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Trapani-Pescara_9 giugno 2016

La Foto della settimana

Hugo Campagnaro mostra tutta la sua grinta, alle sue spalle il bomber Lapadula pronto a dargli una mano.

Due vittorie consecutive per scalare la classifica

Tre gol a Trapani e uno contro la Pro Vercelli, due vittorie che proiettano il Pescara nella parte alta della classifica.
Un Pescara bello e vincente che rispecchia il suo allenatore, preparato, sempre sicuro di se e con il sorriso sulle labbra. Una filosofia di vita e di gioco che ben si sposa con le esigenze di una piazza da sempre desiderosa di emergere e affermarsi.
A Pescara non basta vincere, bisogna vincere giocando un buon calcio. In casa come in trasferta e, per il momento, Massimo Oddo sta dimostrando di essere l’uomo giusto al posto giusto, nel momento giusto.

Innovazioni tattiche e gioco lineare
Ciò che più mi piace del gioco del Pescara di Massimo Oddo è la semplicità con la quale la squadra crea gioco. Una semplicità che è già un punto di arrivo. Accanto alla semplicità e linearità delle trame di gioco aggiungerei un’innovazione tattica destinata a fare proseliti: la rotazione del capacitore di gioco, il playmaker.
All’inizio della stagione sembrava più una necessità dovuta alle contingenze che una scelta, ma con il passare delle giornate è diventato un marchio di fabbrica. A turno, uno dei tre centrocampisti, si abbassa sulla linea dei difensori e diventa il riferimento per i compagni nell’impostazione del gioco. Questo avviene meno quando a giocare in quel ruolo c’è Mandragola, più di frequente quando il giovane talento genoano non è in campo. Nel calcio contemporaneo non s’inventa più nulla, l’innovazione proposta da Oddo è importante anche per questa ragione.

La società si riorganizza
Il tema dell’assetto societario è troppo importante per liquidarlo con due battute, ce ne occuperemo nelle prossime puntate quando si sarà depositata la polvere che si è alzata in questi giorni. Ciò che si può dire in queste ore è che la società è riuscita a costruire una buona squadra che può recitare un ruolo da protagonista nel campionato di serie B. Perché ciò accada c’è bisogno però che tutte le componenti funzionino al meglio e remino nella stessa direzione. Questo ci aspettiamo e questo si aspettano tutti i tifosi del Pescara.

Buon calcio a tutti.

Trapani-Pescara_17 gennaio 2015

Matteo Politano, uno dei protagonisti assoluti della stagione agonistica del Pescara, fissato dall’obiettivo di Massimo Mucciante come sospeso in aria, sotto lo sguardo vigile del guardalinee.

Quattro gol anche al Trapani, adesso il gioco si fa serio

Il Pescara si ripresenta al campionato di serie B e ai suoi tifosi nello stesso, identico, modo, in cui li aveva lasciati prima della pausa natalizia. Forte e autorevole, soprattutto come una macchina da gol, soprattutto in trasferta. Anzi, la squadra ammirata contro il Trapani, lascia sperare che con il passar delle giornate il meccanismo possa funzionare sempre meglio.
Una partita, quella vinta contro i siciliani, senza sbavature, condotta in modo autorevole, da grande squadra. Forse per la prima volta in questo campionato il Pescara ha svelato le sue reali potenzialità: una squadra che può competere per la vittoria del campionato.

La cessione di Maniero non pregiudica niente, anzi…
In molti hanno criticato la società biancazzurra per la cessione dell’ex capitano Riccardo Maniero al Catania. Le critiche sono state molto dure sia in relazione all’aspetto finanziario sia in relazione all’aspetto tecnico. Da un punto di vista finanziario la società ha spiegato il motivo delle sue scelte e ognuno può formulare la propria idea e un giudizio autonomo, mentre da un punto di vista tecnico, si può affermare che la cessione di Maniero non indebolisce la squadra, anche se non dovesse arrivare nessun altro attaccante in squadra.
Per il tipo di gioco che predilige, e soprattutto ha nelle sue corde, l’allenatore dei biancazzurri, un brevilineo che affianchi Melchiorri è la soluzione ideale. E per quello che si è visto fino ad oggi, sul versante delle potenzialità di gioco espresse dalla squadra, Pasquato e Caprari possono garantire un rendimento superiore all’assetto precedente.

Adesso nessun colpo a sorpresa
Si stia attenti dunque in questo ultimo scorcio di mercato a non commettere errori realizzare colpi a sorpresa. La rosa del Pescara è di buon livello e non necessita di ulteriori ritocchi soprattutto nel reparto offensivo. Anzi, al contrario c’è bisogno di sfoltire la rosa per arrivare ad un numero adeguato di calciatori e creare così un gruppo ancor più coeso e unito. Baroni segua il suo istinto e faccia giocare la squadra così come ha in mente senza farsi condizionare dai numeri o dal calcio spettacolo. Non accetti consigli da nessuno e faccia emergere la grande qualità dei calciatori che ha a disposizione. In un calcio che guarda solo al risultato serve questo. Per i sognatori, e io so di appartenere a questa categoria, ci saranno tempi altri e in ogni caso ci si può sempre accomodare in divano e schiacciare il tasto play a film già visti che fa sempre piacere rivedere.

Pasquato non fa rimpiangere “Pippo” Maniero

Le pagelle di Trapani-Pescara

25 Pasquato 7,875

9 Melchiorri 7,375

7 Politano 7,25

8 Bjarnasson 7,125

32 Memushaj 6,75

18 Aresti 6,5

24 Selasi 6,625

10 Caprari 6,625

13 Zuparic 6,25

11 Zampano 6,25

2 Pucino 6

17 Cosic 5,5

16 Brugman sv

Paolucci sv

Marco Baroni 7,5

Bjarnason sul gradino più alto del podio

Le pagelle di Pescara-Trapani

8 Bjarnason_7,125

2 Pucino_6,75

13 Zuparic_6.625

17 Cosic_6,5

9 Melchiorri_6,375

10 Caprari_6,25

6 Appelt_6,25

7 Politano_6,125

20 Nielsen_5,875

33 Grillo_5,75

19 Maniero_5,625

1 Fiorillo_sv

14 Sowe_sv

11 Zampano_sv

 Marco Baroni_6,625

Buona la prima

Il campionato del Pescara inizia con un pareggio casalingo contro il Trapani del bravo Roberto Boscaglia
Un inizio positivo soprattutto per il gioco espresso e uno spirito di squadra che fa ben sperare per il futuro. Dopo la gara, vittoriosa, contro il Chievo Verona in Coppa Italia, i biancazzurri di Marco Baroni si ripetono contro il Trapani di Mancosu sfoderando una buona gara sia da un punto di vista tecnico tattica sia da un punto di vista atletico. Il risultato di 0-0 non fotografa esattamente l’andamento della gara perché il Pescara ha “fatto” la partita creando diverse occasioni da gol. Non ha trovato la via del gol, ma ha imboccato la via del gioco. Baroni sembra dunque avviato su una buona strada. Sta trasformando il gruppo che la società gli ha messo a disposizione in una squadra che cerca il gol attraverso al via del bel gioco. Un obiettivo quest’ultimo, mai scontato, sempre agognato da tutti.

Trame di gioco interessanti e buona condizione atletica
I due aspetti più positivi messi in mostra dall’undici biancazzurro sono la condizione atletica e le buone trame di gioco. Pur essendo solo alla prima giornata di campionato la squadra gode di una buona condizione fisica e mentale, testimonianza di un buon lavoro svolto nella lunga fase di preparazione precampionato. Soprattutto la squadra cerca la via del gol sempre e soltanto attraverso il gioco palla a terra. Ovvero non costruisce gioco con lanci lunghi a scavalcare il centrocampo o con azione isolate e improvvisate, ma sempre attraverso trame di gioco ordinate e che si ripetono spesso uguali a se stesse. Quest’ultimo aspetto indice di applicazione e studio costante in allenamento. Dunque un buon voto per questo inizio di campionato per l’allenatore e tutta la squadra.

Anche la società ha operato bene sul mercato a cominciare dall’ingaggio di Peppino Pavone
Fare pronostici nel calcio è sempre azzardato, soprattutto per campionati così equilibrati come quello di serie B al quale assisteremo. In ogni caso oggi è presto per esprimere un giudizio e fare un pronostico su ciò che potrà fare il Pescara, certo si può esprimere un giudizio su ciò che ha fatto la società fino a questo momento.
Il mercato del Pescara edizione 2014/2015 inizia con l’ingaggio di Peppino Pavone, gran conoscitore di calcio e artefice, in comproprietà, della nascita di tante zemanlandie. L’approdo di Pavone a Pescara ha avuto l’effetto immediato di riaccendere la speranza, tra i tifosi, gli addetti ai lavori e la stessa società, dopo due campionati molto negativi per il Pescara. Con Pavone e il confermatissimo Giorgio Repetto, la società ha iniziato una difficile campagna acquisti che, a posteriori, possiamo definire, senza ombre di smentite, ottima. Ottima sia in entrata sia in uscita. Per questa ragione al buon voto che abbiamo attribuito alla squadra e a Marco Baroni per ciò che hanno fatto vedere sul campo in queste prime partite, non possiamo non assegnare un 8 pieno a Daniele Sebastiani, Danilo Iannascoli e a tutti i dirigenti della Pescara calcio, per l’ottima campagna acquisti.
Adesso non resta che vincere la partita più difficile, quella del campo.

Pescara-Trapani_30 agosto 2014

All’esordio in campionato il Pescara disputa una buona partita e si merita anche l’applauso del suo allenatore.

Il Trapani vince all’Adriatico, ma è il Pescara che domina la scena

Una sconfitta che ha lo stesso sapore di una vittoria
È sempre difficile parlare e pensare in termini positivi dopo una sconfitta, soprattutto se la sconfitta è la terza consecutiva, ma indubbiamente il Pescara sceso in campo contro il Trapani è stato un buon Pescara.
In balìa dell’avversario per i primi dieci minuti di gara, dal ventesimo del primo tempo ha preso in mano il pallino del gioco e l’ha tenuto fino alla fine della partita.
Il solito Ragusa, Caprari e Maniero hanno avuto la possibilità di andare a segno più di una volta, soprattutto i biancazzurri hanno creato gioco pur restando per più di un tempo in inferiorità numerica. La squadra è stata sempre compatta, le distanze tra i reparti molto corte. Una buona condizione fisica ha consentito a tutti i calciatori di provare, fino all’ultimo minuto, a ribaltare il risultato. Non ci sono riusciti, ma la prestazione è stata buona e questo fa ben sperare per il prosieguo del campionato.

Gestire meglio le fasi iniziali della gara e più cattiveria sotto porta
Come è già capitato in altre occasioni il Pescara soffre l’inizio di partita. Quasi che la squadra avesse bisogno, in ogni occasione, di una scossa per cominciare a giocare come sa. Sembra essere più un problema psicologico, di approccio mentale alla gara, piuttosto che una questione tecnico-tattica. Pasquale Marino dovrà lavorare molto su questo aspetto e dovrà farlo in tempi rapidi. Il secondo aspetto da migliorare è la cattiveria sotto porta. La squadra, in alcune occasioni, sembra essere più concentrata sulle trame di gioco piuttosto che sulla capitalizzazione delle azioni create. Bisogna acquisire una “cattiveria” che questa squadra non sembra avere per capitalizzare al massimo le occasioni che riesce a produrre.

Errori arbitrali e nuovi innesti
Anche in questo campionato gli arbitraggi non sono favorevoli al Pescara. Successe anche nell’anno di Zeman, in quell’occasione la squadra dimostrò di essere più forte non solo degli avversari ma anche dei tanti errori arbitrali che caratterizzarono la stagione. Contro il Trapani l’arbitro, il sig. Fabbri di Ravenna, ha arbitro male, molto male. Bene farebbe la società ad alzare la voce nelle riunioni ufficiali per difendere il lavoro della squadra e dell’allenatore. Così come bene farebbero i calciatori a moderare la loro generosità agonistica per evitare inutili e ingiusti cartellini rossi come quello di Rizzo contro il Trapani.

Non bastano due reti al Pescara per espugnare Trapani

Un bel Pescara pareggia sul campo del Trapani
Un gran bel Pescara impone il suo gioco sul campo della matricola Trapani e pareggia una partita che avrebbe certamente meritato di vincere.
Due bellissimi gol segnati, due autoreti, un gol, ingiustamente annullato a Maniero e un rigore sacrosanto non assegnato testimoniano la supremazia espressa in campo dalla compagine biancazzurra.
Facilità di corsa, grande senso tattico e calciatori che sanno bene ciò che devono fare sia in fase di possesso sia in fase di non possesso.
Il grande dinamismo e il continuo movimento dei calciatori del Pescara crea spesso superiorità numerica soprattutto a centrocampo e questo concede indubbi vantaggi alla manovra della squadra.
Quando la condizione fisica supporterà meglio i calciatori c’è da attendersi un ulteriore passo in avanti sia rispetto alla qualità delle giocate sia all’intensità della manovra.
Nelle prime due partite disputate dimostra di poter svolgere un ruolo da protagonista per tutto il campionato.

Antonino Ragusa il protagonista della partita
Potrebbe essere l’anno della definitiva consacrazione di Antonino Ragusa che dall’inizio della preparazione si sta rivelando come uno dei migliori calciatori a disposizione di Marino. Quando parte palla al piede e punta l’avversario è imprendibile ed è dotato di un tiro potente e preciso. Svolge bene sia il ruolo di terzo del centrocampo sia quello di esterno alto del tridente offensivo. Una duttilità che lo rende già indispensabile per l’economia di gioco della squadra. Gioca bene sia in fase di possesso palla sia in fase di non possesso ed è dotato di una buona corsa. Sarà sicuramente uno dei protagonisti principali della stagione biancazzurra.

Addio per Cascione, Bjarnason
Si discute molto in queste ore sul mercato in uscita del Pescara e sulle cessioni di Cascione e Bjarnason.
Il primo, Cascione, fin dal primo giorno del ritiro precampionato aveva manifestato la ferma volontà di andare via dal capoluogo adriatico. A nulla sono valse le parole del direttore generale e dell’allenatore che in più occasioni avevano manifestato l’intenzione di volere trattenere a Pescara l’ex capitano della squadra biancoceleste. Ma Cascione ha scelto di voler andare via per andare a giocare con il Cesena in serie B. Credo che dovremmo augurargli un buon proseguimento della sua carriera e ringraziarlo per il contributo che ha dato alla causa del Pescara.
Diverso è il discorso relativo a Bjarnason. Il calciatore aveva rifiutato due proposte che non riteneva adeguate alle sue aspettative ed ha invece accettato l’offerta della Sampdoria. In questo caso bisogna essere «più realisti del re». Se una società importante di serie A, perché la Sampdoria è una società importante, ti fa una proposta e tu giochi in serie B, è molto difficile che tu possa rifiutare. Una cessione che poteva essere preventivata e che c’è stata.
Non drammatizzerei sui possibili risvolti negativi, anche perché Bjarnasson non è mai stato determinate con la maglia del Pescara e, dubito, che lo sarebbe stato in questo campionato.

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