costruisce gioco con lanci lunghi a scavalcare il centrocampo o con azione isolate e improvvisate, ma sempre attraverso trame di gioco ordinate e che si ripetono spesso uguali a se stesse. Quest’ultimo aspetto indice di applicazione e studio costante in allenamento. Dunque un buon voto per questo inizio di campionato per l’allenatore e tutta la squadra.

Anche la società ha operato bene sul mercato a cominciare dall’ingaggio di Peppino Pavone
Fare pronostici nel calcio è sempre azzardato, soprattutto per campionati così equilibrati come quello di serie B al quale assisteremo. In ogni caso oggi è presto per esprimere un giudizio e fare un pronostico su ciò che potrà fare il Pescara, certo si può esprimere un giudizio su ciò che ha fatto la società fino a questo momento.
Il mercato del Pescara edizione 2014/2015 inizia con l’ingaggio di Peppino Pavone, gran conoscitore di calcio e artefice, in comproprietà, della nascita di tante zemanlandie. L’approdo di Pavone a Pescara ha avuto l’effetto immediato di riaccendere la speranza, tra i tifosi, gli addetti ai lavori e la stessa società, dopo due campionati molto negativi per il Pescara. Con Pavone e il confermatissimo Giorgio Repetto, la società ha iniziato una difficile campagna acquisti che, a posteriori, possiamo definire, senza ombre di smentite, ottima. Ottima sia in entrata sia in uscita. Per questa ragione al buon voto che abbiamo attribuito alla squadra e a Marco Baroni per ciò che hanno fatto vedere sul campo in queste prime partite, non possiamo non assegnare un 8 pieno a Daniele Sebastiani, Danilo Iannascoli e a tutti i dirigenti della Pescara calcio, per l’ottima campagna acquisti.
Adesso non resta che vincere la partita più difficile, quella del campo.

Pescara-Trapani_30 agosto 2014

All’esordio in campionato il Pescara disputa una buona partita e si merita anche l’applauso del suo allenatore.

Il Pescara chiude il campionato con la 16ª sconfitta della stagione

I numeri, a volte, spiegano tutto
Il campionato del Pescara termina con 52 punti in 42 partite con una media di 1,23 punti a partita. Ha vinto 13 gare, altrettante ne ha pareggiate e ne ha perse 16. I gol segnati sono stati 50, mentre 53 sono quelli subiti.
Un elenco di numeri che confermano ciò che di brutto abbiamo visto durante tutto il corso della stagione. Una stagione sportiva da dimenticare al più presto, iniziata con ambizioni diverse.
Il fallimento è sotto gli occhi di tutti ed è un fallimento tecnico che chiama in causa in primo luogo i due allenatori che si sono succeduti sulla panchina adriatica, i calciatori della rosa, e infine la società che pur allestendo una squadra che ai più sembrava potesse recitare un ruolo da protagonista è, in ultima analisi, il soggetto che ha operato le scelte.

Due allenatori, due fallimenti diversi
Il bilancio dei due allenatori, anche in questo caso leggendo i numeri, che si sono alternati sulla panchina del Pescara fa pendere la bilancia leggermente in favore di Pasquale Marino. Il tecnico siciliano infatti vanta una media punti a partita di 1,307 avendo disputato 26 partite con 10 vittorie, 7 pareggi e 9 sconfitte. La media del tecnico umbro è invece di 1,125 punti a partita con 3 sole vittorie, 6 pareggi e ben 7 sconfitte.
Se non consideriamo i numeri e ci affidiamo a un giudizio tecnico per quello che abbiamo visto sul campo di gioco, la partita tra Marino e Cosmi è nettamente vinta dal siciliano. Infatti la squadra di Marino pur non brillando mai in senso assoluto ha mostrato in diversi momenti della stagione buone trame di gioco, un giro palla lento ma spesso efficace e soprattutto aveva un’identità. Viceversa con il tecnico umbro, che pure ha disputato 16 partite sulla panchina del Pescara, la squadra non ha mai avuto una identità riconoscibile, ma soprattutto non è mai riuscita ad imporre il proprio gioco.

Adesso si volta pagina
Con il campionato ormai alle spalle, tutto l’ambiente attende nuove notizie. Soprattutto c’è molta curiosità per conoscere il nome del nuovo allenatore. Si parla soprattutto del ritorno di Zdeněk Zeman e del possibile arrivo, come direttore sportivo, di Peppino Pavone che con il tecnico di Praga costruì la prima zemanlandia in terra di Capitanata. In alternativa a Zeman si sonderanno i nomi di Claudio Foscarini, allenatore del Cittadella, Massimo Drago, allenatore del Crotone e di Davide Nicola, allenatore del Livorno. Tutti questi allenatori hanno una caratteristica comune: sono costruttori di squadre che preferiscono avere il pallino del gioco anziché distruggere quello altrui: il prerequisito per diventare l’allenatore del Pescara.

Tutti senza vota. Per Serse Cosmi il voto è 4,5

Le pagelle di Pescara-Modena

Questa settimana per le pagelle di Calcio Totale tutti senza voto, ad eccezione dell’allenatore che rimedia un 4,5.

22 Pelizzoli_sv

33 Zuparic_sv

5 Capuano_sv

15 Bocchetti_sv

14 Balzano_sv

27 Ragusa_sv

46 Mascara_sv

28 Bovo_sv

29 Rossi_sv

7 Politano_sv

8 Caprari_sv

11 Cutolo_sv

45 Selasi_sv

32 Sforzini_sv

Serse Cosmi_4,5

© 2021 Calcio Totale / Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Pescara il 03/09/2014 al n° 11. Registro della Stampa del Tribunale di Pescara n° 11-2014.

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