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Il centrocampo l’arma in più del Pescara

10 Benali              6,4
7 Verre                  6,4
16 Brugman        6,4
28 Mitrita              
6,4

3 Biraghi                6,2
9 Manaj                 6,1
17 Caprari             6
14 Campagnaro  6
6 Cristante            6
11 Zampano         6

31 Bizzarri             5,7
8 Memushaj          5,7
15 Bahebeck        5,7
37 Gyomber          5,2

Massimo Oddo    6,5

Sin nueve?

Non sembri provocatorio, ma se non dovesse arrivare l’attaccante, o gli attaccanti, che la società ha promesso a Massimo Oddo, si potrebbe ipotizzare per il prossimo futuro dei biancazzurri un nuovo modulo di gioco: sin nueve.
Ebbene si, dopo il falso nueve ci potrebbe essere il modulo che non prevede l’attaccante centrale, sin nueve, appunto.
Oddo del resto ha già dimostrato la sua duttilità tattica, adeguando il suo modo di giocare al materiale umano che ha avuto a disposizione in questo primo anno nel professionismo.
Il mercato chiude i battenti il 31 di agosto e dunque c’è la possibilità che il puzzle si completi e tutto rientri nella norma, ma ad oggi, la rosa della squadra messa a disposizione di Massimo Oddo non è completa. Non lo è in attacco così come non lo è in difesa. Occorrono un altro centrale difensivo e almeno un’altra punta. Diverso è il discorso per il centrocampo. Dovesse restare in biancazzurro Verre, il reparto, per il secondo anno consecutivo, potrebbe essere il punto di forza della squadra.

Contro il Napoli il debutto in serie A
Sarà la squadra dell’ex Lorenzo Insigne ad accogliere in serie A il Pescara. Una sfida difficile per i biancazzurri che incontrano all’Adriatico una squadra che viene da un buon precampionato e si annuncia in forma smagliante. Una sfida impegnativa contro i ragazzi allenati da un altro ex, Maurizio Sarri, che darà, fin dalla prima giornata, indicazioni concrete sul reale valore della compagine del presidente Daniele Sebastiani.
Sarà interessante vedere l’impatto con la serie A dei giovani allenati da Massimo Oddo. Capire se Caprari può incidere positivamente anche nella massima serie. Se Zampano, Verre e Memushaj sapranno ripetere il campionato dello scorso anno. Se Brugman è tornato ad essere il piccolo gioiello ammirato due anni fa in riva all’Adriatico: Soprattutto se Massimo Oddo saprà continuare ad essere il condottiero lucido e, allo stesso, imprevedibile che ha condotto i biancazzurri in serie A.
In attesa di conoscere le risposte alle prime domande dell’anno, godiamoci, godetevi, la serie A. Il Pescara è tra le prime venti società di calcio d’Italia. Un grande risultato ottenuto sul campo, l’unica cosa che conti davvero.

Buon calcio a tutti.

Stop and go

Il Pescara bello e spregiudicato visto contro il Crotone non si ripete contro il Novara. Un passo in avanti e uno indietro, oppure se preferite stop and go.
Massimo Oddo, come sempre, parla in modo chiaro dopo la sconfitta in terra piemontese: abbiamo meritato la sconfitta giocando male e, soprattutto, preso un gol da polli, in un’interpretazione libera del suo pensiero. Al contrario di Marco Baroni, ha parlato di «quadratura», che continua ad esprimersi così come si esprimono le sue squadre in campo, ovvero in modo pessimo.
Dunque dopo la bella vittoria contro l’ex capolista Crotone, la sconfitta e la brutta prestazione contro il Novara. Non si può sempre vincere e giocare bene, ma è legittimo e giusto porci delle domande alla luce di ciò che abbiamo visto.

Errori della squadra, di Oddo o normale processo di crescita?
Rispetto alla partita precedente l’allenatore del Pescara schiera Fiamozzi, Bruno, Selasi e Cocco in sostituzione di Zampano, Mandragora, Verre e Benali. Ecco dunque la prima e, perfino, banale considerazione. Bruno e Selasi non valgono Mandragora e Verre. Zampano ammirato contro il Crotone è, forse, il migliore esterno basso della serie B e per il Cocco attuale non conviene sacrificare Benali o Caprari.
Penso che le ragioni della sconfitta siano, quasi, tutte qui. Il calcio è semplice e semplici, spesso, sono le spiegazioni per le vittorie o le sconfitte.

Riprendere il cammino interrotto
Per fortuna sabato si rigioca e il Pescara e Massimo Oddo possono cercare il pronto riscatto. Un riscatto rispetto alla prestazione opaca offerta contro il Novara. Penso che in ogni partita vada schierata sempre la migliore formazione possibile con i migliori uomini a disposizione. Sembra una banalità, ma non lo è perché gli allenatori spesso fanno scelte incomprensibili ai più. Oddo sta dimostrando di avere le idee chiare sia in termini di gestione del gruppo sia in relazione al gioco da dare alla squadra. Può, ovviamente, migliorare su altri aspetti. Questo è ciò che ci aspettiamo, senza fretta o impazienza.

Buon calcio a tutti.

Il Pescara batte il Cagliari e interrompe l’imbattibilità stagionale degli isolani

Buona prova dei biancazzurri contro la capolista del campionato. Una vittoria netta che l’1-0 finale non spiega fino in fondo. Il Cagliari perde così l’imbattibilità stagionale in riva all’Adriatico contro una squadra che le è stata superiore dal primo all’ultimo minuto.
Massimo Oddo spiazza tutti e schiera Mandragora e Torreira contemporaneamente, a centrocampo. Il primo quasi a schermo della difesa e il secondo a pressare altissimo nella metà campo dei sardi, in un inedito 4-1-3-2 per gli amanti dei numeri.
La mossa si rivela vincente perché il Pescara conquista subito “campo” e impone il proprio gioco così come succede dall’inizio del campionato, eccezion fatta per la partita di esordio a Livorno. Ancora una volta l’unico appunto che si può fare alla squadra di Massimo Oddo è che rispetto alla mole di gioco che sviluppa, segna poco.

Ad Ascoli Piceno per continuare a crescere e a vincere.
Prosegue dunque la crescita della squadra che alla personalità dimostrata sin dalle prime uscite stagionali aggiunge una qualità di gioco sempre crescente e automatismi riproposti con più frequenza. Gli ultimi arrivati, in ordine di tempo, sono ormai parte integrante del gruppo e dopo l’esordio di Campagnaro si può dire che il processo d’inserimento sia compiuto.
Dopo aver battuto la squadra da tutti accreditata come la più forte del campionato, il Pescara fa visita all’Ascoli in terra marchigiana. Sarà un banco di prova importante per la squadra che dovrà rinunciare a Memushaj, Verre e Mandragora, tutto il centrocampo titolare, per le esigenze delle varie nazionali. La prestazione e il risultato della sfida contro i bianconeri dirà qualcosa in più sul valore del gruppo che Oddo sta plasmando a sua immagine e somiglianza e misurerà la capacità, continua, di crescita.
Buon calcio a tutti.

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