UP
1. Totò Di Natale
L’ennesima doppietta lo colloca al secondo posto della classifica dei cannonieri con 22 gol, secondo solo all’inarrivabile Edinson Cavani. Un calciatore immenso nel quale non ha creduto nessuno dei grandi club italiani. Si contende la palma di miglior calciatore del torneo proprio con lo stesso Cavani. Infinito.
2. Vincenzo Montella
Dopo la buona e positiva esperienza di Catania si conferma a Firenze conducendo la Fiorentina a un traguardo insperato all’inizio del campionato. L’esame di maturità è però rimandato al prossimo anno, se si confermerà, il calcio italiano avrà guadagnato un nuovo, bravo, allenatore. Spettacolare.
3. Catania
La squadra siciliana realizza il miglior piazzamento della sua storia calcistica. Merito di una società accorta che ha saputo scegliere e dare l’opportunità a un giovane allenatore, Maran, di misurarsi con la massima serie. Da seguire con interesse anche per il prossimo campionato.
DOWN
1. Pescara
Per la seconda settimana consecutiva il Pescara conquista la testa di questa classifica. 79 gol subiti e 27 sconfitte costituiscono un record che può essere “migliorato” nell’ultima partita casalinga contro la lanciatissima Fiorentina dell’aereoplanino Montella. Un campionato che si è trasformato in un incubo sportivo. Da dimenticare.
2. Maurizio Zamparini
Il Palermo retrocede in serie B dopo nove anni e il merito maggiore va ascritto al suo Presidente, Maurizio Zamparini. Grande confusione nella gestione tecnica della squadra e una retrocessione che priva il campionato italiano di serie A di una grande piazza sportiva. Risalire la china non sarà facile, con o senza il presidente venuto dal nord.
3. Siena
Anche il Siena, nonostante il grande exploit di Beppe Iachini retrocede in serie B. Non tutte le retrocessioni sono uguali però. Il Siena ha messo in vetrina alcuni giovani interessanti che possono garantire alla società toscana un futuro molto diverso dal triste presente.
UP
1. Giuseppe Sannino
Con il suo ritorno in panchina il Palermo conquista sei punti in due partite e si candida autorevolmente per la permanenza in serie A. Aggancia Genoa e Siena a 27 punti e lancia il guanto di sfida. Con l’aiuto e il rilancio di calciatori importanti come Ilicic e Miccoli può riuscire nell’impresa. Tignoso.
2. German Denis
Segna tre gol alla Scala del calcio contro l’Inter e porta via il pallone. Con quindici gol si piazza al quarto posto della classifica marcatori alle spalle di Cavani, Di Natale e del giovane El Shaaraway e prima di gente del calibro di Pazzini, Lamela e Jovetic. Trascurato dalle grandi Santa dimostrando a Bergamo tutto il suo valore. Affidabile.
3. Totò Di Natale
Ogni domenica, puntuale come un orologio svizzero, Totò Di Natale segna e regala punti all’Udinese e fa aumentare il rimpianto in tanti dirigenti sportivi italiani. Il bottino attuale è di 17 gol che porta a 219 il numero complessivo delle reti realizzate nel corso della sua carriera. Implacabile.
DOWN
1. Aia, Associazione italiana arbitri
Il rigore inesistente assegnato da Gervasoni all’Atalanta nella partita disputata ieri sera contro l’Inter è la testimonianza plastica che gli arbitri italiani sono, nel migliore dei casi, scarsi. Moratti, il presidente dei nerazzurri, che certo non è inesperto, dichiara di non credere alla buona fede degli arbitri e, a questo punto, dopo gli scandali delle scorse stagioni è urgente una riforma radicale del sistema. Inattendibile.
2. Maurizio Zamparini
Le due vittorie consecutive di Sannino alla guida del Palermo inchiodano Zamparini alle sue responsabilità. Se non si fosse fatto prendere dal suo sport preferito, esonerare gli allenatori delle sue squadre, oggi il Palermo, forse, sarebbe già salvo. Inaffidabile.
3. Andrea Stramaccioni
Gervasoni a parte ha la capacità di perdere una partita già vinta e consegna, definitivamente, l’Inter a un campionato anonimo. Gli resta il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Roma per recuperare un’annata altrimenti solo negativa. Inadeguato.
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