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Una sconfitta che brucia

La partita contro il Chievo Verona ha svelato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, le difficoltà del campionato di serie A. Una partita sostanzialmente equilibrata che si è risolta nel finale grazie a due errori della squadra biancazzurra. I veneti, attenti e concentrati per tutta la durata della gara, hanno saputo aspettare e approfittare degli errori dei ragazzi di Massimo Oddo e hanno portato a casa l’intera posta in palio.
Una compagine, quella del presidente Luca Campedelli, difficile da affrontare per il Pescara. Una squadra che non farà sconti a nessuno e che, potrebbe anche aspirare a qualcosa di più della semplice salvezza.

Contro la Sampdoria gara ancor più difficile
E dunque, anche dopo la sconfitta interna dell’ultimo turno, la partita contro la Sampdoria diventa ancor più complicata. Sia per la posta in palio, sia per il momento delicato che attraversa la squadra doriana che nell’ultimo turno di campionato ha acciuffato il pareggio all’ultimo giro di lancetta.
In questi momenti serve lucidità per riuscire ad imboccare la strada giusta. Serve conquistare tre punti, per la classifica e per il morale. Serve dimostrare a se stessi di poter stare in serie A. Serve, soprattutto, avere fiducia nei propri mezzi, serenità e sorridere alla vita.

Ricorso respinto
Nel frattempo una bella notizia giunge dai piani alti di chi gestisce il calcio: la Corte Sportiva D’Appello ha respinto il ricorso del Sassuolo e dunque resta lo 0-3 così precedentemente sancito. Il Pescara resta dunque con i suoi 6 punti in classifica e può tirare un sospiro di sollievo. Il Sassuolo ha commesso una leggerezza e paga per quella leggerezza. Le regole vanno rispettate e dunque tutto è bene quel finisce bene.

Buon calcio a tutti.

Pescara-Chievo Verona_1 ottobre 2016

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Capitan Memushaj sembra indicare la strada per la salvezza ai suoi compagni

Brugman sugli scudi, Bizzarri sempre tra i migliori

16 Brugman 6,4
31 Bizzarri 6
10 Benali 5,8
9 Manaj 5,8

2 Crescenzi 5,7
44 Fornasier 5,6
14 Campagnaro 5,5
28 Mitrita 5,5
3 Biraghi 5,5
7 Verre 5,5
8 Memushaj 5,4
17 Caprari 5,3

6 Cristante sv
30 Muric sv

Massimo Oddo 5,5

Genoa-Pescara_25 settembre 2016

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La posa plastica in avvitamento di Fornasier e la trattenuta in area di rigore ai danni di capitan Memushaj rendono dinamica la foto e svelano le tante e diverse dinamiche che si sviluppano in una partita di calcio.

Genova val bene una messa

L’obiettivo della stagione per il Pescara è la permanenza in serie A. E dunque se questo è, il pareggio ottenuto contro il Genoa è un punto d’oro. Un punto che consente di vedere un po’ più vicina la fatidica quota 40.
Un partita ricca di accadimenti e un post partita in cui si sono dette molte cose. Fino alla squalifica di Francesco Zampano, che ha pochi riscontri nella storia della giustizia sportiva. Due espulsioni, due gol, un rigore fantasma e le dichiarazioni del presidente del Genoa che si è rifiutato di rispondere ai giornalisti di Pescara. Per tutte queste ragioni Genova val bene una messa.

Adesso sotto con il Chievo Verona
Archiviata la trasferta in terra ligure ci si concentra sulla prossima sfida che vedrà di scena all’Adriatico il Chievo Verona. La squadra veneta è partita benissimo in campionato e ha già conquistato dieci punti. Una squadra ostica e difficile da affrontare con una società alle spalle che ha saputo allestire in questi anni rose sempre molto competitive. Non una partita semplice dunque, ma difficile che il Pescara deve affrontare con il piglio giusto per non incorrere in delusioni.

Adesso servono i tre punti
Il campionato comincia ad entrare nel vivo e il risultato delle partite diventa sempre più importante. Senza giri di parole bisogna dire che per il Pescara è giunto il tempo di conquistare la prima vittoria di questa stagione. La salvezza passa anche per questa vittoria. Ci sono momenti in cui bisogna gettare il cuore oltre l’ostacolo e inseguire il risultato con tutte le forze a disposizione. Questo è uno di quei momenti, uno dei momenti che ogni calciatore vorrebbe vivere. Forza dunque e che lo spettacolo abbia inizio…

Buon calcio a tutti.

Manaj sul gradino più alto con Francesco Zampano

11 Zampano 6,8
9 Manaj 6,8
14 Campagnaro 6,7

17 Caprari 6,2
3 Biraghi 6,2
16 Brugman 6,2
31 Bizzarri 6
2 Crescenzi 6
10 Benali 6
28 Mitrita 6

7 Verre 5,8
8 Memushaj 5,7
44 Fornasier 5,5

20 Aquilani sv

Massimo Oddo 6,3

Pescara-Torino_21 settembre 2016

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I calciatori del Pescara si disperano per un occasione mancata, mentre il portiere del Torino sorride guardando il suo compagno di squadra Zappacosta che ha appena salvato la sua porta.

Un campionato lungo e difficile

Sapevamo che il campionato del Pescara in serie A sarebbe stato complicato e tale si sta rivelando. Pescara è con altre 19 città nel gotha del calcio italiano, un patrimonio che va tutelato e che richiede, proprio per questa ragione, il massimo dell’impegno da parte di tutti. Ognuno deve fare la sua parte, ma, soprattutto, non bisogna perdere la calma e la convinzione nei propri mezzi.
Attenzione però, «A ciascuno il suo» avrebbe chiosato Leonardo Sciascia. Ovvero ognuno deve fare la sua parte cercando di essere valore aggiunto. I tifosi facciano i tifosi, i giornalisti esercitino la critica, la squadra e il suo allenatore s’impegnino in campo e la società crei le giuste condizioni per raggiungere quello a cui tutti anelano.

Il campo ha espresso giudizi contrastanti
Nelle partite disputate fino ad oggi il Pescara ha quasi sempre espresso un buon calcio, in alcuni casi anche un ottimo calcio. I numeri dicono che in cinque partite ha conquistato due punti al netto dei tre assegnati a tavolino. Niente di grave, per il momento. I biancazzurri hanno l’obiettivo di arrivare quart’ultimi, devono mettere alle loro spalle tre squadre, un traguardo che può essere alla portata del Pescara. Bisogna continuare ad esprimere un buon calcio, cercando di concretizzare di più. È compito dell’allenatore cercare le soluzioni migliori, è compito dei calciatori applicarle in campo.

Nel frattempo impariamo a dialogare
Aspettando dunque i risultati, oltre al bel gioco che già ammiriamo, un consiglio di lettura, l’opera del sociologo Zygmunt Bauman, l’uomo che ha coniato il termine «società liquida».
«“Cos’è il dialogo?” Insegnare a imparare. L’opposto delle conversazioni ordinarie che dividono le persone: quelle nel giusto e quelle nell’errore. Entrare in dialogo significa superare la soglia dello specchio, insegnare a imparare ad arricchirsi della diversità dell’altro […] nel dialogo non ci sono perdenti, ma solo vincitori. Si tratta di una rivoluzione culturale rispetto al mondo in cui si invecchia e si muore prima ancora di crescere…»

Buon calcio a tutti.

Pescara-Inter_11 settembre 2016

la-foto-della-settimana

Valerio Verre fa i complimenti ad Handanovic per la grande parata su una sua incursione.

Il risultato può essere occasionale, la prestazione no

Ancora una bella prestazione da parte del Pescara e ancora una sconfitta sul campo. Tre partite e un solo punto in cascina, esclusi, ovviamente, i tre punti a tavolino assegnati dal giudice sportivo. Un Pescara che cresce da un punto di vista della manovra collettiva; migliorano alcune individualità, Caprari, Bizzarri e Brugman su tutti, e peggiorano altre.
Nella sfida contro i nerazzurri, il Pescara gioca da squadra e mette in mostra geometrie che soddisfano il palato fino dei tifosi del Delfino. L’Inter al contrario non è ancora una squadra, soprattutto nessuno si muove senza palla e di conseguenza il gioco non risulta essere piacevole, ma, certamente, più efficace dei biancazzurri.
Letale, ancora una volta, Icardi, troppo forte per Gyomber, troppo forte per la difesa della squadra di Oddo. Peccato per il risultato finale che ha, oggettivamente, rovinato una bella serata di calcio. Un Pescara che dalla prossima gara deve cominciare anche a far punti. Punti che servono per muovere la classifica e rinforzare l’autostima del gruppo.

Contro la Lazio, una sfida che conta
E adesso sotto con la squadra allenata da Simone Inzaghi. L’impegno per la difesa biancazzurra sarà ancora una volta totale: Ciro Immobile e Keita gli uomini da tenere sotto controllo, da loro certamente arriveranno i pericoli maggiori. Attaccanti veloci e nello stesso tempo potenti che si completano. Un banco di prova impegnativo e importante per il Pescara che dovranno dimostrare di aver appreso la dura lezione della serie A. Ovvero la necessità di essere efficaci e di sfruttare tutte le occasioni che si presentano e, soprattutto, di essere molto concentrati in fase di non possesso. Una sfida nella sfida sarà rappresentata dai due allenatori, entrambi giovani ed entrambi ambiziosi. Ancora qualche ora e sapremo chi avrà avuto la meglio.

Buon calcio a tutti.

© 2021 Calcio Totale / Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Pescara il 03/09/2014 al n° 11. Registro della Stampa del Tribunale di Pescara n° 11-2014.

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