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Ragusa e Belardi non bastano per battere l’Empoli

Le pagelle di Pescara-Empoli

25 Emanuele Belardi_6,5
Il migliore in campo per i biancazzurri. Para il rigore calciato da Tavano, ma sulla respinta l’empolese è più svelto di tutti a mettere in rete il pallone dell’1-0. Si ripete poco dopo con un’altra grande parata. In occasione del gol del vantaggio copre il suo palo e, oggettivamente, non poteva fare di più.

12 Luciano Zauri_6
Ancora una buona prova per Zauri che tiene a bada gli attacchi empolesi fino a quando può. Partecipa poco alla costruzione del gioco e anche questa non è più una novità.

15 Antonio Bocchetti_6
Sostituiva il pezzo pregiato della difesa biancazzurra, Schiavi, e svolge con sufficienza il compito assegnato.

5 Marco Capuano_6
Buona partita per Capuano spesso in anticipo su Maccarone, il migliore degli empolesi. Da un suo intervento in anticipo proprio sul numero 7 avversario, prende il via l’azione del gol del momentaneo pareggio.

14 Balzano Antonio_6
Paga dazio dopo un girone di andata molto positivo. Nel secondo tempo ha poche energie da mettere in campo, ma è sempre l’ultimo ad arrendersi. Compie un fallo, giudicato nell’area di rigore dall’arbitro, che costa carissimo al Pescara. Protesta a lungo perché il fallo, a suo dire, era stato commesso fuori aerea e le immagini televisive gli danno ragione. Sarà assente per squalifica alla ripresa del campionato.

33 Dario Zuparic_6
Gioca una buona partita che solo il risultato negativo della squadra mette in ombra. Si propone anche in fase di costruzione, ma gli sforzi suoi e del resto della squadra si riveleranno inutili.

16 Gaston Brugman_6
Meno brillante del solito, sbaglia qualche pallone di troppo in mezzo al campo. Dirige la squadra con il solito ordine e geometrica precisione, non ha la zampata risolutiva su un assist perfetto di Ragusa.

21 Andrea Rossi_6,5
Corre per tutta la partita e offre il solito contributo positivo alla squadra. Più preciso del solito anche in fase d’impostazione. In tandem con Ragusa risulta spesso imprendibile per i difensori empolesi.

7 Matteo Politano_6
Una partita senza infamia e senza lode. Quando accelera crea sempre pericoli per gli avversari, ma si assenta troppo dal cuore nevralgico del gioco.

19 Pippo Maniero_5
Una partita insufficiente per Pippo Maniero capace di sbagliare due gol nella stessa azione. Nel secondo tempo in due occasioni ha avuto la palla per riscattare gli errori del primo tempo, ma non gli riesce.

27 Antonino Ragusa_6,5
Realizza un gol bellissimo ed è protagonista delle migliori azioni della partita. Capace di scardinare la difesa avversaria con accelerazioni impressionanti. Nel finale è esausto e paga dazio tirando i remi in barca. La sosta, soprattutto per lui, giunge al momento giusto.

11 Aniello Cutolo_sv

32 Nando Sforzini_sv

18 Giuseppe Rizzo_sv

Pasquale Marino_5,5
Non riesce a gestire al meglio la superiorità numerica della sua squadra e non è impeccabile nei cambi. Soprattutto è discutibile l’ingresso di Sforzini che sostituisce Bocchetti. A venti minuti dalla fine della partita poteva continuare a giocarsi la partita cercando il pareggio attraverso una manovra costruita con palla a terra piuttosto che con lanci lunghi a cercare le testa di Maniero o quella di Sforzini.

Il Pescara paga a caro prezzo i suoi errori e quelli dell’arbitro

Non si concretizza la scalata la secondo posto assoluto della classifica
Nella sfida più importante dell’ultima giornata del girone di andata del campionato di serie B, il Pescara perde in casa contro l’Empoli, ma non esce ridimensionato dalla sfida contro i toscani. Una partita giocata con grande acume tattico da entrambe le formazioni che il Pescara non meritava di perdere.
Non meritava di perdere per almeno due buone ragioni. La prima è che entrambi i gol dell’Empoli sembrano essere viziati da errori dell’arbitro. Nel caso del primo gol, il fallo che compie Balzano inizia fuori dell’area di rigore e dunque il rigore trasformato da Tavano, semplicemente non era rigore, ma una punizione dal limite dell’area. Il secondo gol è invece viziato da una posizione di fuorigioco di croce quando riceve la palla da Maccarone. Il Pescara inoltre ha costruito molto più dell’Empoli sfiorando il gol in diverse occasioni.
Ci sono però anche errori da parte del Pescara. Anche in questo caso ne segnalo due. Il primo è di non aver saputo gestire la superiorità numerica in maniera adeguata, il secondo è di aver sbagliato troppe occasioni da gol, in particolare quelle capitate nei piedi e sulla testa di Maniero.

Il Pescara chiude il girone di andata al quarto posto con 34 punti
Al termine della prima parte del campionato dunque il Pescara conquista la possibilità di giocare i play off e con i 34 punti conquistati insegue con 3 punti di ritardo l’Avellino, 5 l’Empoli e 6 il Palermo.
Si può certamente affermare che l’attuale posizione in classifica rispecchia l’andamento e le prestazioni della squadra biancazzurra in questi primi mesi di campionato. Si può dunque essere soddisfatti del risultato raggiunto a patto che la squadra e il suo allenatore siano consapevoli che questa non è la reale forza del Pescara. Questa squadra vale più del quarto posto, può e deve puntare alla promozione in serie A.
Il Palermo e l’Empoli non sono superiori ai biancazzurri, hanno avuto un rendimento più regolare nel corso di questi primi mesi non regalando però nessun acuto. Il Pescara al contrario ha avuto delle cadute rovinose, ma nelle occasioni migliori ha mostrato di avere un gioco armonioso e anche bello da vedere, certamente migliore delle avversarie con grandi margini di miglioramento.

Adesso la lunga sosta invernale
Dopo 21 partite giunge dunque una lunga sosta, la prossima partita ci sarà infatti il 25 gennaio, nella quale tutte le squadre rifaranno una mini preparazione per affrontare la fase decisiva del campionato. Ci sarà inoltre il mercato di riparazione che potrebbe mutare i valori in campo. Il Pescara dovrà intervenire sul mercato per colmare qualche lacuna soprattutto a centrocampo, ma, visto il nuovo assetto tattico della squadra, passata dal 4-3-3 al 3-4-3, probabilmente si dovrà intervenire anche in altri settori per avere valide alternative in caso d’infortuni, penso in primo luogo agli esterni di centrocampo. Non dimenticandosi di una punta centrale con caratteristiche diverse dagli attuali attaccanti presenti in rosa.
Di questo parleremo nelle puntate speciali di Calcio Totale che realizzeremo nel corso di questa lunga sosta di campionato, adesso godiamoci anche noi questi giorni di festa.
Buon anno a tutti, con la certezza che il 2014 sarà certamente migliore del 2013.

Contro il Padova la vittoria di un collettivo

Le pagelle di Pescara-Padova

25 Emanuele Belardi_7
Inoperoso per tutta la partita viene chiamato in causa da un intervento perfido di Rocchi, appena entrato in campo, e risponde da campione salvando porta e risultato. Anche con un portiere così si costruiscono grandi stagioni

12 Luciano Zauri_6
Svolge il suo compito con mestiere trasmettendo a tutto il reparto la tranquillità necessaria per non rischiare mai nulla.

29 Raffaele Schiavi_7
Sbaglia un solo intervento in tutta la partita, ma in quell’occasione rimedia Belardi. Nel primo tempo compie un intervento che equivale a un gol segnato. Sempre più sicuro di sé rappresenta uno dei punti di forza della squadra.

5 Marco Capuano_7
La migliore prestazione dell’anno e una delle migliori in assoluto per Marco Capuano. L’infortunio è ormai solo un brutto ricordo e il suo rendimento in campo di oggi dimostra quanto fosse frenato dai fastidi muscolari. Preciso, attento e sempre in anticipo sull’avversario, è ritornato sui livelli della stagione magica della promozione in serie A.

14 Balzano Antonio_6,5
Il capitano è diventato il maestro delle sovrapposizioni. Un moto perpetuo sulla corsia di destra non lascia un attimo di respiro al suo dirimpettaio. Conferma, anche contro i patavini, la sua ottima stagione.

33 Dario Zuparic_6,5
All’inizio del campionato sembrava destinato a recitare un ruolo da comprimario e invece il giovane Dario, complice il doppio infortunio di Nielsen e Rizzo si è ritrovato protagonista in un ruolo non suo, ma che sta svolgendo con grande applicazione e perizia.

16 Gaston Brugman_7
Ancora una volta il migliore in campo in una partita che il Pescara poteva e doveva vincere con più tranquillità. Bravo sia in fase di possesso palla sia in fase di non possesso è destinato a diventare un calciatore vero e soprattutto da grande squadra.

21 Andrea Rossi_7
Primo tempo in sordina mentre nel secondo inserisce il turbo e tutto diventa più difficile per il Padova. La sua crescita, al pari di quella di Schiavi, ha reso il Pescara una macchina ben organizzata e in grado di disputare un buon campionato.

7 Matteo Politano_6
Disputa una partita molto attenta e di grande dispendio di energie fisiche. Presente soprattutto in fase di non possesso palla si rende protagonista di un’azione “alla Politano” che grazie alla complicità di un difensore patavino s’infrange sul palo.

19 Pippo Maniero_6
«Ma Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia», canta Francesco De Gregori e noi con lui. Forza Pippo.

27 Antonino Ragusa_6,5
La solita partita di sostanza e di qualità alla quale ha abituato i tifosi biancazzurri. Quando parte, palla al piede, è incontenibile. Uno punto fermo della squadra e una delle frecce più pericolose nell’arco di Pasquale Marino.

46 Mascara_sv

11 Cutolo_7
Il gol realizzato contro il Padova è la sua prima gioia della stagione. Un gol importante che fa classifica e che gli regala un sette in pagella. La prestazione non è giudicabile perché gioca pochi minuti per poter esprimere un giudizio compiuto

Pasquale Marino_7,5
Il voto più alto della stagione per mister Marino anche se la partita non è stata la migliore della stagione. La squadra ha ormai una sua precisa fisionomia tecnico tattica e un equilibrio che, considerando i tanti giovani schierati in campo, è il miglior risultato che l’allenatore siciliano potesse sperare. Il recupero di Piscitella, Rizzo, Nielsen e Viviani, unitamente a un rinforzo di gennaio potrebbe trasformare il Pescara nella squadra da battere. Bravo e concreto.

Il Pescara vola al quinto posto in classifica, a tre punti dalla promozione diretta

Quarta vittoria consecutiva e tra due partite c’è l’Empoli
Il campionato del Pescara comincia a diventare molto interessante. La quarta vittoria consecutiva colloca infatti la squadra biancazzurra al quinto posto in classifica a tre punti dalla promozione diretta. Una posizione impensabile fino a qualche settimana fa, che i ragazzi di Pasquale Marino hanno raggiunto grazie a una serie di prestazioni positive che lasciano ben sperare anche per il futuro immediato. Al giro di boa del campionato e alla lunga sosta invernale mancano due partite di campionato. Due partite che possono anche migliorare la già buona posizione di classifica. Prima il Modena in trasferta, una squadra che ha subito gli stessi gol del Pescara, 22, e ne ha segnati sette di meno. E poi l’ultima partita tra le mura amiche contro l’attuale capolista, l’Empoli, che ha subito otto reti in meno del Pescara e ne ha segante 29 contro le 30 di Brugman & compagnia.

Contro il Padova grande prova di maturità tecnico-tattica
La gara contro il Padova, che il Pescara avrebbe dovuto e potuto vincere con meno difficoltà, ha svelato una squadra ormai cinica e matura per il salto di qualità. Nemmeno il rigore sbagliato da Maniero, o parato da Mazzoni, ha cambiato l’assetto tattico e mentale dei ragazzi di Marino. Una partita giocata sempre alla ricerca del risultato, con interessanti trame di gioco e buoni spunti individuali.
Una squadra ormai consapevole dei propri mezzi e sicura nell’amministrare il risultato, mai in balìa dell’avversario. Un giusto mix tra esperienza, Belardi, Zauri, Schiavi, Rossi, e gioventù, Capuano, Brugman, Zuparic, Politano ma anche Balzano, Maniero e Ragusa. Una squadra dunque in grado di poter durare tanto tempo soprattutto se in primavera dovessero arrivare i risultati che in tanti aspettano.

Il mercato di gennaio deve servire per rafforzare una squadra già competitiva
Per realizzare un’impresa che non sempre riesce, tornare in serie A dopo solo un anno di B, occorre però che si colmi la lacuna, numerica, del centrocampo. Serve un calciatore in mezzo al campo, meglio sarebbe prenderne due, perché gli infortuni congiunti di Nielsen, Rizzo e Viviani hanno dimostrato che per quel settore occorre rinfoltire la rosa. Sarebbe un peccato infatti se nel momento topico del campionato dovesse verificarsi nuovamente un’emergenza come quella di queste ultime giornate risolta brillantemente da Marino con l’inserimento di Zuparic in un ruolo non suo. Bisognerà evitare lo sciagurato mercato invernale dello scorso anno che portò a Pescara calciatori che non diedero nessun contributo positivo.
Dai propri errori s’impara e certo Daniele Sebastiani, Danilo Iannascoli e tutto lo staff biancazzurro faranno tesoro degli errori dello scorso anno.
Nel frattempo Buon Natale a tutti.

Con la vittoria di Lanciano il Pescara aggancia la zona play off

La terza vittoria consecutiva ricolloca il Pescara nella sua dimensione reale
Dopo la vittoria contro il Siena giunge anche la vittoria contro la Virtus Lanciano. Sei punti che rendono i biancazzurri di Pasquale Marino la squadra del momento della cadetteria. Due partite diverse tra loro. La prima vinta con grande facilità e mettendo in mostra un buon gioco con diverse occasioni da gol, la seconda ha mostrato invece un volto nuovo di questa squadra. Un squadra cinica che sta imparando a distribuire le forze fisiche a seconda dell’andamento della partita e degli avversari. La partita contro i rossoneri di Baroni non è stata bella, ma il Pescara ha dimostrato di saper ben gestire il vantaggio, di accelerare quando era il caso di accelerare e di tirare i remi in barca quando ha verificato che la spinta offensiva degli avversari era inconsistente.

La sfida di venerdì contro il Padova può spinger ancora più in alto il Pescara
In questa fase del campionato e aspettando il mercato di gennaio può anche andar bene così. La squadra sta recuperando punti preziosi in classifica che aveva perso per strada e sta, contemporaneamente, accorgendosi della propria forza. Forza non ancora completamente espressa per almeno due ragioni: gli infortuni che non hanno consentito di schierare per molte partite l’undici titolare e una rosa che si è rivelata insufficiente a centrocampo.
La prima questione dipende da diversi fattori, non ultima la malasorte mentre la seconda è frutto di scelte che vanno corrette.

La bellezza di avere il pubblico amico anche in trasferta
La sfida contro la Virtus Lanciano, pur disputandosi su un campo con una capienza limitata, ha mostrato la bellezza del tifo sugli spalti. Il calcio è uno sport popolare che vive e prospera solo e soltanto se c’è il tifo sugli spalti. Se ci sono persone in carne ed ossa che testimoniano con il loro calore la vicinanza a una squadra. In questo caso lo spettacolo può dirsi tale, altrimenti è monco. Le partite senza pubblico e senza tifosi semplicemente non sono partite, tantomeno il calcio può essere riservato solo per chi acquista il pacchetto delle pay tv.
I colori, le voci e la passione delle due curve di Lanciano hanno arricchito uno spettacolo altrimenti poco gradevole e rappresentano un patrimonio da non disperdere. Per queste ragioni l’applauso più lungo e più bello per la partita di domenica scorsa lo dedicherei al pubblico.

Gaston Brugman sugli scudi: è l’uruguagio il migliore a Lanciano

Le pagelle di Virtus Lanciano-Pescara

25 Emanuele Belardi_6
Impegnato una sola volta in 99 minuti di gara, tiro di Piccolo, si oppone con sicurezza trasferendo alla squadra la tranquillità necessaria per gestire il risultato. Affidabile

6 Luciano Zauri_7
Il migliore della gara con Brugman. I frentani non sono velocissimi e lui a quei ritmi va a nozze mettendo in campo la sua esperienza e una buona preparazione fisica che comincia a dare i suoi frutti.

29 Raffaele Schiavi_6,5
Da quando è rientrato dall’infortunio la difesa dei biancazzurri ha registrato un netto miglioramento. Sicuro e affidabile non lascia nulla al caso: esce sempre a testa alta e palla al piede come si conviene a ogni buon calciatore.

5 Marco Capuano_6,5
Il suo miglioramento è evidente e i postumi dell’infortunio sono ormai solo un lontano ricordo. Ha giocato una partita sempre in anticipo sul suo avversario diretto e non ha sbagliato nessun intervento.

14 Balzano Antonio_6
Partita sufficiente ma sotto lo standard a cui ci ha abituati il capitano in questo campionato. Soprattutto nel secondo tempo, quando la squadra arretra il suo baricentro, non offre la solita spinta in fase offensiva.

33 Dario Zuparic_6,5
Un’altra buona prova per Dario Zuparic. Seconda partita nell’inedito ruolo di centrocampista e seconda prestazione sopra la sufficienza. Svolge con ordine e disciplina tattica i compiti che gli assegna l’allenatore.

16 Gaston Brugman_7
Il migliore in campo senza se e senza ma. Alla sua già buona visione di gioco e regolarità ha aggiunto, partita dopo partita, la capacità di recuperare palloni e contro la Virtus Lanciano si distingue proprio per questa ragione. Elegante e sicuro nel tenere le redini del gioco biancazzurro si sta proponendo come uno dei migliori calciatori del campionato di serie B.

21 Andrea Rossi_6
Vale il giudizio espresso per Balzano. Disputa una buona partita soprattutto in fase di contenimento non proponendo le consuete azioni offensive a cui ha abituato il pubblico pescarese.

7 Matteo Politano_6,5
Ogni volta che tocca la palla il gioco s’infiamma e cresce la qualità tecnica dell’incontro. Calciatore di categoria superiore dimostra anche a Lanciano che con lui in campo il Pescara è più forte.

19 Pippo Maniero_6,5
Decimo gol per Pippo Maniero. Trasforma con tranquillità il rigore che consente alla squadra di raggiungere la zona play off. Questa stagione sta diventando, decisamente, la stagione della sua definitiva consacrazione.

27 Antonino Ragusa_6
Procura il rigore con il quale la squadra vince la partita e corre fino alla fine della gara. Inesauribile in ogni zona del campo. Non punge molto in fase offensiva, ma il suo contributo è determinate come sempre in questa stagione.

46 Mascara_sv

11 Cutolo_sv

Pasquale Marino_6,5
La rincorsa del Pescara alla zona che conta del campionato continua anche a Lanciano con un gioco pragmatico capace di capitalizzare l’unica occasione da gol di tutta la partita. Gran parte del merito di questa striscia positiva di risultati va ascritta al tecnico che ha saputo modificare l’assetto tattico della squadra e gli interpreti da mandare in campo. Conil tempoe qualche acquisto nel mercato di gennaio, ritornerà con i punti anche il bel gioco.

A Siena Pippo Maniero conferma che questa è la “sua” stagione

Le pagelle di Siena-Pescara

25 Emanuele Belardi_7
Compie un paio d’interventi, con il Pescara in vantaggio di un gol, che trasmettono tranquillità a tutta la squadra. Merita un voto alto anche per questo.

12 Luciano Zauri_7
29 Raffaele Schiavi_7
5 Marco Capuano_7
Sette in pagella per tutta la difesa, sempre attenta e reattiva e perché addomestica gli avversari, una delle squadre più attrezzate del campionato, concedendo solo un’occasione in tutta la partita.

14 Balzano Antonio_7,5
A Siena disputa un secondo tempo sontuoso costringendo gli avversari al fallo sistematico su di lui come fosse un attaccante di ruolo. Incontenibile sulla fascia destra sia in fase di contenimento sia in fase di attacco. Si conferma uno dei pezzi pregiati della squadra e un degno erede della fascia che è stata di Vincenzo Zucchini.

33 Dario Zuparic_7
16 Gaston Brugman_7
21 Andrea Rossi_7
Sette collettivo anche per il centrocampo. Zuparic in particolare colpisce per la tranquillità con cui gestisce la sua partita in un ruolo insolito. Brugman fa il Brugman e Rossi, a tratti, è imprendibile sulla corsia di sinistra.

7 Matteo Politano_7
Ė ufficiale c’è un nuovo marchio registrato: il gol alla Politano. Parte dalla fascia destra in velocità salta uno o due avversari e piazza la palla, rasoterra, sul primo palo. Consolida la sua posizione in squadra dimostrando, ancora una volta, di meritare la maglia di titolare. Decisivo.

19 Pippo Maniero_7,5
Un assist gol per Ragusa, un secondo per Politano e un gol che porta a nove il suo personale bottino stagionale. Si aspettava l’esplosione di Maniero da diversi anni e finalmente in questo campionato l’ex centravanti della primavera della Juventus sta dimostrando tutto il suo valore. Merita la palma di migliore in campo nella migliore prestazione stagionale della squadra. Oltre la generosità c’è di più.

27 Antonino Ragusa_7
Timbra il cartellino pure a Siena, segnando il suo sesto gol in campionato, e si concede due o tre discese delle sue, costringendo gli avversari al fallo sistematico. Alcune pause durante la gara non gl’impediscono di meritare l’ennesimo sette della stagione.

34 Sforzini Ferdinando_sv

46 Mascara_sv

Pasquale Marino_7,5
Il miglior Pescara della stagione soprattutto per autorevolezza e sicurezza nei propri mezzi. I meriti di questa trasformazione sono da attribuire ai calciatori e all’allenatore. Marino ha dimostrato di far tesoro dei propri errori e da qualche partita le sue scelte si stanno rivelando scelte vincenti. Al miglior Pescara della stagione corrisponde anche il miglior Marino della stagione.

La vittoria di Siena lancia, definitivamente, il Pescara nella zona alta della classifica

Una vittoria che vale più di tre punti
La facilità con la quale il Pescara ha espugnato Siena proietta i ragazzi di Marino in una dimensione che mai avevano avuto nel corso di questo campionato. Una vittoria ottenuta senza rischiare niente, tantomeno subire la pressione dei padroni di casa. Per questa ragione, il Pescara ridimensiona le ambizioni dei toscani e si riaccredita tra le favorite del campionato, così come tutti avevano pronosticato all’inizio del campionato. Una vittoria che aumenta l’autostima dei biancazzurri e l’orgoglio della tifoseria presente anche a Siena per incitare la propria squadra. Troppo preparato Pasquale Marino e troppo bravi i calciatori in rosa del Pescara per non recitare un ruolo di primo piano in questo campionato.

Adesso tutti concentrati sul derby: Virtus Lanciano-Pescara
Le emozioni però non finiscono qui per l’ambiente biancazzurro perché, dopo un paio di giorni di riposo, tutti saranno concentrati per il gran giorno del derby abruzzese a Lanciano. La sorpresa di questa prima parte del campionato, i rossoneri frentani, ospiteranno il Pescara in una partita che si preannuncia come uno degli eventi più attesi di questo fine 2013. Una partita di cui tutto l’Abruzzo deve essere fiero e orgoglioso, che dovrà essere una festa in campo e sugli spalti. Tutti si devono spendere per raggiungere questo obiettivo. Le due società, i calciatori in campo, i tifosi sugli spalti, la stampa. Tutti indistintamente devono dare il proprio contributo affinché domenica 15 dicembre sia un giorno da ricordare per le emozioni e per la bellezza della partita.

Pasquale Marino può far lievitare l’entusiasmo dei tifosi del Pescara Dopo le titubanze iniziali, qualche errore tecnico e di comunicazione, Marino si sta guadagnando sul campo, con i risultati e un’organizzazione di gioco sempre piacevole da vedere, la considerazione di tutto l’ambiente. Con l’arrivo della primavera e qualche acquisto azzeccato nel mercato di gennaio, il suo Pescara potrebbe diventare la squadra da battere nel girone di ritorno e centrare la promozione in serie A dopo un solo anno di purgatorio in B. Tutto l’ambiente sportivo pescarese attende questo epilogo. Non sarà facile, ma i biancazzurri hanno il dovere di provarci per la sua storia recente, per la qualità della rosa e per la bravura del suo allenatore.

Pippo Maniero sempre più capocannoniere della squadra

Le pagelle di Pescara-Carpi

25 Belardi_6
RIentra dall’infortunio e ritrova la maglia da titolare in una giornata tranquilla. Pur subendo due gol, sul primo forse c’è un piccolo errore di posizione sul secondo invece non ha responsabilità, disputa una partita sufficiente garantendo ai compagni di reparto la necessaria tranquillità.

6 Zauri_6
Senza sbavatura e senza picchi, l’andamento costante dell’esperto difensore scelto da Marino come uno dei tre centrali di difesa. Esce a venti minuti dalla fine della gara e probabilmente l’allenatore gli concederà un turno di riposo nella partita di coppa contro lo Spezia.

21 Schiavi_6
Al 9’ minuto del primo tempo compie un intervento provvidenziale anticipando Mbakogu lanciato a rete, ma qualche minuto più tardi, al 36’, in occasione del gol di Concas si fa trovare impreparato. Nel complesso una partita sufficiente considerando anche che era al rientro dall’infortunio.

5 Capuano_6
Partita ordinata con un paio d’interventi molto buoni in fase di anticipo. Con una condizione fisica migliore, miglioreranno anche le sue, già buone, prestazioni.

14 Balzano_6,5
Il capitano non si smentisce nel giorno in cui si ricorda Vincenzo Zucchini. Preciso, ordinato, mette sempre una voglia di giocare superiore alla media. Uno degli acquisti migliori del Pescara degli ultimi anni.

16 Brugman_6,5
Il metronomo del centrocampo di Marino disputa una buona partita segnando, con la complicità di Nocchi (il portiere del Carpi), la rete che sblocca il risultato. Effettua alcune aperture che illuminano una partita che, al netto dei sei gol, non è stata una bella partita.

18 Rizzo_6
Si sobbarca quasi tutto il lavoro di contenimento in quello che quando la televisione era in bianco e nero si chiamava “lavoro oscuro”. Puntuale, meno falloso del solito, esce per infortunio a quindici minuti dalla fine.

29 Rossi_6,5
Anche lui al rientro disputa una buona partita soprattutto in fase di costruzione anche perché c’era poco da contenere ieri contro una squadra scesa in campo solo per non “prenderle”.

7 Politano_6,5
Ritrova la maglia di titolare e, puntuale come un orologio svizzero, marca il cartellino dei realizzatori. Un gol di bellissima fattura con un movimento che ormai si può definire alla Politano. Nel primo tempo è assente dal cuore nevralgico della manovra, ma recupera ampiamente nella ripresa. In crescita.

19 Maniero_7,5
“Pippo” è sempre più il capocannoniere della squadra. Segna prima su rigore, confermandosi un cecchino affidabile, e successivamente un gol di rapina su respinta del portiere. Che cosa si vuole di più dal centravanti che segnò, contro la Nocerina, il gol che valse il primo posto al Pescara di Zeman?

27 Ragusa_7
Si conferma il migliore dei suoi anche nella partita contro il Carpi. Quando parte in velocità è incontenibile. A questo punto del campionato due le preoccupazioni per i tifosi del Pescara. La prima è che nel mercato di gennaio non succeda nulla di strano e la seconda che Marino non lo sposti di nuovo a centrocampo.

33_Zuparic_6
Sostituisce Zauri a venti minuti dalla fine dalla partita e nessuno se ne accorge. Preciso e puntuale entra subito nel clima partita. Affidabile.

30 Kabashi_sv

17 Fornito_sv

Pasquale Marino_6,5
In questa occasione l’allenatore siciliano si merita la piena sufficienza e anche qualcosa in più per aver, finalmente, fatto esordire Kabashi e Fornito anche se solo per pochi minuti. Schiera dall’inizio, quello che è per noi in questo momento il tridente titolare con Politano, Maniero e Ragusa. Non concede una nuova opportunità a Pigliacelli, che forse l’avrebbe meritata e questa scelta gli costa mezzo voto in pagella.

Il Pescara vince 4-2 e sale a più sette sulla zona rossa dei play out e a meno quattro dai play off

I biancazzurri regolano i conti con il Carpi con 4-2 che non ammette repliche
La vittoria casalinga contro il Carpi rientra nell’ordinaria amministrazione per la squadra di Pasquale Marino. Con questa vittoria, la quinta del campionato, il Pescara si allontana, forse, definitivamente dalla parte bassa della classifica per approdare nella zona che più gli compete. Più sette sulla zona play out e meno quattro dalla zona che conta, i play off.
La partita contro il Carpi non è stata però una partita indimenticabile da un punto di vista tecnico, soprattutto per la scarsa qualità della squadra allenata da Vecchi che ha schierato, dal primo minuto di gioco, ben sette difensori, incluso il portiere.
Soprattutto nel primo tempo le due squadre, pur non avendo prodotto il massimo dello sforzo fisico, hanno mostrato un gioco poco continuo e una distanza tra i reparti che non ha consentito di godere di un bello spettacolo. E per godere di un bello spettacolo c’è sempre bisogno di due squadre in campo e sabato scorso, con molta sincerità, si è vista una sola squadra in campo.

Senza strafare il Pescara conquista una vittoria importante per la classifica
Il Pescara di Marino dunque si aggiudica la quinta vittoria del campionato, recupera qualche infortunato e si appresta a giocare le ultime partite prima della lunga sosta invernale nelle migliori condizioni possibili. L’allenatore siciliano lascia in panchina Mascara e Cutolo e la squadra va.
Politano al rientro è autore di una bella rete, Ragusa si conferma il migliore dei suoi, mentre Pippo Maniero è sempre più il capocannoniere della squadra. Indicazioni nette che confermano ciò che abbiamo sempre sostenuto: fino a qualche settima fa non si schierava la migliore formazione possibile. Va dato atto a Marino di aver compreso l’errore, comprendere e ammettere i propri errori è sempre segno d’intelligenza, e di aver schierato la migliore formazione possibile. Anche gli esordi di Kabashi e Fornito, pur per pochi scampoli di partita, sembrano indicare una nuova direzione di marcia per la squadra biancazzurra.

Cinque partite per capire il futuro del campionato del Pescara
A questo punto del campionato mancano cinque partite prima della sosta invernale. Cinque partite per capire se il Pescara potrà essere una delle protagoniste e in corsa per la vittoria finale.
Siena e Lanciano in trasferta, Padova in casa, Modena in trasferta ed Empoli casa, diranno la verità sulla qualità dell’undici biancazzurro. Cinque partite per verificare il cammino positivo, soprattutto in termini di risultati, compiuto nelle ultime gare.
«Quattordici punti in sei partite non si conquistano per caso», ha detto Pasquale Marino nel dopo partita contro il Carpi, e ha perfettamente ragione. Anche in uno dei più brutti campionati di serie B che io ricordi, soprattutto per qualità tecnica, nessuno ti regala niente e se il Pescara è riuscito a conquistare molti punti nelle ultime sei partite il merito va ascritto tutto ai calciatori e all’allenatore.
Il pubblico di Pescara è però un pubblico molto esigente. È abituato al bel gioco, s’identifica quasi nel bel gioco e dunque sin dalla prossima partita gli sforzi devono essere concentrati oltre che sul risultato anche sulla qualità del gioco. Quella qualità ammirata all’inizio della stagione che già faceva sognare tifosi e addetti ai lavori.

© 2021 Calcio Totale / Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Pescara il 03/09/2014 al n° 11. Registro della Stampa del Tribunale di Pescara n° 11-2014.

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