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Politano su tutti, ma non basta

Le pagelle di Cesena-Pescara

1 Pigliacelli_5
Esordio a sorpresa per il giovane portiere romano che fino al momento del rigore svolge un lavoro di ordinaria amministrazione partecipando spesso alla costruzione dell’azione con i difensori. Da regolamento il cartellino rosso che mette fine, anzitempo, al suo esordio.

14 Balzano_6
Nelle ultime partite compie qualche errore di troppo soprattutto in fase difensiva e in una di queste occasioni crea un vero pericolo per la difesa biancazzurra. Quando si propone in avanti è il solito Balzano, quello che ha abituato bene il pubblico di Pescara.

29 Rossi_5
Ci si aspettava di più sulla fascia sinistra e ci si aspettava di più da Rossi. Non manca il suo apporto alla costruzione della manovra, ma non è incisivo e determinante come in altre occasioni. Poche disattenzioni ma il vero Rossi è altra cosa.

15 Bocchetti_5
Una partita relativamente tranquilla macchiata dall’amnesia collettiva in occasione del gol del vantaggio del Cesena. Prendere gol su calcio da fermo e a difesa piazzata è sempre un problema per un difensore.

21 Schiavi_5,5
Vale il giudizio espresso per Bocchetti soprattutto in relazione al gol del Cesena, per il resto disputa una buona partita con qualche intervento importante in fase difensiva. Rappresenta una sicurezza per la squadra.

10 Viviani_6,5
Disputa un buon primo tempo anche se i compagni lo cercano poco e lui, in alcune occasioni, gioca a nascondersi. Da due suoi bei recuperi si sviluppano due azioni offensive del Pescara molto pericolose. Quando sembra aver preso in mano le redini del gioco Marino lo sostituisce.

20 Nielsen_6,5
Il migliore del centrocampo del Pescara. Corre per tutta la durata della partita e sopperisce anche alle lacune fisiche di qualche suo compagno di squadra. È l’unico che “attacca lo spazio”, reminiscenza di un gioco offensivo che si vede sempre più raramente. Una pedina insostituibile per questa squadra.

18 Rizzo_5,5
Al rientro dopo l’infortunio non poteva certo fare molto di più. Una partita generosa fatta di corsa e di contrasto al gioco degli avversari. La forma non ancora ottimale lo rende più falloso del solito. Il suo recupero è importante per avere ricambi utili a centrocampo.

11 Cutolo_5,5
Un buon primo tempo fatto di dribbling e corsa. I compagni lo cercano e lui si fa trovare pronto. Non riesce però ad essere decisivo e a rompere l’equilibrio della partita. Nel secondo tempo sparisce, letteralmente, dal campo per una condizione fisica che stenta a diventare ottimale.

19 Maniero_4,5
Impalpabile per tutta la durata della partita. Partecipa poco all’azione della squadra nonostante il gioco della squadra preveda un suo coinvolgimento minimo. In ogni caso, ad oggi, non sembra poter essere lui il calciatore giusto per concretizzare il lavoro del gruppo.

7 Ragusa_5
Ritorna nel ruolo in cui aveva fatto molto bene all’inizio della stagione, ma i risultati non sono molto positivi. L’impegno c’è ma la sua partita rimane anonima per tutti i 90 minuti. Una paio di spunti e nulla più. Il suo rendimento è identico a quello della squadra: una buona partenza per arenarsi alle prime difficoltà.

25_Belardi_6,5
Entra in campo per l’espulsione del giovane Pigliacelli e, come successe lo scorso a Pelizzoli, para un rigore. Anche in quella occasione fu un pareggio per 1-1. Si mette in evidenza anche in altre occasioni e merita un’ampia sufficienza. L’inchino per salutare i tifosi dopo il rigore parato è l’azione più bella della partita.

7 Politano_7
Come spesso succede in questo inizio di stagione l’allenatore gli concede solo pochi minuti, ma lui li sfrutta per bene. Segna un gol importantissimo che permette alla squadra di pareggiare una partita che sembrava ormai persa. Si mette in evidenza in un altro paio di occasioni per la grande eleganza di palleggio e la semplicità con cui è capace di giocare al calcio.

31 Padovan_6
L’allenatore gli concede uno scampolo di partita che capitalizza nel migliore dei modi mettendo il piede nell’azione del gol. Sembra essere un buon calciatore, ma se non gli si concede un’opportunità sarà difficile valutarlo.

Pasquale Marino_4,5
Nella partita contro il Cesena commette errori di valutazione che non emergono in tutta la loro gravità solo grazie al gol di Politano. In primo luogo la sostituzione di Viviani che, fino a quel momento era uno dei migliori in campo. Avrebbe potuto tenere il centrocampista ex Roma in campo e far uscire l’impalpabile Maniero spostando Cutolo al centro dell’attacco. Così come anche l’uscita anzitempo di Rizzo non convince soprattutto perché c’era Cutolo in evidente debito d’ossigeno. Le sue scelte non prevedono Politano titolare, forse il miglior calciatore dell’intera rosa, e questa scelta rischia di diventare il tormentone dell’anno. Largamente insufficiente.

Politano e Rossi non bastano per evitare la prima sconfitta casalinga

Le pagelle di Pescara-Bari

22 Pelizzoli_6
Al gol di Galano, realizzato al 12 del primo tempo, resta immobile fuori dai pali della porta come tutti i suoi compagni di reparto. Nel corso della gara con due buoni interventi nega la Bari la rete dello 0-2

14 Balzano_5
Il capitano non ci ha abituati a prestazioni in tono minore. Sbaglia molto in fase di appoggio, ma anche in fase di non possesso. Nel finale di gara s’infortuna e la sua presenza è a rischio per la prossima gara contro l’Avellino.

29 Rossi_6
Più appariscente e propositivo del compagno di reparto, Schiavi, al rientro in prima squadra. Si propone con continuità e sembra essere in una forma fisica migliore dei suoi compagni. Purtroppo la sua prestazione non incide sul risultato finale.

5 Capuano_5
In questa occasione non commette errori significativi. La voglia di riscatto è evidente e nella foga di far bene si procura anche un infortunio alla spalla che rende a rischio il suo impiego nella gara infrasettimanale di campionato.

21 Schiavi_5,5
Al 3’ minuto gi gioco si fa ammonire per un intervento falloso sulla linea di centrocampo. Non si lascia intimorire da questo episodio e alla fine della partita è il calciatore che recupera più palloni per la sua squadra e con 58 passaggi riusciti il più propositivo.

20 Nielsen_5.5
Corre per tutta la partita e, a differenza della contro il Varese, sbaglia poco in fase d’impostazione. Si perde nella confusione generale della squadra

10 Viviani_5
Con una punizione simile a quella di Varese stava per regalare il pareggio alla sua squadra, ma il palo gli dice di no. Ordinato e preciso non incide in maniera significativa sullo svolgimento della manovra. La confusione che regna in mezzo al campo dipende anche dalla sua prestazione.

7 Ragusa_5
Partita sottotono per il siciliano costretto a cambiare posizione più volte nel corso della partita. Quando riesce a trovare la giusta posizione, con un’azione delle sue, riesce a far male agli avversari.

11 Cutolo_5
Ha avuto la palla del pareggio sui piedi al 34’ del primo tempo, su una splendida azione personale di Politano, che fallisce clamorosamente. Mostra una condizione fisica inadeguata per poter reggere il ritmo del campionato di serie B. In questo momento non è utile alla squadra.

19 Maniero_5
Gioca solo un tempo per un infortunio che lo costringe ad abbandonare il campo all’inizio del secondo tempo. Fallisce una clamorosa occasione da gol. L’impegno c’è, come in tutte le partite fin’ora disputate, ma la prestazione è insufficiente.

7 Politano_6,5
Il migliore in campo senza ombra di dubbio. Salta regolarmente il diretto avversario creando quella superiorità numerica indispensabile per poter vincere le partite. Mostra una buona condizione fisica nonostante per trenta minuti del primo tempo sia costretto, in fase di non possesso, ad inseguire De Falco.

13 Vukusic_4,5
Entra all’inizio del secondo per sostituire Maniero e disputa una partita anonima e incolore. Incapace d’interagire con la squadra vaga per tutto il fronte d’attacco alla vana ricerca del pallone.

9 Piscitella_6
Al giovane attaccante scuola Roma servirebbero più minuti per dimostrare il suo valore. Entra in campo in una fase della partita in cui la confusione regna sovrana. S’impegna a fondo e crea, in un paio di occasioni, quella superiorità numerica che solo Politano è stato in grado di creare.

23 Cosic_5
Sostituisce Capuano e lo fa rimpiangere. Impacciato e impreciso anche negli appoggi più semplici compie un paio di errori che poteva avere conseguenze disastrose per il Pescara.

Pasquale Marino_5
La confusione di buona parte del primo tempo dei biancazzurri è l’errore più evidente che compie Pasquale Marino. Schiera la squadra in modo inusuale e costringe Politano, il migliore dei suoi, a inseguire il portatore di palla avversario. Gli infortuni del secondo tempo rendono obbligate le sostituzioni e anche per questo non riesce a cambiare il corso della partita.

Un Pescara confusionario perde l’imbattibilità casalinga

Confusione tattica
Chi si aspettava grandi cambiamenti dopo i due giorni di allenamento a porte chiuse, voluti da Pasquale Marino, è stato accontentato: il Pescara schierato in campo contro il Bari è, infatti, un’altra squadra.
Abbandonato il classico e canonico 4-3-3 la squadra si schiera, per la prima mezz’ora di gioco, con quattro difensori, Viviani e Nielsen sulla stessa linea a centrocampo, Cutolo esterno alto destro, Maniero al centro dell’attacco e Politano e Ragusa a pestarsi i piedi sul fronte di sinistra dell’attacco.
La novità più eclatante non è questa. Politano, al suo esordio dal primo minuto, in fase di non possesso segue, con una marcatura a uomo, il portatore di palla del Bari, l’ex Andrea De Falco. Quando poi nel secondo tempo gli infortuni intervengono a complicare e modificare la situazione in campo, la squadra ha giocato con un ancor più insolito 4-2-4, più un inno alla «viva il parroco» che un modo per provare a pareggiare la partita.

Preparazione fisica che lascia dubbi
Per tutto il primo tempo il Bari sovrastata il Pescara soprattutto da un punto di vista fisico. Il suo 4-3-3 è lineare e in fase di non possesso è sempre in superiorità numerica rispetto ai biancazzurri. Occupa bene ogni zona del campo e, anche se rischia di subire il pareggio in più di un’occasione, disputa una gara ordinata che gli consente di conquistare l’intera posta in palio. Al contrario il Pescara mostra una condizione fisica insufficiente che non gli consente di giocare senza palla e che evidenzia limiti perfino quando non deve rincorrere l’avversario, a difesa schierata. Anche per questa ragione il giro palla, a cui ci aveva abituato in questo inizio di campionato, non è veloce tantomeno efficace. Tutte le volte che la palla è sulla corsia destra, quella occupata da Cutolo per intenderci, la manovra subisce brusche frenate e non è mai fluida. Queste considerazioni e i diversi infortuni di natura muscolare, pongono legittimi interrogativi sulla preparazione fisica.

Quando le cose vanno male le valutazioni sono diverse: ecco le note positive.
Quando le cose vanno male le valutazioni (dei tifosi, dei giornalisti e dei tecnici) che normalmente tendono ad essere simili, spesso divergono. Ognuno ha il suo punto di vista e propone soluzioni diverse.
Per noi le note positive della partita, limitatamente ai biancazzurri ovviamente, sono le prestazioni di Rossi, Politano e Piscitella. Il primo, contestualmente all’utilizzo di Schiavi, si dimostra fondamentale per l’equilibrio della difesa e soprattutto garantisce una spinta offensiva alla quale la squadra non può rinunciare.
Politano, guarito dall’infortunio (era pronto anche per la partita contro il Varese), dimostra di essere il migliore per il ruolo di esterno alto per almeno due ragioni: crea sempre superiorità numerica e serve assist a ripetizione. La sua posizione naturale è sulla fascia destra e, considerando la condizione fisica e le prestazioni negative di Cutolo, dovrebbe occupare stabilmente quella posizione. A Piscitella invece Pasquale Marino ha concesso fino a ieri solo fugaci apparizioni a partita iniziata, siamo curiosi di vederlo all’opera fin dal primo minuto.
Infine la sconfitta subita contro il Bari sembra aver spento l’entusiasmo iniziale nei confronti della squadra e dell’allenatore. La squadra è in una fase d’involuzione tattica soprattutto perché era partita molto bene da un punto di vista del gioco e dei risultati. Adesso occorrerà tempo per riannodare fili che sembrano essersi spezzati. Il campionato è lungo e c’è tutto il tempo per migliorare la condizione fisica e recuperare anche gli infortunati. Occorre avere pazienza anche per capire quali possono essere le ambizioni di questa squadra.
Non è questo il momento di trarre conclusioni. Non ancora.

Prima sconfitta stagionale per il Pescara di Pasquale Marino

Il Pescara fa la partita, ma vince il Varese
Non è stata una gran partita quella del Pescara a Varese, ma con altrettanta franchezza si può affermare che il Varese ha giocato peggio della squadra di Marino. Ha saputo capitalizzare più dei biancazzurri e proprio per questa ragione ha vinto la partita.
Nell’arco dell’incontro il Pescara ha esercitato una superiorità evidenziata anche dai numeri, 62% di possesso palla contro il 38% e quasi 12 minuti di supremazia territoriale contro i 6 del Varese, e questo dimostra la bontà della qualità del gioco che i ragazzi di Marino sono capaci di produrre. Qualità del gioco e delle giocate che si ferma al limite dell’area di rigore dove, spesso, s’infrangono le buone intenzioni e le trame di gioco ordite collettivamente. La manovra infatti è sempre ben organizzata, sia che giochi Brugman sia che giochi Viviani, come nel secondo tempo di Varese. Gli esterni bassi hanno memorizzato i movimenti e accompagnano sempre bene l’azione, ma quando si tratta di concretizzare tutto ciò che è stato costruito viene trasformato in altro. Non che il Pescara soffra di una crisi di realizzazione, ha segnato in tutte le partite, tre gol all’esordio e due gol per ogni gara successiva per un totale di 9 reti all’attivo, ma dovrebbe concretizzare di più la mole di gioco che sviluppa.

Non è una squadra per solisti e la difesa registra alcune importanti défaillance
Soprattutto non può essere una squadra per solisti e in questa fase della stagione non può sostenere contemporaneamente Mascara e Cutolo. Entrambi in fase di non possesso palla non sono in grado di dare il contributo che la squadra richiede e se a ciò si aggiunge che anche Maniero partecipa poco alla fase di recupero palla le difficoltà del momento sono facilmente spiegate. Si devono considerare inoltre anche gli errori individuali compiuti ripetutamente dai difensori che hanno compromesso le partite contro il Varese, il Crotone e il Trapani. Errori che non necessariamente si ripeteranno all’infinito.
Pelizzoli sta deludendo le aspettative così come Capuano che concede sempre qualche metro di troppo al diretto avversario. Pesa l’assenza contemporanea di Schiavi e Rossi, due dei migliori rinforzi arrivati con il mercato estivo, calciatori di esperienza e qualità superiore che in precampionato e all’esordio contro la Juve Stabia avevano destato un’ottima impressione. Per migliorare prestazione e risultati della squadra c’è bisogno del loro ritorno a pieno regime in squadra e del contributo positivo di Pelizzoli.

Bisogna avere pazienza e non pretendere tutto e subito
In un quadro certo non brillante emergono però molte note positive. La squadra sembra avere assimilato le idee di Marino, è capace di organizzare bene il proprio gioco ed ha quasi sempre in mano le redini del gioco. Manca, al momento, la capacità di chiudere la partita e gestire il risultato. È una questione di tempo, ma anche di scelte tecniche.
Il Politano visto prima dell’infortunio non può non essere titolare in questa squadra, così come Ragusa può dare un contributo molto più decisivo se opera come esterno alto. Politano a destra e Ragusa a sinistra possono rivelarsi un’arma importante per il Pescara e Mascara, voluto fortemente da Marino, può trovare una nuova collocazione al centro dell’attacco nelle partite in cui Maniero dovesse essere completamente assente dalla manovra. Così come rinunciare al Brugman d’inizio stagione sarebbe un errore. Quest’ultimo potrebbe occupare la casella lasciata libera a centrocampo da Ragusa e lasciare la cabina di regia a Viviani che ha mostrato, nei quarantacinque minuti in cui ha giocato a Varese, di poter essere un calciatore determinante e decisivo per questa squadra.

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