Calcio Totale > Pagina articoli > Virtus Entella

Tutti i post taggati Virtus Entella

Pescara-Virtus Entella_4 ottobre 2014

Contro la Virtus Entella dell’ex capitano dei biancazzurri, Marco Sansovini, giunge la prima vittoria del campionato per i ragazzi di Marco Baroni che finalmente possono festeggiare con la i tifosi dello stadio Adriatico.

C’è la prima vittoria, per il gioco bisogna aspettare

Arriva la prima vittoria del campionato
La partita contro la Virtus Entella dell’ex capitano del Pescara, Marco Sansovini, porta in dote ai biancazzurri la prima vittoria del campionato.
Una brutta partita che solo il risultato, un 4-0 che non ammette repliche, riesce a nascondere. Soprattutto nel primo tempo la squadra di Marco Baroni non è stata capace di sviluppare trame di gioco tali da far pensare a una squadra in salute e capace di uscire dal momento no che attraversa dall’inizio del campionato.
C’erano, oggettivamente, molte ragioni che facevano presagire una gara scialba. In primo luogo la tensione dei calciatori chiamati a vincere la prima partita del campionato davanti ai propri tifosi e la consapevolezza di non poter sbagliare. Da un punto di vista del risultato l’obiettivo è stato raggiunto.

Il gioco latita così come la condizione fisica
Non essere soddisfatti di una partita che termina con il risultato di 4-0 non è facile, ma può accadere. Le lacune tecnico tattiche della squadra di Baroni sono essenzialmente tre: nessun movimento da parte dei calciatori senza palla, poche verticalizzazioni e, soprattutto in fase di non possesso, troppa distanza tra i reparti.
Lacune che riguardano sia l’assemblaggio della squadra sia la qualità dei singoli calciatori. Gli allenamenti e l’applicazione diranno se gli attuali limiti si possono superare o se sono limiti strutturali della squadra che attengono più alla costruzione della compagine biancazzurra che ad altro.

Due settimane per capire il valore della squadra
Adesso, nello spazio di due settimane, quattro sfide che possono cambiare, in maniera determinate, la classifica del Pescara. Crotone, Vicenza e Bari fuori casa e il Carpi dell’ex Simone Romagnoli in casa. Occorre guadagnare punti altrimenti la classifica potrebbe diventare preoccupante, ma occorre anche migliorare la qualità e l’intensità del gioco. È il tempo per mostrare le qualità della squadra e dei singoli. È il tempo per Marco Baroni di dimostrare di essere un allenatore in grado di allenare il Pescara, la squadra che ha avuto in panchina Carletto Mazzone, Giovanni Galeone e Zdenek Zeman.

6ª Giornata_28 settembre 2014

Per rendere l’idea dell’equilibrio che governa questo campionato basta prendere Varese-Trapani che ne è una testimonianza impressionate. Il Varese veniva da due sconfitte consecutive, il Trapani non aveva mai perso, eppure è finita con un roboante 5-2. Ma è il dettaglio della gara che fa riflette. Dopo il 4-0 del primo tempo, i siciliani stavano recuperando e sul 4-2 hanno colpito un palo, ma sul ribaltamento dell’azione hanno subito il quinto gol.
Non ci si annoia nelle partite del Varese: i biancorossi vantano uno dei 4 migliori attacchi del torneo, 10 gol segnati – come Carpi, Trapani e Pro Vercelli – ma anche 13 reti subite (peggior difesa assoluta del campionato). La compagine lombarda è anche la cooperativa del gol cadetta dopo 6 giornate, avendo mandato in rete 8 giocatori diversi: Barberis, Capezzi, Corti, Falcone, Lupoli, Neto Pereira, Petkovic e Rea.

Per il resto, dopo sei giornate la classifica non dice grosse bugie, perlomeno in testa. Il Perugia fa sul serio, l’Avellino insegue con convinzione, il Bologna (che finora aveva vinto solo fuori) ha superato gli imbarazzi casalinghi e può lanciarsi alla rincorsa delle zone di vertice, mentre la Pro Vercelli regge. Mi soffermerei sull’Avellino che ha uno spirito indomito ed è già alla seconda vittoria al 90°. Sono ben 7 i punti guadagnati nelle riprese dall’Avellino rispetto ai propri risultati al 45′ dopo 6 turni di campionato: gli irpini di Rastelli sono passati da 0-0 a 1-0 in casa contro la Pro Vercelli, da 1-1 a 2-1 a Latina e da 0-1 a 2-1 in casa sul Livorno.
Tra l’altro, il tecnico Rastelli ha finalmente ammesso di puntare a traguardi prestigiosi, mentre l’anno scorso, anche quando stava lassù, parlava di salvezza.
Questo mi dà lo spunto per parlare dell’aspetto psicologico. C’è uno studio, non ufficialmente certificato, ma a mio avviso veritiero, che spiega come alzare l’asticella delle aspettative produca più effetti benefici del contrario, di quando ci si ostina voler tenere il profilo basso ben sapendo di valere di più: è un modo ipocrita per bypassare le proprie responsabilità. Un po’ come la storia del calabrone che per la legge della fisica non potrebbe volare, ma lui non lo sa e vola. In realtà questa è una leggenda metropolitana, niente avviene per caso, gli insetti volano per dei vortici creati dall’oscillazione delle ali e dal loro cambiamento di inclinazioni, questo per dire che niente è solo affidato al caso e la classifica, suscettibile presto di variazioni, al momento rispecchia comunque il valore espresso.
Così, dopo le zone nobili, un salto nelle retrovie per certificare la crisi di Brescia e Pescara. La Virtus Entella, invece, ha conquistato la sua prima storica vittoria in serie B, coincisa con la prima sconfitta stagionale del Carpi. Adesso l’unica squadra imbattuta è rimasta il Perugia, mentre il Pescara è la sola a non avere mai vinto.

Zero, le vittorie esterne della giornata: è la prima volta in stagione che il fattore campo si fa valere così tanto, considerando che il bilancio delle 11 partite disputate ha visto ben 7 successi casalinghi ed appena 4 pareggi.

Detto ciò, questo punto sulla serie B riguarda soprattutto quello che potrebbe avvenire domani. Ci sono infatti, altre panchine che scottano. In questo momento mentre parliamo si sta giocando molto Gautieri a Livorno, con il presidente Spinelli che ha già manifestando la sua insoddisfazione. A Brescia Ivo Iaconi dovrebbe essere blindato dalla presenza del fratello Andrea, ma deve battere il Varese, o almeno non perdere. A Bari Devis Mangia, non è così tranquillo. A Lanciano, se fosse stato convalidato il gol del possibile 2-0 di Thiam, che sembrava buono, probabilmente avrebbe perso. Nonostante il simpatico allenatore stia facendo un po’ il furbetto, parlando di squadra che sente sua e prestazione importante, in realtà se non batte il Modena rischia grosso. Infine Baroni, se non dovesse vincere neppure contro la Virtus Entella…
Nella sesta giornata del campionato di Serie B nessun successo esterno: 7 vittorie delle squadre che giocavano in casa e 4 pareggi. Il Varese invece è l’unica formazione ad aver mandato in gol già otto calciatori diversi. Queste sono solo alcune curiosità segnalate da Football Data, agenzia giornalistica specializzata in numeri e statistiche dei campionati di calcio.

Il Perugia ha costruito il suo primato segnando gran parte delle sue reti nella mezz’ora finale di gara, recuperi inclusi: 6 su 8 totali, pari al 75% del dato complessivo.

4ª e 5ª giornata_20 e 23 settembre 2014

Il gioco delle coppie, nel senso di partite accoppiate nel giro di un paio di giorni. Ogni turno infrasettimanale scombussola un po’ i piani e mescola le carte e il primo della stagione non ha fatto eccezione. Non danno tempo di pensare e costringono le squadre a tuffarsi dentro gli impegni in apnea per uscirne con connotati diversi. Perché, che si migliori o peggiori, o resti uguale, il trend precedente, in ogni caso qualcosa cambia, non fosse altro che in termini di conoscenza di se stesse.

Per andare sul pratico, il Perugia ormai ha capito di avere la scorsa dura, due pareggi (il secondo a Modena più gradito del primo in casa contro il Vicenza). Ma la vera sorpresa è la Pro Vercelli che con due successi davvero clamorosi, 4-0 al Varese e blitz in casa del Cittadella, si rifà completamente il look. Bene anche il Carpi che saccheggia Lo Spezia il Crotone che aveva vinto la sua prima a Bologna e ha pareggiato all’ultimo minuto con il Catania e poi il Frosinone, che delude un po’ contro l’Avellino, ma non dimentichiamo quello che aveva combinato a Lanciano. Tutte queste squadre se il campionato finisse oggi sarebbero in lotta per la serie A, particolare che in questo periodo non significa niente, tranne una certezza: 4 punti nell’accoppiata fanno sempre bene, anzi sono il meglio auspicabile, considerato che farne 6 è un’eccezione.

Poi ci sono quelle dei 3 punti come Bari, Livorno e Bologna, sempre con un pizzico di rimpianto in corpo. In questo caso sono proprio le tre favorite. Tra queste il Bologna ha una particolarità: ha vinto due volte in trasferta e mai al Dall’Ara. Brescia, Modena e Trapani hanno smosso (lentamente) la loro classifica con due pareggi, poi si passa alle intristite da 1 solo punto, come Pescara, Ternana, Virtus Entella e Virtus Lanciano, al preoccupatissimo Varese che le ha perse entrambe ed è stato penalizzato dal calendario che gliele ha propinate tutte e due in trasferta. Questo a livello di punti, poi c’è l’aspetto psicologico che conta molto e potrebbe incidere anche domani,

Pillole statistiche. Nella quarta giornata sono iniziate le goleade (Virtus Lanciano-Frosinone 1-5, Pro Vercelli-Varese 4-0 che hanno infranto il limite (che resisteva) di 2 gol di scarto, il martedì invece siamo tornati al massimo equilibrio con 1 solo gol di scarto.
Caselle a zero. Ci sono tre solo squadre ancora imbattute, Perugia, Carpi e Trapani. Sempre tre sono quelle che non hanno ancora assaggiato il gusto del successo, Catania e Pescara, che si troveranno domenica in una coda-coda, e la matricola Virtus Entella, debuttante piena di veterani.

Bomber. Ragusa (3 gol in due partite) dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che in questa categoria fa la differenza. Bene anche Sansovini, Cerri e Melchiorri, il fiuto del gol non ha età. In gran spolvero, più per le giocate che per i gol, pure il livornese Aniello Cutolo.

3ª Giornata_12 settembre 2014

Allenatori. Sarà pure esagerato e prematuro, eppure il primo allenatore è già saltato, il catanese Pellegrino. Non è corretto parlare di licenziamento perché è stato delegato ad altro incarico, in pratica è tornato nel settore giovanile. Diciamo che avevano provato a risparmiare qualcosa, non è andata. Al suo posto va Sannino. A proposito di certe fibrillazioni, non dimentichiamo che anche attorno a Lopez giravano strane voci prima della trasferta di Pescara, e io mi sento di azzardare pure che se il Bari non batte il Livorno anche Devis Mangia finirà sulla graticola, non a caso sembra intenzionato a cambiare modulo passando dal 4-4-2 al 4-3-3. Insomma, il campionato lunghissimo non significa fiducia illimitata, gli allenatori sono in bilico per definizione, a maggior ragione nelle squadre ambiziose. Dopo tre sconfitte consecutive si accende in automatico il segnale di allarme. Alla quarta è quasi spacciato, solo in rarissimi casi ci si spinge oltre e ci vuole fegato. Perché un ciclo di digiuno incide eccome sulla media punti relativa all’obiettivo preposto, la fa alzare parecchio, e più punti ti servono peggio è.
Perugia. Inizia il tormentine, o il tormentino. Per il Perugia è vera gloria o tormentino? Non solo è perché è a punteggio pieno, piuttosto ha battuto le tre principali candidate alla promozione quali Bologna, Bari e Catania. Non può essere solo un caso. Tra l’altro domani ha un’altra partita in casa contro il Vicenza che è stato ripescato all’ultimo momento e non ha avuto il tempo materiale (a prescindere dalla finestra in più di mercato) di allestire una rosa adeguata, quindi una grossa opportunità di allungare il passo.

Curiosità. Attenzione, anche la Ternana va fortissimo: fuori casa ha già fatto due vittorie su due. E poi il Trapani che ha gli stessi punti. Le due squadre hanno pareggiato solo con il Pescara, poi hanno sempre vinto. Menzione per la Virtus Lanciano che probabilmente avrebbe espugnato lo stadio del Varese se non fosse stato per l’espulsione di Thiam.

Gol ultimi minuti. Le partite in questa categoria non finiscono mai. Nell’ultima giornata ci sono stati ben quattro gol tra novantesimo e oltre. E sono stati decisivi dal momento che nessuna gara è finita con più di un gol di scarto. Tra l’altro è dall’inizio che resiste il limite di due gol di scarto. La testimoniare un equilibrio straordinario.
Latina. È stata l’ultima difesa a cadere, all’ultimo minuto del posticipo di Livorno su rigore di Cutolo.

Interpretazioni diverse. Ogni neopromossa sta interpretando l’approccio alla nuova categoria a modo suo.

Pro Vercelli. Forse sarà la grande carica agonistica, il vizietto della Pro Vercelli è l’aggressività, finora ha chiuso tutte le partite in inferiorità numerica. Una espulsione in ogni partita.

Virtus Entella. Avete presente quei giovani che si muovono già da adulti? La Virtus Entella fa pensare a loro perché ha in squadra vecchio marpioni quali Pelizzoli, Sansovini, Rinaudo. Proprio quest’ultimo ha fatto un grave errore, a volte è meglio la freschezza giovanile dei debuttanti. A proposito, auguri a Ivano Baldanzeddu, infortunio gravissimo, addirittura un anno di prognosi, mai sentito prima, probabilmente la sua carriera ne resterà pesantemente condizionata, se non peggio. Cattivissimo il bresciano Di Cesare, nel video che gira sul web c’è l’avvertimento “immagini forti”, in pratica gli ha davvero spezzato la gamba. Molte critiche, si è addidato a un avvocato per tutelarsi, io al suo posto di sarei auto squalificato.

Vite da bomber. Le due facce della medaglia. C’è chi sta attraversando un periodo straordinario come Falcinelli, un gol a partita. A Lanciano lo ricordavamo più una punta di movimento che un realizzatore, evidentemente l’aria di casa, lui perugino di nascita, lo ha trasformato. Il rovescio della medaglia è la crisi che attanaglia il povero Ardemagni, lo scorso inverno oggetto del desiderio di mezza categoria (perché l’altra metà non se lo poteva permettere) lui ha strappato al Carpi un ingaggio faraonico, ma ha deluso le attese. Ora è allo Spezia e delude lo stesso, ad Avellino ha fallito un rigore e un gol clamorosi. Diciamo che ha perso la polvere magica sui suoi piedi, ma gli è rimasto l’ingaggio. Forse qualche collega farebbe pure a cambio. Non so perché, ma ho come la sensazione che molti italiani vorrebbero essere al suo posto. Tra i due un pensiero va ad Aniello Cutolo: aveva sbagliato un rigore, Gautieri gli ha ridato fiducia e lui l’ha ripagata, violando la porta del Latina.

1ª giornata_30 agosto 2014

La prima giornata ha dimostrato quanto il campionato sia equilibrato, che non significato modesto, come troppo frettolosamente viene etichettato negli ultimi anni. Un’altra premessa è che questo è il periodo ideale per studiare le potenzialità delle squadre perché non c’è la contaminazione psicologico delle preoccupazioni o pressioni di classifica, quelle arriveranno più avanti e condizioneranno la stagione di alcuni. Per questa prima volta, ma lo schema non è rigido, abbiamo pensato di individuare tre squadre per ogni voce: sorprese, conferme e delusioni.

Sorprese. Pescara: la prima vera sorpresa della prima giornata è il Pescara per l’autorità con cui ha sottomesso il Trapani, cioè una squadra che sa il fatto suo, senza soluzione di continuità. Difficile vedere una supremazia così netta tra due squadre di pari categoria. Ps: ho letto un titolo su un sito: buon pari della Virtus Lanciano, delude il Pescara che non va oltre lo 0-0. Capita, quando non si vede la partita… In Italia conta solo il risultato.
Virtus Lanciano: al di là del risultato pirotecnico, del gol annullato, del palo eccetera eccetera, conta l’anima di questa squadra che prosegue sulla linea dei giovani e non potrebbe farlo se non avesse un avesse una filosofia realmente radicata. Ricordo chi ha segnato: Gatto, Pinato e Cerri, 22, 19 e 18 anni, gli ultimi due all’esordio.
Ternana: espugnare il campo del Crotone delle meraviglie non era facile. Ok, la squadra è cambiata, ma se il fenomeno era Drago… In realtà c’è il rischio che l’allenatore sia un pochino sopravvalutato

Conferme. Bari: consistenza assoluta, io l’ho seguita in ritiro a Castel di Sangro e non tempo smentite se affermo tra le più attrezzate categoria: organico assortito, ambiente euforico, tecnico scrupoloso, alla fine il fattore ambientale può fare la differenza. Vincere in casa della neopromossa Virtus Entella, dove ci sono due vecchie nostre conoscenza come Pelizzoli e Sansovini, e peraltro in maniera così convincente non era affatto facile.
Avellino: non si scherza, stesso impianto, un anno di esperienza in più e carattere indomito. Aveva un uomo in più, d’accordo, però quante volte capita che la situazione si rovesci, invece fino all’ultimo minuto, fino a riuscirci per forza.
Perugia: sì, perché con la tradizione e il mercato importante che ha fatto non si può mettere alla stregua delle altre neopromosse (a proposito, quest’anno le vedo molto meno predisposte a stupire rispetto a quelle della passata stagione). Camplone è una certezza

Delusioni. Catania: detto che per le retrocesse è sempre molto difficile calarsi nella nuova realtà (e il Pescara lo sa bene), forse l’incognita è l’allenatore. Maurizio Pellegrino si è guadagnato la riconferma sull’onda di un finale orgoglioso, ma frutto dell’emotività e del senso di appartenenza. Ripartire per vincere presuppone ben altra esperienza e capacità.
Bologna: ha strappato Buchel al Pescara e con Casarini ha ricomposto il centro campo del Lanciano dello scorso anno, tra l’altro con un Matusalem in più che non è l’ultimo arrivato. Forse i due sono stati sopravvalutati, oppure il 4-3-3 con è nelle corde di quell’organico, forse un po’ troppo compassato.
Crotone: anche se ha cambiato tanto, anche se non ha giocato male, una sconfitta del genere è un brutto passo falso che può incidere sulla crescita. Me lo aspettavo più combattivo, invece si è fatto espugnare il campo con troppa facilità.

Ultime osservazioni: gol non pochissimi, ma ridotta la differenza, pochi gol di scarto, cioè solo 1 per partita, con due paradossi: l’unico 0-0 è dove ci sono state più occasioni (a Pescara), 2 gol di scarto solo a favore di quelle che hanno vinto in trasferta. Almeno per una volta è tornato il romanticismo del fattore campo.

© 2021 Calcio Totale / Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Pescara il 03/09/2014 al n° 11. Registro della Stampa del Tribunale di Pescara n° 11-2014.

contatti | Back to top.