UP
1. Josip Iličič
Il calciatore sloveno del Palermo, ex Maribor, regala a Gasperini una vittoria importantissima nel derby siciliano. Se il nazionale sloveno è in serata tutta la squadra riesce a giocare meglio. Quest’anno le sue prestazioni non erano mai state all’altezza della nomea che si è conquistato in questi due anni di permanenza nel campionato italiano di calcio. Con lui e Fabrizio Miccoli in buone condizioni il Palermo può uscire al più presto dalla zona rossa della classifica.
2. Riccardo Montolivo
Per una circostanza fortuita gioca la sfida contro la Juventus indossando la fascia di capitano e non delude le aspettative. Preciso, ordinato e sempre con i tempi giusti, restituisce al centrocampo del Milan geometrie alle quali non era più abituato. Si fa largo tra i tanti mediani della rosa rossonera e tira fuori, definitivamente, il Milan dalla parte destra della classifica.
3. Ciro Ferrara
Si rialza da una situazione oggettivamente molto complicata e interrompe la striscia negativa di sconfitte consecutive con due vittorie, la prima delle quali nel derby della Lanterna, che portano ossigeno puro alla classifica dei blucerchiati e al morale della squadra. Gioca praticamente senza punte, un po’ per scelta, un po’ per gli infortuni. I sedici punti in classifica garantiscono ad oggi la permanenza in serie A.
DOWN
1. Nicola Rizzoli
Ancora una volta determinante per il risultato della Juventus, anche se questa volta in negativo. Nell’economia della classifica bianconera incide più lui di Giovinco. Non ammonisce quando è il caso e lascia correre molti falli tattici a centrocampo. Nell’episodio del rigore, se fosse stato più tranquillo e non avesse commesso tutti gli errori delle partite precedenti, forse, non avrebbe concesso un rigore inesistente.
2. Silvio Berlusconi
Alle sue gaffe di cattivo gusto da Presidente del Consiglio i più si erano assuefatti, ricordate le corna nelle foto ufficiali o il cucù alla Merkel, a quelle da Presidente del Milan non eravamo abituati. Nel post partita Milan-Juventus rispondendo a un giornalista che gli chiede se gli era piaciuto vincere con un rigore dubbio, risponde come l’ultimo dei tifosi: «È la cosa che dà maggiore soddisfazione».
3. Pescara
Il cambio dell’allenatore non produce gli effetti auspicati. Giunge così la nova sconfitta del campionato, primato negativo che condivide con il Bologna, e il venticinquesimo gol subito, primato negativo che condivide con il Chievo. Con nove realizzati vanta invece, in solitudine, il primato negativo dei gol subiti. Per Cristiano Bergodi un compito difficilissimo, salvare la squadra dalla retrocessione, sulla quale oggi sarebbero in pochi a scommettere.