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Stephan El Shaarawy è il top player del Milan (19 novembre 2012)

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1. Stephan El Shaarawy
Due settimane fa gli abbiamo assegnato il posto d’onore, questa settimana merita il posto da numero uno. Si conferma come la novità più bella di questa prima parte del campionato. Con la sua gioventù e voglia di giocare, unite alle grandi qualità tecniche, trascina il Milan a un pareggio insperato nel catino del San Paolo. Con questi due gol, che portano a dieci in quattordici partite il suo bottino personale, si è autorizzati a dire che è lui il top player del Milan.

2. Marco Sau
Un nuovo “tamburino sardo” nel presente della squadra allenata da Pulga e Lopez. Poteva arrivare a Pescara per 1 milione di euro ma non è stato così e oggi delizia gli isolani con i suoi gol e il suo continuo movimento su tutto il fronte d’attacco. La sua crescita è impressionante, venti gol due anni in Lega Pro con il Foggia di Zeman, 21 gol lo scorso anno con la Juve Stabia in serie B. Quest’anno nuovo salto di categoria, serie A con il Cagliari, e quattro gol fino a ieri.

3. Alberto Aquilani
Che fosse un calciatore talentuoso lo hanno sempre sostenuto in tanti così come a tanti era palese la sua fragilità fisica. Una carriere sempre sul punto di decollare ma che viene interrotta sul più bello da un infortunio muscolare. Roma, Liverpool, Juventus, Milan e quest’anno la Fiorentina con la maglia numero dieci che è stata di Giancarlo Antognoni. Se continua così la Fiorentina può davvero sognare in grande.

DOWN
1. Enrico Preziosi
Il presidente del Genoa esonera Gigi De Canio con la squadra al nono posto in classifica e l’affida a Gigi Del Neri che, con la sconfitta nel derby, porta a sei la striscia negativa di sconfitte consecutive. Il rimedio è stato peggio del male (presunto). Oggettivamente si fa fatica a capire perché il Genoa al nono posto in classifica fosse il male.

2. Piero Giacomelli
Il rigore negato all’Inter sul finire della partita dovrebbe pesare come un macigno sulla giovane carriera di Piero Giacomelli. Dopo gli evidenti torti subiti contro la Juventus e l’Atalanta, fa bene il presidente Moratti ad alzare la voce per evocare fantasmi di un recente passato troppo presto dimenticati dai più. Gli arbitri hanno già sbagliato in malafede e mantenere alta l’attenzione non deve innervosire nessuno, anzi deve contribuirà ad aumentare i controlli e rasserenare gli animi.

3. Pescara
La squadra concede troppo al Siena soprattutto per responsabilità di un centrocampo molto sotto tono. Solo nel primo tempo la squadra toscana costruisce sei limpide palle gol. Quintero si vede solo su calcio piazzato. Nielsen si limita a svolgere il compitino e Cascione, a voler pensare bene, è imbarazzante. «Adesso non ci saranno più alibi», ha detto il presidente Sebastiani dopo le dimissioni di Stroppa, quali erano gli alibi fino a ieri?

Il principe è sempre Diego Milito (5 novembre 2012)

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1. Diego Milito
Il “principe” si prende ancora i titoli di prima pagina e con due gol aiuta l’Inter di Stramaccioni ad espugnare lo Juventus Stadium e porre fine all’imbattibilitá della squadra bianconera. È tornato il grande attaccante del triplete e con Cassano e Palacio si contendono, con il tridente della Roma, lo scettro del reparto offensivo più forte del campionato.

2. Stephan El Shaarawy
Il “piccolo faraone” conferma tutti i giudizi positivi che in tanti hanno espressi di lui. Si mette sulle sue giovani spalle il Milan di Massimiliano Allegri e lo traghetta fuori dalla palude del fondo della classifica e riaccende la passione del presidente e di molti dei tifosi rossoneri sparsi per tutta la penisola.

3. Giovanni Stroppa
Mette in campo una squadra con una difesa a tre in fase di possesso palla e a cinque in fase di non possesso e il Pescara si esprime su buoni livelli, disputando la migliore partita del campionato. Quintero in cabina di regia, accompagnato da Cascione e Nielsen, disputa una gara che può essere un buon punto di partenza per un nuovo campionato per il Pescara.

DOWN
1. Ciro Ferrara
Sei sconfitte consecutive per la Sampdoria e Ciro Ferrara vede la sua panchina sempre più in pericolo. La squadra, pur avendo una buona rosa a disposizione, dopo alcun risultati molto fortunati conquistati nelle prime giornate di campionato svela il suo reale valore e dalla prossima partita ogni sconfitta può essere quella decisiva per l’esonero.

2. Lazio
Subisce quattro reti a Catania ed esce fortemente ridimensionata dalla sfida con i siciliani. Una difesa lenta e un centrocampo troppo macchinoso che è stato messo in grande difficoltà dai piccoletti del Catania, Gomes e Barrientos. Domenica prossima c’è il derby e un’altra sconfitta pesante potrebbe avere delle conseguenze, oggi, impensabili.

3. Genoa
Alla quarta sconfitta consecutiva, la terza per il neo allenatore Gigi Del Neri, il Genoa è una delle delusioni di questo campionato. Paga certamente l’assenza di Borriello per infortunio e non sembra in grado, almeno per il momento, di risalire la china. Preoccupante l’involuzione di molti calciatori, Immobile tra questi.

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