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Pescara-Cagliari_4 dicembre 2016

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Simone Pepe chiede ai tifosi della curva nord di aiutare la squadra.

Roma-Pescara_27 novembre 2016

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Jean Bahebeck a terra. Il giovane attaccante del Pescara si è infortunato al rientro in squadra. Il suo futuro con i biancazzurri è in bilico.

Sconfitta doveva essere e sconfitta è stata

Si d’accordo non era allo Juventus Stadium che il Pescara doveva conquistare i punti per la salvezza, ma certo si poteva giocare con più determinazione, volontà e ottimismo. E invece la squadra scesa in campo a Torino è stata una squadra spenta, senza voglia di lottare, arrendevole. Lo è stata la squadra e, per una volta, anche il suo allenatore che con l’uscita forzata di Campagnaro sostituito da Vitturini, non ha saputo imprimere una sterzata alla partita.

Bisognava osare di più
Si poteva osare di più in campo e dalla panchina. Il cambio Campagnaro/Vitturini non è piaciuto a molti. Sarebbe stato più opportuno arretrare Zampano, tornare ad una difesa a quattro e inserire Aquilani. Un difensore per un difensore non è stata una scelta felice. Si era in svantaggio e per recuperare bisognava rischiare. Scrivo questo proprio in virtù di ciò che sostiene Massimo Oddo, ovvero che la squadra non può snaturare il suo essere. Quel cambio ha invece snaturato l’essenza di una squadra, che seppur debole, prova a giocare tutte le partite.

Occhio alla Roma
Domenica sera nel posticipo di campionato c’è la Roma. Una squadra difficile da affrontare che certo, se dovesse essere in serata, non si fermerà quando e se sarà in vantaggio. Il Pescara affronta questa seconda trasferta consecutiva in piena emergenza. Tanti infortunati, una difesa con gli uomini contati e un attacco incapace ormai di dare segnali positivi. Serve una svolta, un nuovo modo di affrontare le sfide, anche perché se si scende in campo così si è fatto a Torino, questa volta si corre il rischio serio di prendere tanti gol. Forza e coraggio dunque, Sursum corda, in alto i cuori, il campionato è lungo e tutto è ancora da giocare

Buon calcio a tutti.

Juventus-Pescara_19 novembre 2016

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Sami Khedira ha appena segnato il gol del vantaggio juventino. La disperazione di Bizzarri, la gioia dello juventino e l’impertubabilità dell’arbitro.

Campaganaro migliore in campo, ma adesso starà fuori per un po’

14 Campagnaro_5,8
7 Pepe_5,6
8 Memushaj_5,5

31 Bizzarri_5,4
16 Brugman_5,3
2 Crescenzi_5,3
27 Pettinari_5,3
26 Vitturini_5,3
11 Zampano_5,1
6 Cristante_5,1
3 Biraghi_5
17 Caprari_5

13 Zuparic_4,875

5 Bruno_s.v.

Massimo Oddo_5

Mai così male le neopromosse in serie A

Negli ultimi dodici anni non era mai successo che le tre neopromosse avessero raccolto così poco. Il demerito va ascritto soprattutto a Crotone e Pescara perché il Cagliari sta disputando un campionato più che dignitoso.
Qual è il significato di questo dato statistico?
Semplice, che il divario tecnico tra chi milita in serie A e chi proviene dalla serie B si è allargato e che è molto difficile per una neopromossa gareggiare per vincere.

Niente di nuovo sotto il sole
Come già detto più volte in precedenza, non sarà dunque una passeggiata, ma un campionato ricco di sconfitte e si salverà chi reggerà meglio psicologicamente. Ad oggi restano quattro le principali indiziate nella lotta per non retrocedere e una di queste quattro, l’Empoli per la precisione, ha inflitto una sonora lezione al Pescara non più tardi di una settimana fa.
Un campionato lungo e difficile dunque, molto difficile. Bisognerà restare molto uniti per centrare l’obiettivo della salvezza che oggi sembra essersi allontanato.

Cosa fare per cambiare la situazione?
È evidente che Massimo Oddo, a questo punto della stagione e con la posizione in classifica in cui è precipitato il Pescara, è obbligato ad introdurre dei cambiamenti. Dopo le prime partite della stagione, durante una conferenza stampa di presentazione di una giornata di campionato, chiesi all’allenatore del Pescara se avesse in mente un “Piano B”. Ebbene, se mai ci fosse quel “Piano B” è giunto il momento di metterlo in campo. Il tempo stringe e, sebbene la classifica delle ultime quattro sia “corta”, è necessario ricominciare a fare punti altrimenti potrebbe prevalere un senso di impotenza e di assuefazione alla sconfitta che, certo, non sarebbe di aiuto.
Aspettando il ritorno degli infortunati e il mercato di gennaio per rinforzare la squadra, c’è necessità di muovere la classifica anche per rimotivare i tifosi che, fino ad oggi, sono stati sempre vicini alla squadra.

Buon calcio a tutti.

Il capitano, l’ultimo a mollare

8 Memushaj 5,6
3 Biraghi 5,5
2 Crescenzi 5,4

10 Benali 5,2
17 Caprari 5,2
7 Pepe 5,1
31 Bizzarri 5
9 Manaj 5
20 Aquilani 4,9
7 Verre 4,9
14 Campagnaro 4,9
44 Fornasier 4,5
11 Zampano 4

27 Pettinari s.v.

Massimo Oddo 5

Pescara-Empoli, una sfida che vale molto

Continua la serie delle sconfitte, siamo a sei in undici partite, eppure il Pescara di Massimo Oddo mantiene intatte le possibilità di raggiungere l’obiettivo della stagione. È ormai chiaro a tutti che saranno in quattro a contendersi l’unico tagliando che darà la possibilità di disputare anche il prossimo anno il campionato di serie A. Crotone, Palermo e, appunto, Empoli le tre squadre che lotteranno fino alla fine per lo stesso obiettivo dei biancazzurri.

I tifosi hanno risposto presente
Domenica all’ora di pranzo lo stadio Adriatico si presenterà nelle case degli italiani con un probabile sold out, tutto esaurito. I tifosi dunque ci sono, come sempre del resto. Hanno capito che il momento è delicato e che bisogna essere uniti per superare gli ostacoli e raggiungere gli obiettivi. La squadra è viva, l’allenatore ha il pieno controllo del gruppo e dunque si può provare a fare l’impresa.

Un segnale di crescita culturale e sportiva
Accantonate le critiche a una campagna acquisti che non ha dato, ad oggi, le risposte che tutti si aspettavano, c’è da registrare la grande maturità di tutto l’ambiente che ruota attorno alle vicende calcistiche del Pescara. Tifosi, giornalisti e anche la città nel suo complesso sembra aver compreso qual è il ruolo e la dimensione che oggi possono avere i biancazzurri. E dunque nonostante le sconfitte tutti restano compatti attorno alla squadra. Un bel segnale di maturità e di crescita che spero duri fino alla fine del campionato e oltre. Massimo Oddo ha dato un contributo fondamentale a questa crescita. La sua tranquillità e la sua competenza rappresentano infatti un fattore di stabilità in questo momento di difficoltà. In questi primi mesi di serie A è cambiato anche lui. Mi sembra sia diventato meno spigoloso e, soprattutto, più attento e ricettivo rispetto alle critiche. Con queste premesse nulla è impossibile. Con queste premesse la partita più importante, il Pescara, l’ha già vinta.

Buon calcio a tutti.

Il capitano ci crede fino alla fine

8 Memushaj 6,7
44 Fornasier 6,7
2 Crescenzi 6,5
35 Coda 
6,5

11 Zampano 6,4
31 Bizzarri 6,2
16 Brugman 6,2
17 Caprari 6,2
10 Benali 6,1
6 Cristante 6,1

20 Aquilani 5,4
28 Mitrita 5,1

3 Biraghi s.v.
9 Manaj s.v.

Massimo Oddo 6,5

Milan-Pescara_30 ottobre 2016

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Coda in ginocchio fotografa il momento dei biancazzurri di Massimo Oddo.

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