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Questo calcio senza anima è destinato a morire

Era già successo l’anno della promozione in serie A con Zeman in panchina e si ripetuto domenica scorsa. Dopo due eventi emotivamente ed umanamente difficili da superare per ogni persona di buon senso, il calcio non si ferma, ma si nutre di retorica e di frasi fatte. The show must go on… ripetono come pappagalli autoctoni.
Nemmeno l’immane tragedia che ha colpito al cuore la nostra comunità è stata in grado di fermare una partita di calcio, peraltro non significativa, persino inutile.
Chi gestisce il calcio, a tutti i livelli, non si rende conto che le insopportabili disuguaglianze che si producono, rendono sempre più distante il mondo dorato ed effimero del calcio dalla vita reale. Non avere nessuna sensibilità verso gli accadimenti che coinvolgono così tragicamente le comunità, porterà, in breve tempo, inesorabilmente, il calcio a morire.

E intanto il campionato continua
Si continua dunque a giocare come se niente fosse successo. E cosa, di grazia, dovremmo commentare? L’ennesima sconfitta del Pescara? L’ennesimo infortunio? L’ennesima difesa d’ufficio dell’allenatore che continua a credere che tutto possa ancora accadere? I nuovi acquisti? Gli errori decisivi di Bizzarri?
Temi e domande, calcisticamente, calzanti che aprono, di fatto, il post campionato del Pescara. Certo la matematica non condanna nessuna squadra alla serie B, ma i più accorti e avveduti sanno che i numeri non sono tutto.

Prosegue la campagna acquisti del presidente Sebastiani
Intanto il presidente che aveva promesso di rafforzare la rosa, ha tenendo fede all’impegno assunto. Dopo Stendardo, Bovo, Cerri e Gilardino è arrivato anche Muntari oltre a un gruppo di giovani di belle speranze. La rosa è dunque, oggettivamente, più forte e completa di prima. Quello che si doveva fare si è fatto, ciò che si doveva cambiare si è cambiato. Ciò che non cambia sono i risultati della squadra e per spiegare questo fallimento sportivo spesso si adducono motivazioni effimere.
Ha scritto il grande regista italo americano Frank Capra, «I dilettanti giocano per divertirsi quando fa bel tempo. I professionisti giocano per vincere in mezzo alla tempesta» (Frank Capra)

Buon calcio a tutti.

Pescara-Sassuolo_22 gennaio 2017

I tifosi della Curva Nord di Pescara, testimoniano solidarietà e rispetto per le vittime di Rigopiano e nello stesso tempo prendono le distanze dal “palazzo” che gestisce il calcio.

Il gioco c’è, i gol e i punti arriveranno?

Le prime due partite del campionato di serie A del Pescara testimoniano di una squadra che gioca un gran calcio e che gode di un’ottima forma fisica. Un collettivo in cui tutti sono utili e che non oscura i talenti. Napoli e Sassuolo, due tra le migliori squadre del campionato, non solo non sono state superiori al Pescara, ma per lunghi tratti delle partite, i biancazzurri hanno espresso un calcio migliore.
Il punto debole della squadra, almeno fino ad oggi, è il seguente. Alla gran mole di gioco che è capace di sviluppare non corrisponde un altrettanto efficacia in termini realizzativi e, di conseguenza, di risultati. Ovvero sia il Napoli quanto il Sassuolo hanno capitalizzato di più e meglio ciò che hanno costruito e al netto della vittoria a tavolino i biancazzurri hanno raccolto un punto su sei.

Il giudizio sul mercato
Si è, finalmente, concluso il mercato estivo. La società ha effettuato molte operazioni, sia in entrata sia in uscita. La cessione più dolorosa, quanto inevitabile, è stata quella di Gianluca Lapadula. L’acquisto migliore quello di Valerio Verre.
La rosa allestita ha nel centrocampo il reparto con più possibilità di scelta e con gli uomini, qualitativamente, migliori. Il reparto difensivo è di buon livello e se le condizioni fisiche di Campagnaro e Coda saranno buone, garantisce affidabilità. Il reparto offensivo è quello più problematico, sia da un punto di vista numerico sia rispetto all’affidabilità. Sono poche le alternative a disposizione di Oddo e i nuovi arrivati sono tutti da scoprire al livello della serie A.
L’allenatore campione del mondo ha dichiarato che è soddisfatto del mercato e che il “problema” della punta, che in tanti hanno sollevato, non esiste.
Non condivido questa analisi, ma mi fido di Massimo Oddo, se dice che la rosa è buona per affrontare il campionato e centrare gli obiettivi prefissati, gli credo.
Non resta dunque che approfittare della sosta per favore l’inserimento degli ultimi arrivati e aspettare domenica 11 settembre e l’Inter dei cinesi.

Buon calcio a tutti.

Sassuolo-Pescara_28 agosto 2016

Foto della settimana_02

Benali, contrastato da Matteo Politano, tra i migliori nella partita contro il Sassuolo.

Il centrocampo l’arma in più del Pescara

10 Benali              6,4
7 Verre                  6,4
16 Brugman        6,4
28 Mitrita              
6,4

3 Biraghi                6,2
9 Manaj                 6,1
17 Caprari             6
14 Campagnaro  6
6 Cristante            6
11 Zampano         6

31 Bizzarri             5,7
8 Memushaj          5,7
15 Bahebeck        5,7
37 Gyomber          5,2

Massimo Oddo    6,5

Sassuolo-Pescara 0-3. Decide il Giudice sportivo

Un fulmine a ciel sereno per la squadra allenata da Eusebio Di Francesco che perde la partita con il Pescara per avere eluso una norma federale.
La società neroverde, dopo gli accertamenti di rito, annuncia che farà ricorso, nel frattempo la classifica dice: Pescara 4, Sassuolo 3.

Ecco il testo ufficiale della Lega calcio.

Gara Soc. SASSUOLO – Soc. PESCARA
Il Giudice sportivo,
letti gli atti relativi alla gara soc. Sassuolo e soc. Pescara;
rilevato che la soc. Sassuolo ha utilizzato in campo (dal 65° al termine della gara) il calciatore Ragusa Antonino, tesserato in data 26 agosto 2016, il cui nominativo era stato inserito nella distinta di gara;
considerato che l’inserimento di tale nominativo nell’“elenco di 25 calciatori” non era stato trasmesso alla Lega a mezzo PEC entro le ore 12.00 del giorno precedente la gara, come tassativamente previsto dalla vigente normativa federale (CU 83/A del 20 novembre 2014), e che tale omissione comporta la sanzione della perdita della gara (ibidem n.9) ai sensi dell’art. 17, comma 5, lett. a) CGS,
P.Q.M.
delibera di sanzionare la Soc. Sassuolo con la punizione sportiva della perdita della gara per 0-3.

Viaggio o miraggio?

Il Pescara conquista il suo primo punto nel campionato di serie A contro un Napoli che è sembrato ancora in rodaggio. Un primo tempo dominato dai biancazzurri che avrebbero potuto chiudere con un vantaggio più largo se i partenopei non avessero avuto in porta un “mostro” di bravura come Pepe Reina. Nel secondo tempo i tre cambi effettuati da Sarri, la condizione fisica non ancora ottimale e due errori difensivi consentono al Napoli di agguantare un pareggio che tiene sotto traccia mugugni e problemi che si sono appalesati nella partita d’esordio.

Massimo Oddo il valore aggiunto del Pescara
Il Pescara si presenta dunque nel migliori dei modi in serie A con un collettivo che è già più di una speranza per raggiungere “Quota 40”. Un gioco di squadra che viene da lontano e che, con un Brugman in più nel motore, potrebbe diventare ancor più letale per gli avversari. Il pezzo forte della squadra è però il suo allenatore: Massimo Oddo. Preparato, serio, solare. Un vero piacere averlo come interlocutore, un vero piacere poter assistere alla sua crescita professionale. Se la società gli completa la rosa, così come sta facendo, il suo Pescara potrebbe anche essere la rivelazione del campionato.

Fari puntati sul Sassuolo di Eusebio Di Francesco
Non è tempo però per adagiarsi sui primi allori, domenica si gioca contro una squadra molto forte e, per certi versi, più temibile degli azzurri partenopei. Il Sassuolo del “nostro” Eusebio Di Francesco è infatti una delle squadre più in forma del momento con un Berardi in gran spolvero che vuole dimostrare a tutti che la scelta di restare con i neroverdi è stata la migliore possibile per la sua carriera.
Un banco di prova severo per il Pescara. Una partita tutta da seguire, tra due squadre che fanno dell’organizzazione di gioco la loro arma migliore. Oddo contro Di Francesco, Pescara contro Sassuolo, chi vincerà?

Buon calcio a tutti.

7ª giornata_4 ottobre 2014

Campionato piccoli numeri. L’Avellino pareggia a Terni e non riesce a scavalcare il Perugia, in questo modo il campionato batte un piccolo record perché era dal 2008 che dopo 7 turni non figurava in testa una neopromossa (allora era il Sassuolo). Contestualmente è dal 2009 che la capolista non ha un punteggio così basso (14 punti, allora era il Frosinone). Sono state realizzate le prime triplette stagionali, tutte made in Abruzzo, quelle del pescarese Maniero e del lancianese Vastola. Tra l’altro per loro sono le prime della carriera. Non ci sono più zeri nelle caselle. Per il Perugia prima sconfitta a La Spezia, per il Pescara prima vittoria, peraltro la più rotonda della giornata.

Casa dolce casa. Fattore campo continua ad avere la sua grande valenza. Mentre la scorsa settimana nessuna vittoria esterna, in questa lontano da casa ha vinto soltanto la Virtus Lanciano. La stessa Virtus Lanciano sconfigge la sua tradizione di squadra difensivista, oggi ha il miglior attacco e la seconda peggior difesa, mentre la squadra più perforata resta il Varese con 14. Intanto da registrare ben 6 espulsioni tutte a danno delle squadre che giocavano in trasferta

Tanto rumore per poco. Tra Brescia e Perugia, fin qui leader delle statistiche a squadra stilate da Panini Digital, si inserisce il Pescara che, dopo la prima vittoria in campionato, balza al primo posto nelle classifiche relative alla pericolosità, alla supremazia territoriale e al numero di palloni giocati. Gli umbri mantengono comunque il primato nei tiri in porta e nel possesso palla mentre le rondinelle nella percentuale di passaggi riusciti. Cosa significa? Semplicemente che questi dati hanno un valore relativo dal momento che vedono primeggiare da un lato il Perugia, ma dall’altro Brescia e Pescara che sono nelle retrovie. Nel calcio contano i gol

Non si può stare mai tranquilli. La settimana scorsa avevamo parlato di quanto sia sempre il bilico il mestiere di allenatore. Ne avevamo indicati quattro a rischio, a sorpresa è saltata invece un’altra panchina, quella di Beretta che ha praticamente riconsegnato il testimone a Breda che aveva portato i laziali ai play off. Fatale per Beretta la sconfitta di Trapani, seppur su rigore e con un uomo in meno. Insomma, quando si vuole cacciare basta una scusa. Nel frattempo il presidente Paparesta ha riconfermato la fiducia a Mangia, il che intrinsecamente significa che ne aveva bisogno e questo non è mai buon segno.

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