UP
1. Alberto Paloschi
Il suo è un gol pesantissimo perché serve per sconfiggere una Lazio lanciatissima. Quando sta bene l’ex milanista, che avrebbe dovuto sostituire Pippo Inzaghi, sa essere decisivo. Con il gol di ieri sale a sette nella classifica cannonieri e, c’è da scommetterci, quest’anno finirà il campionato in doppia cifra.
2. Mauro Icardi
Mauro Icardi, nato il 19 febbraio 1993 a Rosario in Argentina, segna quattro gol e si conquista di diritto un posto nella classifica dei migliori della settimana. Il suo esordio dal primo minuto con la maglia blucerchiata è avvenuto il 20 maggio dello scorso anno nel giorno felice della promozione in serie A del Pescara, a distanza di pochi mesi presenta un conto salatissimo agli adriatici.
3. Pablo Barrientos
Dietro il successo sportivo del Catania, oltre ai dirigenti e, in parte all’allenatore, c’è un gruppo di calciatori di grande qualità, uno di questi è Pablo Barrientos. Argentino di Comodoro Rivadavia, quando era ragazzo e giocava nella nazionale Under-20, che fu anche di Maradona, portava il numero dieci. In quella stessa squadra giocava un certo Leo Messi. Il Catania è stato bravo ad acquistarlo mentre era infortunato e a creder in lui. Pagato 4 milioni di euro è l’acquisto più costoso della società etnei.
DOWN
1. Antonio Conte e Beppe Marotta
«Se questo è il calcio», «Un arbitro di Pompei non può arbitrare la Juve», le dichiarazioni dei due tesserati della Juventus nel post partita contro il Genoa. Pensieri non consoni a una squadra con la storia e il blasone della Juventus. Entrambi inadeguati per il ruolo che ricoprono. Due giornate di squalifica per l’allenatore e venti giorni per il direttore sportivo sono una sanzione ridicola per la gravità dei gesti compiuti.
2. Cristiano Bergodi
Il suo Pescara gioca la peggiore partita del suo campionato e perde per 6-0 contro una Sampdoria per nulla trascendentale. Una squadra apparsa, ancora una volta, inadeguata alla categoria, incapace di costruire, ieri come oggi, una sola azione da gol nell’arco di tutta la partita. La rosa si conferma, per quello che mi riguarda lo ripeto dall’inizio del campionato, come la peggiore di tutta la serie A.
3. Walter Sabatini e Franco Baldini
La conferenza stampa di questa mattina del direttore sportivo della Roma, nella quale dice testualmente: «C’è la possibilità di cambiare l’allenatore. Ora dobbiamo riflettere. Non stiamo vagliando candidature, comunque sempre ci si guarda intorno», spiega ogni oltre ragionevole dubbio perché la Roma con questi dirigenti non vincerà mai nulla. Prendessero lezioni da Galliani che con un Milan in piena zona retrocessione confermò la fiducia ad Allegri con il risultato che oggi il Milan ha due punti in più della Roma.