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Mascara, Zauri e Brugman meritano la sufficienza

Le pagelle di Pescara-Reggina

25 Emanuele Belardi_5,5
Il nuovo titolare da forfait all’ultimo minuto e Belardi ritrova quella maglia da titolare che aveva conquistato parando un rigore a Cesena. Il suo ritorno in campo però non si rivela particolarmente fortunato per la squadra.

6 Luciano Zauri_6
Il migliore della difesa biancazzurra, la sua esperienza evita alla squadra una figura ancora più imbarazzante. Chiude bene su ogni pallone e salva la sua porta in diverse occasioni.

3 Simone Salviato_5,5
Meno incisivo del solito anche perché gioca, in un ruolo non suo, come centrale di difesa. Sfiora la sufficienza.

15 Antonio Bocchetti_5
Non disputa una buona partita, soprattutto non sembra essere in grado di dirigere la difesa in assenza del compagno di reparto Raffaele Schiavi.

14 Antonio Balzano_5
Tempi duri anche per il capitano che non disputa una buona gara. Soprattutto sbaglia un’occasione da gol clamorosa che avrebbe potuto indirizzare la partita in modo diverso.

33 Dario Zuparic_5,5
Meno Zuparic del solito, si perde nella prova incolore della squadra e non riesce ad emergere.

16 Gaston Brugman_6
Le sue giocate restano le migliori della gara anche se questa volta non servono per conquistare l’intera posta in palio.

29 Andrea Rossi_sv
S’infortuna troppo presto per poter esprimere un giudizio. L’inizio della sua partita è però in linea con il rendimento di tutta la stagione, anonimo.

8 Gianluca Caprari_5
Anche il gioiellino scuola Roma si perde nel torpore primaverile dello stadio Adriatico. Non incide sulla partita e il tecnico umbro è costretto, suo malgrado, a sostituirlo.

32 Nando Sforzini_4,5
Decisamente sottotono l’attaccante che sembrava essersi sbloccato. Una partita che non lascia nessun segno. Incolore e a tratti irritante.

46 Giuseppe Mascara_6
Conferma di essere in un buon momento di forma anche se la sua prestazione non è sullo stesso livello delle precedenti apparizioni.

27 Antonino Ragusa_5
Entra per sostituire l’infortunato Andrea Rossi, ma si capisce fin dalle prime azioni che non è più l’Antonino Ragusa del girone di andata. Di chi è la responsabilità? La sua o del nuovo allenatore che non gli consente di giocare come preferisce?

11 Aniello Cutolo_4,5
Inadeguato, ma soprattutto irritante quando, cercando l’uno contro uno, non riesce mai a superare l’avversario. Una stagione deludente che lascia l’amaro in bocca a chi aveva salutato il suo arrivo con applausi.

19 Pippo Maniero_sv

Serse Cosmi_5
Con il tecnico umbro in panchina non c’è mai da annoiarsi. Si sbraccia, urla e gesticola per tutta la durata della partita, ma tutto questo non serve a modificare lo status quo. La squadra non gioca bene e non riesce a superara una squadra penultima in classifica.

Deludende prova della squadra di Serse Cosmi che resta in corsa per i play off

Il Pescara si scioglie al primo tepore primaverile
Chi si aspettava un Pescara finalmente maturo e consapevole della propria forza e dunque in grado di archiviare la partita contro la Reggina con relativa tranquillità, si sbagliava. E si sbagliava di grosso perché il Pescaravisto all’Adriatico contro i calabresi è stata la brutta copia della squadra tonica ed efficacie ammirata contro il Latina solo qualche giorno prima. Contro gli amaranto, capitanati da un “sempreverde” Di Michele e da un sorprendente Sbaffo che, soprattutto nel primo tempo, giostrando tra le linee, ha messo in continua difficoltà i biancazzurri, il Pescaraè stato molto deludente. Sia come qualità di gioco sia come qualità dei singoli. Una squadra senza anima e incapace di produrre emozioni. La gestione tecnica della squadra, sia quella di Marino sia quella di Cosmi, ha creato e continua a creare confusione facendo ruotare, come giostre impazzite e senza comando alcuno, quasi tutti gli uomini a disposizione.

Non convincono le esclusioni di Politano e Ragusa
Se con la gestione di Marino segnalavamo il mancato utilizzo del gruppo di giovani promesse che la società aveva messo a disposizione del tecnico (Viviani, Frascatore, Piscitella e nel primo periodo perfino Politano), con la gestione Cosmi assistiamo a un continuo ruotare di uomini e assetti tattici.
Ovviamente ogni mini rivoluzione tecnica lascia per strada feriti metaforici s’intende. Nel caso dell’ultimo mini rimpasto le vittime sacrificali sembrano essereAntonino Ragusae Matteo Politano, due tra i più talentuosi calciatori della squadra adriatica.
Diciamolo in maniera chiara, senza se e senza ma, non siamo d’accordo con le scelte di Comsi se queste scelte prevedono il sacrificio di questi due talenti. La squadra, al contrario andrebbe costruita proprio a partire da Politano e Ragusa che con Brugman e Balzano dovrebbero costituire l’ossatura della compagine biancazzurra.

Una stagione da dimenticare che potrebbe riservare la sorpresa sui titoli di coda
Giunti a questo punto del campionato si può affermare che il campionato del Pescara si sta rivelando deludente sia rispetto all’attuale classifica sia rispetto alla qualità del gioco mostrato fino ad oggi. Deludente soprattutto perché le aspettative erano molto alte. Due allenatori di categoria certamente superiore e una rosa tra le migliori della serie B autorizzavano a sperare in un campionato diverso da quello al quale abbiamo assistito, ma i titoli di coda potrebbero riservare anche una sorpresa positiva.
In un campionato con un livello tecnico bassissimo, com’è l’attuale campionato di serie B,il Pescarapotrebbe infatti recitare almeno un ruolo da coprotagonista. Mettendo da parte le ambizioni di giocare un calcio di buon livello, ma concentrandosi esclusivamente sul risultato, si può provare a rendere positiva una stagione che altrimenti si rivelerebbe negativa. La squadra biancazzurra ha nel suo organico calciatori in grado di poter decidere e vincere singole sfide, si punti su questo aspetto. Decida l’allenatore se tenere tutti sulla corda o di puntare su un gruppo di titolari, ma lo faccia in fretta perché le partite da disputare diventano sempre di meno e la fine del campionato, inesorabilmente, si avvicina.

Brugman illumina la notte di Latina

Le pagelle di Latina-Pescara

22 Ivan Pelizzoli_6
Il sei in pagella scaturisce da due parate che salvano la porta biancazzurra e da due svarioni che potevano essere determinanti in senso negativo

3 Simone Salviato_6
Gioca sulla linea dei tre difensori e si disimpegna bene limitando, ovviamente, molto le sue cavalcate sulla corsia laterale. Attento e puntuale in tutti gli interventi si dimostra affidabile.

21 Raffaele Schiavi_5
Esce per infortunio e lascia il suo posto al giovane Cosic. Fino a quando resta in campo conferma quanto abbiamo, fin qui, scritto su di lui. Affidabile fuori dall’area di rigore, impacciato e insicuro all’interno dell’area piccola.

15 Antonio Bocchetti_5
Alcuni errori madornali gli valgono il 5 in pagella, per il resto una partita tranquilla anche perché il Latina non si è dimostrata una squadra pericolosa o in grado d’impensierire seriamente gli avversari

14 Antonio Balzano_6
Torna dopo l’infortunio e la squadra trae immediatamente benefici dal suo ritorno. Grinta, voglia di vincere e carisma gli valgono la sufficienza.

16 Gaston Brugman_8
Corre, lotta e conquista tanti palloni al limite dell’area del Pescara. Condivide con Mascara la cabina di regia della squadra illuminando il gioco con le sue invenzioni. A un minuto dalla fine della partita sfoderare il colpo del campione: parte da centrocampo, palla al piede, e segna un gol che resterà nella storia della squadra biancazzurra. Regale.

28 Andrea Bovo_5
Gioca una partita di quantità senza mai soffrire l’avversario, ma non offre un contributo qualitativamente interessante alla sua squadra.

29 Andrea Rossi_5
Colleziona l’ennesima presenza e ancora una volta lascia molto a desiderare, ovvero svolge il suo compitino senza infamia e senza lode.

8 Gianluca Caprari_6
Segna un gol di pregevolissima fattura dimostrando tutta la sua qualità. Impiegato con più continuità e in una squadra più offensiva potrebbe diventare una delle realtà più importanti del campionato.

32 Nando Sforzini_5
Alla sua terza partita consecutiva segna il passo ed è costretto a lasciare il campo dopo quaranticinque minuti. Come sempre corre e lotta su ogni pallone, ma questa volta non lascia il segno.

46 Giuseppe Mascara_6
Il nuovo allenatore ha detto chiaramente che si aspetta molto da lui e che lo ritiene recuperato alla causa. Gioca tutta la partita e in una posizione inusuale quasi come play aggiunto. La sua prestazione è buona.

23 Uros Cosic_5
Sostituisce Schiavi e, pur non giocando da diverso tempo, disputa una buona gara. Non sufficiente perché macchiata da alcuni errori che potevano avere conguenze pesanti per il Pescara.

19 Pippo Maniero_6
Il capocannoniere della squadra si riprende, anche se solo per quarantacinque minuti, la posizione di punta più avanzata della squadra e offre il suo contributo alla vittoria del Pescara.

27 Antonino Ragusa_sv

Serse Cosmi_6
La doppia esclusione di Politano e Ragusa dalla formazione iniziale lascia molto perplessi e potrebbe essere foriera di non poche polemiche, ma la vittoria, mai come in questa occasione, porta via con se tutto e il buon Serse si guadagna una sufficienza piena.

 

Tra alti e bassi il Pescara riaggancia la zona play off

La vittoria contro il Latina riaccende i sogni del Pescara
Dopo la sconfitta interna contro la capolista Palermo che aveva fatto arrabbiare molto Serse Cosmi giunge, inaspettata, un’altra vittoria esterna contro una diretta concorrente per la volata finale. Una vittoria che allontana i venti di una nuova crisi di risultati, rilancia l’undici biancazzurro in chiave promozione e ripaga della delusione per la sconfitta patita contro la capolista Palermo. I rosanero si erano dimostrati nettamente superiori al Pescara sia nei confronti individuali sia nel gioco di squadra. E anche il confronto tattico tra gli allenatore aveva fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte di Beppe Iachini a scapito di Serse Cosmi. Troppo forti dunque gli isolani che ormai veleggiano tranquilli verso un immediato e diretto ritorno in serie A.
Nessuna delle concorrenti infatti è in grado di sbarrare il passo alla squadra di Zamparini che dopo le titubanze iniziali, dovute in gran parte all’inesperienza dell’allenatore prescelto, hanno trovato una nuova identità grazie al tecnico marchigiano che si appresta a vivere la seconda promozione consecutiva in serie A.

Cosmi cambia la formazione e il Pescara torna alla vittoria
L’allenatore umbro mischia le carte in suo possesso, accantona Politano e Ragusa per fare spazio a Caprari e Mascara, e vince per la seconda volta consecutiva in trasferta.
Cosmi s’inventa Beppe Mascara doppio play in affiancamento a Brugman e sorprende tifosi, commentari e, probabilmente, anche l’allenatore del Latina. Una mossa tattica che ha dato i suoi frutti perché ha reso meno statico e scontato il gioco della squadra. Il tiki taka alla umbra che avevamo visto nelle prime partite è stato sostituito da un giro palla, sempre abbastanza lento, ma che ha cercato nell’utilizzo di tutta l’ampiezza del rettangolo di gioco soluzioni alternative per la ricerca della porta avversaria. Lo stesso Capari ha spesso ripiegato, sovrapponendosi spesso ai portatori di palla, ma al momento giusto si è fatto trovare pronto all’interno dell’area di rigore per finalizzare l’azione. Un passo in avanti dunque sul piano del gioco che necessità adesso di una continuità di rendimento.

Ragusa la vittima sacrificale
Chi ha pagato maggiormente lo scotto di questa mini rivoluzione tecnico-tattica è stato Antonino Ragusa, ovvero il migliore, insieme a Brugman, di tutta la truppa nel girone di andata. E fino a quando il Pescara cercherà la via del gol attraverso una fitta rete di passaggi che non prevede l’utilizzo sistematico di tutta l’ampiezza del rettangolo di gioco Ragusa sarà sempre più penalizzato. Più in generale mi pare che le novità tattiche introdotte da Cosmi, se saranno confermate, non prevedano l’utilizzo del forte esterno siciliano. Il calcio, si sa, è uno sport collettivo e vince sempre la squadra e mai il singolo. Sono prioritarie le esigenze del gruppo rispetto a quelle dei singoli, ma lasciare in panchina un talento come Ragusa, così come il talento cristallino di Matteo Politano, è una scelta che potrebbe rivelarsi perdente sul medio e lungo periodo.

Brugman, Zauri e poco altro…

Le pagelle di Pescara-Palermo

22 Ivan Pelizzoli_5
Poco impegnato per tutta la partita, quando è chiamato in causa compie due errori dai quali scaturiscono entrambi i gol dei rosanero. Disastrosa la gestione della palla con i piedi.

6 Luciano Zauri_6
In una giornata in cui la coppia Pelizzoli/Schiavi confeziona i due gol per il Palermo, l’esperto Zauri svolge come sempre il suo compito con razionale e lucida determinazione.

21 Raffaele Schiavi_5
Ancora una volta insufficiente la sua prova. In occasione del primo gol dei rosanero regala, letteralmente, la palla agli avversari. Decisivo per la sconfitta della sua squadra.

15 Antonio Bocchetti_5,5
In questa occasione anche Bocchetti non sfodera una delle sue migliori prestazioni e contribuisce a rendere meno sicura la difesa biancazzurra.

3 Simone Salviato_5,5
Partita sottotono anche per l’ex Novara che in una prova complessivamente scialba trova il cross che propizierà il momentaneo pareggio del Pescara.

33 Dario Zuparic_5
Soffre e si adegua alla brutta prova collettiva della squadra. Lascia il posto a Rizzo che si rivelerà inconsistente quanto lui.

16 Gaston Brugman_6,5
Come sempre la “luce” si accende solo quando la palla passa tra i piedi dell’uruguagio che prova a svegliare la squadra dal torpore di cui è preda, ma non ci riesce. Restano le sue buone giocate che, in questa occasione, non bastano a salvare la squadra dall’ennesima sconfitta.

29 Andrea Rossi_5
Cosmi lo preferisce al capitano, Antonio Balzano convocato ma spedito in panchina, e la mossa si rivela perdente. Solita partita senza acuti e senza grosse sbavature.

7 Matteo Politano_5
Soffre insieme alla squadra per tutto il primo tempo e quando poteva far valere la sua maggior freschezza fisica e l’età, l’allenatore gli preferisce Cutolo.

32 Nando Sforzini_6
Partita generosa per il centravanti di Serse Cosmi che è costretto a retrocedere fino al limite dell’area biancazzurra per giocare qualche pallone che non sia la solita sponda a cui è chiamato dai suoi compagni.

27 Antonino Ragusa_5
Soffre, ogni oltre misura, il nuovo modulo di gioco di Cosmi che non prevede l’utilizzo del campo in tutta la sua pienezza. Costretto a fare il terzino nella risaia di Avellino e a rincorrere avversari in Liguria, anche contro il Palermo lo spartito prevede per lui sono ruoli da coprotagonista. Sarà il calciatore più penalizzato dall’arrivo del nuovo allenatore.

18 Giuseppe Rizzo_sv

46 Giuseppe Mascara_6
Il suo impatto sulla partita si rivela quasi decisivo e non solo per il bel gol che sigla il momentaneo pareggio della sua squadra. Si muove con rinnovata vigoria fisica e sembra essere un calciatore recuperato alla causa biancazzurra.

11 Aniello Cutolo_5
Chiamato a sostituire il più giovane e scattante Politano non offre il contributo che ci si aspetta da lui. Qualche sporadico tiro in porta che finisce molto lontano dall’obiettivo e nulla più.

Serse Cosmi_5
Prima sconfitta per Serse Cosmi sulla panchina del Pescara contro una squadra, il Palermo, che si è dimostrata migliore sotto tutti i punti di vista. L’allenatore umbro di suo ci mette l’esclusione di Balzano e un gioco che penalizza il migliore, insieme a Brugman, calciatore del Pescara, Antonino Ragusa.

È già il Pescara di Serse Cosmi

I biancazzurri vincono in Liguria e si ri-candidano per la promozione in serie A
Diciamo la verità in pochi credevano in questo exploit del Pescara. Tutti speravano che la “cura” Cosmi producesse effetti positivi, ma in pochi avrebbero scommesso su un riscatto così immediato, soprattutto così limpido. Il Pescara di queste ultime tre giornate è infatti una squadra completamente diversa dalla precedente, gioca un calcio diverso. La prima prediligeva un giro palla che trovava il suo sbocco naturale sulle fasce esterne, disegnava triangoli che si ripetevano, sempre uguali, in ogni zona del campo, la seconda invece ha abbandonato le corsie esterne e il giro palla della prima edizione per proporre una sorta di Tiki Taka alla umbra.
Le azioni più pericolose della squadra di Serse Cosmi si sviluppano infatti con una trama di passaggi più fitta e ripetuta e con almeno tre calciatori biancazzurri molto vicini tra loro che fanno girare la palla almeno due volte sulla stessa porzione di campo per poi affidarsi al lancio lungo per la torre, Nando Sforzini.

Sette punti su nove. Quattro gol realizzati e uno solo subito
Grazie a questi accorgimenti tattici e a un lavoro non meno importante sulla psicologia del gruppo, questo nuovo Pescara conquista sette punti sui nove disponibili, soprattutto ha subito un solo gol in tre partite. Una squadra rinata dopo un lungo periodo in cui ha sofferto anche contro squadre di caratura tecnica molto inferiore. Cosmi, come ha più volte ribadito in queste sue prime settimane in riva all’Adriatico, ha trovato una squadra ben impostata da un punto di vista fisico e con nozioni tattiche importanti per la serie B, ha saputo far tesoro di questo e contemporaneamente ha imposto una svolta radicale, soprattutto da un punto di vista tattico, che si sta rivelando vincente. Il nuovo Pescara è diventato più opportunista, riesce a concretizzare quasi tutte le palle gol che costruisce e, pur concedendo la supremazia territoriale agli avversari, concede poche occasioni da gol.

Pescara-Palermo per capire quanto valgono i biancazzurri
E adesso tutti con il fiato sospeso aspettando Pescara-Palermo, la partita più importante dell’anno che giunge nel momento migliore per i biancazzurri. L’appuntamento è tra quelli da segnare in rosso sul calendario soprattutto per un campionato che si sta rivelando essere molto scadente da un punto di vista tecnico. Il Pescara ha l’occasione giusta per dimostrare di essere, così come sostengono in molti, una delle squadre più accreditate per il salto di categoria. Il big match contro i rosanero di Beppe Iachini farà capire il reale valore delle due squadre e il Pescara dovrà provare a vincere la partita per voltare definitivamente pagina e dare un nuovo e positivo significato al suo campionato.
Ci sono dunque tutti gli ingredienti per assistere a una bella partita di calcio e godersi, finalmente, lo stadio Adriatico pieno in ogni ordine di posto.

Continua a brillare la stella di Brugman. Con lui Politano, Salviato, Zuparic e Pelizzoli guadagnano un 7

Le pagelle di Pescara-Cesena

22 Ivan Pelizzoli_7
Inoperoso per tutta la partita si guadagna lo stipendio e il voto in pagella parando il rigore di Gagliardini che avrebbe potuto riaprire la partita.

6 Luciano Zauri_6,5
Con il rientro dell’abruzzese Zauri la difesa acquista sicurezza e non concede nulla ai pur temibili attaccanti del Cesena, Succi e Marilungo.

21 Raffaele Schiavi_6
Una partita tranquilla e senza errori, ma anche senza azioni degne di essere ricordate.

15 Antonio Bocchetti_6
Un nuovo gettone di presenza per Antonio Bocchetti che dimostra, partita dopo partita, di essere calciatore importante per questa squadra.

3 Simone Salviato_7
Buona partita, la migliore disputata fino a oggi, per il nuovo esterno del Pescara. Spinge per tutta la gara e dal suo piede parte la palla che consente a Politano di mettere al sicuro il risultato. Con il rientro del capitano, Antonio Balzano, potrebbe formare la coppia ideale di esterni per provare a risalire la classifica.

33 Dario Zuparic_7
Torna a centrocampo Zuparic e il Pescara ritrova, come d’incanto, gol, vittoria e un buon assetto tattico. Sta conquistando sul campo e con prestazioni positive la palma di calciatore “ovunque” dei biancazzurri.

16 Gaston Brugman_7
Esce per un leggero infortunio quando la partita è ormai al sicuro. Tra tutti i cambiamenti che la squadra ha subito in questo campionato, schemi e uomini, con Ragusa, è l’unico punto fermo e insostituibile della compagine biancazzurra.

29 Andrea Rossi_5
Non riesce ad esprimere, nemmeno nella giornata che segna il ritorno alla vittoria per il Pescara, quello che ci si aspetta da lui. Svolge il suo compito senza particolari sbavature, ma senza neanche un acuto.

7 Matteo Politano_7
Sesta rete per il gioiellino scuola Roma che si riprende la maglia di titolare, lasciata temporaneamente nella trasferta di Avellino, e dimostra al nuovo allenatore che questo Pescara non può fare a meno delle sue giocate.

32 Nando Sforzini_5,5
Gioca la seconda partita consecutiva e questa è la notizia più importante per i dirigenti e l’allenatore. Lotta su tutti i palloni, ma come nella partita di Avellino sbaglia clamorosamente e a pochi passi dalla porta avversaria un gol facile facile.

8 Gianluca Caprari_6,5
Si guadagna la maglia da titolare anche per la bella rete del pareggio realizzata in Irpinia e non tradisce le attese. Disputa una buona partita fino a quando cede il passo a Cutolo al 14° della ripresa.

11 Aniello Cutolo_5,5
Cosmi gli regala mezz’ora di partita a risultato acquisito. Lui ci mette impegno e buona volontà, ma non sono sufficienti per lasciare il segno.

18 Giuseppe Rizzo_sv

28 Andrea Bovo_sv

Serse Cosmi_7
Due partite, contro Avellino e Cesena che non sono proprio le ultime della classe, e quattro punti in cascina. Si presenta bene Serse Cosmi. Il gioco lascia a desiderare, ma nessuno a Pescara, in questo periodo del campionato, chiede frizzi e lazzi. Servono punti e Cosmi, su questo aspetto, non tradisce le attese.

Due partite, quattro punti conquistati. Il campionato può ricominciare…

Il Pescara batte il Cesena e riapre il suo campionato
Dopo il pareggio di Avellino giunge la vittoria contro il Cesena e diventano quattro i punti conquistati in due giornate dalla squadra di Serse Cosmi. Una partita, quella vinta dai biancazzurri contro i romagnoli, che riporta tranquillità e ossigeno a una squadra che nel 2014 non aveva conquistato nessun punto.
L’allenatore umbro cambia modulo e schiera il Pescara con un 3-4-2-1 soprattutto per potere utilizzare contemporaneamente Caprari e Politano. La scelta si è rivelata vincente non solo per il risultato conquistato sul campo, bisogna in ogni caso ricordare che il Cesena si è presentato in Abruzzo largamente rimaneggiato schierando tra i pali il quarto portiere, ma per la tranquillità che hanno mostrato i due baby scuola Roma. Una partita giocata a un ritmo basso che ha consentito ai ragazzi di Cosmi di proseguire sulla strada di una ritrovata autostima, smarrita con le troppe sconfitte subite negli ultimi tempi.

A Cosmi la società aveva chiesto di rivitalizzare il Pescara e il tecnico umbro c’è riuscito
Forse sono troppo poche due partite per scrivere che Cosmi ha rivitalizzato davvero il Pescara, però se il Pescara può guardare con occhi diversi al futuro prossimo lo deve ai quattro punti conquistati contro Avellino e Cesena, due protagoniste assolute del campionato cadetto.
Cosmi è arrivato in punta di piedi, non ha parlato male del suo predecessore, anzi ne ha valorizzato il lavoro, e si è concentrato sul dialogo con i suoi nuovi calciatori. Ha cercato di capire le ragioni di ognuno e ha saputo rimotivare tutti. Il suo refrain è stato e, possiamo esserne certi, sarà: giochiamo le partite che mancano come se stessimo disputando un altro campionato, e alla fine tireremo le conclusioni. Il secondo punto che ha precisato, nel chiuso dello spogliatoio, è che tutti i calciatori devono sentirsi sullo stesso piano perché il sabato giocherà chi si sarà allenato meglio durante la settimana. Da questo punto di vista ha già vinto la sua battaglia perché la squadra sembra aver recepito bene il suo messaggio.

Le prossime tre gare possono dire molto, non tutto, sul futuro del Pescara
Spezia fuori casa, Palermo in casa e il Latina ancora in trasferta possono dire molto sul futuro dei biancazzurri. Dovesse uscire imbattuto da questo piccolo tour de force si potrebbe guardare al futuro con molto ottimismo. Il discorso vale a prescindere dai punti in palio perché non perdere contro la capolista e in altre due trasferte contro squadre che lottano per il tuo stesso obiettivo sancirebbe il ritorno del Pescara nella cerchia ristretta di chi compete per la serie A. L’obiettivo è molto ambizioso perché quando una squadra costruita per vincere non riesce a conquistare sul campo ciò che la critica gli assegna in linea teorica, nella maggior parte dei casi la stagione finisce con un fallimento. Fallimento che in alcuni casi assume le sembianze della retrocessione. È già successo e succederà ancora. Sarà dunque interessante seguire gli sviluppi del campionato della squadra di Serse Cosmi, anche perché l’allenatore umbro si gioca un fetta della sua credibilità presente e futura.

Caprari, Brugman e poco altro…

Le pagelle di Avellino-Pescara

22 Ivan Pelizzoli 5
Ritrova la maglia da titolare, ma non la forma campionato. Sostanzialmente inoperoso per tutta la durata della partita è chiamato a non più di due interventi di ordinaria amministrazione. In occasione del gol resta immobile come una statua di sale all’interno dell’area piccola. Insufficiente.

33 Dario Zuparic_5,5
Non era facile giocare su un terreno che somigliava più a una risaia che a un campo di calcio. Gioca con grande determinazione e concentrazione chiudendo i buchi che, da un po’ di settimane, gli lascia come regalo il suo compagno di reparto Raffaele Schiavi.

21 Raffaele Schiavi_5
Si sta rivelando un calciatore normale, apparentemente forte, ma con notevoli responsabilità in quasi tutti i gol che subisce la sua squadra. Anche al “Partenio-Lombardo” di Avellino molti errori e, soprattutto, statua di sale come Pelizzoli, in occasione del gol del vantaggio irpino.

15 Antonio Bocchetti_5,5
È l’uomo buono per tutte le stagione. Disputa una buona partita con qualche errore di troppo, ma risulta essere il migliore del suo reparto. Si trova a proprio agio anche nel ruolo di capitano.

3 Simone Salviato _5
Gioca una partita concreta, senza grosse sbavature. Si fa notare soprattutto per un paio di rinvii da calcio anni Settanta. Si è in attesa del miglior Salviato.

18 Giuseppe Rizzo_5
Ancora una partita incolore per il centrocampista siciliano che non riesce a disputare una partita oltre la sufficienza.

16 Gaston Brugman_6,5
Nel grigiore generale della partita per fortuna che c’è il piccolo uruguagio che con una grande giocata inventa e indica a Caprari la via del gol.

28 Andrea Bovo_5
Quando il calcio si vedeva in tv solo in bianco e nero i telecronisti avevano coniato un termine per i calciatori come Bovo: «svolge un lavoro oscuro». In questo caso si potrebbe chiosare, tanto oscuro da non riuscire a vederlo.

27 Antonino Ragusa_5
Gioca una buona partita nel nuovo ruolo che il neo allenatore biancazzurro gli assegna: terzino sinistro. Non ha ancora il passo del terzino, ma il ragazzo è bravo e si farà…

19 Pippo Maniero_5
Una prova insufficiente anche per Pippo Maniero che non riesce a lasciare nessun segno sulla partita. Esce per far posto a Caprari che, al contrario, lascerà un segno indelebile sulla gara.

32 Fernando Sforzini_5
In molti a Pescara aspettavano il ritorno in campo di Sforzini come titolare della maglia di prima punta. Il suo ritorno è stato molto deludente sia per la forma fisica che non sembra essere la migliore possibile, sia per l’apporto tecnico che porta in dote alla squadra. Decisamente insufficiente.

8 Gianluca Caprari_6,5
Nei pochi minuti in cui gioca si fa trovare per due volte nella posizione giusta per trasformare in rete gli assist dei suoi compagni di squadra. Nel primo caso arriva in ritardo e con il piede sbagliato. Nel secondo si dimostra calciatore di razza e regala il primo punto del 2014 al Pescara.

20 Matti Lund Nielsen_sv

11 Aniello Cutolo_sv

Serse Cosmi_5
La prima di Serse Cosmi sulla panchina del Pescara porta in dote un punto ai biancazzurri. Le scelte dell’allenatore umbro, legittime, sono però molto discutibili. La squadra non riesce ad esprimere nulla, il primo tiro in porta arriva alla fine della partita, da un punto di vista del gioco tantomeno da un punto di vista fisico. Mancano 15 partite alla fine della stagione, vedremo cosa sarà capace di fare da qui alla fine del campionato.

La prima di Serse Cosmi porta in dote un punto. Il bel calcio può attendere…

Contro l’Avellino il Pescara conquista il primo punto del 2014
In un campo al limite della praticabilità i biancazzurri conquistano il primo punto del 2014 e interrompono la serie negativa che era iniziativa nell’ultima partita del 2013 contro l’Empoli di Tavano e Maccarone.
Una brutta partita con pochissime conclusioni nello specchio della porta da parte di entrambe le squadre. L’Avellino ha esercitato una maggiore pressione in virtù di una migliore condizione fisica, ma questo non è servito agli irpini per conquistare l’intera posta in palio.
Il Pescara ha giocato per lunghi tratti della partita con tutti gli uomini dietro la linea della palla rinunciando a qualunque tentativo di rilanciare l’azione. Quando è passato in svantaggio è riuscito a creare tre potenziali palle gol in pochi minuti. Questo vuol dire che si poteva provare a giocare la partita anche prima del novantesimo.

Le scelte tecniche di Serse Cosmi, legittime, ma discutibili
Il nuovo allenatore dei biancazzurri, arrivato a Pescara dopo il fallimento tecnico della gestione Marino, si presenta con scelte, legittime, ma molto discutibili.
Quattro i cambiamenti proposti. Il primo riguarda il modulo di gioco. Si passa dal 4-3-3 e dal 3-4-3 al modulo più utilizzato dagli allenatori italiani, il 3-5-2. Il secondo riguarda il portiere, sceglie Pelizzoli e manda in panchina Belardi, il terzo riguarda l’utilizzo di Antonino Ragusa come terzino sinistro e infine sceglie di utilizzare due punte centrali, Maniero e Sforzini, con l’esordio stagionale dal primo minuto per l’attaccante di Tivoli. Dopo sei sconfitte consecutive tutti si attendevano dal nuovo allenatore scelte in discontinuità con il passato più recente e dunque sono stati accontentati.
Mi chiedo però quale sia la logica che ha partorito queste scelte se queste prevedono l’esclusione o il riposizionamento dei migliori calciatori della rosa.
Belardi, Brugman, Ragusa e Politano sono i calciatori del Pescara con il miglior rendimento e dunque perché è stato spedito in panchina? Stesso discorso si potrebbe fare per Matteo Politano, autore tra le altre cose di 5 gol. Ragusa è l’unico dei quattro che mantiene il posto in squadra anche perché non ha sostituti in rosa nel suo ruolo. Infine Ragusa viene schierato come terzino sinistro, una scelta quest’ultima che chiunque ami il gioco del calcio non può accettare, a prescindere dalle motivazioni.

«L’obiettivo del Pescara è lo stesso, identico, d’inizio stagione», ipse dixit
Serse Cosmi nella conferenza stampa di presentazione ha detto che gli obiettivi del Pescara non cambiano, ovvero si punta ai play off. Mancano quindici partite alla fine del campionato e il Pescara ha conquistato fino a oggi 35 punti. Si trova a sette punti dal sogno play off e a sette dall’incubo play out. Tutto può ancora succedere, anche se le partite diventano sempre meno e ogni errore compiuto può diventare fatale.
Il Pescara visto ad Avellino non è in grado di competere per la serie A, tocca dunque a Serse Cosmi trovare i giusti accorgimenti per invertire la rotta. È stato assunto con questo compito e su questo sarà giudicato.

© 2021 Calcio Totale / Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Pescara il 03/09/2014 al n° 11. Registro della Stampa del Tribunale di Pescara n° 11-2014.

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